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Daniela Dragoni e Co.

Nuova mostra di Daniela Dragoni, Francesca Gaisina, Graziella Ghiori, Andreina Spadini e Antonella Sisinni alla Galleria Magiotti di Montevarchi organizzata da Montevarchi Arte.
La mostra, aperta dal 4 Marzo ha ricevuto tantissime visite e tante altre confidiamo ne riceverà fino al giorno di chiusura il 15 Marzo p. v.

Le pittrici che espongono in questa collettiva sono tutte di Arezzo e dintorni.

Si distinguono per bravura ed impegno nella realizzazione dei loro lavori che trovano nel sito espositivo di Galleria Magiotti una cornice ulteriore per poterle apprezzare.

Sonia Terzino (critico d’arte, gallerista) ha detto della pittrice Daniela Dragoni: “Professionista seria, capace, profonda conoscitrice della tecnica pittorica, Daniela ha passato una vita dedicandosi sempre con passione e profitto all’arte, unendo a tutto questo una grande e continua ricerca interiore e speculativa.”

Mentre alcune mostre precedenti dell’artista Francesca Gaisina le trovate qui.

Andrea Mercanti (Arezzo web informa) ha scritto una recensione per Graziella Ghiori.

Andreina Spadini è su pinterest, dove potrete ammirare alcune se opere.

Ecco le opere esposte:

Daniela Dragoni, Francesca Gaisina, Graziella Ghiori, Andreina Spadini e Antonella Sisinni

Tutte artiste bravissime in un mixage di arte contemporanea che vi invitiamo a visitare a Montevarchi, in via Roma 43, di fronte a Piazza Magiotti, in centro città. Le loro opere meritano di essere viste dal vero, anzi semplicemente: meritano di essere viste.

La mostra è un occasione unica per gli abitanti del Valdarno per conoscerne meglio le opere di queste artiste aretine senza doversi spostare nel capoluogo di provincia, quindi non aspettate andate a Montevarchi e godetevi lo spettacolo.

L’inaugurazione è stata ripresa da

Tv1 emittente televisiva regionale digitale terrestre canali 11 e 98.

Il servizio sulla mostra viene trasmesso nella sezione culturale della notizie di Tv1.

Vi suggeriamo di non perderlo.

Ad ogni modo il nostro migliore consigio è di visitare la mostra.

Giancarlo

Mostra di Rosetta Trefoloni

Mostra di rosetta Trefoloni inaugurata oggi 22 Gennaio 2022 alla galleria Magiotti di Montevarchi .

La mostra patrocinata dal comune di Montevarchi, dall’associazione Giglio Blu di Firenze e dall’associazione Montevarchi Arte oltre a farvi ammirare i bei quadri dell’artista permette di acquistarli ad un prezzo ragionevole mediante una donazione al CALCIT di Arezzo, in altri termini Rosetta Trefoloni cederà le sue opere in cambio di una donazione al Calcit senza chiedere niente per se.

Quindi se avete voglia di farvi un bel regalo, o farlo ad una persona cara andando a visitare la mostra potrete fare un bel dono anche alla comunità.

Per chi non sapesse cosa è il Calcit:

COMITATO AUTONOMO LOTTA CONTRO I TUMORI

CALCIT AREZZO – ODV

Il C.A.L.C.I.T. è un’associazione di volontariato fondata il 21 Giugno 1978 dalla COOPERATIVA FIDI 2°, che agisce in seno all’Associazione dei Commercianti della Provincia di Arezzo.

Non ha carattere politico-partitico. 


L’Associazione, iscritta dal 19/02/1991 con DPGR n. 56 all’Albo Regionale del Volontariato e dal 26/10/1994 con DPGR n. 1577 al Registro Regionale del Volontariato della Regione Toscana ai sensi e per gli effetti della L.R.T. 26/4/1993 n. 28 (registrata al n. 104 della Sezione Prov.le di Arezzo) è quindi in possesso della qualifica di Organizzazione di Volontariato ai sensi della legge 266/91.

La stessa organizzazione è considerata ONLUS DI DIRITTO ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 460/97.

GLI SCOPI DEL CALCIT

  • Acquistare strumenti per la diagnosi precoce e la cura dei tumori e donarli all’Ospedale di Arezzo;
  • Istituire borse di studio a favore di giovani medici aventi oggetto la specializzazione oncologica da svolgere presso l’Ospedale civile di Arezzo;
  • Organizzare convegni Medico Scientifici, seminari inerenti l’oncologia;
  • Sostenere in tutto od in parte i costi per l’assistenza domiciliare a favore di malati di tumore.

Se acquisti un quadro di Rosetta Trefoloni doni al CALCIT.

Mostra di Rosetta Trefoloni

Ecco i quadri esposti (quelli contrassegnati da un pallino bianco sono già stati acquistati subito dopo l’inaugurazione).

Il manifesto:

Giancarlo

Mostra di Massimo Bigazzi

Mostra di Massimo Bigazzi alla galleria Magiotti a Montevarchi (Ar) organizzata dall’associazione culturale Montevarchi Arte.

Massimo Bigazzi Nato a Montevarchi ed ora residente a Terranuova Bracciolini (AR), torna al paese natio con una mostra molto bella, inaugurata oggi sabato otto Gennaio 2022.
Come potrete vedere dalle foto che seguono nel post, ma che potrete apprezzare meglio dal vivo se visitate la mostra, Massimo Bigazzi è un paesaggista apprezzato. Ma la sua capacità di riprodurre paesaggi ameni non toglie nulla alle sue superbe doti di ritrattista e di copista di opere antiche.


Cosa mostra di Massimo Bigazzi?

C’è in mostra una pregevole riproduzione della monna Lisa di Leonardo da Vinci che solo quella merita la visita in galleria.

Dove la mostra di Massimo Bigazzi?

Rimarrà aperta dall’otto Gennaio 2022 al venti Gennaio 2022.

L’orario di apertura nel pomeriggio ma sono possibili visite fuori orario contattando Massimo Bigazzi al 338 8696589 o Montevarchi Arte tramite il negozio Eliotecnica la Bottega dell’arte di Montevarchi.

Accorrete numerosi.

Giancarlo

A Castiglion Fibocchi

A Castiglion Fibocchi si è aperta una mostra, una mostra di pittura.Una mostra bella, bella davvero. Una mostra da vedere. Una mostra che vi consiglio di visitare.

Castiglion Fibocchi è un comune italiano della provincia di Arezzo in Toscana.

Andate in piazza delle Fiere al numero 1, li, da una parte, c’è il palazzo delle Stigmatine, lo vedrete subito. La mostra è all’interno. Quattro stanze sono arredate con le opere di quattro pittori:


Elda Lenzi Pittrice di Arezzo
www.artmajeur.com/elda-lenzi-1


Matteo Benetazzo Pittore di Pieve a Presciano (AR)
www.matteobenetazzo.com


Paolo Bisighin Pittore del Friuli Venezia Giulia
http://www.paintingoil.eu/


Giancarlo Arrigucci Pittore di Bucine (AR)
www.giancaarrigucci.altervista.org
www.bucine.altervista.org

Storia di Castiglion Fibocchi

(Da wikipedia l’enciclopedia libera)

Il paese di Castiglion Fibocchi sorge sulle ultimi propaggini del massiccio del Pratomagno che degradano verso la piana di Arezzo, lungo l’antica Via Clodia (o Cassia Vetus).

Il territorio comunale già abitato nella tarda età repubblicana (I secolo a.C.), attorno all’anno mille fu castello dei Conti Guidi a guardia della strada che collegava il Valdarno al Casentino.

Nel 1385, con la vittoria di Firenze su Arezzo cadde anch’esso sotto il dominio della Repubblica di Firenze.

LXXVIII – 2020 – Giancarlo Arrigucci – Casa turrita Leopoldina – Olio su tavola – 18×30 cm (Collezione privata)

Lungo l’attuale strada dei Setteponti si possono osservare alcuni esempi della tipica edilizia rurale: le Case Leopoldine, con la colombaia, la loggia e il portico, fra le più belle della zona.

A monte del capoluogo si trova la piccola frazione di Gello Biscardo con il suo borgo antico splendidamente conservato.

Sulla collina si possono osservare i ruderi di San Quirico, la pieve paleocristiana di cui si hanno testimonianze già dal II secolo.

Il marchesato

Il marchesato di Castiglion Fibocchi, San Giustino e Castiglion Fibocchi fu concesso dal granduca Ferdinando II al suo valoroso generale Alessandro del Borro di Girolamo, vincitore dei Turchi, il 10 ottobre 1644.

La sua abilità militare – combatté vittoriosamente nella Guerra dei trent’anni per conto del granduca, cognato dell’imperatore – gli fece guadagnare il titolo di barone boemo e a 35 anni divenne nobile aretino, poi dal 1642 di primo grado.

Uomo di cultura e erudito di matematica e fisica, elaborò col Torricelli un progetto per prosciugare la Val di Chiana.

Dopo la sua morte a Corfù (1656) ne ereditò il titolo il figlio Niccolò (-1690) e i suoi eredi che lo mantennero fino alla legge di abolizione dei feudi granducali del 1749.

A Niccolò, privo di eredi maschi, successe nel feudo il fratellastro generale Marco, che divenne governatore di Livorno (1677-1701) e morì privo di eredi maschi.

Ancora

I del Borro, patrizi aretini, furono già signori del castello del Borro dal 1254, da cui presero il nome presso Loro Ciuffenna, quale ultimo territorio del distretto aretino in Valdarno.

I marchesi incrementarono la produzione agricola del feudo con il conseguente aumento della popolazione.

Al plebiscito organizzato per l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna, Castiglion Fibocchi si espresse con schiacciante maggioranza a favore del mantenimento del regno separato (su 293 aventi diritto, 169 votanti, il regno separato ebbe 106 voti contro 46 che andarono all’annessione e 17 nulle).

Qualcuno dice che questo risultato si ebbe perché fu l’unico posto in cui furono organizzate votazioni libere.

Il nome

Da qui l’appellativo di “re di Castiglion Fibocchi” dato a Ferdinando IV di Toscana, succeduto all’ultimo sovrano regnante di Toscana, Leopoldo II di Toscana.

Il paese deriva il suo nome Da Bocca o Bocco de’ Pazzi di Valdarno, che non hanno niente a che vedere con i Pazzi della famosa congiura contro i Medici.

Il nome è riportato in antichi documenti come Castilium Filiorum Bocchi (Fi.Bocchi) e la sua cinta muraria era guarnita con sette torri.

Di queste ne rimane solo una, però due porte sono ancora in piedi: Porta Fredda e Porta San Clemente.

La fiera (del bestiame) era ed è tuttora la prima domenica di ottobre.

Di seguito le opere esposte a Castiglion Fibocchi

(Cliccateci sopra per ingrandirle)

Conclusioni

Non mi resta che consigliarvi vivamente di andare a vederla, ci sono delle belle opere.
Buon divertimento.

Giancarlo

Chiusi della Verna

Una domenica di Agosto

Ho visitato Chiusi della Verna ed ho scoperto un villaggio bellissimo, non Chiusi, che conoscevo già, ma il villaggio degli gnomi…

Non potevo immaginarlo, nel parco del mercatino di Natale, dove cercavo refrigerio, ci sono alberi ombreggianti e tavoli con sedute dove mi sono sistemato. Dovevo telefonare a qualche amico per combinare l’incontro. Ci sono riuscito anche se dovevo aspettare li ancora per qualche minuto.

L’intenzione era fermarsi e dipingere “en plein air“, anche se la visuale da li sembrava abbastanza limitata. Ma mai dire mai, dovevo verificare, così, mi sono alzato ed ho fatto un giro per guardare intorno.

E cosa ti trovo a Chiusi della Verna ?

Nel parco accanto ai mercatini di Natale c’è un villaggio. Un piccolo villaggio variopinto destinato a piccoli esseri, gli Gnomi

Certo trattandosi di case per esseri piccolini, il piccolo villaggio è formato da piccole case, ma dalle forme spettacolari.

Gli Gnomi devono essere ben strani per vivere in quelle architetture mai viste, e lo vedrete anche voi se continuate la lettura.

Comunque vi consiglio una visita personale, le foto, fatte col telefonino, non rendono bene l’idea, le sensazioni che si provano dal vero.
Sembra di essere piccoli anche noi e poterci entrare dentro.
Almeno vorremmo poterci entrare per godere di quelle architetture, di quegli interni, di quelle viste mozzafiato da finestre e balconi che paiono sfidare le leggi della statica e della gravità.

Ma ecco le case del villaggio.

Un bel villaggio.
Anche Chiusi della Verna è un bel villaggio.
Ho incrociato delle belle case lungo la strada, ma soprattutto ho visto la fontana del Campari, che oramai un monumento storico.

La Campari ne mise una trentina in varie parti di Italia nel secolo scorso, a scopo pubblicitario, ne sono rimaste solo tre, due in Toscana ed una a Como, ma questa è la meglio conservata, anche grazie ad un recente restauro.

Direi che è un oggetto molto bello, giudicate voi:

Ma non basta, durante la salita da Chitignano, nei pressi della “Fonte del rospo” ho trovato qualcos’altro:

Fateci un giro anche voi.

Sarà bello.

Giancarlo

Estemporanea Virtuale

Ai tempi del Coronavirus COVIS19

A quei tempi, ricorderanno in futuro, non ci sono state estemporanee, almeno in primavera. Eh no! Almeno un’estemporanea virtuale si è tenuta.
In occasione del mercatino pro CALCIT, che si teneva a Ceciliano, eravamo soliti partecipare alla relativa estemporanea, anch’essa pro-CALCIT:
Quest’anno non possiamo assembrarci, non possiamo star fuori, in somma niente estemporanea.

Niente se la Mariangela, piccata, non avesse voluto organizzarla lo stesso, virtuale.

Domenica 19 Aprile 2020, alla fine, vi hanno partecipato più di 50 pittori, ognuno da casa sua, con timbratura e controlli via Whatsapp.
Ecco le opere realizzate (dovete aprirle, cliccandoci sopra, per visualizzarle bene:

Opere realizzate per l’estemporanea virtuale

Ancora in estemporanea virtuale

Articoli di stampa:

Sansepolcro

Due mostre

A Sansepolcro ci sono due mostre organizzate da Michele Foni.

Creativo disegnatore e pittore che da anni organizza il panorama culturale della Valtiberina e non solo.

Michele si dedica a varie associazioni di volontariato ed è responsabile della Compagnia Artisti.

E’ l’organizzatore della tradizionale Collettiva d’arte Varia che si svolge da 23 anni a Sansepolcro a cavallo delle festività natalizie.

Le 23esima collettiva di arte varia si tiene in due diversi siti, in uno dei quali è presente una mostra aggiuntiva:

La 23° EDIZIONE DELLA COLLETTIVA D’ARTE VARIA DELLA COMPAGNIA ARTISTI Collettiva d’Arte Varia.

Ecco, a Sansepolcro

Mostra che ha luogo nella Sala Esposizioni Comunale di Palazzo Pretorio e nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini. Sono esposte le pere di numerosi artisti Italiani.

In una sezione nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini, nella Collettiva (ospite della edizione in corso) composta dalle opere di ben 120 autori diversi:

“L’Ecologia, la sacralità della natura, il Cantico delle creature e la nascita di una moderna cultura ecologista”.

Realizzata in collaborazione con La Pro Loco La Verna presieduta da Aldo Cerofolini.

Si tratta di una mostra di quadri a tema (unico) ed ISO-dimensionali (50×50 cm).

La mostra sta per terminare avete ancora qualche giorno per vedere le più recenti produzioni dei seguenti creativi: Valentina Antonelli, Jennifer Barnard, Josiane Bianconi, Joy Stafford Boncompagni, Giuseppe Boriosi, Francesca Calabrò, Luciana Casacci, Giuliana Casi, Janine Castex, Giuseppina Castigliego, Alessandra Cesari, Iwan Chiodini, Evangelista Felici in arte Cico, Alfiero Coleschi, Conti Anna Maria Artista, Anna Degaudenzi, Gregorio Del Furia, Diego Della Rina, Enzo Della Rina, Ines Dionigi, Laura Dolcini, Mario Dolfi, Sandro Epi, Fabrizio Fabbroniarte, Luisella Fiorucci, Michele Foni, Angela Franquillo, Marisa Gambini, Arianna Gasperini, Valerio Gherardini, Gianfranco Gobbini, Daniele Guerrini, Patrizia Latini, Lisetta Magrini, Enzo Marchesi, Mauro Marinelli, Giulia Masciale, Sergio Massetti Riciclart, Pino Nania, Fausto Panichi Pittore, Giulio Perisci, Lelia Riguccini, Alfio Samarati, Raoul Scarponi, Giorgio Sensi, Nicoletta Spinelli, Moira Lena Tassi, Roger Taylor, Armando Tondo, Franco Vannini, Heidi von Johnston e Annamaria Veccia.

Andateci è bella.

Giancarlo

Rigutino 2019

A Rigutino

Durante la sagra della polenta, si è svolta l’estemporanea Rigutino 2019.

C’è stata una buona partecipazione da parte dei pittori, ed anche le opere realizzate non ci sembrano male.

Vi mostro le foto che ho fatto durante la realizzazione dei dipinti.

Rigutino 2019

Poi vi voglio mostrare le opere realizzate:

Naturalmente ho anche le foto della premiazione:

Per vedere un altro articolo su Rigutino clicca qui.

Rigutino

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Rigutino è una frazione del comune di Arezzo (Toscana), situata nella Valdichiana, alle falde del Monte Lignano.

Già abitata nella preistoria, nel periodo etrusco vide la nascita di alcune fattorie. Al periodo romano risalgono diverse ville-fattorie fra cui quella della famiglia Briccia, da cui prese il nome che portò fino al 1000 (Bricianum). All’età romana risale una statua di Silvano, il dio dei boschi e dei confini, qui ritrovata verso il 1930. Nel medioevo vi fu costruito un castello, chiamato “di Briciano”, ma siccome si trovava in località Ruvetinum (luogo infestato da rovi) in seguito questo toponimo soppiantò quello più antico dando poi origine al nome attuale di Rigutino.

Interessante l’antica Pieve di San Quirico, in località La Sassaia, costruita verso l’XI secolo e rimaneggiata nel XV secolo, come attesta un’iscrizione sull’architrave esterno. La Parrocchiale è stata costruita nei primi decenni del XX secolo. La Frazione, sede di Circoscrizione del comune di Arezzo, è nota per le sue iniziative ricreative e culinarie che si svolgono nei vari periodi dell’anno come ad esempio la sagra della polenta che si tiene agli inizi di ottobre.

Il 14 maggio 1799 vi si svolse il combattimento fra popolani aretini e soldati polacchi, comandati dal celebre generale Jan Henryk Dąbrowski passato alla storia come Battaglia di Rigutino.

Giancarlo

A Montevarchi c’è una mostra

C’è una mostra

C’è una mostra a Montevarchi, nel chiostro del museo paleontologico.

Una bella mostra da visitare, con tante opere pittoriche e scultoree, fotografie e poesie, è stata chiamata Emozioni di Primavera.

L’ha organizzata Montevarchi Arte: un associazione di pittori e scultori, fotografi e poeti Montevarchina. Molto attiva sul territorio.

A Montevarchi

La “location”, come si dice oggi giorno, è meravigliosa: il chiostro di Cennano.

Un chiostro antico, affascinante, protettivo, chiuso ed aperto allo stesso tempo.

Le opere esposte a Montevarchi

A Montevarchi
Christian Coviello

Gabriella Marini

Patrizia Petracchi

Manuela Papini

Paolo Mugnai

Gip Franchi

Luca Valdambrini

Luca Valdambrini

Ghiori

Jaston

Angela Pierazzuoli

Mauro Spepi

Giancarlo Arrigucci

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Joanna Stys

a Montevarchi
Rita Brogi

a Montevarchi
Marcello Cannelli

a Montevarchi
Licio Casini

a Montevarchi
Silvia Ritti

a Montevarchi
Daniela Dragoni

a Montevarchi
Titina Misseri

a Montevarchi
c

a Montevarchi
Donato Cocca

Ernestina Carrato

Cesare Dragoni

Mauro Marri

Giancarlo Botti

Lorena Nocentini

Slobodanka Malovic

Rita Vestri

Donato Cocca

Angela Pierazzuoli

Joanna Stys

Paolo Mugnai

Joanna Aston

Ghiori

Antonella Iacopozzi

Ada Fanfani

Titina Misseri

Patrizia Petracchi

Rita Brogi

Daniela Dragoni

Giancarlo Botti

Ada Fanfani

Cesare Dragoni

Isabella Rombolà

Giovanna Dainelli

Giovanna Dainelli

Daniela Dragoni

Antonella Sisinni

Giancarlo Arrigucci

Paolo Frontani

Paolo Frontani

Tasnia

Ernestina Carrato

Rita Vestri

Casini Licio

NS

NS

Gianni Mori

Palombi

NS

Leonardo Cherubini

Leonardo Cherubini

Bruno Becattini

Alda Casini

Roberto Duranti

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Cesare Dragoni

Spadini

Manuela Papini

Rita Nocentini

Emilia Dragoti

Mauro Del Vescovo

S. Girasoli

Attilio Nenci

Attilio Nenci

Mario Valentini

Lirio Dell’Uomo

Lirio Dell’uomo

Dell’Uomo Lirio

Giuliano Bazzini

Giuliano Bazzini

Bazzini Giuliano

Mauro Marri

Attilio Nenci

Attilio Nenci

Nenci Attilio

Giuseppe Setti

Omaggio a Danilo Baglioni

a Montevarchi
a

a Montevarchi
b

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a Montevarchi
Giuseppe Setti

a Montevarchi
Mauro Bandinelli

a Montevarchi
Mauro Bandinelli

a Montevarchi
Bandinelli Mauro

 

a Montevarchi

Mi scuso se qualche didascalia risulterà errata, non conosco tutti gli autori e posso essermi sbagliato nell’attribuire, comunque sono disponibile a correggere eventuali errori che mi segnalerete.

La mostra è comunque molto bella e merita una visita. Mi raccomando non fatevi scappare l’occasione.

Giancarlo

STIAmo in moSTRA

FINALMENTE SI INAUGURA

STIAmo in moSTRA.

Allestita a Stia, nel comune di Pratovecchio Stia in provincia di Arezzo, la prima personale del 2019 di Giancarlo Arrigucci, artista Bucinese (Bucine in provincia di Arezzo), nonché coautore di questo blog.

stiamo in mostraStiamo in mostra è allestita presso l’atelier “HAIR GALLERY” Via Roma,73, 52015 Stia AREZZO, dove Maurizio Orlandi mette a disposizione lo spazio fisico necessario per l’operazione.

Se volete potrete visionare le opere esposte per tutto il mese di Marzo.

STIAmo in moSTRA

Sono stati scelti dei quadri che coprono un
periodo abbastanza ampio e di transizione artistica dell’autore, con molte tecniche utilizzate: oli, acrilici ed acquerelli.

A proposito dell’autore dei dipinti:

Toscano, è nato a Bucine (AR) un sacco di anni fa dove vive e lavora.
Dipinge per diletto, diletto personale. Ma confidando che a
qualcun altro piaccia quello che fa, partecipa a regolarmente a manifestazioni pittoriche, collettive e/o personali, in tutta Italia.
All’inizio autodidatta ha frequentato in seguito gli insegnamenti del maestro Francesco Verdi di Montevarchi (AR), indirizzati principalmente verso la ritrattistica.
Degni di nota sono gli ultimi oli (volti di persone reali e non famose). Prima ancora sono interessanti gli acquerelli che ritraggono fiori, paesaggi e personaggi fantastici. I lavori in acrilico hanno
segnato tutti i primi anni duemila della sua produzione artistica. Molte opere sono ora in prestigiose collezioni private di tutto il mondo.

Molte delle immagini utilizzate a corredo grafico degli articoli di questo blog sono tratte dalla sua produzione.

stiamo in mostra

A proposito del patron di STIAmo in moSTRA:

Maurizio Orlandi, proprietario di HAIR GALLERY e amante dell’arte, è colui che ha fortemente voluto questo evento. Da tempo porta avanti un suo progetto speciale sull’arte e sulla bellezza: Promuovendo continuamente mostre personali, di artisti prevalentemente locali, nel suo negozio. Un mecenate dei giorni nostri.

stiamo in mostra STIAmo in moSTRA stimo in mostra (AR) A proposito di Stia:

Stia è una frazione del comune sparso di Pratovecchio Stia. Nel 2011 il suo territorio comunale contava 2.990 abitanti. Dal 1º gennaio 2014 il comune di Stia è stato oggetto di una fusione amministrativa con il comune di Pratovecchio, con la conseguente nascita del comune di Pratovecchio Stia.

Bucine