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Come mantenersi giovani

Questo articolo si propone di suggerire Come mantenersi giovani con BLENDER, un software open source.

Cosa è Blender?

Blender è una suite 3D libera con codice aperto.
Libera significa che la puoi utilizzare liberamente. Open source significa che il codice è aperto e (se vuoi e/o se puoi) puoi controllarlo migliorarlo o cambiarlo a tuo piacimento.

Blender supporta tutta la sequenza di operazioni atte a restituire e aggiornare un’immagine bitmap od un filmato, partendo dagli oggetti tridimensionali presenti nella scena.
Le operazioni sono:

Modellazione, armatura, animazione, simulazione, processo di resa grafica, messa in scena e rilevamento del movimento.
Utilizzatori avanzati usano le librerie di Blender e gli strumenti di scripting di Pyton per realizzare nuovi strumenti e funzionalità. Funzioni che poi sono rese disponibili a tutti gli utenti nelle versioni successive.

Puoi usare Blender su computer con sistemi Linux, Windows, e Macintosh.

Blender è un progetto guidato dalla comunità degli utenti sotto la GNU General Public License (GPL). Tutti sono messi in grado di fare cambiamenti o fissare bachi eventualmente presenti.

Blender non costa nulla, ma se vuoi o puoi ti da la possibilità di investire e contribuire al suo sviluppo.

Blender è il tuo software 3D.

Puoi anche aiutare a scrivere documentazione, qualsiasi cosa è benvenuta.

Perché aiuta a e come mantenersi giovani?

Blender aiuta a mantenersi giovani per molte ragioni.

Ci si mantiene giovani, con il cervello ben ossigenato, imparando sempre qualcosa di nuovo.
Blender lo devi imparare, continuamente, perché si evolve sempre e devi stargli dietro; ci sono sempre cose nuove da vedere, da capire, da trovare. E’ una miniera.

Anche praticare una seconda lingua aiuta.
Blender è in Italiano ed in altre innumerevoli lingue. Ma se lo vuoi praticare, se vuoi vederne i tutorial migliori, e seguirne i suggerimenti (su youtube ce ne sono centinaia, migliaia in lingua inglese). Allora meglio che anche il software sia in lingua inglese, perché faccia le stesse cose e per trovare i comandi nelle stesse posizioni dei menu.

Imparare a leggere, o scrivere in una terza lingua (l’inglese) aiuta ancor di più a restare giovani perché lubrifica il cervello.

Blender ha il codice aperto ed è scritto in PYTON, anch’esso a codice aperto. Puoi cercare di comprendere anche quel linguaggio e magari a scriverlo per cambiare qualcosa.

Se partecipi al suo sviluppo Blender ha anche una funzione di aggregazione sociale, motivandoti a conoscere altre persone e migliorare la tua vita.

Cosa farci?

Se hai un computer portatile o fisso, se hai voglia di conoscere qualcosa di nuovo, se… scarica Blender e decomprimi il file compresso e clicca sull’eseguibile (in Linux non c’è bisogno di installarlo, negli altri sistemi non so).

Si apre la finestra di benvenuto. Un altro clic fa sparire la finestrella centrale che ti permette di scegliere fra varie opzioni. E sei dentro Blender con un cubo già pronto da modellare per farci quel che vuoi.

Capirlo

Per capire come fare a modificare, creare o aggiungere un oggetto nella scena devi seguire delle istruzioni o un tutorial, non posso spiegartelo io. Ma con Blender puoi costruire virtualmente, in un ambiente tridimensionale, tutti gli oggetti che vuoi. Colorandoli, rivestendoli, scolpendoli come vuoi. Dei quali puoi prendere un’istantanea nelle posizioni più svariate, con i quali puoi creare un animazione o anche stamparli con una stampante 3D.
In Blender c’è la possibilità di scolpire un oggetto come partissi dal marmo. Plasmarlo come se utilizzassi plastilina o pongo. Disegnarlo con un pennello o a matita come faresti con la carta per disegnare dei manga o altri fumetti.
Ci sono due soli limiti: la tua conoscenza, ma puoi migliorarla nutrendo il tuo cervello, e la tua fantasia che è già sicuramente sviluppata abbastanza ma che abbonda di più nelle menti giovani.

Conclusioni

Tieniti in forma!

Non vuoi uscire per il caldo o per il freddo?

Non ci sono più le mezze stagioni ed è sempre troppo caldo o troppo freddo?

Usa Blender e smetti di farti seghe mentali.

Goditelo.

Giancarlo

P.S.

Datti da fare. Cerca tutorial per principianti, vai sul manuale in rete o prova a smanettare a caso.

Smanettando magari non capisci quello che fai ma stai tranquillo non puoi fare danno.

Ogni volta che riavvii il software ti ripresenterà sempre la solita finestra di benvenuto.

Certo se vuoi capirci qualcosa segui le istruzioni del manuale o di un tutorial. Senza studiare non si ottiene nulla. Ma quello che puoi fare con Blender, anche semplice semplice che sia, non riusciresti a farlo con niente altro.

Buon divertimento.

Estemporanea Virtuale

Ai tempi del Coronavirus COVIS19

A quei tempi, ricorderanno in futuro, non ci sono state estemporanee, almeno in primavera. Eh no! Almeno un’estemporanea virtuale si è tenuta.
In occasione del mercatino pro CALCIT, che si teneva a Ceciliano, eravamo soliti partecipare alla relativa estemporanea, anch’essa pro-CALCIT:
Quest’anno non possiamo assembrarci, non possiamo star fuori, in somma niente estemporanea.

Niente se la Mariangela, piccata, non avesse voluto organizzarla lo stesso, virtuale.

Domenica 19 Aprile 2020, alla fine, vi hanno partecipato più di 50 pittori, ognuno da casa sua, con timbratura e controlli via Whatsapp.
Ecco le opere realizzate (dovete aprirle, cliccandoci sopra, per visualizzarle bene:

Opere realizzate per l’estemporanea virtuale

Ancora in estemporanea virtuale

Articoli di stampa:

Someone

Someone is writing comments, a lot of them, to this blog.

That’s nice, but it is difficult to understand if he is a man (woman or whatelse) or a robot. There isn’t a way to communicate whit him. Blog engine thinks it is a spam.

I’m so sorry not having an alternative way to communicate with him.

I’m not able to find an email address, an internet site to contact you.

Plesase let me do it.

You may write your phone number or your email and I will see, not others.
But maybe you are a spider, or a virus, aren’t you? You cannot help me.

It was nice to read you, really no one wrote so much about, in, to, this blog before.
But being a malware we cannot discuss gently between us about our ideas.
Surely you are evil, it is not possible a person could be so active commenting such few words listed in a post.
Words gentled with some blody unnamed pictures.

Mario (someone)

someone
Di Nintendo – [1], Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=2579839

Well Mario, I will call you Mario, you may see your comments published only, only if I manage to recognize you as human. Please help me on this task.

You may write your phone number or your email and I will see it, no one else will.
But maybe you are a spider, a virus aren’t you? It was nice to read you, really no one wrote so much about this blog before. It should be a virus, sure.

someone

E… per chi non ha capito ancora nulla e ne forse mai capirà:

Questa è la storia vera di uno spammer, almeno questo mi dice il blog. Questo ragazzo (ma potrebbe essere una ragazza o chessoio), insomma Mario, l’ho chiamato Mario, mi sta scrivendo da un pò.

Ed blog mi dice no! Giancarlo, non ti fidare è un virus, non pubblicarlo. Te lo dico io, e non posso dargli torto. Lui non ha un nome, non ha un sito, gli IP sono sempre diversi, non può non essere un malware. Bisogna diffidare.

Allora io diffido, ma mi dispiace, vorrei fidarmi, poterci parlare, mi deve scrivere un contatto, deve farlo, far terminare questa tortura.

Mario, mandami un cavolo di numero di telefono e ti chiamerò, su, dai!

Non farti pregare.

Giancarlo

Per tre ore

Stamattina al GR1

Hanno dato la notizia: ieri, per tre ore, bloccata la messaggistica di Whatsapp, Instagram e Facebook.

Si temeva un ackeraggio, che poi è stato escluso.

Comunque il patron Zuckerberg non ha potuto spiegare il motivo dell’accaduto.

Ma perché è accaduto qualcosa? Cosa c’è da spiegare? Veramente interessa a qualcuno il motivo del default?

Probabilmente si, ma… ma come siamo caduti in basso. O forse come siamo in basso, visto che non è certo da poco tempo che siamo in questa condizione.

A livello di curiosità sarebbe anche interessante sapere cosa è successo “Oh, lo sai Zuck non ha pagato la bolletta e gli hanno staccato la corrente ai server”, oppure “Oggi grande attacco informatico Russo ai server di Zuckerberg, gli hacker avevano finito di fare le fakes sulla politica italiana e, per tenersi in forma, hanno spento il WIF” (Wathsapp, Instagram e Facebook).

Ma dai toni dello speacker sembrava più una tragedia, peggio di quando cade la borsa.

Per tre ore
File source: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Orologio_Santa_Maria_della_Scala_Siena.JPG Autore orologio a muro con una sola lancetta delle 16 e 43Di G.steph.rocket – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42368401

Per tre ore senza WIF

Davvero non possiamo stare senza?

Davvero c’è chi si preoccupa in quell’evenienza?

Quali importanti messaggi la gente deve scambiarsi da MEZZOGIORNO alle TRE di una Domenica qualunque di metà Aprile?

Ancora non è nemmeno Pasqua, non c’è nemmeno da dire che devo mandare gli auguri ad un lontano parente in Australia, che se lo chiamo per telefono mi rovino il conto in banca.

Eppure sembrava che Salvini fosse stato in procinto di dichiarare guerra alla Libia, con l’avallo di Di Maio e di Conte.

Eravamo sull’orlo del baratro e stavamo per saltare giù.

Meno male

Meno male che è tornata la corrente e il mondo si è salvato.

Dalle tre siamo tornati a poter messaggiare. Io infatti avevo una certa urgenza e non sapevo come fare. Non è facile attendere tre ore, quando ti scappa e non c’è un cesso vicino neppure a pagarlo.

Giancarlo

 

 

 

Scommetti?

Ma scommetti?

Scommetti.

Scommetti che se ragioniamo come un matematico non scommettiamo più?

In realtà la dipendenza dal gioco è difficile da combattere.

Non sono mai i giocatori a rendersi conto di avere una dipendenza.

Se se ne rendono conto non riescono a far niente per smettere di giocare.

Ma perché smettere? Meglio non cominciare, come fumare, meglio non iniziare mai.

Certo è difficile, con tutta la pubblicità, con tutte le promesse, con tutte le aspettative che nascono dal gioco d’azzardo.

Nel decreto dignità, finalmente, viene proibita ogni forma di pubblicità a questi giochi.

Sapete quanti sono i diversi giochi d’azzardo “legali” offerti?

51 e già ora forse di più!

Da quelli reali, video lottery, slot ecc. A quelli virtuali, su internet, sui telefonini ecc.

Da quelli al bar, a quelli in casa.

Sapete quando e cosa si vince a questi giochi?

Mai e niente!

“Come niente? Come mai?” direte voi che avete sicuramente vinto qualche volta al gratta e vinci.

Ma scommetti che tu non hai vinto al gratta e vinci?

Di solito non si vince, si “vincono” i soldi pagati per il tagliando. Si fa pari, se non si usa la vincita per acquistare un nuovo tagliando (e quindi si perde).

Giocando una volta si può anche vincere ma alla lunga, giocando regolarmente, si perde.

Non ci credete?

Fatevi un giro su internet: sul sito web: http://betonmath.polimi.it/

Il laboratorio di “Bet on Math” si basa sulle conoscenze matematiche per affrontare e capire i giochi d’azzardo.

Il titolo del laboratorio significa letteralmente “Scommettere sulla Matematica”; è un corso che è stato creato online dal Politecnico di Milano in modalità MOOC (Massive Open Online Course), rivolto a tutti i cittadini.

Il laboratorio si propone di utilizzare concetti matematici (frazioni, probabilità, elementi di statistica) per capire i giochi d’azzardo, con le loro criticità, rischi e meccanismi decisionali erronei in situazioni di incertezza.

scommetti
se seguiamo il corso, lo si fa in pochi minuti, otterremo il nostro bel certificato.

Potrete capire meglio cosa c’è dietro il gioco d’azzardo e come noi valutiamo male le nostre possibilità di vincita.

Sognando di diventare ricchi, sperperiamo soltanto i nostri soldi.

Giancarlo

Povera Italia

Povera Italia

Povera Italia.

Meno male che abbiamo la buona scuola (sic) perché ci manca del tutto il buon governo.

Il futuro di un paese dovrebbe essere coltivato dalla scuola. La scuola, di ogni ordine e grado è gestita dal MIUR, il ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca. Almeno questo è il significato dell’acronimo che lo definisce.

Nella patria di scrittori come il Manzoni, poeti come il Foscolo, scienziati come Galilei, matematici come Fibonacci, pittori come Modigliani, ingegneri come Olivetti, in un’Italia grande esportatrice di cervelli all’estero, ma non di cervelli da friggere con i carciofi, di cervelli pensanti, di geni. Per quanto si possa essere geni, nella moderna società tecnologica. Dove le specializzazioni sono spinte al massimo per creare mostruose macchine pensanti e facenti .

In questa terra gloriosa, dicevo, il MIUR si dovrebbe occupare della scuola, uso il condizionale, ma spero che sia giusto usare il presente “si occupa”. Non ho modo, da comune cittadino, di sapere e controllare cosa faccia il ministero, come passino il tempo i suoi addetti, impiegati, funzionari e dirigenti.

Surfando, surfando.

Ma da utente del web mi capita di vistare siti internet, anche quello del MIUR.

In realtà non è stato un caso, volevo prendere informazioni sugli eventuali adempimenti per l’iscrizione di mio figlio al prossimo anno scolastico. Sono entrato nel sito ed ho selezionato l’area famiglie.

D’altronde sono andato li anche lo scorso anno per l’iscrizione al primo anno, e tutto aveva funzionato bene.

Povera Italia

Che ti trovo?

In primo piano le modalità di iscrizione all’anno scolastico 2017/2018.

Di fine febbraio 2017 l’ultimo articolo informativo pubblicato nella sezione in basso. Tutti glia altri post presenti sono più vecchi, ben più vecchi. Controllate lo screen shot qui spra o andate voi al sito.

Beh, che ancora non ci siano informazioni sul prossimo anno scolastico sembra normale ma che ci siano ancora le istruzioni per quello che oramai volge al termine, e che non ci sia stato altro da comunicare alle famiglie da febbraio scorso, da un anno, non riesco a crederlo.

Sarà un bug, sarà un trojan della Casaleggio & Associati. Non sarà mica che sarebbe ora di mandarli tutti a casa?

A meditare sulla vita.

A studiare.

Giancarlo

Media.

Parliamo di media

Media

C’è un media, la TV, che ha rappresentato molto nella vita della gente.

Media
Philips (progettista/ costruttore) – Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano. CC BY-SA 4.0 File:Televisore CRT, bianco e nero, portatile, a transistor – Museo scienza tecnologia Milano 10108 01.jpg Creato: tra il 1970 e il 1980 w:it: Creative Commons attribuzione condividi allo stesso modo Questo file è licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale Tu sei libero: di condividere – di copiare, distribuire e trasmettere quest’opera di modificare – di adattare l’opera Alle seguenti condizioni: attribuzione – Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l’opera. condividi allo stesso modo – Se alteri, trasformi o sviluppi quest’opera puoi distribuire l’opera risultante solo con la stessa licenza o una simile a questa.

La televisione, l’apparecchio su cui si guarda la TV, è un bell’oggetto di arredamento, lo è sempre stato, molto bello ed anche costoso. Tutti lo acquistano al disopra delle loro possibilità, non vogliono apparire poveri o meno ricchi di quanto non siano.

Apparecchi TV

Oggi la classe sociale possiamo misurarla con i pollici e le forme dell’apparecchio: Sotto i 50″ non sei nessuno, ma ti distingui a seconda dello spessore (basso) dello schermo e cominci ad essere “inn” se hai lo schermo “Curved”. Naturalmente anche il numero degli apparecchi contribuisce, ma come è quello principale conta molto di più.

media

La risoluzione è ormai altissima, l’immagine è più definita della realtà, sia sia per apparecchi LCD, plasma, LED o OLED.

Canali TV

Così alla televisione danno molti programmi, l’offerta è ampia: ci sono canali di informazione, di musica, di film, canali sportivi, naturalistici, di cucina, sulla salute e i polizieschi, o “crime story” come si dice ora. Il segnale può arrivare in vari modi, via etere, dove le frequenze sono aumentate a dismisura dopo la digitalizzazione, via cavo, poco usata in Italia, ma che come per via satellite, anche essa con numero esagerato di canali.

Bene abbiamo tanti canali disponibili su ogni apparecchio TV, molti più di pochi anni  fa, la tecnologia è andata avanti, ma cosa trasmettono tutti questi canali?

Merda!

Mettono in scena un mondo alterato, irreale, perverso e falso.

Falso.

Questo media è sostanzialmente falso, in tutto quello che fa, in tutto quello che dice, anche quello che mostra è falso, distorto truccato. Non serve scagionare qualche programma, che non è così, la maggior parte del totale è negativa.

-L’informazione è plasmata, almeno fino al punto di non nuocere al potere, la realtà è completamente travisata per dare un’idea diversa del mondo e farti credere vero quello che non è.

-La musica è solo una marmellata di note e di ritmi sparati a volume altissimo, senza senso, senza cuore, senza amore. Che non diffonde cultura, ma la disperde.

-I film, rassegna di persone morte che sembrano vive e ancora mostrano il meglio di se. Ci stiamo guardando allo specchio pensando di essere davanti alla TV.

-Lo sport, un business per pochi, strapagati, un bromuro economico, un doping efficiente e una droga di massa invasiva.

-I documentari ci mostrano bellissimi paesaggi ed animali, esotici, in via d’estinzione o destinati ad esserlo, tutto bello, tutto il contrario delle brutture dei nostri paesi e delle nostre città, luoghi troppo antropizzati per convivere con la natura.

-La cucina, ti mostrano quello schifo che chiamano cibo, cibo globale, carne e verdura tritata, riempita di salse impossibili, omologazione mondiale della ipernutrizione forzata, per tutti la stessa sbobba. Propongono merda. Buon appetito.

-I programmi sulla salute; le malattie in piazza, pornografia della salute, Viagra per malati nel loro percorso terminale. Godere vedendo altri malati, per ora in condizioni peggiori delle loro.

Insomma la TV non sembra essere molto più

Cos’altro? Ah, si! I polizieschi, gli unici programmi seri, raccontano la morte, l’unica cosa vera di cui si parli in televisione. Raccontano dei criminali, delle pulsioni omicide della gente, delle vittime, delle loro sofferenze, di cui non parla altrimenti nessuno.
Ecco dicono che il mondo si divide in vittime e carnefici, raccontano la verità, la verità ultima, la verità vera.

Insomma la TV non sembra essere molto più che un oggetto d’arredo, in realtà, grazie alle nuove connettività l’apparecchio può collegarsi a internet e vedere film (altri film), video (altri video) o testi o altro. Le pessime performance del media si possono ora mediare con quelle del web, dove il caos regna sovrano, ma dove almeno uno può valutare e verificare.

Non è da prendere per buono tutto quello che passa la rete, anzi occorre verificarlo in altri siti, seguendo i link, usando i motori di ricerca.

Per ora, in rete, si riesce a capire meglio il mondo.

Domani non lo so, ma per ora…

Ceppoduro