US&Trump Trump&US

Ho visto un filmato su youtube dell’incontro tra Trump e Zelensky, non era completo, solo le ultime battute dell’incontro nello studio ovale, dove i due si dovevano accordare sullo sfruttamento delle terre rare Ucraine in favore degli Stati Uniti, accordo propedeutico ad un cessate il fuoco ed all’inizio del processo diplomatico per la pace con la Russia.
Sembrava, complice una traduzione simultanea dalla bella voce stentorea, che i due si fossero presi a pesci in faccia, specialmente che Trump avesse menato Zelensky.

Non ci avevo capito una sega

Mi sembrava di aver capito ci fosse stato un bullo (Trump) o più d’uno (Tramp, Rubio e Vance) e infatti tutti ne parlano così, ed un bullizzato (il povero Zelensky).
Ora penso che non avevo capito nulla e che anche gli altri, ammesso che siano in buona fede, non ci abbiano capito nulla.

Ho cambiato idea rivedendo e riascoltando il colloquio integrale, con l’apertura di Trump, l’intervento di Zelensky, di Marco Rubio e di JD Vance e le loro risposte di tutti alle varie domande poste dai giornalisti

Se ho capito meglio quello che è successo, lo devo a “Il fatto quotidiano” che ha messo su youtube la versione integrale, molto più chiara delle sintesi o degli degli spezzoni, magari selezionati ad arte per sostenere una linea di pensiero preconfezionata non aderente alla realtà.

Il mio inglese non è perfetto ma capisco quella lingua abbastanza bene.
Non mi intendo molto di politica, ma so come va il mondo.
Sono un pacifista convinto, ma lo sapevate già se seguite questo blog.
Non penso cambierete la vostra opinione per quel che dirò adesso, almeno non prima di averci ragionato su e di esservi informati da soli in maniera più completa di quanto potrò mai fare io, ma potrebbe succedere, fate attenzione.
Soprattutto se siete sensibili alle tesi belliciste non proseguite nella lettura.

I giornali che mi capitano tra le mani al bar, quando faccio colazione, i telegiornali che ascolto, pochissimo e solo quando sono in auto, tutti i media ed i social parlano di trappola di Trump a Zelensky, di abbandono dell’Ucraina da parte degli USA. di giochi di potere Trump-Putin.
Tutte balle!

Come si fa a sostenere questo dal video integrale dell’incontro, come si fa se lo guardi tutto?

Trump

Potrà essere falso e dire il contrario di quello che pensa, ma non ne vedo il motivo. Trump è l’uomo più potente del mondo! Siamo d’accordo? Fa e farà ciò che vuole e chi potrà impedirglielo?
Io, in quell’incontro, l’ho sentito dire che vuole le terre rare come rimborso per le spese sostenute dagli Stati Uniti per aiutare l’Ucraina. I soldi che il presidente precedente ha concesso per Trump devono essere rimborsati. Giusto o sbagliato che sia (non conosco gli accordi precedenti) è solo un dato di fatto, una richiesta in cambio di altro; in cambio della pace.


Lo scopo principale del nuovo presidente USA sembra essere il cessate il fuoco tra Russia ed Ucraina, necessario prerequisito per arrivare alla pace, una pace che la diplomazia dei paesi in conflitto non può cercare senza smetterla di ammazzarsi vicendevolmente. Già troppi ne sono morti, sia Ucraini che Russi, l’ha detto Trump, mica Zelensky.
Che vuole il cessate il fuoco e la pace l’ho sentito ripetere a Trump decine di volte.
Trump ha parlato a lungo di accordo, accordo inteso come necessario alla fine del conflitto, conflitto che non avrebbe dovuto esserci, che non si doveva fare, come non ci doveva essere il “7 Ottobre”.

Putin

Ha detto che si fida di Putin, perché si è già accordato altre volte con lui ed è per lui e con lui affidabile.
Trump ha detto che vuole la pace che si sente in obbligo di far finire le ostilità; cosa c’è di sbagliato in questo?
E’ il primo a cui sento dire che la guerra va fermata.
E’ il primo a cui sento dire quello che andava detto, cioè che prima che fermarla andava evitata.

Il presidente Trump, e gli USA, vogliono guadagnare in terre rare?
In cosa dovrebbero continuare a guadagnare?
In Armi?
Morte e distruzione?

Europa

E perché l’Europa (EUROPA???) non parla ancora di pace ma solo di guerra? Di sostegno militare? Di aumentare le spese militari a scapito del sociale?
Io non mi riconosco più in questa Europa lontana dalle idee di Spinelli e degli altri fondatori.
L’Europa è nata Antifascista, come l’Italia; contraria nuovi conflitti in Europa, come l’Italia è contraria l’uso delle armi in tutto il mondo.
Non possono le dee bacate di quattro politici e altri quattro burocrati europei sovvertire lo spirito comunitario ne gli ideali costituzionali italiani.

BASTA!

Trump, da buon affarista pensa al suo ritorno economico e fortunatamente non essendo nel business della morte come il suo predecessore e come lo sono i nostri corrotti politici europei, vuole la cessazione della guerra, almeno di quella in Ucraina tramite un immediato cessate il fuoco.

Zelensky

Da Zelensky non ho sentito dichiarazioni di pace, egli (anche durante questo incontro) ha solo e sempre chiesto altre armi, pretendendo la protezione aerea.
Ha detto di non fidarsi di Putin che si è sempre rimangiato gli accordi (ma a me risulta anche il contrario). Ha sostenuto di voler andare avanti perché ne lui ne il suo popolo vogliono la pace, se non tramite la sconfitta militare della Russia (LA SCONFITTA MILITARE DELLA RUSSIA????).
Personalmente di Zelensky non ho il minimo rispetto, vuole la terza guerra mondiale? E’ incosciente o è pazzo!
Anni addietro, ad Arezzo, lo avrebbero messo al Pionta, ma erano altri tempi.

Ho apprezzato anche il giornalista che ha chiesto a Zelensky perché non si è presentato all’incontro in abiti civili invece che in mimetica.
Sono d’accordo con il sottinteso della domanda, se egli ricercasse il compromesso e la pace si sarebbe vestito altrimenti.
Non avrebbe neppure emesso un decreto in cui vieta agli ucraini ed a lui stesso di trattare con i russi, come si fa una pace senza trattative, senza diplomazia? Quanti morti ancora vuole avere sulla coscienza, lui ed i suoi osceni colleghi europei?

Esilio

Personalmente gli suggerisco di ritirarsi in Tunisia ad Hammamet, dovrebbe esserci ancora una villa vuota in riva al mare, semi-nuova e libera da inquilini, in cui passare il resto della sua vita da latitante.
Lasci vivere i ragazzi ucraini non ancora morti, lasci vivere anche i loro coetanei russi ed alla fine lasci vivere anche noi, in pace con tutti.

Trump si conferma pompiere che cerca di spegnere le guerre che i democratici hanno acceso e continuano a voler accendere.
Zelensky soffia sul fuoco!
Magari la sinistra italiana ed europea fosse come Trump.
Qualche anno addietro non avrei creduto di poter pensare queste cose.
Ma erano altri tempi ed a sinistra bazzicavano politici di sinistra con idee di sinistra e comportamenti conseguentemente di sinistra.

Ora dobbiamo definirci progressisti per non infangarci del marcio del letame mentale della sinistra italiana ed europea.

Giovani italiani, giovani europei, giovani abitanti del mondo

A volte, come adesso, penso che sono proprio vecchio: rimpiango il passato e non ho fiducia nel futuro.
Ma sono ancor più vecchi questi mefitici politici di morte ed i loro amici produttori di armi tutti ad accumulare ricchezze sulla pelle e la vita dei giovani pensando di avere un lunghissimo futuro o di potersi portare dietro le nauseabonde ricchezze che stanno così accumulando.

Sono vecchio, è vero, ho sbagliato tutto e quello che è successo è anche colpa mia. Ora posso solo esprimere alcune idee, magari neppure troppo chiare ma ragazzi svegliatevi e pensateci voi a togliere di mezzo questa feccia politica da siamo circondati.
Solo voi potete riuscirci.

Rimboccatevi le maniche.
Buon lavoro.

https://giancaarrigucci.altervista.org

PORCATE

In Italia non si sopisce mai la voglia di porcate.
Siamo tutti dei maiali?
No, non parlo di porcate in quel senso, ma ci sono persone che cercano continuamente di fare porcate di altro tipo e persone per bene che dovrebbero offendersi, indignarsi e reagire a quelle porcate li che non lo fanno.
Devo denunciarlo io.

Porcata 1


Tentativo di riabilitare la memoria di Bettino.
Egli non era uno statista.
Non era un perseguitato politico.
Non era in esilio.

Era un personaggio politico, potentissimo, che invece di affrontare la giustizia italiana ha preferito fuggire all’estero e restarci fino alla fine.
Era quello che ha detto che: lui ed il suo partito hanno rubato perché così facevano tutti; i partiti ed i dirigenti dei partiti stessi.

Queste affermazioni erano e restano vergognose, tanto di più se si considerano le idee alla base filosofica di quel partito.
Certamente anche altri avranno rubato e non sono stati scoperti.
Ma il problema vero sta nel non averlo scoperto non nel perseguire chi, come lui, è stato invece scoperto.
Piuttosto che rifugiarsi all’estero e dirsi esule avrebbe potuto restare, affrontare il processo e chiamare in correo tutti gli altri che diceva facessero come lui.
Ben venga un partito che proponga nel suo programma la rimozione di tutte le intestazioni di vie piazze e quant’altro vergognosamente posto in sua memoria.

Porcata 2


Tentativo di riabilitazione di Silvio
Egli non era uno statista e non era perseguitato.
Era un pregiudicato che nonostante i tentativi suoi e del suo partito non è riuscito ad evitare condanne per reati gravissimi.
Tanto più gravi se commessi da un politico del suo livello che ha ricoperto cariche istituzionali importantissime.
Non tratti ne intrattieni affari con la mafia ed i mafiosi, se sei una persona per bene.
Ben venga un partito che proponga nel suo programma la rimozione di tutte le intestazioni di vie piazze e quant’altro vergognosamente posto in sua memoria.

Porcata 3


Tentativo di normalizzare il fascismo.
Il fascismo è stata una sciagura per L’Italia e non ha fatto niente di buono.
Ogni singola idea o azione fascista è stata deplorevole ed ha causato guai e danni irreparabili all’Italia ed agli italiani.

Chi afferma il contrario è in malafede, disinformato o fascista.
Dobbiamo continuare a stigmatizzare il comportamento e le decisioni del periodo fascista ed il fascismo nel suo insieme.
Ben venga un partito che proponga nel suo programma la reintroduzione dell’insegnamento di questi concetti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.

Porcata 4


Tentativo di farci accettare e preparare la guerra.
In Italia ed in Europa si assiste al montare dell’idea guerrafondaia di Giorgia ed Ursula.
Secondo loro sarebbe necessario spendere in armamenti a scapito del sociale e della sanità per difenderci dalla Russia e prepararci ad una guerra che nessuno minaccia di muoverci.
Balle!
Non facciamoci fregare dalle parole.
Già abbiamo visto come non abbiamo avuto ne pace ne condizionatori con le belle parole di Mario, vogliamo cascarci ancora?
Ben venga un partito che proponga nel suo programma la cancellazione delle spese militari a favore di sanità e sociale.
L’unione europea non rappresenta più gli ideali per cui è nata tanti, troppi, anni fa:
Pace, progresso e benessere.

Altre porcate


Porcate ce ne sarebbero ancora ma faremmo tardi sera senza arrivare per cena sull’uscio di casa.

Ritengo che rimarcare quanto sopra sia necessario per non perdere la memoria e non permettere che bugie ripetute diventino verità.
Non dobbiamo scordare ciò che è e ciò che è stato.
Il revisionismo storico l’oscurantismo si combatte ricordando e riaffermando le verità di cronaca e di storia.

Ho cercato di dare il mio piccolo contributo.


Bucine

Viva l’Italia antifascista.

Viva l’Italia antifascista, ci teniamo a dirlo chiaro!

Viva l’Italia antifascista!

Dalle macerie, dalle ceneri e dal sangue della seconda guerra mondiale è nata (rinata) l’Italia di oggi.

Un Italia antifascista!

Viva!

Ma l’Italia non era fascista?
Certo!

L’ideologia fascista è nata e si è sviluppata nell’Italia dei primi del novecento, come riporta Wikipedia:

Il fascismo fu il movimento politico d’estrema destra che, fondato da Benito Mussolini, prese il potere in Italia e governò il Paese come regime totalitario dal 1922 al 1943 (ventennio fascista).

Si caratterizzò fin dall’inizio per il ricorso alla violenza come metodo di lotta politica (squadrismo), per l’ostilità alla democrazia e alle sue istituzioni.

Entrò in parlamento nel 1921 in coalizione con nazionalisti e liberali e si costituì in Partito Nazionale Fascista (PNF).

Dopo la presa del potere con la marcia su Roma si fuse con il movimento nazionalista e si assicurò la vittoria alle elezioni del 1924, che fecero emergere le componenti più intransigenti del fascismo, trainando l’Italia verso il regime dittatoriale a partito unico (Stato fascista), che esautorava di fatto la monarchia.

Stemma casa Savoia -Di Katepanomegas, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12380155

Dopo la promulgazione delle leggi razziali ed il tragico periodo della RSI, alla fine del secondo conflitto mondiale l’esperienza dello Stato fascista si estinse e fu ripudiata dalla Costituzione repubblicana, che assunse carattere antifascista e vietò la ricostituzione del partito alla XII disposizione transitoria e finale, che recita all’inizio: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.”

Con la Costituzione

Con la Costituzione della repubblica Italiana venne definito il delitto di Apologia del fascismo

Legge 20 giugno 1952, n. 645 che disponeva all’artico 4 pene reclusive e pecuniarie.

Più volte rivista ed edulcorata da numerose sentenze emesse dalla corte costituzionale.

Comunque non si può inneggiare a quell’Italia lì, speriamo seppellita dalla storia.

Eppure l’11 Dicembre 2023, alla prima de la scala di Milano, dopo l’inno nazionale, un loggionista, tale Marco Vizzardelli ha sentito l’impeto di gridare “Viva l’Italia antifascista” e per questo è stato identificato dalla DIGOS, come di solito la DIGOS fa per agitatori o possibili criminali.

Ci dispiace noi del blog di Bucine siamo pacifisti e stiamo con Vizzardelli gridando a squarciagola

VIVA L’ITALIA ANTIFASCISTA

ora e sempre.


Giancarlo

Il femminicidio e la violenza di genere

Il femminicidio è tornato alla ribalta con gli ultimi casi (oggi si parla di Giulia) ma penso non sarà l’ultimo caso. Penso anche che neppure che il problema sia tornato veramente alla ribalta, ne son morte tante che notizia sarà che ne è stata uccisa una in più? Mi vergogno solo a pensarla questa frase oscena, una in più… una in più?

Possibile che il maschio italiano non sia capace di accettare di essere lasciato o rifiutato?

Che non riesca a metabolizzare il lutto del suo fallimento?
Ma forse non si tratta di fallimento, il problema deve essere diverso, deve essere di proprietà.
Cosa cambia dopo che una donna si concede al maschio, dopo che una si lega a lui mettendosi insieme? Che fa si che lei non possa più cambiare idea e non possa decidere di non concedersi più, di sciogliere la relazione ed allontanarsi, riprendersi ciò che aveva dato…? Il problema si avverte già dalle parole che si usano per descrivere una relazione tra due persone. Concedersi, legarsi. Ti concedi e non sei più padrona di te stessa, sei schiava dell’altro, d’altronde se ti sei legata come puoi allontanarti? Quindi non puoi più cambiare idea, recedere.

Deve essere un problema culturale, la donna che si relaziona con te diventa tua e da allora decidi tu, su tutto.

Il problema non è il fallimento della relazione, dicevo, è la decisione unilaterale della donna di non continuarla, di non riconoscerla più, di aver cambiato idea. Quindi è il volersi riprendere il bene (inteso come corpo e mente) che aveva ceduto e che l’altro considerava ormai di sua esclusiva proprietà. Se rivuoi la tua libertà devi pagarla (botte e sangue).

Il femminicidio è anche un problema di ignoranza.


La scuola non ci insegna niente.

Gli amici men che meno, anzi semmai fanno dei danni concettuali seri.

La famiglia oltreché impreparata per le stesse ragioni di cui sopra, spesso non ha neppure la possibilità di dare il buon esempio perché e il luogo dove molti femminicidi e la maggior parte se non la quasi totalità della violenza di genere si genera e si sviluppa.

Le istituzioni (oltre alla scuola) sono assenti o inesistenti.

La chiesa è meglio non invocarla nemmeno, persa com’è nei suoi problemi di pedofilia.
Chi potrebbe evitare il ripetersi di queste cose?
Nessuno.
Qualcuno chiede o promette pene maggiori, ma per cosa, se non servono quelle che già ci sono, figuriamoci altre inventate sull’onda della pressione emotiva.

L’unica cosa che possiamo fare è dare aiuto (lo stato) e comprensione (la gente) a chi denuncia le violenze, che non precedono sempre il femminicidio, ma che molte volte portano a quello.

Poi individualmente dobbiamo essere meno indulgenti nei confronti dei violenti e per nulla nei confronti degli assassini, che pure tendiamo sempre in qualche modo a giustificare.

Ma queste sono utopie.

Non cambierà niente.

Continueremo, il giorno dopo, a sdegnarci pur sotto sotto pensando che se l’è cercata lei.

Giancarlo

Immagine di copertina:
VI – 2020 – Giancarlo Arrigucci – Uomo e donna – Acquerello su carta (46x31cm)

Non possiamo tacere

Non possiamo tacere.

Il governo Israeliano ha scelto la guerra.

Guerra a Gaza ed a tutta la Palestina per rispondere ad un tremendo atto terroristico di Hamas.

Questo blog è stato sempre, da sempre e sarà per sempre una voce contro la guerra (per altri articoli fate una ricerca nel blog).
La guerra non si deve e non si può fare e certamente mai in risposta ad atti terroristi coinvolgendo nella responsabilità di quegli atti intere popolazioni.
Sono momenti bui per l’umanità con tante guerre in corso nel mondo non si sentiva certamente il bisogno di questa ennesima ripicca tra bambini.

Cosa devono fare, anzi cosa dovevano fare i palestinesi per non essere attaccati? Per non subire lo sterminio israeliano?

Direte che non dovevano dare il sostegno ad Hamas, ma chi ha veramente sostenuto economicamente quell’organizzazione? Chi l’ha voluta per contrapporsi all’Autorità Nazionale Palestinese? Chi cercava un casus belli per rientrare e, come stiamo vedendo, distruggere tutta la striscia di Gaza? Come ha protervamente affermato l’ex ambasciatore di Israele a Roma.

Il diplomatico ha anche aggiunto che ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo deve morire. Cioè occhio per occhio, dente per dente, ma come puoi bombardare Gaza con una scusa così? L’intero popolo palestinese ha partecipato alle recenti azioni di Hamas? Come possiamo fare una rappresaglia contro un popolo intero?

NON SI PUÒ!

XXIV – 2015 – Giancarlo Arrigucci – Contro la guerra contro la Libia – Acrilico su tela  (cm 60 x 60)


La guerra è ingiustificabile.
La guerra è inaccettabile.
La guerra come rappresaglia verso civili inermi ed incolpevoli è un genocidio, un massacro che va punito come tutti i crimini di guerra, anzi come tutti i crimini.
Chi lo sta perpetrando si sta macchiando di un’infamia che non basteranno generazioni per cancellarla.
Nel nostro piccolo non possiamo fare altro che denunciare questo crimine e chiederne la condanna per gli autori non appena possibile.
Piangiamo il dolore dei morti e soprattutto dei loro sopravvissuti, piangiamo il dolore dei feriti, degli orfani e dei genitori dei bambini morti.
Li piangiamo con lo stesso dolore dei caduti israeliani per mano di Hamas.

Non possiamo tacere

Riteniamo i responsabili delle due azioni parimenti criminali indegni di appartenere al genere umano.


Giancarlo

Immagine di copertina:

CXCV – 2023 – Giancarlo Arrigucci – Polli del Valdarno – Olio su tela – 50x50cm

Italia

Italia. Povera Italia, vilipesa e calpestata, povera.

Eri bella ed andavi fiera di te nella tua gioventù, ma oggi, china sul peso degli anni, abbassi la testa sommessa abbruttendoti vieppiù.

Italia hai accarezzato un sogno, un grande sogno: di poter vivere bene nella più beata ignoranza.
Bulimica ti sei ingrassata nell’ignoranza.

Ma se prima eri bella e in carne, come tutte le giovani sane, ora sei magra, smagrita dalla bulimia di chi ti circonda e ti guida. Dissanguata ed anemica non ti reggi più in piedi.
Come un malato terminale sei irriconoscibile, barcolli leggera senza sostanza.

Ah, povera! Povera Italia.

Potresti essere ricca, colta, artistica, vivere senza dover lavorare; o almeno senza dover lavorare come un manovale ma ti hanno resa schiava in casa tua. Devi obbedire a questo ed a quello, ma mai puoi permetterti di decidere qualcosa, peggio… di chiedere qualcosa, nemmeno quello che è tuo.

Almeno vivi in un posto meraviglioso, magra consolazione: la prigione è brutta perché ti toglie la libertà, non migliora se ti ci mettono un divano ed una televisione a schermo piatto, la stessa TV che contribuisce a tenere chiusa la porta della cella.

Ma è una prigione che ti sei cercata, come dicono certi “politici” nostrani, volevi accarezzare il lupo che poi ti ha morso. Poi che il lupo fosse camuffato da e lo chiamino ancora agnello non importa a nessuno.

Rialza la testa

Italia, dovresti tirare su la testa.
Darti un contegno.
Dire la tua.

Soprattutto dovresti prendere il coraggio di mandarli tutti affanculo. Ribellarti, riprendere in mano la tua vita, rifarti una cultura solida.
Basta svendere i tuoi gioielli, con quelli potresti assestare le tue finanze solo facendoli vedere in giro, magari prestandoli a degli amici.
Ma i tuoi gioielli, che sono costati la vita o almeno che sono stati sudati dai tuoi antenati, devi mantenerli orgogliosamente tuoi e curarli per farli risplendere ancor di più.
Basta regalarli a quattro approfittatori mascherati da gente per bene.
Basta Italia.
E’ ora di tirare su la testa.
E’ ora di risorgere con un nuovo risorgimento.

Viva l’Italia.
Viva gli italiani onesti.

Giancarlo

Immagine di copertina

CLXIX – 2023 – Giancarlo Arrigucci – Cortona 2 – Acquerello su carta – formato A4 circa

Illustrazione

XII – 2023 – Giancarlo Arrigucci – Paesaggio V – Olio su legno – 20×15

Mario?

Mario? Come ti permetti?
Ma tu Mario, chi sei?
Con quale diritto vuoi farci entrare in guerra?
Ma come si fa?
Ma come si fa, dico io?

Come si fa ad avere idee così ottuse?
“Saremo con l’Ucraina fino alla fine, fino alla vittoria finale”.

Ma lo sai, Mario, cosa significa?
Vuol dire che non cercheremo mai il compromesso, la tregua, il cessate il fuoco.

Che sono gli unici modi per far cessare una guerra.
Sia una guerra giusta (ammesso che ce ne sia una) che una ingiusta.

Se si foraggiano armi, sempre di più, sempre più potenti si alimenta il conflitto.
Ma se si usano tutte la possibilità diplomatiche di convinzione e di coercizione si può cercare la pace.
In una pace si vince in due, anche il più svantaggiato, con la vittoria finale vince uno solo e se uno dei due contendenti possiede armi nucleari probabilmente perdiamo tutti.

I fatti, Mario? A volte si confondono

XXIV – 2015 – Giancarlo Arrigucci – Contro la guerra contro la Libia – Acrilico su tela  (cm 60 x 60)

Certo quando l’aggressore erano gli statunitensi, in Bosnia, in Libia, in Iraq, in Afganistan le armi le mandavamo all’aggressore, ora all’aggredito.
Potrebbe essere un tardivo ravvedimento, se non ci fossero altre centinaia di guerre nel mondo per le quali semplicemente ce ne freghiamo sia dell’aggredito che dell’aggressore; a meno che non ci sia la possibilità di vendergli illegalmente armi allora si traffica senza neppure chiederci chi sia dei due quello con cui facciamo affari.
Allora, caro Mario la tua idea di giustizia e di partecipazione fa schifo, è cieca e sorda ed è complice della morte.
La morte di tanti giovani Ucraini e Russi e dandoti ascolto lo sarà anche di giovani europei, complice anche le idee di Jens, quello le cui idee sono sponsorizzate direttamente dai produttori di armi mondiali.

Quello forse, cui vorresti fottere il posto.
Mario, sei vecchio; di vecchi ne muoiono tanti, sicuramente anche oggi è morto qualcuno, che nessuno rimpiangerà. Sei vecchio, lascia perdere queste faccende e dedicati ai nipoti se ne hai. Se non ne hai lascia vivere i giovani, fagli avere i loro nipoti, faglieli accudire, coccolare e viziare.
Potresti farlo cercando la pace: difficile ma possibile.
Potresti farlo non mandando a morire in guerra i giovani europei.

Potresti fare del tuo meglio per non coinvolgerli, loro malgrado, in una guerra mondiale che che solo i vecchi rincoglioniti vorrebbero vedere, perché le loro menti non riescono più ad elaborare idee giuste.

Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di farlo denunciando le assurdità che hai pensato e pronunciato.

Noi cerchiamo la pace, tu vuoi la guerra?

Giancarlo

Andate alla home page del blog e digitate Guerra o Pace nel motore di ricerca evedrete quante volte ci siamo occupati dell’argomento, purtroppo sempre inascoltati.

Immagine di copertina:
VII – 2015 – Giancarlo Arrigucci – Acquerello  (cm 21 x 29,5)

Sergio? Oh Sergio.

Sergio, ma se non la conosci te la nostra Costituzione? Tu che ci hai giurato sopra. Tu che per due volte sei stato incaricato difenderla. Chi dovrebbe meglio di te?


Però, considerando le tue parole durante le ultime uscite pubbliche e tenendo presenti le leggi che hai controfirmato sin qui, mi dispiace doverti redarguire, ma non mi pare tu la conosca molto bene.
O almeno, su alcuni punti mi sembri molto distratto.
Quasi evasivo.

Come se non comprendessi bene il senso delle parole scritte nella nostra Carta.
Eppure chi le vergò, dopo il bagno di sangue del secondo conflitto mondiale, fu ben attento ad evitare fraintendimenti.

Sergio, specialmente all’articolo 11, quello che oggi mi sta a cuore discutere con te, il suo testo non si può fraintendere:


L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.


Non mi pare tu lo stia difendendo, Sergio.
Ma quando giurasti da presidente l’ultima volta a cosa pensavi?

Sergio

Cosa ci hai letto diversamente da me?

“La pace deve ripristinare la giustizia ed il diritto internazionale. Non deve essere una resa.” Hai detto!

Quando hai controfirmato l’invio di armi a quale pace pensavi?
La pace non si fa con le armi, la pace si fa facendo tacere le armi.

Il primo passo per la pace è il cessate il fuoco, che non si fa sparando e bombardando, oppure hai un’altra idea?
La resa è di uno dei contendenti, quando perde, come la vittoria è dell’altro.
Un accordo di pace non ha vinti ne vincitori soprattutto interrompe morti e distruzioni.
Non vorrai mica avere sulla coscienza altri morti ed altre distruzioni?
Io no!

Io ho tre figli, sono italiano, cittadino italiano, cittadino del mondo e pretendo che il presidente della Repubblica Italiana tuteli il mio status e quello dei miei figli, ripudiando la guerra e cercando un altro modo per risolvere il conflitto tra Russia ed Ucraina.
Voglio che si impegni attivamente per questi scopi, Sergio sei tu che devi fare questo, sei in carica apposta, e non dia l’assenso ad altri invii di armamenti, Sergio è ora di smetterla, che rispetti il dettato costituzionale e lo difenda dai sovversivi che vogliono stravolgerlo e non tenerne conto, >srgio non so se sono stato chiaro.

Chissà?

Sergio? Caro Sergio! Devi fare ammenda, tornare sui tuoi passi, non avallare più scelte scellerate di uomini folli che foraggiano la guerra e pretendere immediatamente un cessate il fuoco ed una mediazione di pace.

Ma forse, anche se lo farai, sarà già tardi e non so se l’Italia riuscirà a perdonare il tuo tradimento, comunque provaci.
La storia sicuramente NO. Non dimenticherà e non perdonerà.

Io neppure.

Con amarezza.

Giancarlo

Lui non mi avrebbe deluso mai.

Immagini:
Di Quirinale.it, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=130119373

Fotografia ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Primo piano di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985.

Il senso

Il senso, della vita, il senso dell’arte, il senso delle cose.

La vita ha un senso? No!

L’arte ha un senso? Boh!

Le cose hanno un senso? In che senso?

Cominciamo dalle cose.
Per capire quale sia il loro senso, la loro ragione di esistere, dobbiamo prima specificare quali cose.

E’ chiaro, fin dal nome, che il senso di un cavatappi sia “cavare” il tappo o di un apri-bottiglia aprire la stessa e via discorrendo, insomma tutti gli oggetti creati dall’uomo hanno uno scopo, proprio quello, servono a quello, sono stati ideati e realizzati per quello. Ciò non toglie che possano servire ad altro, come una cinghia può uccidere un uomo se con essa si impicchi o venga impiccato.

Un oggetto artificiale ha di certo almeno uno scopo.

L’arte ha uno scopo?


Prima ho risposto: boh??? Nel senso che non è detto che sia chiaro, ne dichiarato, comunque è possibile che abbia diversi scopi a seconda dei punti di vista.
Lo scopo dell’artista nel fare arte può essere egoista (ottenerne soldi, fama, riconoscibilità, prestigio, ecc.) può essere parimenti altruista (dilettare i fruitori, educarli, riportare le gesta di altre persone o eroi o le loro idee, ecc.).
Si può fare arte anche per riprodurre o creare il bello, per provare e far provare piacere nel guardarlo , toccarlo o d ascoltarlo; ma si può anche essere artisti per disturbi mentali, psichiatrici o a nostra insaputa ma su questi ultimi aspetti essendo inconsapevoli non userei il termine “fare arte” altrimenti anche il maiale pittore farebbe arte ed anche i commensali di un’ultima cena lascerebbero un capolavoro su tela invece della tovaglia unta da lavare il giorno dopo.

Ma sull’arte ci ritorneremo.

Ha senso la vita?

No, non lo ha e qui sono sicuro e fermo.
La vita non può averlo perché non è progettata ne costruita a tavolino.

La vita è un “caso”.

La coscienza di se e della propria vita è ancor più casuale: possiamo essere vivi e non aver coscienza di noi, raramente per fortuna.
Ma cosa ci porta a pensarci a pensare a ciò che siamo?

Purtroppo per chi ha idee “elevate” è un “semplice” meccanismo neuro-chimico, sostenuto dal nostro corpo vivente che una volta morto (il corpo) sparirà con esso e noi non avremo più alcuna consapevolezza di noi, ne della nostra (passata) esistenza.

Naturalmente uno scopo possiamo darlo alla nostra vita, acciderba, essendo esseri senzienti dobbiamo darglielo è un nostro privilegio.

Molti passano la vita a vivere ed è già qualcosa.
Altri aiutano altri, disinteressatamente o meno, ma dedicano la loro vita a questo.
Altri ancora pensano solo a se stessi, ma non è sempre negativo, c’è chi vuole migliorarsi per stare meglio con gli altri, anche se c’è chi degli altri “non gliene può fregà de meno” e vuole solo soggiogarli, sottometterli, sopraffarli e tutti i verbi complementari o sinonimi.

Allora se il senso te lo devi dare tu, come può la vita avere un senso predefinito. Lasciamo perdere il discorso. E’ tempo perso e fiato sprecato.

Torniamo all’arte.

Ha un senso l’arte?

Di per se poco, anche se è stata sempre prodotta per raccontare e veicolare idee, specie quando ancora i linguaggi vocali non erano sviluppati ed in seguito quando ben pochi sapevano leggere e scrivere.

Abbiamo ritrovato caverne con le parti e le volte ricoperte di graffiti, disegni e dipinti.
Abbiamo chiese ed edifici pubblici o privati ricoperti di mosaici, affreschi e dipinti e riempite di statue o moschee dipinte a motivi geometrici o votivi, abbiamo arte ovunque.

Tutto bello, stupendo, meraviglioso.

Sembra che l’arte sia nata con noi e sia arrivata fino a noi senza discontinuità con un senso per la storia ed uno per l’educazione.

Potremmo azzardare che il senso dell’arte è soddisfare il bisogno di bellezza e/o di conoscenza.

Ma non è così altrimenti non avremmo avuto un periodo come quello dell’arte moderna e contemporanea prodotta sostanzialmente nel secolo scorso.
Non avremmo avuto autori come:
Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Mark Rothko, Yves Klein, Jackson Pollock, Cy Twombly e tanti altri.
Che non avrebbero fatto opere insignificanti come:
i “Ready made”, i tagli, i dripping ecc.

Ed anche se questi “artisti” li avessimo avuti veramente ed avessero realmente eseguito quelle porcate che ho appena iniziato ad elencare e di cui sono oramai pieni i musei, noi non li avremmo accettati, esaltati, osannati, non li avremmo certo considerati “artisti”.

Cosa hanno fatto di bello?
Cosa ci hanno insegnato?

Se l’arte avesse un senso loro non sarebbero stati chiamati “artisti” e noi non li avremmo applauditi.

Il senso all’arte dobbiamo darlo noi, proprio come alla nostra vita, ed ultimamente in questo senso abbiamo proprio “cannato”.

Il Ceppo

Il ceppo.

Era la fine di dicembre del 1970 e si abitava in campagna.

I genitori lavoravano la terra ed allevavano qualche animale; la cavalla, le capre, i maiali i polli ed i conigli, non mancavano i piccioni e qualche altro animale come il cane ed il gatto.

Si stava bene, intorno a noi c’erano solo campi e boschi.

Gli ampi campi, le prese tra i filari di viti maritate, dove era stato coltivato il grano erano spogli e già arati per far spaccare le zolle al freddo prima della prossima semina.

Si vedevano solo passerotti infreddoliti e pettirossi a cercare i semi tra le zolle od un insetto da mangiare.

Era freddo, come ancora era freddo a quei tempi, e forse erano cadute un paio di spruzzate di neve, ma era rimasto solo qualche cumulo nei posti in ombra.

Decisamente non era il caso di stare fuori, anche se si dovevano potare gli alberi, si aspettava che prima dimoiasse.

Noi ragazzi arrivavamo fino al bosco per raccogliere la legna dei rami caduti e nel frattempo raccoglievamo anche le coccole delle querce.

Le coccole sono le galle che sono causate da punture di insetti che le usano per deporre le uova o per passarci l’inverno, non si è mai saputo. Sono belle rotonde proprio come le biglie e noi le usavamo per quello, per giocarci.

Qualcuno di noi sapeva dove nascono gli ordinali e allora si andava a vedere e se c’erano e li raccoglievamo.

Se non lo sapete gli ordinali sono buonissimi, cotti in gratella con poca brace conditi con olio e sale e un po’ d’aceto. Profumano come una bistecca ma anche il sapore non è molto diverso, insomma è un po’ diverso ma non troppo. Sono buonissimi.

E’ il Ceppo

Era la fine di dicembre, come dicevo, e si tornava a casa stanchissimi.

XLIII – Paesaggio – 2018 – Giancarlo Arrigucci – Tempera grassa su cartoncino telato – (60 x 30 cm)      

La sera si doveva festeggiare il Ceppo e la settimana dopo la befana.

Il Ceppo è un grande ceppo di legno, meglio se con un bel foro al centro, che alla sera si mette nel camino prima di cena. Il Ceppo rappresenta la fine dell’anno e si consuma nel fuoco come si è consumato l’anno appena passato.

Dopo cena, quando il Ceppo è diventato rovente e sta bruciando ovunque, noi ragazzi ci mettiamo intorno al camino luce spenta come di solito si sta davanti al camino per scaldarci prima di andare a letto.

Ed è allora che ci viene chiesto di battere sul Ceppo, ma di batterci forte, più forte che possiamo. E Il Ceppo scintilla, la stanza si riempie di calovie, che volano per un po’ e poi cadono spegnendosi come il volano delle lucciole.

Mentre lo battiamo il Ceppo, oltre le scintille, fa un gran rumore bum bum, bum bum bum. Ed è allora che magicamente dal camino cadono fichi secchi, mandarini e pepini, cadono giù dal camino e non si capisce come.

Ma noi ragazzi continuiamo a battere, fino a che vengono scintille. Poi, esausti, che gioia raccogliere il bottino e far la conta, mangiare qualcosa e poi andare a letto contenti.

Che bella la fine di dicembre del 1970.

Le altre feste

Dopo il ceppo si attendeva la Befana, che forse riempiva la calza.

Dopo la Befana non ci restavano che le lucciole, che catturate e messe nel bicchiere avrebbero, immancabilmente solo dopo che ci si era addormentati, lasciato qualche monetina da 5 o dieci lire.

Poi di nuovo il Ceppo con la frutta che cadeva dovunque e noi, tutti questi prodigi, non si capiva come potessero succedere.

Giancarlo

Nella lingua più parlata nel mondo: il bu-cinese.