a proposito di guerra

A proposito di guerra

Vorrei dire ancora qualcosa a proposito di guerra.

In questo blog abbiamo già scritto più volte che non si deve e non si può fare la guerra.
Combattere è necessario solo se siamo attaccati, solo se qualcuno ci dichiara guerra.

In Italia, in questi giorni di guerra in Ucraina, sembra che molta gente sia propensa all’interventismo;
probabilmente seguendo il vento della propaganda della stampa principale, della propaganda del primo ministro Draghi e di parti del suo governo e della propaganda americana, in somma in una frase sola della propaganda dei produttori e degli spacciatori armi.
Altrettanto probabilmente la maggioranza dei nuovi interventisti, partigiani con la p minuscola e guerrafondai in pectore non sa minimamente che cosa stia dicendo.
Tutti vorrebbero fare la guerra con il culo degli altri.
Ancora non ho visto una sola persona partire per l’Ucraina ed andare a sparare a Putin, si insomma alle sue truppe invasori.

Nessuno ad ergersi a scudo umano contro i missili russi e le contraeree ucraine.

Allora che fare?

Se questi signori e, meravigliosamente, anche signore (donne favorevoli alla guerra? Un abominio!) volessero aiutare i contendenti a raggiungere la pace o più semplicemente volessero aiutare gli ucraini attaccati dai russi dovrebbero fare in modo che in Ucraina arrivino viveri e medicinali, probabilmente anche vestiti ed altri materiali di uso comune in caso di emergenza, come tende, camper, eccetera.

Non armi (peraltro già abbondanti in quel paese largamente fornite a suo tempo dagli americani), non armi che non servono a pacificare ma solo a sacrificare altre persone.

Accolgano in casa propria i rifugiati, diano soldi per la loro sistemazione, gli diano una possibilità di continuare a vivere.

Quante scemenze si dicono a proposito della guerra

Draghi, furbo come un banchiere, l’ha già detto: o il condizionatore acceso o la pace.

E chi in Italia sceglierà la pace? Nessuno, e lui lo sa ed i suoi amici armaioli ringraziano o ringrazieranno, vedrete. Troveranno il modo di farlo diventare presidente della repubblica anche a costo di far fuori Mattarella mandandolo in vacanza con il Papa emerito.

Però Draghi, che ha già inviato armi agli ucraini violando la costituzione, dovrebbe sapere che l’Italia non può entrare in conflitto con la Russia perché non contempla la guerra come strumento di risoluzione delle controversi tra i popoli, e d’altronde la Russia continua non volerci invadere ne a dichiararci guerra, quindi che fare? Una bella gatta da pelare per lui per far contenti i suoi “ragazzi” e tutti i guerrafondai nostrani.
Potrebbe però fare qualcosa per accontentarli tutti.
Ripristinare la leva obbligatoria, per i figli dei favorevoli al conflitto ed all’invio di armi, e farla svolgere per un anno nelle caserme ucraine.
Chi non ha figli sia mandato di persona come riservista.
Vedremo quindi chi è sinceramente filo ucraino e paladino della legalità internazionale.

Perdonate lo sfogo

A proposito di guerra, concludendo questo mio sfogo su guerra e guerrafondai “de’ noantri” come penso usino dire a Roma, ribadisco che non si fa la guerra per raggiungere la pace.

Con la guerra si ottiene solo un vincitore ed un vinto, pronti a battersi ancora.
I russi sono in torto? Non lo so, sembra che abbiano sparato per primi. Bene gli ucraini devono trattare con i russi.

Gli ucraini sono stati aggrediti ed invasi? Non lo so, sembra che questo sia accaduto. Bene gli ucraini devono trattare con i russi.

Gli europei vogliono ripristinare la situazione precedente? O i russi si ritirano come gli americani dall’Afghanistan o gli europei devono trattare con i russi.

Gli americani vogliono fare la terza guerra mondiale? Bene diamogli retta ed inviamo armi facciamo la zona di non sorvolo ecc, tanto gli Stati Uniti sono lontani che volete che gliene freghi a loro? Per evitarlo bisogna trattare con i russi.

Ulteriori considerazioni a proposito della guerra

Cari signori e signore dallo stomaco peloso, povere genti dal portafogli enorme e vorace, predatori seriali smettete di nascondervi dietro parole menzognere ed ammettete che quando un’invasione, un colpo di stato, un genocidio si fa a vantaggio vostro, vedi Afghanistan, Iraq, Palestina, Libia, altre zone dell’Africa, del medio oriente e più o meno di tutto il sud America, lo chiamate operazione di mantenimento della pace, esportazione della democrazia o come meglio vi aggrada in quel momento mentre se fatto da altri senza vantaggi evidenti per voi lo chiamate guerra.

E voi, voi altri che non avrete nessun vantaggio dalla guerra, smettetela di allinearvi al pensiero dominante (dominante???) come soldatini di latta. Cominciate a pensare con la vostra testa, se vi riesce.


Vergogna.

Vergogna.

Ancora Vergogna!

Ceppoduro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.