sul nucleare

Sul nucleare

Bisogna ancora dire qualcosa sul nucleare .

Eppure sembrava di aver già detto tutto. Il discorso sembrava chiuso. Abbiamo fatto due referendum, nel 1987 e nel 2011, per decidere se gli italiani volessero o meno permettere la produzione di energia da fonti nucleari con le centrali costruite sul territorio nazionale: in entrambi i casi la risposta è stata la stessa: ”In Italia non vogliamo la produzione di energia nucleare”.
Ora basta!

Non può arrivare un ministro (prone al volere delle lobby del fossile e del nucleare?) e proporre il nucleare con centrali di quarta generazione, definite “sicure”. Le centrali di cui parla sono quelle di piccole dimensioni, studiate in via sperimentale da decine di anni senza che abbiano evidenziato vantaggi particolari ne dimostrato la loro sicurezza. Il World Nuclear Industry Status Report 2021 1 riporta che i piccoli reattori modulari “Small Modular Reactors (SMRs)” hanno una grande eco sui media, prendono sovvenzioni pubbliche, ma non sono ancora commercializzati e non lo saranno ancora per altri 10-15 anni e che i progetti pilota costruiti in Argentina, China, e Russia hanno sin qui dato risultati deludenti.

Nemmeno la “Commissione Europea” può permettere che con i fondi stanziati per NEXT GENERATION YOU per l’energia “green” che si finanzi lo sviluppo del nucleare.

Ma via, siamo seri (almeno sul nucleare).


Se siamo in un paese, ancora, democratico non possiamo reintrodurre il nucleare.
E se ci sono fondi europei dedicati alle energie rinnovabili e pulite non si possono usare per il nucleare.

Se la Francia intende mantenere le sue centrali nucleari attive non possiamo evitarlo ma possiamo auspicare che faccia come la Germania che, autonomamente, le ha dismesse tutte.

Il nucleare è pericoloso, come hanno dimostrato gli incidenti devastanti di Černobyl’ e, più recentemente, di Fukushima Dai-ichi.

In molte aree solare ed eolico producono a prezzi garantiti molto al di sotto dei costi di funzionamento e di manutenzione dei reattori nucleari, come riportato anche nel 2“The World Nuclear Industry Status Report 2019”.

Le scorie residue dal combustibile nucleare utilizzato negli impianti infine sono radioattive e pericolosissime per l’uomo, gli animali e l’ambiente in generale. Dovrebbero essere stoccate in luoghi sicuri per centinaia, se non migliaia di anni. Per ora ne è stato individuato solo uno, negli USA. Ma nulla sappiamo se sarà veramente sicuro per le future generazioni per gli anni a venire. Lo stoccaggio di queste scorie radioattive è una bomba destinata a scoppiare nelle mani dei nostri figli o nipoti: vogliamo davvero lasciargliela?

Diciamo di no.

Facciamo sentire la nostra voce a chi temporaneamente ci rappresenta.

Noi vogliamo un mondo migliore e pulito.
Non può esserlo se “sporcato” dai reattori nucleari di qualsivoglia generazione.

Giancarlo

1 https://www.worldnuclearreport.org/World-Nuclear-Industry-Status-Report-2021-773.html

2 https://www.worldnuclearreport.org/The-World-Nuclear-Industry-Status-Report-2019-HTML.html#ccanp

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