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Nato a Bucine, vivo a Bucine. Per tutto il resto non c'è nulla di sicuro.

Ho fatto due nuovi acquerelli

Due nuovi acquerelli.

Ho fatto due nuovi acquerelli

Sono fiori.

Uno non mi dispiace.

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Giancarlo

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L’occhio

Occhio

L’occhio per chi vuole, un regalo.

l'occhio
L’occhio; realizzato con tablet Android

 

L’occhio.

E’ l’occhio che ti guarda, ma anche quello che ti riconosce e che ti saluta.

L’occhio sul mondo, il tuo occhio, con cui puoi vedere e seguire la tua strada.

Ciò che vedi e ciò che appari.

L’occhio, la porta per l’esterno che entra.

L’occhio…

Giancarlo

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Fibonacci, la successione.

La successione di Fibonacci visuale.

La successione di Fibonacci, di cui ho parlato in un altro articolo, si può anche rendere per immagini.

Al posto dei conigli il Pinguino TUX.

Pinguini di Fibonacci
Non ho usato la solita grafica dei conigli, perché i pinguini sono molto più belli, poi questa dovrebbe rendere meglio la riproduzione e le varie generazioni. La coppia piccola e in B/N all’inizio rappresenta la prima coppia che non diviene fertile che al primo mese. Fibonacci comunque usava partire da una coppia già adulta che si riproduceva già nel primo mese, per riportarsi nelle sue condizioni i numeri delle colonne dei mesi vanno sottratti di una unità, cioè si conta 0, 1, 2 ecc.

Al secondo mese abbiamo le due coppie, ma la seconda non procreerà che dopo due mesi e così quest’ultima. Mentre le più vecchie lo faranno ogni mese. Contando i pinguini dalla prima coppia avremo sempre il numero ultimo della serie di Fibonacci a quella colonna, che è anche uguale al numero di coppie della colonna sommato alle coppie della colonna precedente.

Ma se, come ho detto questi numeri sono così interessanti vediamo di scoprire altro sulle loro caratteristiche e proprietà.

Proprietà della serie

Intanto è una successione infinita. E già potete immaginare, vedere con la vostra mente, la bellezza di qualcosa che è infinito. Già riuscire ad immaginarlo è uno sforzo intellettuale notevole. Però la sequenza non parte da zero, e questo semplifica le cose. Capirete che per un antico romano sarebbe stato difficile immaginare la serie. Anche solo ad una parte, perché se pensate alla notazione Romana dei numeri, si dovrebbero maneggiare alcuni numeri difficili da leggere o scrivere.

Ad esempio il quindicesimo numero in serie è il 987, che i Romani dovevano scrivere CMLXXXVII, il successivo è il 1.597 ovvero MDXCVII e poi c’è il 2.584, cioè il MMDLXXXIV, pensate ad un commerciante Romano, con l’abaco in mano, a calcolare il la somma degli ultimi due per ottenere il 4.181.

Leonardo (figlio di Guglielmo del, o dei, Bonacci) invece usava la notazione posizionale Araba/Indiana, con lo zero, ed il calcolo andava spedito fino a numeri altrimenti impensabili.

Ne riparleremo.

Parleremo anche di altro.

Giancarlo

Marroni

Marroni.

Oggi mangiando alcuni marroni ho riflettuto sui sapori.

Marroni raccolti in Ottobre, messi in purgo in acqua fresca e poi conservati per mangiarli arrosto.

Ogni tanto li sbuccio e li mangio crudi. Sono eccezionali ma di cosa sanno? Non saprei dirlo, oltre ovviamente a sapere di marrone crudo non saprei dire.

Marroni

Invidio i miei amici sommelier, che degustando qualcosa decantano il gusto dei cibi e dei vini in maniera esemplare, che te li fa apprezzare ancora di più.

Però è strano ti parlano di qualcosa dicendoti che sa o profuma di qualcos’altro, ma forse i marroni sanno solo di marrone, specialmente da freschi. e vi garantisco che è un gusto unico inconfondibile, impagabile.

Dovessi dire direi di tannino, ecco il marrone sa di tannino, ma non ho mai gustato del tannino puro, e quindi…

marroni

In realtà quando il marrone si secca il gusto cambia, diventa più rotondo, più dolce, si gli zuccheri si fanno sentire, diversi da quelli crudi e cotti freschi.

Comunque provateli, ditemi di cosa sanno i marroni freschi, sono molto curioso.

Giancarlo

Pane vino zucchero

Pane vino zucchero

Giancarlo Arrigucci

2013 n°10

Pane vino zucchero
In paese (particolare)

Pane vino zucchero

Ingredienti

1. Pane toscano (non salato).

2. Vino rosso (Chianti).

3. Zucchero.

Ferramenta

1. Coltello per il pane.

2. Piatto piano.

Preparazione

1. Tagliare il pane a fette.

2. Bagnare le fette di pane con abbondante vino.

3. Ricoprire di zucchero.

Note

1. Ottimo a merenda.

2. Mi raccomando non guidate subito dopo, attendete di aver metabolizzato e smaltito l’alcool.

3. Il vino deve essere rosso e corposo, anche se non usate il Chianti.

Da bere

1. Acqua.

2. Chianti.

3. Fate voi.

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