Levane Juniores VS Ambra III Categoria. Parte 1
Levane Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.
Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.
Giancarlo
Levane Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.
Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.
Giancarlo
Il caso di avvistamento UFO a Cennina.
Nel 1954 si ha il primo caso di avvistamento UFO a Cennina. Rosa Dainelli, sposata Lotti ne incontra due andando alla messa di Ognissanti a Cennina.
La signora riferisce che i Marziani, pur non parlando la nostra lingua, ma una specie di Cinese (forse il Bu-cinese), sono stati molto determinati nel prendersi due oggetti a lei appartenenti: una calza ed alcuni garofani. La calza è servita per legare in mazzetto i fiori, probabilmente per non rovinarli nella partenza da terra.
L’avvenimento è clamoroso, il racconto credibile, suffragato da molte altre testimonianze, la signora non da adito a crederla mitomane, dunque gli UFO a Cennina sono venuti? Il report ITACAT non da affidabilità all’avvenimento.
Sarebbe un peccato che i Marziani non avessero potuto apprezzare la bellezza del luogo, e della signora Lotti.
Comunque ne parlarono molti giornali. UFO a Cennina; Bucine, Cennina, da allora non furono mai più dimenticati.
Su Marte, o da dove venivano gli alieni, sono arrivate una calza e dei garofani della signora, che ora saranno conservati in un qualche reliquiario o museo della vita extra-marziana.
Vedi
Filmato RAI 3
Catalogo ITACAT
Bucine e il Blog di Bucine, con tutti i collaboratori, non credono negli UFO, nei Marziani ed in ogni forma di superstizione e credenza popolare. Compresi streghe, maghi, santoni e divinità varie.
Questo articolo, UFO a Cennina, non vuole ipotizzarne l’esistenza, nemmeno dimostrare alcunché collegato a questo. Non sappiamo con esattezza come si siano svolti i fatti, ne il contesto storico sociale che potrebbe averli generati.
I fatti, le dichiarazioni della nostra concittadina, sono veri, registrati in documenti ufficiali e riportati in articoli di quotidiani e in studi ufologici di tutto il mondo. La signora, purtroppo, è scomparsa nel 2006.
Nel comune ci sono state altre segnalazioni, già dal 1930, se non andiamo errati, ma molto meno spettacolari e coinvolgenti di quella che vi abbiamo raccontato, confidiamo, rallegrandovi la giornata.
Saluti
Bucine
In RAI ci tengono al terremoto, ci tengono informati. C’è una diretta in corso da ieri dove ci spiegano e ci rispiegano tutto sull’accaduto, sui, terremoti, sui come, sui perché, sui quando, aggiornando continuamente il numero delle vittime.
Forse l’aggiornamento sul numero delle vittime è l’unica utilità della diretta, ma esistono altri mezzi per informare tempestivamente, ad esempio i giornali radio e gli speciali dell’ultima ora, se ci sono novità.
Per il resto una fiera dell’ovvio, con esperti, ingegneri, geologi, direttori di giornali (???), politici sempre a ripetere la stessa solfa.
Terremoto devastante perché superficiale.
Terremoto devastante per la tipologia delle costruzioni.
Un terremoto devastante perché il sottosuolo è rigido.
Terremoto devastante perché non si possono prevedere i terremoti.
Terremoto devastante perché non si erano prese le misure antisismiche necessarie.
Ma che ci vogliano ore ed ore di trasmissione per dire queste ovvietà, non lo capisco, non sembra corretto, etico, logico, intelligente, umano…
Ripetere due volte le stesse cose in radio è necessario, non tutti sono in ascolto allo stesso momento, ovvio, ma ripeterlo per 24, 48 ore ogni dieci minuti?
Il geologo Paolo Monaco racconta il tutto in tre post su Facebook, in cinque minuti si legge quello che c’è da sapere, e soprattutto quello che c’è da dire, su quanto è accaduto.
Ecco i tre post in fila.
La terra trema: noi a Perugia bene, ma verso il reatino e a NE e S dei monti Sibillini è uno sfacelo. Mi ero appena alzato e vibrava forte il letto. Ho subito pensato ai Sibillini, cosa che ho risposto a mia moglie che mi chiedeva, perché è zona molto sismica e piena di faglie antiche e recenti.
E purtroppo ci ho beccato da geologo, pensando ad un terremoto superficiale (pochi km di profondità) come è stato, dato il sistema di onde percepite. Temevo prima o poi succedesse, visto il prolungarsi del silenzio per troppo tempo. Ora la situazione è gravissima specie verso l’epicentro e alcuni paesi sono rasi al suolo. Vedremo i danni e la situazione col passare delle ore. Speriamo si possa salvare più gente possibile.
SISMA: qualche notizia per informarvi da geologo. Il problema è antico ed interessa tutta l’Italia. Le mappe sismiche e le nuove ricerche portano ad una microzonazione, nel senso che si deve costruire molto bene in alcune zone e ancora meglio in altre (dipende dal tipo di sottosuolo sotto le case).
Nuovi strumenti stanno uscendo e studiano i microsismi che rappresentano a volte i precursori dell’accumulo di energia in regioni dove negli ipocentri si scatenano forti energie con lo sblocco di faglie che si rompono sotto forma di grandi terremoti.
In Appennino i danni forti agli epicentri indicano terremoti in zone superficiali (qualche km di profondità, generalmente 8-10 km), con sistemi di faglie generalmente in direzione appenninica ((NW-SE) ben conosciuti dai geologi dalla sismica di sottosuolo e di magnitudo attorno a 6.0. Spesso l’energia si trasferisce a Nord o a Sud creando altri terremoti come è successo da Amatrice s sud fino a Norcia a nord.
Occorre costruire e ristrutturare le case per reggere almeno a questo grado di magnitudine (in Giappone sono tutelati fino al grado 7.0) , ma per costi, interessi e ragioni politico-amministrative purtroppo non si fa. Occorre muoversi da subito in tal senso per prevenire ed usare la tecnologia a disposizione, oltre che informare sempre e correttamente la popolazione, anche con prevenzione a scuola.
SISMA 2: ancora due parole da geologo. Perché’ gli effetti sui paesi appenninici sono cosi’ distruttivi, e come difendersi? Innanzitutto gli effetti distruttivi sono legati proprio alla struttura del nostro Appennino. Una catena giovane geologicamente attiva, allungata in senso NW-SE e piena di faglie che da superficiali si spingono fino ai 6-8 km e 10 km di profondità’.
E che si intrecciano come una ragnatela (scusatemi l’espressione non proprio corretta). Il fatto che il cosiddetto sciame sia sempre composto da almeno 500 repliche di terremoti vicini tra loro, quasi nella norma allungati nel senso appenninico, ci indica proprio questa ragnatela che si espande e segue tutto l’Appennino.
E’ praticamente impossibile stabilire dove si avrà’ la 501 scossa la 502ma e cosi’ via. Il fatto che tutto lo sciame sia superficiale induce moltissimi danni alle case e ai paesi, in quanto le onde si propagano verso la superficie secondo microzone di flusso concentrato poco difficili da stabilire (ecco perché’ nasce la microzonazione sismica aggiornata ogni anno e sempre in evoluzione).
Ovviamente i flussi sono fortemente legati alle strutture geologiche e ai tipi di sedimenti stratificati. Noi geologi lavoriamo da tantissimi anni, senza fondi e solo con la nostra passione, per cercare di capire e approfondire tutto l’insieme, che non e’ per nulla facile.
Molto e’ stato fatto grazie anche all’INGV (vedi foto sotto) ma moltissimo e’ ancora da fare. Come difendersi ? L’unico modo di difendersi e’ costruire e ricostruire con le nuove tecnologie, per resistere a un 6.0 di magnitudo. Il 6.0 basterebbe, visto che il 99% e’ sotto questa soglia.
Il Giappone, come ho detto, lo sa bene, e convive da sempre con sismi >7 a volte fino a 8 di magnitudo, costruendo per tutelarsi da questa entità’ di scosse. Il sistema del Giappone e’ tremendo, in quanto sta vicino ad una subduzione crostale, in condizioni veramente critiche, quindi geologicamente molto peggio di noi.
Occorre pero’ che in Italia la politica, la burocrazia, l’ottusità’ degli amministratori e la miopia della gente (interessata molto più’ alla Juventus…), si coordini per fare, per adeguare, per ristrutturare, per normalizzare da subito in tal senso le case, senza aspettare il prossimo devastante terremoto e contare le vittime e fare scorrere lacrime.
Tutti devono fare la propria parte. Noi geologi lo diciamo da anni, ma ci chiamano solo a raccogliere i cocci….informare, fare, agire, non lasciarsi prendere dal panico e amare i nostri paesi vuol dire preservarli giorno per giorno. Buongiorno
Il 10 Luglio 2016 si è svolto a Terranuova Bracciolini il primo Concorso d’Arte Estemporanea Terranuova Bracciolini.
Ecco alcuni partecipanti all’opera
Le opere realizzate
Prima della premiazione.
Premiazione
Come in ogni estemporanea la giuria ha fatto un buon lavoro.
I partecipanti ovviamente non sono concordi al cento per cento con le decisioni raggiunte, c’era chi pensava di aver fatto meglio di altri.
Io non mi posso lamentare troppo, se non che:
A tutti i partecipanti era garantito un attestato di partecipazione, distribuito per chiamata individuale dopo l’assegnazione del primo premio.
Quindi i partecipanti meno bravi sono stati chiamati uno ad uno ed insigniti dell’attestato di partecipazione, arrivati al penultimo, che ero io, già l’operatore televisivo aveva smesso di riprenderci, per dedicarsi ad altro.
Quindi se il video della premiazione sarà passato in qualche emittente locale, nessuno saprà che io ho partecipato all’evento, così come il poverello o la poverella dopo di me e forse qualcun altro prima.
Peccato, comunque.
Giancarlo
Sono andato alla biglietteria dei trasporti pubblici municipali di Arezzo a pagare una multa.
C’ero già stato la settimana prima ma allora non avevo pagato. Volevo fare ricorso, considerando la multa ingiusta e ingiustificata. Dovete sapere che la multa è stata presa da mio figlio sull’autobus di una compagnia di trasporti che fa servizio in città. Mio figlio utilizza l’autobus in un tratto urbano. Dalla stazione ferroviaria, dove arriva in treno, alla zona dove è situata la scuola. Mio figlio è un pendolare. Tutte le mattine fa lo stesso tragitto. Lo portiamo alla nostra stazione ferroviaria, prende il treno, scende. Prende l’autobus fino davanti o nelle vicinanze della scuola. Il pomeriggio lo stesso percorso ma in senso inverso.
L’abbonamento al treno può essere fatto con l sistema “tariffario Pegaso” della regione Toscana. In cui è compreso il biglietto dell’autobus. Il tutto a 65€ al mese. Naturalmente il biglietto settimanale ha un costo minore. Ma la spesa totale sarebbe maggiore, se fosse utilizzata la tariffa settimanale per tutte le settimane del mese.
Il costo dell’abbonamento settimanale all’autobus, non volendo includerlo nel Pegaso, è di 19€. Il costo di una corsa singola, in città, è di €1,20 fuori città qualcosa in più.
Oggi ci sono i trasporti integrati, es. treno + bus, ma anche i servizi di trasporto consorziati es. azienda di trasporto comunale e altre aziende di trasporto della provincia.
L’azienda di trasporti pubblici di cui ha usufruito mio figlio, con un biglietto comprato alla biglietteria centrale, non era la municipale, ma una delle altre.
Ha acquistato un biglietto singolo perché non avrebbe sfruttato ne il mensile ne il settimanale. Sta effettuando gli stage presso aziende private. Ma ha fatto l’abbonamento settimanale al treno, essendo comunque più conveniente dei biglietti a corsa singola necessari.
Aveva il biglietto ma è stato multato da un controllore, perché il biglietto risultava obliterato più volte, almeno è quanto mi ha riferito tornando a casa.
Guardando il biglietto è evidente che era stato obliterato una sola volta, il giorno della multa, andiamo in biglietteria a protestare.
Qui scopriamo, ma è chiaramente riportato anche dietro la multa, che non possiamo contestare alcunché perché la biglietteria appartiene alla azienda comunale mentre la multa e della azienda privata. Lì, in biglietteria, possiamo solo pagare.
Trasporti pubblici integrati nelle corse e nei pagamenti, per il resto…
Gli uffici dirigenziali amministrativi sono comunque poco lontano possiamo andare ad informarci, se non ché è sabato e sono chiusi dobbiamo tornare in settimana. C’è tempo, abbiamo due settimane per contestare o pagare, senza problemi.
Non hanno voce in capitolo con le multe dell’altra azienda. Ma mi danno informazioni preziose. Mi dicono che posso contestare solo per lettera. Quindi anche agli altri uffici non c’è modo di discutere la multa a voce. Mi sembra strano, perché evitare il contatto diretto? Qualcosa da nascondere? Non reggono il confronto con l’utente arrabbiato? O se ne fregano e basta?
Mi danno indirizzo e numero di telefono dell’altra azienda, che comunque, testone che non sono altro, era già riportato nel retro della multa. Bastava leggere.Nel retro c’è scritto anche che si può contestare solo per iscritto con lettera alla società in questione. Tutto era ben scritto ed evidenziato in grassetto.
Testardo, telefono al numero scritto dietro la multa.Un signore mi conferma che devo fare una lettera, meglio se RR ed aspettare l’esito del reclamo.
Mi riprometto di farlo è una questione di principio, p. Perché pagare una multa ingiusta ed ingiustificata, o almeno perché pagarla senza aver sentito le ragioni della controparte?
Leggo bene il retro della multa, gli uffici sono in un’altra cittadina. E la sede centrale è a Firenze, dove si devono indirizzare i reclami.
Mi rimane sempre qualche giorno dei quindici concessi.
Leggo che l’importo della multa, ridotto se pagato subito al controllore od entro i quindici giorni, è di € 42,00 composti di 2€ di biglietto e 40€ di multa.
Se non pago viene applicata la multa differita di €82,00, sempre con 2€ del biglietto e 80€ di multa. Cioè la sanzione raddoppia. In altri termini se paghi subito, ti viene applicato uno sconto del 50%.
Poi ti dicono anche che se fai domanda di reclamo, qualora non ti venga accettata, pagherai l’importo massimo, lo sconto svanisce, è perso del tutto.
Ci viene concesso un certo tempo per pagare la sanzione comminata.
Paghi in ritardo, sanzione raddoppiata, o peggio.
Reclami la tua non colpevolezza, raddoppia la sanzione, o peggio.
Non viene specificato chi decide in merito al tuo ricorso. Su quali presupposti questi basi il suo giudizio. Le probabilità che la tua multa ti venga confermata, indipendentemente dalle tue ragioni.
Solo una volta, mentre protestavo per una multa per sosta oltre il limite consentito dal biglietto orario esposto fattami da un ausiliare del traffico frettoloso, un vigile urbano mi ha consigliato in merito. M ha detto di attendere la notifica della multa l’ingiunzione di pagamento. Portarla ad un giudice di pace e protestare le mie ragioni. Consiglio che non ho mai visto scritto in un retro di una multa.
Sono tentato di pagare 42€ contro 82€, forse conviene pagare e festa finita.
Rifletto su questi numeri e penso. Ma forse dovrei far pensare i cavalli, che hanno la testa più grossa. Mi chiedo perché la multa, oltre alla sanzione di 40€, riporti il costo del biglietto di 2€? Quando il costo del biglietto del trasporto urbano, percorso in cui è stato accertata la presunta violazione, è di €1,20?
Decido di andare in biglietteria e chiedere ancora.
Non sono sicuro di aver capito bene, però i 2€ dovrebbero essere il prezzo del biglietto extraurbano.
Dovrebbe, ma su quali basi? Il biglietto urbano c’era ed era regolarmente obliterato (anche se non per il controllore). La contravvenzione era stata accertata nel tratto urbano del percorso dell’autobus, anche se non era scritto da nessuna parte della contravvenzione.
Allora il mio interlocutore mi ha spiegato che in realtà il prezzo per quella tratta urbana, diventa extraurbano, per l’azienda non comunale in assenza di un contestuale abbonamento al treno. L’importo sarebbe quindi di €1,30. Ma mio figlio aveva l’abbonamento al treno. Non avendo anche quello all’autobus ha, penso correttamente, acquistato un biglietto per corsa singola. Biglietto valido per di 70’, da usare nel circuito cittadino di servizio di trasporti consorziato. Comunque nessuno gli ha chiesto se avesse un abbonamento al treno, forse presumendo che se l’avesse avuto avrebbe avuto anche quello per l’autobus.
Anche se l’autobus prosegue oltre la destinazione di mio figlio, come possono imputare a lui il costo del restante tragitto? Per essere al sicuro da multe dobbiamo pagare fino al capolinea?
Poi perché 2€ e non 80c, la differenza tra questo fantomatico biglietto extraurbano ed il biglietto posseduto e regolarmente pagato?
Il servizio, di cui mio figlio ha usufruito è quello di trasporto urbano a €1,20. Altrimenti mettiamo tutto a €1,30 o €2,00. Tanto con 40€ di multa sai quante corse più costose potri permettermi.
Poi ho scoperto, oltre tutto quello già detto, che la motivazione della contravvenzione, riportata nella multa, era diversa di quanto detto al ragazzo. Multa per utilizzo in un percorso improprio del biglietto. Che tradotto significa biglietto a tariffa urbana utilizzato su percorso extraurbano. Senza però riportare nella multa, dove, in che via, località ecc. sia stata rilevata l’infrazione. Quindi con nessuna possibilità verificare la correttezza della contestazione. Tra l’altro mio figlio afferma di salire su bus comunali, i soli che passano dalla sua scuola.
Non resta che pagare, e pagare alla svelta.
Questo sistema di riscossione delle multe è tipicamente mafioso. Indegno di servizi resi a cittadini liberi.
Se paghi ti proteggo (e ti faccio lo sconto).
Se non paghi ti punisco (e ti faccio sudare sangue per veder riconosciute le tue ragioni).
Questo non dovrebbe accadere in Toscana, oramai da tanto tempo all’avanguardia nel rispetto dei suoi cittadini e dei diritti umani. Non fosse altro che per essere stata la prima al mondo ad abolire la pena di morte.
Ma poi, sotto sotto, certe storture, certe prevaricazioni ritornano. Specialmente nella burocrazia, nelle sue regole, come tanti lacci e laccioli.
Certo, dobbiamo pagare per i servizi che ci vengono offerti, ma non possiamo sottostare a ricatti.
Alle prossime elezioni regionali dovremmo analizzare la posizione dei candidati su questi temi, per orientarci a votare uno piuttosto che l’altro.
Devo farlo, cercherò di ricordarlo.
Ah, poi ho pagato i 42€ dovuti per finirla lì.
Anzi no, non è finita lì, perché ho scoperto che le multe non si possono pagare con carta o bancomat (???). Le multe si pagano solo in contanti (ma non si paga così anche la Mafia?). Quindi ho dovuto fare un prelievo al più vicino bancomat che, ovviamente, non era della mia banca. Mi costerà ulteriori 2 o 3€ per il prelievo fuori dal circuito.
Complimenti.
Si fanno multe, casuali.
Si danno motivazioni e se ne scrivono altre.
Poi si multano studenti adolescenti muniti di regolare biglietto.
Comunque si deve pagare subito ed in contanti.
Ci vengono richiesti importi fantasiosi, gonfiati di tasse occulte.
Vergogna, vergogna e ancora vergogna!
Giancarlo
Sono andato al “Roseto Fineschi”, (vedi sito) a Cavriglia.
E’ un posto eccezionale. Ci sono rose ovunque di ogni tipo, antiche e moderne e di ogni colore.
Sono andato tardi, molte erano già sfiorite. A Maggio è meglio sono tutte in fiore. Ma mi sono divertito lo stesso, ce ne sono ancora tante, tutte bellissime.
Se avete voglia guardate quelle che ho fotografato.
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Rosso
Bianco
Giallo
Altro
Comunque il posto è bello da visitare con o senza le rose fiorite.
Clicca sull’immagine per ingrandirla.
Vi consiglio una visita.
Ne ho parlato qui.
Giancarlo
In genere sono favorevole ai ponti, i ponti uniscono, permettono il contatto, anche l’ibridazione, se vogliamo, comunque non dividono. Il ponte è uno strumento di amicizia, di collaborazione, di scambio economico e culturale.
Li dipingo anche, perché rappresentarli, replicarli serve a mantenerli, nel senso di manutenzione, a preservarli ad usarli.
Ho scritto e riscritto sui ponti,
e ne abbiamo scritto, riscritto, riscritto, riscritto, riscritto e riscritto nel blog.
Ma sono stato felice che il ponte sullo stretto non sia stato fatto, faraonico e inutile, ci sono i traghetti, molto più adatti ed economici a collegare le due sponde, con i soldi del ponte possiamo mettere una flotta doppia, tripla o che so io di traghetti di prima classe, con tutti i comfort, diminuendo anche il prezzo del trasporto, tanti da rendere quasi nulle le attese di imbarco, come un lungo ponte di barche, di traghetti. Insomma a che serve il ponte?
Continuo a non essere d’accordo, come non lo ero con Berlusconi, vogliamo veramente buttare a mare un mucchio di soldi? Per fare cosa? Per mettere un ticket esorbitante a chi ci passerà e non far trovare gli altri servizi (traghetti) ormai divenuti non remunerativi, a chi non volesse passarci.
Se esistesse un piano di priorità per le opere pubbliche da realizzare, e se questo non fosse viziato da interessi di lobby o di partito, il ponte non ci sarebbe neppure inserito, neppure all’ultimo posto.
Se fosse un ponte romanico semidistrutto, come quello di Bucine, come il Romito di Laterina, non ci penserei un attimo a spender dei soldi per riportarli ai vecchi splendori.
Però buttare via soldi pubblici per la vanità o l’interessa privato no.
A questo servirebbe il ponte sullo stretto, a sperperare miliardi di Euro per ricordare chi lo costruì.
Vogliamo veramente questo?
Io No.
Giancarlo
Fonte:
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 della Regione Toscana consente di sostenere lo sviluppo delle aree rurali e il sistema agricolo regionale, attivando risorse pubbliche per 961 milioni di euro.
Il programma individua 6 priorità:
La realizzazione delle priorità avviene attraverso l’attivazione di un mix di misure e interventi rivolti al raggiungimento degli obiettivi regionali, ovvero: crescita della competitività del settore agricolo
Questo, e molto altro ancora, si legge nel sito della regione Toscana.
Bello, direte, finalmente si fa qualcosa, si, ho visto un sacco di bandi aperti, un sacco di idee. Ma sapete come ho iniziato ad interessarmi alla cosa? Non perché sono giovane, ne agricoltore, ne perché ci siano in ballo un sacco di soldi, l’ho fatto per la pubblicità alla radio, ho cercato con Google il programma di sviluppo rurale 2014 2020, ed ho trovato il sito della regione Toscana che ne parla.
Ma la pubblicità cosa dice?
Parla ai coltivatori, ai forestali ai giovani imprenditori agricoli che dovrebbero continuare a salvare l’Italia dale frane, dagli smottamenti, dalle slavine e dalla desertificazione?
Ma a che cazzo serve?
Chi l’ha pagata ‘sta cosa?
E chi l’ha pensata? Soprattutto.
Tutte le belle parole scritte sul sito della regione si trasformano, miracolosamente, in uno spot radiofonico. Speriamo non vadano a finire tutti li i soldi del piano.
Non è che altre regioni non abbiano fatto lo stesso, mi ricordo altri spot radiofonici simili.
Ora, per la verità mi ricordo poco lo spot, magari invitava a cercare in negozio la S di Sagrantino, ma insomma, non sono andato nelle marche o negli Abruzzi per quelli spot, ne mi ricorderò di comprare il Rosso Piceno al Lidl o la Passerina al Penny Market.
Sicuramente non lo ricorderà nessuno per comprare il Chianti alla Coop.
Ma dai almeno per quanto possano aver speso è tutto speso bene, nessun trattore è stato maltrattato per realizzarlo e neppure è servito un abuso di fitofarmaco. Insomma uno spot green G di Green, G di Ghiandi, bevete il Ghiandi, ma con moderazione.
Mentre i fossi si riempono, le rane ed i rospi muoiono la radio continua a gracidare parole su parole, su parole, soltanto parole parole parole, parole per te.
Ringraziamo, in stretto ordine alfabetico, tutti quanti hanno contribuito alla riuscita del programma:
Italiani
Italiani.
e
Italiani!
o
Italiani?
Ceppoduro
Il ponte può sorprenderci.
Sono andato a prendere il pane al forno di Pogi portando con me la macchina fotografica.
Ho pensato che avrei fatto delle belle foto.
Ho fatto anche un bell’incontro.
Qualcuno con un cavalletto armeggiava davanti al ponte, lungo la riva destra.
Ho pensato che fosse un fotografo, non ero stato il solo a ricordarmi del ponte ieri.
Poi l’ho visto dall’alto, era un pittore “en plein air”, che stava ritraendo il ponte.
Mi sono avvicinato, era un signore gentile, educato, come immagino siano tutti i Giapponesi, mi ha detto che risiedeva in una struttura agrituristica o qualcosa del genere e dopo aver visto il ponte,,,
Sono meravigliato che questo ponte riesca ad attirare persone da così lontano. Bhe certo che è bello, ma insomma… dal Giappone.
Mi ha detto di chiamarsi Takuma Kaneko e il suo mestiere è girare il mondo e l’Italia, per dipingerne gli scorci.
Mi ha dato il nome del sito dove mostra le sue opere, nella sua biografia dice di aver studiato anche a Firenze.
E’ molto bravo e fa delle cose stupende, visitate il suo sito anche voi, forse, tra non molto, ci sarà anche il dipinto di ieri.
Grazie Takuma è stato un piacere conoscerti e vederti all’opera.
Se passi di nuovo, ti faccio vedere come l’ho dipinto io il ponte di Pogi.
Viva il ponte di Pogi.
Giancarlo
Il ricercatore leonardesco Francesco Sordini è convinto che il ponte che si vede dietro Leda nel dipinto “Leda and the swan” (1510-1515) attualmente esposta alla Galleria Borghese di Roma ed attribuita ad un allievo di Leonardo, sia il ponte di Bucine, ponte Romano distrutto durante il secondo conflitto mondiale e mai ricostruito. Leggi qui.
Sembra che a questa conclusione lo studioso sia pervenuto studiando il paesaggio del quadro intorno al ponte, si vedrebbe con incredibile somiglianza il vallone in Pratomagno come lo si vede dal vecchio ponte di Bucine.
Sarebbe interessante pensare di ricostruire il ponte, preservando per sempre l’integrità dell’unica arcata sopravvissuta.
Il sindaco Tanzini potrebbe avviare l’iter necessario a fare in modo che ciò avvenga.
Ci sono varie ragioni per farlo:
(ri)costruire un ponte è sempre positivo, meglio di un muro al confine o di una barricata, è un’idea di pace.
Mantenere e preservare dalla completa distruzione il ricordo, ed i ruderi di un manufatto così antico dovrebbe essere il primo impegno di ogni persona civile.
Evitare che l’ingegno ed il sudore dei costruttori Romani dell’epoca vada perduto.
A pochi metri dal ponte sono nato io, dalla finestra della camera natale posso ancora vedere i resti del ponte di fronte al mio sguardo.
Non è comunque concepibile in un paese Italiano di non fare nulla per preservare questo monumento. A cosa servono le sopraintendenze? E tutti gli altri boureaux burocratique, Dislocati a destra e a manca tra comune provincia e regione? Pieni di tecnici di livello che saprebbero come fare, se solo gli dicessero di farlo, per recuperare gli antichi splendori del sito.
Ma sembra evidente che si preferisca piangerci addosso, volere i turisti a visitare il nulla quando potremmo averci delle cose.
Non abbiamo i soldi? Chiediamoli a chi il ponte l’ha devastato. Alla Germania, alla UE, agli USA. Presentiamo un progetto di recupero serio e portiamolo avanti.
Se qualcuno è d’accordo con me per favore commenti l’articolo. Vedi mai che non sia possibile riportare ai vecchi splendori un monumento che le ragioni della guerra volevano perduto.
Giancarlo
Fonte:
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