Archivi tag: fiori

Mi meraviglio

Il 2019 è finito

A fine anno mi meraviglio sempre, ed anche quest’anno mi tocca meravigliarmi, di come la natura sia incredibile e di come lo siano le rose.

La rosa non è un fiore invernale, il suo periodo di fioritura coincide con i mesi di Maggio e Giugno, si prolunga o si anticipa per le varie specie ma, insomma, non nel periodo invernale. La maggior parte delle specie di rosa fiorisce una sola volta nell’anno, ma anche le rifiorenti non dovrebbero farlo oltre Settembre o Ottobre.

Ed invece mi meraviglio

Mi meraviglio quando esco di casa e trovo una rosa fiorita, anzi due.

Bellissime, non trovate anche voi?

Forse sono li per farci apprezzare questo sole caldo, contrapposto all’aria gelida degli ultimi giorni di Dicembre.

Forse sono li per farci apprezzare il mondo, la natura, la vita ed io li apprezzo molto e ne godo.

Ma non solo per questo mi meraviglio

In un’altra pianta di rose c’è un boccio, quindi altri fiori continueranno a sbocciare, nonostante il freddo, nonostante l’inverno.

Che dire, i credenti rammentano la bellezza del creato e parlano di dono di Dio, io preferisco considerarlo parte della meraviglia della natura e delle sue differenti forme, a volte manipolate dall’uomo, come le rose moderne che vedete nelle immagini sopra. A volte manipolati dalla selezione naturale come altri due fiori presenti in contemporanea a Le Caselle in questi giorni:

Le prime viole, sempre belle ed eleganti, con quel viola intenso, ma riposto nel verde delle foglie larghe, come se fossero timide di farsi vedere così presto li fuori.

I primi bucaneve, orgogliosi di se, anche senza neve da bucare, oramai rara a vedersi a queste altitudini basse.

Ma questi due fiori, sono adatti al clima attuale anzi, riescono a sopportarne pure di peggiori.

Ma le rose…

Giancarlo

A lato della strada

Al lato

Al lato della strada, delle strade Italiane, a lato della carreggiata, ci sono fiori. Sono più belli di quelli nei migliori negozi cittadini (i fiori che seguono sono stati ripresi nella SP 19).

Al lato
Un soffione è un frutto ma lo metto tra i fiori lo stesso


Me ne sono reso conto da molto tempo, ancora prima che cominciassi a fare delle foto macro.

Mi sono accorto anche che nessuno si sofferma a guardarli. Tutti passiamo veloci. Se va bene notiamo delle macchie bianche, gialle o rosse, finisce tutto li.

Ma io voglio darvi un consiglio, spassionato, ma non troppo.

Perché questi fiori di seconda categoria, mi appassionano eccome, ecco il consiglio:

Quando percorrete queste provinciali, fermatevi ogni tanto ed ammirateli.
Ora è il loro momento magico.
Non vi pentirete di aver perso cinque minuti durante il vostro tragitto.

Al lato, nel futurismo

E’ vero, avete ragione, siamo immersi nel FUTURISMO, siamo tutti presi dal mito della velocità, come tanti “Balla”, balliamo il nostro sfrenato foxtrot.

La velocità è insita nelle macchine, nelle automobili: non troviamo il tempo di fermarci, neppure di soffermarci.
Eppure a chi si ferma, o solo si sofferma, può guardarsi intorno e se lo fa gli capita di vedere cose meravigliose; molte volte mai viste prima, anche pur essendoci passato vicino milioni di volte.
Siamo ciechi, accecati dal movimento frenetico in cui (soprav)viviamo.

Mi dispiace

Non conosco i nomi di queste piante e dei loro fiori, non di tutte, mi dispiace.

Ma davvero occorre un nome per apprezzarne la forma, i colori, la bellezza?

No! Non lo credo e spero sia lo stesso per voi. Allora vi offro le immagini che ho raccolto durante qualche mia sosta a lato della strada.

Alcune ritengo siano meravigliose.

Giancarlo

Piccolo mondo

Piccolo mondo

E’ facile girare il mondo, abbiamo auto potentissime, treni velocissimi, aerei supersonici, possiamo girare e vedere tutto il mondo; ma non guardiamo ai nostri piedi, non vediamo il piccolo mondo che ci circonda, che calpestiamo. Almeno io non lo guardo.

Parlo dei prati, dei sottoboschi, dei greppi. Pieni di vita, animali, insetti e piante, innumerevoli piante. A Maggio sono tutte, o quasi, fiorite ma non lo sappiamo. Non li vediamo. Non sono fiori normali, sono piccoli, invisibili. Magari vediamo la loro macchia di colore, nell’insieme il prato è rosa, ma come sia fatto il singolo fiorellino rosa, non lo abbiamo mai visto.

Eppure sono bellissimi, sconosciuti, anche nel nome, ma meravigliosi.

Meraviglia che viene dal rendersi conto che esistono, dal guardarli come un bimbo guarda cose nuove, dalla scoperta della loro esistenza.

Piccoli fiori

Piccoli, ma numerosi. Una vegetazione povera, ma ricca di forme inconsuete, una flora meravigliosa. Ma anche la fauna non è normale, anche gli insetti appartengono alla razza dei “mai visti”. Anch’essi dalle forme improbabili, che volano contro natura, che saltano da un punto all’altro, bottinatori instancabili.

Se ti distendi nel prato e ci rimani per qualche minuto, scorgerai miriadi di esseri che volano, saltano camminano, strisciano per mangiare e riprodursi. Qualcuno lo conosco, ma molti no. Non so nulla di loro, specialmente dei più piccoli, insetti o altro che siano.

Grandezza di un piccolo mondo

Non mi ero mai accorto di loro, ma ora, come dimenticarli, come farne a meno.

Piccolo mondo

Adesso mi sento meglio. Penso di esser migliore. Ora posso dire io l’ho visto, ho visto quello che occhi non abituati, come lo erano i miei, non guardano e non vedono.

Piccolo mondo

Adesso vado piano, mi soffermo sui bordi delle strade, guardo dove non guardi mai. Vedo cose bellissime. I miei occhi hanno visto cose che voi umani neppure vi sognate.

Enjoy.

Giancarlo

Un roseto

Un roseto.

Non avevo mai visitato un roseto.

Passavo per i giardini pubblici senza guardarli. Tuttalpiù ricordo se c’era una fontanella, perché l’acqua è importante ed io non sono abituato a portarmi la bottiglia. L’acqua ed il vetro sono pesanti, preferisco portarmi la merenda, se proprio voglio avere con me qualcosa.

I fiori sono belli, ma sembrano tutti uguali, con quella puzza di letame intorno.

Poi, come no? C’è sempre un qualche insetto posato sopra o nascosto al suo interno. Se ti avvicini rischi una puntura.

Mi sono sempre piaciuti di più gli alberi.

Anche in inverno mantengono la loro maestosità, anzi vedere il cielo tra i rami nudi fa un’impressione terribile.

Comunque, in estate, che c’è meglio dell’ombra di una querce o di un faggio? E non ci sono fiori li sotto.

Sotto un grande albero sto bene, mi rilasso e respiro a pieni polmoni. Sono vivo.

Perché

Perché dobbiamo andare al roseto? Gli ho chiesto. Lei mi ha guardato male. Come a dire:”Ma quanto sei fesso”. Io ho fatto finta di non capire, ho argomentato sul tempo, quello meteorologico e quello necessario.

Forse pioverà! Se piove ci infanghiamo tutti.

E’ Sabato, non sarebbe meglio far la spesa?

Ancora fa buio presto, alla fine rischiamo di non vedere nulla.

Niente da fare, siamo andati al roseto.

Meno male, devo dirlo.

Meno male che siamo andati, che spettacolo meraviglioso.

Un roseto Un roseto un roseto un roseto un roseto un roseto un roseto

Rose fiorite ovunque, rose antiche, rose moderne. Profumate, monocolore, screziate. Dalle infiorescenze singole o a mazzo.

Una gamma cromatica incredibile, non avevo mai visto una tavolozza così.

Poi le rose ti incuriosiscono, cominci a leggere i cartelli scopri chi le ha selezionate, dove, quando.

Ti viene la voglia di fotografarle, sai che non sei capace, che molte immagini saranno mosse, sfuocate o semplicemente inquadrate male, ma le fai.

Speri di cogliere la magia di quei fiori che la settimana dopo non ci saranno già più e solo la foto potrà restituirtene le emozioni.

Bello.

Sono proprio soddisfatto, anche delle foto.

Giudicate voi.

Ceppoduro

Roseto Fineschi. Rose ovunque di ogni tipo e colore.

Roseto Fineschi

Sono andato al “Roseto Fineschi”, (vedi sito) a Cavriglia.

E’ un posto eccezionale. Ci sono rose ovunque di ogni tipo, antiche e moderne e di ogni colore.

Sono andato tardi, molte erano già sfiorite. A Maggio è meglio sono tutte in fiore. Ma mi sono divertito lo stesso, ce ne sono ancora tante, tutte bellissime.

Se avete voglia guardate quelle che ho fotografato.

Rosso

Roseto Fineschi

 

 

Bianco

 

 

Giallo

 

 

Altro

Comunque il posto è bello da visitare con o senza le rose fiorite.

Clicca sull’immagine per ingrandirla.

Vi consiglio una visita.

Ne ho parlato qui.

DSC_0044A

 

 

 

 

Giancarlo

Camminata

Camminata

Oggi sono andato a Pogi, in tutto 5 km, una passeggiata, una camminata.

Ma come è dura se non sei abituato.

Comunque mi sono soffermato ad osservare qualcosa di quello che c’è, lungo la strada che percorriamo ogni giorno e non vediamo, ho fatto qualche foto.

 

Camminata 2014_00031_runtastic2014-08-01_09_07_03_1920x1080 Camminata 2014_00029_runtastic2014-08-01_09_06_44_1920x1080 Camminata 2014_00027_runtastic2014-08-01_09_06_28_1920x1080 Camminata 2014_00025_runtastic2014-08-01_09_04_41_1920x1080 Camminata 2014_00024_runtastic2014-08-01_09_04_37_1920x1080 Camminata 2014_00021_runtastic2014-08-01_09_03_30_1920x1080 Camminata 2014_00019_runtastic2014-08-01_09_03_12_1920x1080 Camminata 2014_00017_runtastic2014-08-01_09_02_56_1920x1080 Camminata 2014_00015_runtastic2014-08-01_09_02_41_1920x1080 Camminata 2014_00013_runtastic2014-08-01_09_01_46_1920x1080 Camminata 2014_00011_runtastic2014-08-01_09_01_14_1920x1080 Camminata 2014_00009_runtastic2014-08-01_08_57_41_1920x1080 Camminata 2014_00007_runtastic2014-08-01_08_55_30_1920x1080 Camminata 2014_00005_runtastic2014-08-01_08_54_18_1920x1080 Camminata 2014_00003_runtastic2014-08-01_08_54_01_1920x1080 Camminata 2014_00001_runtastic2014-08-01_08_50_02_1920x1080Non vediamo niente di tutto questo, andiamo troppo forte, anche a piedi,

Ne ho trovati diversi che correvano.

Che peccato.

Giancarlo

Fiori per Voi. Spero vogliate gradire. Saluti.

Fiori.

Ecco dei fiori per Voi

Spero gradiate.

fiore-fiore

fiore-fiore2 Iris-Rosa Geranio-Rosa fiori Geranio-Geranio fiori

Giancarlo

Erasmo Darwin

Gli amori delle piante

Dall’incipit del libro:

IL TRADUTTORE

A CHI LEGGE.

Per voi fervidi ingegni stanchi del monotono tenore delle ordinarie poesie; per voi spiriti applaudenti a’ nuovi liberi voli; per voi infine cuori bennati cantava Darwin gli Amori delle piante;

e per voi solo io ne ho assunta la traduzione. I pedanti sempre dormigliosi e mutoli sulle bellezze originali, che negar non possono, menano un romore, che vi assorda, o allorchè s’abbattono in que’ tratti di genio, che per non essere alla loro portata sembrano loro assurde stravaganze;

od allorchè sotto la inesorabile loro lente appare qualche lieve macchia sfuggita all’occhio dell’autore, più intento a crear nuove cose, che a limarne e pulirne le già fatte.

Questa impertinente genía,

tormento eterno delle menti non volgari, troverà molto onde latrare contro Darwin, per aver egli chiamato poema una raccolta di descrizioni.

Certo, se egli si fosse proposto di offrire un poema veramente didascalico, siccome alcuni si diedero stortamente a credere, poco felice potevasi giudicarne l’orditura e la condotta.

Ma il suo poema è puramente descrittivo, e vuolsi riputare un suo pregio accessorio, se talvolta v’istruisce.

Darwin non è ne’ suoi versi un institutore di Botanica:

egli è solo un zelante amatore di codesta scienza, il quale s’attenta, di destarne in voi tanta vaghezza, che vi sproni ad apprenderla:

ed allorchè vi riesce, non manca tosto nelle Note d’insegnarvi di molte cose, tra le quali non poche novissime ed ignote alla plebe de’ Trattatisti.

Il poema, che vi presento, fiori

in quanto a condotta s’allontana interamente da qualunque altro, che nel suo genere siasi tentato;

e se alcun mai gli si può paragonare, egli è l’Invito a Lesbia di Mascheroni, che tanti elogi si è meritato da’ più colti ingegni.

Il poema di Darwin è un giardino, in cui sorgono con bel disordine alberi e fiori diversi, ma da cui non sapete dipartirvi, se prima non gli avete ad uno ad uno contemplati, da qualunque parte abbiate intrapreso il vostro passeggio;

ed a cui ritornate qualora vi sia mancato l’ozio di tutti in una volta vagheggiarli:

egli è un gabinetto d’una Bella, dalle cui pareti pendono vaghe miniature appena avvinte insieme, come dice l’A. nel suo proemio, da una semplice ghirlanda di nastri;

ma benchè queste miniature presentino argomenti tra loro disparati, fiori

pur voi non ne rimovete l’occhio, se non dopo aver tratto diletto dalla contemplazione della rispettiva loro varietà: che è quanto dire, sì gli alberi ed i fiori, che adornano un giardino, come le miniature,

ond’è fregiato un gabinetto, interessano indipendentemente dall’ordine, dalla congiuntura, dalla progressione:

e ciò appunto si riscontra nella lettura de’ canti di Darwin, i quali interessano indipendentemente da qualunque macchina, di cui interamente mancano.

Laonde si potrebbe asserire,fiori

che degno di lode è ciò stesso, che viene generalmente a codesto poema attribuito come difetto; g

iacchè una macchina qualunque, tenendo lungamente sospesa la mente, finisce per istancarla; e niuno ignora che la stanchezza risolve in noia ogni qualunque ricreazione, e vi pone termine;

nè saprei qual altro egual vanto possa riscuotere la poesia, se la private del suo primo scopo, che è quello di ricreare.

Un’accusa non meno generale, fiori

che vien fatta a Darwin, si è d’essere troppo ardito, troppo forte nelle sue immagini, e troppo lussureggiante nelle sue descrizioni.

Primamente io farò riflettere a’ miei lettori, che gl’Inglesi non ebbero finora negli annali della loro letteratura un’epoca sventurata simile a quella, ch’ebbimo noi Italiani, dico il seicento:

la rimembranza della derisione, in cui furono poste le stravaganze di quel secolo, tarpa bene spesso le ali alla fantasia de’ nostri poeti;

laddove gli Inglesi, lontani da cotal timore, osano tentare voli, che noi schiveremmo per non arrischiare d’essere oggetto di scherno, e finiamo così non di rado per istrasciare al suolo.

Non comprendo poi,

come rimproverar si debba un poeta, il quale, se è ardito, forte, lussureggiante nelle sue immagini e descrizioni, lo è espressamente ed a solo fine di dare agli oggetti, che imprende a descrivere, quel carattere d’evidenza, che invano trovar si spera in opere meticolose, fiacche, grette e stentate.

Il talento di ben descrivere mentr’è sortito da pochi, gli è pur quello che distingue il vero genio da’ limitati scrittori.

Ma per ben descrivere un oggetto qualunque, è necessario primieramente d’averne ricevuta una viva impressione, e quindi di trasmetterla all’immaginativa degli altri per mezzo delle parole.

 

 

Fosse Zafferano

 

 

Fosse zafferano

Mi domando mentre cammino lungo la strada che porta al lago.

In circa tre anni si sono moltiplicati, hanno percorso una ventina di metri lungo il margine della strada, l’hanno, infine, attraversata e si stanno propagando anche di la.

Compaiono a metà settembre, forse già a fine agosto e restano fioriti fino ai primi di ottobre, non assomigliano a niente visto prima, ma ci sono e non c’erano mai stati.

Ma sono belli e potrebbero essere anche buoni, se fosse zafferano.

Giovedì 10 Ottobre 2013

Giancarlo Arrigucci

Zafferano 08 Zafferano 07 Zafferano 06 Zafferano 05 Zafferano 04 Zafferano 03 Zafferano 02

Fosse Zafferano
Zafferano