Bucine in fiore, anche l’arte vuole la sua parte

Bucine in fiore

Bucine in fiore è stato anche arte, tanta arte.

Patrizia Petracchi esponeva alcune sue opere.

Bucine Anche Bandinelli Alessandra ha esposto qualcosa di interessante.

Collettiva di artisti di Montevarchi Arte non è stata da meno, esponendo opere di pregiata fattura..

Confidando sia stato di vostro gradimento.

Giancarlo

 

Il roseto Fineschi. Giardino botanico privato, situato a Cavriglia Arezzo.

Primavera 2017

Il roseto Fineschi è un giardino botanico privato, situato a Cavriglia in provincia di Arezzo. Vi sono presenti innumerevoli specie di rose, tutte accuratamente catalogate che nei mesi di Maggio e Giugno risplende nella fioritura delle sue piante.

In Aprile si può ammirare la fioritura delle rose antiche.

Il roseto può essere visitato seguendo percorsi specifici o random, seguendo l’istinto e la visione dei fiori.

In entrambi i casi se ne esce migliorati e rinfrancati.

Il roseto inizia, abbiate pazienza sono molte foto.

10 Un pavone c’entra poco con il roseto, ma c’era, ed è molto bello.  

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Giancarlo

La trama di Gaia, come vivere il parco fluviale a Bucine

Parco reale e parco virtuale

La Trama di Gaia, associazione di promozione sociale, domenica 21 Maggio 2017, ci ha mostrato come vivere il parco reale.

Il parco è il parco fluviale di Bucine.

La trama di Gaia
Che succede?
E’ caduto un albero?
E’ caduta una foglia?
No! L’albero sembra sano, anche se l’edera è morta stecchita.
Ma sarà il gatto roso a far paura a Bacco?
Per me sono le galline

Forse il cane, Max…
Sarà questa gente…
Che cerca…
che guarda…
sorride…
passa…
e non si sa che fa.
e Leggono
Leggono,
e leggono,
Leggono
DECLAMARE
declamare

Poi abbiamo visitato la mostra di fotografie realizzate nel parco qualche giorno prima:

La trama di Gaia ha messo in mostra il parco virtuale.

Nel Santuario di San Salvatore era allestita la mostra, poche foto ma intense, mostravano vari aspetti del parco, piante, fiori, visitatori.

La mostra resterà aperta per tutta la manifestazione Bucine in Fiore

Visitatela

Enjoy

Giancarlo

Ciclo. Dopo l’omicidio strale, il sorpasso killer. Non sanno cosa fanno.

Ciclo aperto, ciclista, ciclo amatori, giro d’Italia, pirati, strade, incidenti, morti, indignazione, nuove leggi, ciclo chiuso.

La vita è un ciclo, nel senso di ciclomotore o di bicicletta.

Hayden, non si è mai fatto male cadendo in pista dalla moto. Sulla strada si è rovinato con una bici.

E’ successo anche a Michele Scarponi, già vincitore del Giro d’Italia 2011 travolto da un furgone.

Le recenti morti hanno riacceso la polemica, forse appena appena sopita dalla recente approvazione della legge sull’omicidio stradale. Ma le statistiche sono inclementi muore un ciclista ogni 35 ore, travolto da auto, camioncini, autotreni od autocisterne, ma anche trattori ed ambulanze.

Dobbiamo fare qualcosa, in parlamento andiamo verso l’ennesima legge. Una legge salvaciclisti. Deve essere calendarizzata a giorni. E’ una legge che prevede una distanza minima laterale per il sorpasso dei ciclisti. Il limite sarà fissato ad 1 metro e 50 centimetri. Il nuovo codice della strada prevedeva già qualcosa di analogo, ma è fermo chissà dove, ad uno stop da cui non sembra poter ripartire.

Ora ad una persona di buon senso, come me. Mai coinvolto in incidenti con feriti come me. Che guida da anni in tutte le strade Europee come me. Si domanda ma com’è che solo in Italia abbiamo tanti morti con le bici?

Magari abbiamo poche leggi? Non direi. Sono poco severe? Non direi. Non sappiamo guidare, sia l’auto che la bici? Siamo tutti pirati? Siamo tutti assassini?

Ma no!!! E’ che ci piace lamentarci e non ci piace risolvere i problemi. Facciamo leggi tanto per fare. Scritte male e da persone incompetenti. Ed ogni volta, ad ogni emergenza, ne scriviamo un’altra. Siamo o non siamo un popolo di poeti e di scrittori?

Io penso che ci piace prendere per il culo o farci prendere per il culo.

Cicli, ciclo motori, auto e camion.

Nel 2014 eravamo secondi in Europa per numero di vittime in incidenti stradali.

Chi pedala per lavoro (come i professionisti) o per andare al lavoro (come i ciclisti urbani) continua a farlo a rischio e pericolo quotidiano schivando buche o incroci mal segnalati, pedalando nel traffico dei motori o su piste ciclabili al limite della praticabilità (Repubblica).

Ma già nel 2015 i dati erano migliorati rispetto al 2014, dei ciclisti ne morivano 251 (-8,1%)

Nel 2016, in Europa, è andata ancora meglio. -2% di incidenti stradali.

E allora perché da noi è emergenza? Perché si fanno nuove leggi? Come mai si demonizzano automobilisti e camionisti?

La legge del metro e cinquanta vorrebbe assimilarci alla legislazione di altri paesi.

Si dimentica che in Italia ci sono chilometri e chilometri di strade ad una sola carreggiata, a doppio senso di marcia, più strette di 1,50 metri.

E, si approva una legge sull’omicidio stradale, ma non si fa niente per prevenirlo.

Si piange e si grida come sento fare alla radio ed in televisione in questi giorni, per attingere ai sentimenti, bassi, della gente, per indirizzarne la giusta rabbia, verso obiettivi sbagliati.

Quindi:

Perché nessuno grida allo scandalo?

Perché nessuno chiede dimissioni?

Quale scandalo?

Chi si dovrebbe dimettere?

Lo scandalo è che in Italia non ci sono piste ciclabili, si dovrebbero dimettere tutti quelli che hanno contribuito all’instaurarsi ed al propagarsi di questa situazione. Il governo nazionale in testa, i governi locali poi.

E’ una vergogna che dei cani latranti vogliano farci credere che la colpa è del singolo, per distrarci dal vero.

Il singolo, l’automobilista, il camionista ha le sue colpe, specie se ubriaco o drogato non potrà scapparne, ma la collettività il suo governo, sono i veri untori di questa peste. I ciclisti devono essere separati dal traffico a motore, ci vogliono strade dedicate, piste ciclabili o strade a divieto di transito a motore. Ai ciclisti deve altresì essere vietato entrare nella strade riservate ai motori, assolutamente.

Perché in Europa ci sono milioni di chilometri di piste ciclabili, di zone pedonali ed in Italia no?

Perché nel resto del mondo hanno adottato la separazione tra questi due sistemi di trasporto e qui no?

Ma avete visto, in aggiunta e non scusante, il traffico che sopportano le nostre strade?

Non è possibile percorrere le nostre strade in maniera promiscua.

In caso di contatto fortuito tra due auto si rompono gli specchietti, si graffia la fiancata, se tocchi un ciclista muore.

Ma non continuiamo a farci confondere, pretendiamo da ciclisti la possibilità di stare da soli.

Non paghiamo tasse di circolazione? Ma no! Ogni ciclista ha almeno un’auto, il bollo lo paghiamo già.

E’ solo più facile fare leggi che nessuno controllerà e farà applicare che fare strade senza buche e piste riservate ai ciclisti.

Vergogna.

Ceppoduro.

 

Primo Maggio, con coraggio. Ti amo.

Primo. Dobbiamo dire qualcosa sul primo Maggio.

Secondo:

Secondo me è una festa bellissima, non possiamo perderla.

Terzo: l’abbiamo già persa.

Il lavoro non è più importante. se lo fosse la nostra classe dirigente se ne preoccuperebbe, invece, invece di cazzeggiare.

Non avrebbero abolito l’articolo 18, senza vergognarsi e dimettersi.

Non avrebbero allungato l’età pensionabile, condannandoci a morte certa.

Si vergognerebbero di rubare, ma non lo fanno più.

Non venderebbero Vaucher.

E non permetterebbero, le slot machine.

Non tollererebbero i giochi d’azzardo e le scommesse, on line oppure no.

O non avrebbero tolto l’acqua ai legittimi proprietari.

Avrebbero spento i fuochi della terra dei fuochi. E bruciato chi li ha accesi..

Non avrebbero permesso che un terremoto, un’inondazione, la neve svuotassero i paesi e creassero tanti profughi di guerre meteorologiche. Di incuria. Di abbandono. E di degrado.

Non avrebbero traforato le montagne, prosciugando le falde del centro Italia.

Non permetterebbero la vendita delle opere d’arte all’estero.

Salverebbero Pompei e tutti i siti Etruschi.

Chiuderebbero le buche delle strade.

Toglierebbero i pedaggi dalle autostrade.

Aprirebbero fontanelle di acqua potabile ovunque. Non gassata. Potabile.

Dei dirigenti così ci darebbero scuole modello. Dove i ragazzi imparerebbero a vivere. Perché gli verrebbe insegnato da insegnanti preparati, felici di farlo. Competenti. Ben pagati. Tanto ben pagati da non dover dare ripetizioni per vivere e quindi neppure brutti voti per reclutare nuovi clienti.

Questa classe dirigente, saprebbe trovare il modo di rendere remunerativa la ferrovia, anche senza tanti treni veloci. Solo con quelli che servono e ne servono molti di più lenti.

Ma  anche il clima ne gioverebbe, se non quello meteorologico, almeno quello morale.

Niente EquiEuropa a romperti i coglioni. Niente bollette da pagare perché tutti pagherebbero le tasse dovute, come chiede la Costituzione. Senza trucchi, anzi con orgoglio. L’orgoglio di chi è più bravo e può permettersi di farlo vedere coi soldi.

Primo con quelli che offre alla comunità, mica con quelli che ruba.

Vergogna.

Eh sì. Vergogna

Vergogna.

C’è ancora chi non paga le tasse. Ma come? Ma vergognati! Hai molti soldi e vuoi cavartela con un obolo?
Un obolo puoi darlo alla chiesa se credi, ma meglio se non lo dai e paghi la tua quota, come gli altri.

Ecco non fare come gli altri. non fregare.

Per quanto lo fai c’è sempre qualcuno che frega di più.

E allora smetti partecipa ad una sana vita comune.

Paga il dovuto e pretendi di più.

Manda a casa i corrotti, non corrompere ne fatti corrompere.

Non dare retta alle televisioni.

Evita di seguire tutte le notizie, tutti i telegiornali, tutte le cronache.

Informati con tre giorni di ritardo, vedrai come cambiano le cose.

Dai un senso alla tua vita. Giudicati. Al minimo ti incazzerai di meno.

Ma non lavarti i peccati con una preghiera, un ‘elemosina o un intenzione.

Fai qualcosa di positivo per noi. Per te.

Primo raccogli una cartaccia.

Secondo, canta una canzone con gli amici.

Prima trova degli amici.

Non gente che ti invidia, men che meno gente che invidi tu.

Gente con cui non hai interessi in comune.

Poi falli migliori.

Fatti migliore chiedendo dei loro interessi. Ascoltando dei loro interessi. Capendone il senso.

Quindi spiegandogli i tuoi.

Festeggia il prossimo Primo Maggio, sarà il primo della tua vita. Una vita nuova. Vera. Sensata.

Ceppoduro