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Estemporanea a Bastiola, bella, bella.

Estemporanea a Bastiola

Abbiamo fatto un’estemporanea a Bastiola, durante la festa di Bastiola (PG).

La manifestazione ha compreso anche una mostra di opere realizzate in studio.

Nel pomeriggio è intervenuto il sindaco di Bastia per intitolare la piazza di Bastiola al padre di Marco Giacchetti, nostro guru.

Ecco le opere in mostra:

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DSC_6552_lzn DSC_6595_lzn DSC_6594_lzn DSC_6592_lzn DSC_6589_lzn DSC_6587_lzn DSC_6586_lzn DSC_6585_lzn DSC_6584_lzn DSC_6583_lzn DSC_6582_lzn DSC_6580_lzn DSC_6579_lzn DSC_6578_lzn DSC_6577_lzn DSC_6574_lzn DSC_6573_lzn DSC_6572_lzn DSC_6571_lzn DSC_6570_lzn DSC_6569_lzn DSC_6568_lzn DSC_6567_lzn DSC_6566_lzn DSC_6565_lzn DSC_6564_lzn DSC_6562_lzn DSC_6560_lzn DSC_6559_lzn DSC_6558_lzn DSC_6557_lzn DSC_6556_lzn DSC_6555_lzn DSC_6554_lznPoi, finalmente, la premiazione:Bastiola DSC_7130_lzn DSC_7137_lzn DSC_7141_lzn DSC_7152_lzn DSC_7161_lzn DSC_7169_lzn DSC_7175_lzn DSC_7178_lzn DSC_7180_lzn DSC_7190_lzn DSC_7197_lzn DSC_7203_lzn DSC_7211_lzn DSC_7214_lzn DSC_7225_lzn DSC_7232_lzn DSC_7256_lzn DSC_7311_lzn

DSC_7016_lzn DSC_7123_lzn DSC_7117_lzn DSC_7115_lzn DSC_7097_lzn DSC_7093_lzn DSC_7081_lzn DSC_7075_lzn DSC_7066_lzn DSC_7061_lzn DSC_7052_lzn DSC_7050_lzn DSC_7049_lzn DSC_7045_lzn DSC_7039_lzn DSC_7035_lzn  DSC_7019_lznGiancarlo

Terremoto

Terremoto su Radio-RAI

In RAI ci tengono al terremoto, ci tengono informati. C’è una diretta in corso da ieri dove ci spiegano e ci rispiegano tutto sull’accaduto, sui, terremoti, sui come, sui perché, sui quando, aggiornando continuamente il numero delle vittime.

Forse l’aggiornamento sul numero delle vittime è l’unica utilità della diretta, ma esistono altri mezzi per informare tempestivamente, ad esempio i giornali radio e gli speciali dell’ultima ora, se ci sono novità.

terremotiPer il resto una fiera dell’ovvio, con esperti, ingegneri, geologi, direttori di giornali (???), politici sempre a ripetere la stessa solfa.

Terremoto devastante perché superficiale.

Terremoto devastante per la tipologia delle costruzioni.

Un terremoto devastante perché il sottosuolo è rigido.

Terremoto devastante perché non si possono prevedere i terremoti.

Terremoto devastante perché non si erano prese le misure antisismiche necessarie.

Ma…

Ma che ci vogliano ore ed ore di trasmissione per dire queste ovvietà, non lo capisco, non sembra corretto, etico, logico, intelligente, umano…

Ripetere due volte le stesse cose in radio è necessario, non tutti sono in ascolto allo stesso momento, ovvio, ma ripeterlo per 24, 48 ore ogni dieci minuti?

Schermata del 2016-08-25 14-37-30Il geologo Paolo Monaco racconta il tutto in tre post su Facebook, in cinque minuti si legge quello che c’è da sapere, e soprattutto quello che c’è da dire, su quanto è accaduto.

Ecco i tre post in fila.

1

La terra trema: noi a Perugia bene, ma verso il reatino e a NE e S dei monti Sibillini è uno sfacelo. Mi ero appena alzato e vibrava forte il letto. Ho subito pensato ai Sibillini, cosa che ho risposto a mia moglie che mi chiedeva, perché è zona molto sismica e piena di faglie antiche e recenti.

E purtroppo ci ho beccato da geologo, pensando ad un terremoto superficiale (pochi km di profondità) come è stato, dato il sistema di onde percepite. Temevo prima o poi succedesse, visto il prolungarsi del silenzio per troppo tempo. Ora la situazione è gravissima specie verso l’epicentro e alcuni paesi sono rasi al suolo. Vedremo i danni e la situazione col passare delle ore. Speriamo si possa salvare più gente possibile.

2 

SISMA: qualche notizia per informarvi da geologo. Il problema è antico ed interessa tutta l’Italia. Le mappe sismiche e le nuove ricerche portano ad una microzonazione, nel senso che si deve costruire molto bene in alcune zone e ancora meglio in altre (dipende dal tipo di sottosuolo sotto le case).

Nuovi strumenti stanno uscendo e studiano i microsismi che rappresentano a volte i precursori dell’accumulo di energia in regioni dove negli ipocentri si scatenano forti energie con lo sblocco di faglie che si rompono sotto forma di grandi terremoti.

In Appennino i danni forti agli epicentri indicano terremoti in zone superficiali (qualche km di profondità, generalmente 8-10 km), con sistemi di faglie generalmente in direzione appenninica ((NW-SE) ben conosciuti dai geologi dalla sismica di sottosuolo e di magnitudo attorno a 6.0. Spesso l’energia si trasferisce a Nord o a Sud creando altri terremoti come è successo da Amatrice s sud fino a Norcia a nord.

Occorre costruire e ristrutturare le case per reggere almeno a questo grado di magnitudine (in Giappone sono tutelati fino al grado 7.0) , ma per costi, interessi e ragioni politico-amministrative purtroppo non si fa. Occorre muoversi da subito in tal senso per prevenire ed usare la tecnologia a disposizione, oltre che informare sempre e correttamente la popolazione, anche con prevenzione a scuola.

L'immagine può contenere: sMS

Commenti:

 Per esempio a Norcia si è ricostruito molto bene in modo antisismico >6 dopo due sismi molto forti (1979 e il seguente). Infatti oggi, pur durando la terza scossa assai (oltre 120 secondi) la forte magnitudo (oltre 5) le case hanno avuto pochissimi danni.
Questo vuol dire che attualmente il solo modo di difendere l’Appennino dai terremoti è la ricostruzione delle antiche case in modo antisismico. Per i palazzoni e i condomini la cosa è fattibile anche se più complicata. Ma occorre impegno di tutti, e adeguarsi x legge alla magnitudo 6.0 se vogliamo salvare il nostro patrimonio nelle zone a sismicità (pericolo sismico) elevata.

3

SISMA 2: ancora due parole da geologo. Perché’ gli effetti sui paesi appenninici sono cosi’ distruttivi, e come difendersi? Innanzitutto gli effetti distruttivi sono legati proprio alla struttura del nostro Appennino. Una catena giovane geologicamente attiva, allungata in senso NW-SE e piena di faglie che da superficiali si spingono fino ai 6-8 km e 10 km di profondità’.

E che si intrecciano come una ragnatela (scusatemi l’espressione non proprio corretta). Il fatto che il cosiddetto sciame sia sempre composto da almeno 500 repliche di terremoti vicini tra loro, quasi nella norma allungati nel senso appenninico, ci indica proprio questa ragnatela che si espande e segue tutto l’Appennino.

E’ praticamente impossibile stabilire dove si avrà’ la 501 scossa la 502ma e cosi’ via. Il fatto che tutto lo sciame sia superficiale induce moltissimi danni alle case e ai paesi, in quanto le onde si propagano verso la superficie secondo microzone di flusso concentrato poco difficili da stabilire (ecco perché’ nasce la microzonazione sismica aggiornata ogni anno e sempre in evoluzione).

Ovviamente.

Ovviamente i flussi sono fortemente legati alle strutture geologiche e ai tipi di sedimenti stratificati. Noi geologi lavoriamo da tantissimi anni, senza fondi e solo con la nostra passione, per cercare di capire e approfondire tutto l’insieme, che non e’ per nulla facile.

Molto e’ stato fatto grazie anche all’INGV (vedi foto sotto) ma moltissimo e’ ancora da fare. Come difendersi ? L’unico modo di difendersi e’ costruire e ricostruire con le nuove tecnologie, per resistere a un 6.0 di magnitudo. Il 6.0 basterebbe, visto che il 99% e’ sotto questa soglia.

Il Giappone, come ho detto, lo sa bene, e convive da sempre con sismi >7 a volte fino a 8 di magnitudo, costruendo per tutelarsi da questa entità’ di scosse. Il sistema del Giappone e’ tremendo, in quanto sta vicino ad una subduzione crostale, in condizioni veramente critiche, quindi geologicamente molto peggio di noi.

Cosa ci vorrebbe?

Occorre pero’ che in Italia la politica, la burocrazia, l’ottusità’ degli amministratori e la miopia della gente (interessata molto più’ alla Juventus…), si coordini per fare, per adeguare, per ristrutturare, per normalizzare da subito in tal senso le case, senza aspettare il prossimo devastante terremoto e contare le vittime e fare scorrere lacrime.

Tutti devono fare la propria parte. Noi geologi lo diciamo da anni, ma ci chiamano solo a raccogliere i cocci….informare, fare, agire, non lasciarsi prendere dal panico e amare i nostri paesi vuol dire preservarli giorno per giorno. Buongiorno

Terremoto
Che dite?
Quanto ci vuole a spiegarlo?
Avete capito?
Io si.
Tutto lo sciame sismico radiofonico e mediatico in genere, non serve a nessuno.
Non certo ai terremotati.
Ai parenti dei deceduti vada il nostro più sentito cordoglio.
Giancarlo

Campeggio d’Agosto.

Campeggio

Sono stato in campeggio.
Un bel campeggio, grande, tenuto discretamente bene, pulito e fornito di molti servizi. Anche il Wi-Fi, con connessione gratuita ad internet.
Di Wi-Fi Alliance - Wi-Fi Alliance, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20637759
Beh, devo dire che in realtà io, personalmente, mi trovo piuttosto male in campeggio. Saranno le mie dimensioni, sarà l’età, ma non è che questa esperienza mi soddisfi un gran che.
Dormire per terra, con i moderni materassini gonfiabili non è un problema, anzi.
Se non piove o fa freddo anche i giorni successivi non sono problematici affatto.
I problemi nascono dai servizi offerti. Specialmente quelli igienici, ma anche da altri.

CampeggioA meno che non decidiate di andare ogni giorno al ristorante o mangiate panini e frutta sulla spiaggia dovrete cucinare.

Molti, tutti, hanno delle mega tende da sbarco fornite di tutti i comfort, Anche il cucinotto in una mini tenda laterale, con acqua corrente (un fusto con la pompa elettrica) con fornello a gas (con la bombola di propano).

La corrente elettrica è fornita dal campeggio, quindi, tramite una miriade di cavi cavetti, prese femmine (multiple) e spine (singole) si riesce ad avere luce ovunque (volendo anche nelle tendine che si montano per gli ospiti). Si riesce ad avere anche gli attacchi per ricaricare la batteria dei cellulari.

Ognuno ha, almeno un televisore.

Eppoi, ventilatori, frigoriferi, surgelatori e … fate voi. Beh, oggigiorno i cellulari son quelli che vanno per la maggiore, uno a persona sicuro, a volte due con quello aziendale, oppure tre per l’amante o quant’altro. Meno male che hanno uniformato gli spinotti delle prese di carica dei cellulari altrimenti sarebbe stato caos. Attualmente le ricariche per la batteria sono quasi tutte uguali (qualcuno se ne frega delle regole) ma le tensioni e le potenze erogate son quasi tutte diverse, cosicché è lo stesso un caos: anarchia.

Tecnologia e servizi.

Oramai tutti i cellulari, gli “smart phone”, hanno dei piani tariffari pieni di giga (ma che saranno mai ‘sti giga?) il collegamento internet è sempre garantito a velocità astronomiche, almeno finché non finiscono i giga e almeno se c’è rete telefonica. Di entrambe ne manca sempre qualcuna.
Ma per questo c’è il Wi-Fi, un ponte radio che da un router fisso ti collega sicuro alla rete, sia tramite gli smart che i tablet o i portatili.

Bagni.

Dicevo dei servizi igienici, i gabinetti, sono uno accanto all’altro, come le docce, dislocati in un paio di palazzine. Sono puliti, come dicevo, frequentemente. Sono in numero sufficiente, visto che non ho mai fatto la fila per usufruirne, ma forse defecavo in orari non canonici, questo non posso saperlo.

Certo che una cinquantina di bagni per diverse centinaia di ospiti devono, per forza, essere usati in comune. Una parte sono cosiddetti “alla turca” non ti puoi sedere non hai contatto con il cesso, se non con i piedi nell’urina del precedente ospite, molte turche hanno una doccetta, che puoi usare per pulire prima, dopo ed anche come bidet.
Teoricamente questo è perfetto, solo che in pratica se non sei allampanato e bassino non riesci a tenere la doccetta e pulirti quello che devi pulirti con sapone o altro. Poi gli schizzi vanno e vengono, insomma per me “un disastro” meglio la seduta.

Ma se non ti porti dietro una bella spugna intrisa di WC-NET come fai? Pulisci con la carte igienica? Ma insomma, non mi sembra il massimo. Meno male che poi vai subito a farti una bella doccia, così il rischio di trasmissioni, infezioni ecc, si riduce. Si ma ti devi rivestire, anche solo con l’accappatoio, per raggiungere le docce. Che sono li dietro, vicine, ma da un’altra parte. E l’accappatoio tocca ed asciuga, assorbe e pulisce, insomma si prende parte di quel che tu hai reso prima.

Doccia.

Non vi parlo troppo delle docce, che devi essere ingegnere elettrico per apprenderne il funzionamento prima di usarle.
Si parte entrando, ci si spoglia si apre il rubinetto, che a volte esce acqua, anche in quantità sufficiente per l’intera doccia. Se l’acqua non esce, o quando smette di uscire, si chiude il rubinetto, si inserisce il gettone nell’apposita macchinetta, si apre il rubinetto e si può fare la benemerita doccia o continuare a lavarsi se prima era uscito qualcosa. Se non segui la procedura rischi che i tuoi gettoni non facciano erogare acqua al sistema e vengano, come si dice in gergo, “fregati”.

La doccia non è troppo stretta ma neppure larga, se ti muovi sbatti di qua e di la, specialmente se ti rivesti, pregno dell’umidità del vapore nella pelle, con gli indumenti che si attaccano ovunque ed i pantaloni che si inzuppano in fondo.
Per me sarebbe interessante che al campeggio fornissero un bagno, collegato ad una doccia solo per te, o al limite solo per la tua piazzola, quindi per la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi conoscenti, da usare in esclusiva con la tua chiave. Costerebbe di più? Non lo so, ma sarebbe meglio.

(Nota: forse hanno letto l’articolo, forse qualcuno li ha avvertiti, quest’anno son tornato per un giorno, e le docce non hanno più il sistema a gettoni).

Campeggio
Wi-Fi.

A che serve fornire un Wi-Fi se poi questo è collegato al nulla? Se non è potente abbastanza da reggere la connessione con chi lo voglia utilizzare? Certo il servizio è fornito gratuitamente, cosa pretendiamo? Vorrei vedere fosse richiesta una tariffa per qualcosa che non c’è. Anche se, dalle procedure di connessione, ritengo che un tempo lo fosse (a pagamento). Ma anche quelle procedure non sembrano cambiate molto, segno che non sono molto aggiornate. Personalmente vorrei arrivare e collegarmi senza tante storie, poter andare in rete e navigare ad una velocità decente. Si può fare due anni fa, in vacanza in Istria, funzionava così, in ogni villaggio, appena arrivavi in piazza per la maggior parte dell’abitato.

(Nota: Anche questa procedura è cambiata sembra tutto più facile, anche se io non ho nemmeno provato a connettermi a causa della passata esperienza).

Bene penso di aver finito di lamentarmi.
Però se vogliamo evolverci non possiamo accettare acriticamente quello che ci viene offerto. Se offri il tennis e quando vorrei giocare io il campo è già occupato, non mi stai offrendo un servizio, mi stai prendendo per il culo.
Giancarlo

Beroide estemporanea del 7 Agosto 2016

Beroide estemporanea del 7-8-2016

Beroide estemporanea è stata un’estemporanea eccellente, tanti bei dipinti ed acquerelli

Peccato, come al solito non ho vinto niente, ma ho fatto un bel quadro, sono contento lo stesso.

Poi Beroide è Splendida.

Seguono alcune scene della giornata e scorci di Beroide:

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Ecco il risultato della giornata, dove posso o mi ricordo metto l’autore, magari aiutatemi voi se ne conoscete altri o segnalatemi i vostri.

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Giancarlo Arrigucci
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Mariolina Savino
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Fernanda Freddo Quarto classificato.

uelli che conosco metto il pittore.

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Michela Leprai
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Annamaria Campagnacci
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Collaro Vincitore del secondo premio
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Armando Tordoni Vincitore del primo premio
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Tirelli
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Natalizi
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Flavio Rossi

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DSC_4815_lzn DSC_4867_lzn DSC_4857_lzn DSC_4853_lzn DSC_4852_lzn DSC_4851_lzn DSC_4850_lzn DSC_4849_lzn DSC_4837_lzn DSC_4829_lzn DSC_4825_lzn DSC_4821_lzn DSC_4820_lzn DSC_4819_lzn DSC_4818_lzn DSC_4817_lzn DSC_4816_lznPoi, finalmente la premiazione.

DSC_4874_lzn DSC_4875_lzn DSC_4876_lzn DSC_4877_lzn DSC_4878_lzn DSC_4879_lzn DSC_4880_lzn DSC_4881_lzn DSC_4883_lzn DSC_4885_lzn DSC_4886_lzn DSC_4897_lzn DSC_4899_lzn DSC_4910_lzn DSC_4914_lzn DSC_4921_lzn DSC_4924_lzn DSC_4934_lzn DSC_4946_lzn DSC_4954_lzn DSC_4959_lzn DSC_4986_lzn DSC_4989_lzn DSC_4997_lzn DSC_5013_lzn DSC_5032_lzn DSC_5042_lzn DSC_5055_lzn DSC_5060_lzn DSC_5074_lzn DSC_5089_lzn DSC_5102_lzn DSC_5120_lzn DSC_5122_lzn

Giusta, ma non mi ha reso giustizia.

Pazienza, sarà per un’altra volta.

Giancarlo

Fatture vere Enel, fattori di interesse

Fatture vere Enel, fattori di interesse

Ho ricevuto la fattura della luce, quella vera stavolta.

Ve la mostro, anche se ho cancellato i dati sensibili ed o portato a 100 € la spesa.

fattureE’ interessante notare, lo avrete certo già fatto da soli, che pur essendo l’IVA applicata sull’energia domestica solo al 10% c’è un’accisa, applicata sui kWh consumati che in pratica riporta le tasse pagate ad oltre il 21%.

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L’accisa non si applica sul prezzo pagato, come l’IVA ma sul quantitativo prodotto e consumato, quindi è una tassa etica, più consumi più paghi, ma è anche iniqua la paghi anche se consumi poco e la paghi anche su prodotti indispensabili, come l’energia elettrica. Dove, tra l’altro, pesa un’IVA ridotta che si presume sia stata applicata per non gravare su un prodotto basilare come l’energia.

Insomma con una mano ti offro qualcosa e con l’altra subito te la tolgo.

Sarebbe meglio pagare l’IVA piena, almeno la tassazione sarebbe trasparente.

Si perché siccome l’accisa contribuisce a determinare il valore del prodotto, vi paghiamo sopra anche l’IVA.Infatti nella mia bolletta l’importo dell’IVA è maggiore di circa un euro rispetto a quello dell’accisa, è l’euro che pago di IVA sull’accisa.

Tasse su tasse.

Ben fatto.

Grazie

Giancarlo

Potrebbe essere interessante notare anche che il costo del prodotto è solo il 35% del totale, in somma un terzo del tutto.

Oltre il 20% va per le spese di trasporto e gestione del contatore. Che i tralicci perdessero corrente per la via lo sapevamo ma che il contatore costasse cosi tanto, a gestirlo, proprio no, proprio quella merda del contatore che ti lascia al buoi mentre meno te lo aspetti, magari perché mentre fai la lavastoviglie tua figlia si asciuga indiscriminatamente la testa dopo aver fatto una doccia.

Più del 26% serve a sostenere gli oneri di sistema, alquanto onerosi direi, visto che trasporto e contatore li ho già spesi prima.

Poi c’è l’IVA che dovrebbe essere al 18 e qualcosa, ma potrei aver sbagliato i conti.

Meno male che il costo dell’energia applicato in bolletta segue le condizioni economiche fissate dell’autority per l’energia ed il gas, chissà cosa pagherei ora se avessi accettato le offerte di quanti mi hanno cercato in tutti i modi per “regalarmi” energia, offerte che fanno decadere tali condizioni.

Fatture false ENEL. Come sono fatte , come funzionano.

Fatture false ENEL

Fatture false, ho ricevuto, nella posta al lavoro, una mail ENEL, con fattura e totale a pagare abbastanza considerevole.

fatture false

 

Di solito non apro queste spam, si riconoscono bene, ed evito.

Stavolta, invece, l’ho aperta, forse ero distratto, forse ho inavvertitamente aperto questa volendo invece aprirne un’altra, ma tant’è.

Come è fatta questa fattura falsa, a che serve e come funziona.

Come è fatta si vede bene, è fatta bene, sembra la “bolletta della luce”. Ma l’importo è chiaramente esagerato per la maggior parte degli utenti.

Viene riportato il tuo numero utente, ma chi si ricorda il numero utente dell’ENEL?

C’è anche il codice fiscale, chiaramente falso, ma quanti sanno come è fatto e si ricordano il proprio CF?

Per il resto la fattura è credibile, l’importo è alto, ma potrebbe essere un errore, ad ogni modo si deve pagare velocemente, entro una decina di giorni.

Naturalmente non dobbiamo fare nulla, come abbiamo richiesto, l’importo sarà addebitato nel nostro conto corrente presso 8295558, magari un fantomatico sportello della nostra banca.

Comunque meno male che ci sono due link uno per scaricare (Cosa? Forse la fattura.) ed uno per togliere l’iscrizione al servizio/sistema.

Peccato rimandino ad un indirizzo solo:

http://lmurraycounseling/psh1cn5/ii8jv10f.php id: come il mio indirizzo di posta elettronica.

E questo spiega come funzione, clicchi sperando di poter far qualcosa per non pagare l’importo notevole che ti hanno affibbiato e qualcuno sa che esisti ed ottiene delle informazioni su di te, magari ti spedisce un virus o un altro maledetto software che fa quel che deve fare e tu sei fregato.

Il più in voga in questo momento è il blocco dei contenuti del tuo computer, foto comprese, così che se vuoi sbloccarlo devi pagare.

Bisogna fare attenzione con queste mail, non aprire i link presenti e denunciare il fatto.

Le precisazioni di Enel

Enel ha voluto a precisare che le sue procedure non prevedono in nessun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari o codici personali. La raccomandazione, perciò, è quella di non cliccare sul link segnalato nelle email. L’azienda ha messo a disposizione i numeri verdi 800 900 800 (per Enel servizio elettrico) e 800 900 860 (per Enel energia) per i clienti che dovessero ricevere email sospette e che volessero segnalare l’accaduto. È possibile utilizzare anche i negozi Enel presenti sul territorio.

Buona fortuna.

Giancarlo

 

Fonte.

Altroconsumo

Estemporanea Terranuova Bracciolini

Estemporanea Terranuova Bracciolini

Il 10 Luglio 2016 si è svolto a Terranuova Bracciolini il primo Concorso d’Arte Estemporanea Terranuova Bracciolini.

Ecco alcuni partecipanti all’opera

DSC_2539_lzn Estemporanea Terranuova Bracciolini DSC_2538_lzn DSC_2536_lzn DSC_2535_lzn Estemporanea Terranuova Bracciolini DSC_2534_lzn DSC_2533_lzn DSC_2532_lzn Estemporanea Terranuova Bracciolini DSC_2531_lzn DSC_2530_lzn DSC_2528_lzn DSC_2527_lzn DSC_2526_lzn DSC_2525_lzn DSC_2524_lzn Estemporanea Terranuova Bracciolini DSC_2523_lzn DSC_2522_lzn titolo

Le opere realizzate

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Prima della premiazione.

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Premiazione

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DSC_2601_lzn DSC_2602_lzn DSC_2604_lzn DSC_2605_lzn Ecco il terzo classificato

DSC_2607_lzn DSC_2609_lzn DSC_2610_lzn DSC_2612_lzn DSC_2613_lzn DSC_2614_lzn DSC_2616_lzn DSC_2623_lzn DSC_2625_lznPoi il secondo

DSC_2626_lzn DSC_2629_lzn DSC_2630_lzn DSC_2636_lzn DSC_2644_lzn DSC_2645_lzn DSC_2655_lzne non manca neppure il primo:

DSC_2659_lzn DSC_2661_lzn Come in ogni estemporanea la giuria ha fatto un buon lavoro.

I partecipanti ovviamente non sono concordi al cento per cento con le decisioni raggiunte, c’era chi pensava di aver fatto meglio di altri.

Io non mi posso lamentare troppo, se non che:

A tutti i partecipanti era garantito un attestato di partecipazione, distribuito per chiamata individuale dopo l’assegnazione del primo premio.

Quindi i partecipanti meno bravi sono stati chiamati uno ad uno ed insigniti dell’attestato di partecipazione, arrivati al penultimo, che ero io, già l’operatore televisivo aveva smesso di riprenderci, per dedicarsi ad altro.

Quindi se il video della premiazione sarà passato in qualche emittente locale, nessuno saprà che io ho partecipato all’evento, così come il poverello o la poverella dopo di me e forse qualcun altro prima.

Peccato, comunque.

Giancarlo

Estemporanea a Giovi, un bel paesino, nascosto tra…

Estemporanea a Giovi

Giovi

è un bel paesino, nascosto tra il torrente Chiassa e il fiume Arno.

Giovi artistico 270° 150 dpi P.catalani - Opera propria
Giovi artistico 270° 150 dpi
P.catalani – Opera propria

La pro loco ha organizzato l’Art’s Day 2016, una bella estemporanea di pittura.

Ecco le opere realizzate durante la Estemporanea a Giovi:

Estemporanea a Giovi DSC_1263A_lzn   DSC_1255A_lzn       DSC_1248A_lzn     DSC_1247A_lzn      Estemporanea a Giovi DSC_1239A_lzn  Estemporanea a Giovi DSC_1233A_lzn

Nel suo piccolo, una bella estemporanea.

Peccato da mezzogiorno abbia cominciato a piovere, e non si sia mai rimesso.

Giancarlo

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Giovi è una frazione del comune di Arezzo, 241 m sul livello del mare, arroccata sulla riva sinistra del fiume Arno sopra lo strapiombo dominante la confluenza del torrente Chiassa.

Al limite della piana di Arezzo, dista 6,16 km in direzione nord dalla città. Allocato nei pressi dell’intersezione fra la S.R. 71 (ex S.S. Umbro Casentinese) e la S.P. della Libbia che, ad est, attraverso i valichi della Scheggia e di Anghiari raggiunge la Valtiberina e, ad ovest innesta, in località Quarata, sulla S.P. Setteponti che dirige verso il Valdarno e Firenze.

Nel 2008 la sua popolazione era di 737 abitanti, e la sua parrocchia, comprendente Borgo a Giovi, Ponte alla Chiassa, Petrognano e frazioni minori, aveva una consistenza di 1750 abitanti residenti.

In passato le origini del nome venivano ricondotte alla posizione geografica del luogo in relazione ai vicini valichi montani, detti “gioghi”. Studi più recenti lo inquadrano, più verosimilmente, ad origini di epoca romana.

È, infatti, certa la presenza di un tempio dedicato a Giove. Cicerone in un noto passo del De Divinatione (I 35) evidenzia come il console Flaminio, accampato con le proprie legioni, probabilmente, sulle rive della Chiassa (dal latino classis: legione, esercito di terra), volendo propiziarsi gli Dei prima di muovere all’inseguimento di Annibale, cascò, inspiegabilmente, da cavallo, proprio davanti alla statua di Giove statore (difensore), evento interpretato come infausto presagio della disastrosa disfatta del Trasimeno, nella quale lo stesso console trovò ingloriosa morte.

Nike. E’ nelle tue mani, ci sfidiamo per averla e se non

Nike

Nike è una bella dea. Possiede le ali, per questo è aleatoria.

La incontri ma non resta a lungo con te se non sai trattenerla, o se non le tarpi le ali. Come fecero gli ateniesi.

Ma come farla rimanere con te non è scritto in nessun libro. Per quanto la porti a te, da te si allontana, se non la coltivi a dovere.

Zeus.in.Olympia.representation.on.coin.drawing
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Zeus.in.Olympia.representation.on.coin.drawing.jpg

Nike, è nelle mani di Zeus.

Nike è nelle tue mani. Ci sfidiamo continuamente per averla. E se non viene ce ne doliamo. Dando la colpa a tutti. Men che ha noi stessi. Se non ci accoglie, col suo sorriso, dipende da noi. Che non sappiamo portarla verso di noi. Dipende dalle nostre idee, che non le vanno congeniali. Dalle nostre mosse, che troppo possono spaventarla.

Niké_Éphèse
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Nik%C3%A9_%C3%89ph%C3%A8se.jpg

Ora lei non è più con te, ma con altri. Non ti preoccupare lei è sempre con qualcuno. Gli sta accanto a lui con ardore.

Teniamola, mi raccomando, non facciamola fuggire.

Nike non partire, non partire più. Resta con noi, Facci imparare.Facci capire.Facci crescere. Lasciaci onesti.

Dovreste vederla.

Lei è così bella ed è con noi.

Nike, Paris.louvre.winged.500pix
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Paris.louvre.winged.500pix.jpg

 

 

 

 

Mentre agli altri, forse, è rimasto Nikke, il bandito Gnicche, che imperversava in Casentino tanto tempo fa.

Ma tu, ora che sei venuta, mi raccomando, resta, resta per sempre.

Giancarlo