Attentato a Parigi, colpita la redazione di Charlie Hebdo:
Vergogna!
L’attentato contro Charlie Hebdo ha decimato la redazione dello storico settimanale satirico francese, nato sulle ceneri di Hara Kiri Hebdo, proibito in Francia nel 1970 dopo una copertina giudicata insultante nei confronti del generale De Gaulle, appena morto. Una strage che ha colpito il mondo dei vignettisti, particolarmente dinamico in Francia, dove il primo a rendere omaggio alle vittime dei terroristi è stato il caricaturista di Le Monde Plantu. La sua mano, con una matita rossa sangue, scrive: «Con tutto il cuore con Charlie Hebdo».
Insieme a lui sono stati freddati altri tre celebri fumettisti della rivista. Sono Cabu (Jean Cabut),Tignous (Bernard Verlhac), Georges Wolinski.
La notizia: “Assalto al giornale Charlie Hebdo: 12 morti. “Arrestati i tre terroristi, due reduci dalla Siria”
Armati di kalashnikov nella sede del settimanale satirico. Uccisi 8 giornalisti, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile, cinque i feriti, gravissimi. Due killer sarebbero tornati da poco dalla Siria. Hollande: “È terrorismo”. Sale l’allerta in Italia.”
In Italia non corriamo rischi: giornali, pubblicazioni, simili son spariti da tempo, in Italia oramai non c’è, quasi, più satira.
Ma la satira, anche quella più dura e dissacrante, come quella di Charlie Hebdo, non dovrebbe avere queste conseguenze. Non in un mondo civile.
Purtroppo, c’è chi alle parole replica con le pallottole.
Che dire, non ho parole, se non:
Vergogna!
Vergogna!
E vergogna!
Io sono, noi siamo, Charlie Hebdo.
Bucine