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ENAV SPA

ENAV SPA

11 Luglio 2016

Al mattino fa bene ascoltare il GR1 od il GR2. Al mattino, presto, nella prima edizione. Non ci sono troppi alti dirigenti, direttori ecc. Già svegli e pronti a censurare, od anche solo a smussare gli spigoli delle notizie. Si possono ascoltare notizie che poi, durante il giorno, cambieranno. A volte anche di senso.

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Torre di controllo dell’Aeroporto di Firenze-Peretola. Assianir – Opera propria

Ma non è questo il caso, la notizia di oggi non è cambiata, ed era conosciuta da tempo. L’ENAV si quota in borsa. Il governo deve realizzare qualcosa sulle dismissioni e manda avanti questa. L’azienda che sorveglia ogni anno 1,6 milioni di voli ha depositato a Borsa e Consob la richiesta di ammissione a Piazza Affari. Il Tesoro venderà fino al 49% con un incasso di circa 900 milioni entro giugno.

LA FIOM CIGL è contraria, specialmente in un momento di crisi come l’attuale, dopo il voto sulla Brexit.

ENAV è una società per azioni che opera come fornitore in esclusiva di servizi alla navigazione aerea civile nello spazio aereo di competenza italiana (ANSP, air navigation service provider).

La società è controllata interamente dal Ministero dell’economia e delle finanze ed è sottoposta alla vigilanza dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. ENAV era sigla di Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo che la società ha adottato come propria ragione sociale dopo la trasformazione da Ente pubblico economico a SpA, avvenuta nel 2001.

Ma insomma il governo vuole vendere per fare cassa e perché non si può essere pieni di debiti e continuare a vivere nel lusso ed, al contempo, esibire gioielli in famiglia.

Ma ci conviene vendere i gioielli al “COMPRO ORO” di turno?

Enav è controllata al 100% dal Tesoro che ha previsto di collocare fino al 49% della società che ha ricavi di 849,6 milioni e 243 di ebitda.

Cioè, se i dati del Corriere sono giusti, la società incassa 850 milioni di euro all’anno, di cui più di 200 di guadagni e noi (Noi??? Loro!!!) vogliamo venderla per 900 milioni? E cosa ne faremo di questo quasi miliardo di euro? Ci abbatteremo il debito pubblico, suppongo. L’ammontare del nostro debito pubblico è di 2.171.671 milioni di Euro (anno 2015 fonte dipartimento del tesoro) e nel 2016 è salito ancora più su. Comunque, anche ammettendo che sia rimasto uguale ed ammettendo che il miliardo di introiti sia usato per intero per tagliare il debito, passeremo da 2.171.671 a 2.171.670 miliardi di Euro.

Beh! Sono soddisfazioni!

Ma perché non la finiscono di prenderci per il culo e dicono chiaramente che vogliono portarci via tutto, non solo i gioielli di famiglia, ma anche la bigiotteria dei ragazzi.

ENAV

E non perché siamo stati bene, non perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità… solo per colpa di (tanti) ladri che ci hanno fottuto allegramente e ci hanno lasciato con (tanti) debiti e (tanti) compari loro, che continuano a far lo stesso… come prima, più di prima.

Che vergogna.

Indignamoci.

Ceppoduro

 

fonti:

Il corriere

Agenparl

Wikipedia

Il sole 24 ore

MEF

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Oppure

 

 

La marina italiana

La marina italiana

La marina italiana affonda. Ad un anno circa dal varo in borsa Fincantieri (il 70% di proprietà della cassa depositi e prestiti, il vecchio forziere d’Italia) si trova nella bufera. Oggi ha perso il 15% circa del suo valore azionario, si prospetta un aumento di capitale da 500 milioni, quasi la metà del valore dell’azienda, anche se questa smentisce.

Il problema sembra arrivare dal Brasile, dalla controllata Vard, ma insomma il mare non è calmo tutta la marina Italiana è in crisi. Qualcuno si è salvato e piano piano le cose si stanno aggiustando, ma il settore non è in salvo.

Meno male che Renzi ha subito privatizzato la Fincantieri, e la prima privatizzazione non si scorda mai. Noi non la scorderemo di certo, ci costerà tanto. Ci costerà tanto attraverso la CDP (cassa depositi e prestiti) che dovrà sborsare i soldi se non vorrà perdere quota. Lo stesso dovranno fare i piccoli azionisti imboccati dalle banche ad investire in un settore sicuro e profittevole.

La marina italiana Costa Concordia moored in the port of Palma, Majorca, Spain. Jean-Philippe Boulet
Costa Concordia moored in the port of Palma, Majorca, Spain.
Jean-Philippe Boulet

Fincantieri

Fincantieri appartiene per il 70% o poco più della Fintecna. Interamente partecipata dalla cassa depositi e prestiti SPA (che un tempo gestiva il patrimonio Italiano e oggi, forse, lo disperderà) e poco meno del 30% dal flottante, i piccoli azionisti, i risparmiatori,voi tutti.

Che spettacolo, sono veramente ganze le privatizzazioni, ci aiutano a stare meglio e superare la crisi. E poi vuoi mettere il brivido della scommessa economico finanziaria, come il gratta e vinci, davvero. Peccato che si sappia bene chi vince sempre, il banco.

Bene signori, cittadini, piccoli azionisti, consumatori, “contribuenti” (erano anni che volevo scriverlo) continuate a scommettere sul presente e sul futuro, il presente non so ma il futuro ve lo garantisco, sarà nero, ma nero nero nero…

Giancarlo

Chi è Fincantieri?

Fonte Fincantieri

Profilo della società

Fincantieri

Fincantieriè uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo, che in oltre 230 anni di storia della marineria ha costruito oltre 7.000 navi. È leader mondiale nella costruzione di navi da crociera ed operatore di riferimento in altri settori, dalle navi militari ai cruise-ferry, dai mega-yacht alle navi speciali ad alto valore aggiunto, alle riparazioni e trasformazioni navali e offshore.

Il gruppo, che ha sede a Trieste, conta complessivamente oltre 21.900 dipendenti, di cui 7.700 in Italia, e 21 stabilimenti in 4 continenti. Nel corso del 2013 il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione di VARD. Società che opera nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale quotata alla borsa di Singapore.

Fincantieri ha così raddoppiato le sue dimensioni, diventando il principale costruttore navale occidentale e il primo per diversificazione e presenza in tutti i settori ad alto valore aggiunto. Negli Stati Uniti opera tramite la controllata Fincantieri Marine Group (FMG). La società, che serve importanti clienti governativi fra cui la Marina Militare e la Guardia Costiera statunitense, conta tre cantieri. (Marinette Marine, Bay Shipbuilding, Ace Marine), tutti situati nella regione dei Grandi Laghi.

Negli Emirati Arabi, Fincantieri è presente con Etihad Ship Building, una joint venture insieme ad Al Fattan Ship Industries e Melara Middle East. I cui obiettivi sono la progettazione, produzione e vendita di differenti tipi di navi civili e militari oltre ad attività di manutenzione e refitting.

Altre fonti notizie post

Fincantieri

La Repubblica

Il Corriere

Il Fatto Quotidiano

Milano Finanza