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Pasta fresca all’uovo

Pasta fresca all’uovo

Giancarlo Arrigucci

2013 n° 6

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Pasta fresca all uovo

 

Ingredienti

1. Farina di grano(*)

(*) Va bene di grano duro o tenero, tipo “0” o “00”, a me piace quella di grano tenero.

2. Uova di gallina

Ferramenta

1. Matterello

2. Spianatoia o tavolo

3. Coltello a lama liscia lunga

4. Telo di cotone.

5. Essiccatoio (*)

(*)Per essiccatoio intendo un oggetto o un’area dove mettere distesa o appesa la pasta ad essiccare. Quindi deve essere adatto.

Preparazione

1. Versare la farina in una spianatoia.

2. Dare forma a vulcano e romperci dentro le uva.

3. Rompere tuorlo con albume con le dita ed impastare il tutto con le mani, aggiungendo farina se necessario.

4. Far riposare l’impasto in un telo umido per qualche tempo (dipende dal tempo che avete). L’impasto si uniforma e si perdono i grumi.

5. Spolverate la spianatoia di farina e prendere una palla di pasta da stendere, prima grossolanamente con le mani, poi con il matterello.

6. Se non sapete usare il matterello non potete fare la pasta all’uovo da voi a meno di utilizzare una macchinetta a mano o a motore od un robot da cucina, ma allora che gusto c’è?

7. Affinate la pasta con il matterello, arrotolandola su di esso ed allargandola con i palmi dalle mani.

8. Rigiratela più volte srotolandola e riarrotolandola in direzione a 90° rispetto a quella precedente.

9. Spolverate sempre con la farina.

10. Tirate la sfoglia più che potete.

11. Fatela riposare ed asciugare un po.

12. Spolveratela di farina.

13. Piegate un bordo al centro.

14. Ripetete l’operazione dalla parte opposta.

15. Avete due semicerchi che vanno a ricoprire (parzialmente) la sfoglia.

16. Ripiegate i nuovi bordi verso il centro.

17. Ora avete un budello schiacciato con quattro sfoglie sovrapposte.

18. Ripetete l’operazione per avere un salame più stretto e la sfoglia ad otto strati.

19. Fermatevi prima che le pieghe siano troppo strette.

20. Dovreste avere un doppio tubo, largo 5-10 cm, secondo la vostra abilità.

21. Tagliatelo a fette sul tagliere o sul tavolo con il coltello a lama lunga, aiutandovi con le nocche della mano con cui non tenete il coltello per la direzione e la distanza delle fette.

22. Quando ne avete affettate alcune infilate il coltello con la lama parallela al tavolo, centrale rispetto al doppio tubo e quindi sollevatelo dalla parte della costola, tra le due metà della fetta ed apritela facendo srotolare le strisce.

23. Secondo la distanza di taglio avrete fatto pappardelle, tagliatelle o tagliolini.

24. Riponetele, disponetele, appendetele nell’essiccatoio per far evaporare l’umidità e seccare la pasta.

25. Questa pasta si cuoce in qualche minuto (3-5) se fatta con grano tenero, più lentamente se fatta con farina di grano duro.

Note

1. E’ un lavoro impegnativo e faticoso ma vuoi mettere il gusto.

2. Si condisce con quello che volete.

3. Buon appetito.

Da bere

1. Che posso dirvi, io ci berrei un buon vino.

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Il risotto Bucinese

Mi piace fare il risotto, mangiarlo anche, naturalmente.

Mi piace sperimentare.

Usare quel che c’è.

D’estate, l’orto è una miniera, insostituibile, cipolle, pomodori, carote ecc. ecc.

Ma non tutti abbiamo un orto.

Allora basta un marciapiede, un balcone, una finestra … un vaso.

E se proprio non ho niente vado a cercare da chi ce l’ha: un nonno, un vicino … un coltivatore.

Comunque questo risotto è eccezionale, provalo, anche con la verdura del supermercato.

 

 

In Paese (2013 Acquerello, particolare)

Il risotto Bucinese

Giancarlo Arrigucci

(n°1) 2013

Ingredienti

1. Riso per risotto.

2. Rigatino (pancetta di maiale stagionata).

3. Pomodori freschi non troppo maturi (ma anche maturi, perché no).

4. Cipolla.

5. Aglio.

6. Sedano.

7. Prezzemolo.

8. Crosta di formaggio (parmigiano/grana o pecorino).

9. Olio extra vergine di oliva (poco ma buono).

10. Acqua.

11. Sale.

12. Peperoncino.

Ferramenta

1. Padella (con coperchio).

2. Mestolo di legno.

Preparazione

1. Mettete il riso in padella e posizionate a fuoco vivace per tostarlo (bene).

2. Tagliate il rigatino a striscioline (o come meglio vi pare) dopo che il riso è iniziato a tostare mettete in padella e saltate. Il grasso del rigatino si scioglie ed avvolge il riso. Abbassate la fiamma.

3. Togliete la buccia ad alcuni spicchi d’aglio (non siate tirchi, abbondate che sono buonissimi, dopo), Schiacciatene alcuni con il palmo della mano od un bicchiere. Mettete in padella.

4. Tagliate una costola o due di sedano a pezzi piccoli (a me piacciono più grandi). Mettete in padella.

5. Tagliate la cipolla in due metà, fatele a fette sottili perpendicolari all’altro taglio. Mettete in padella. Girate e mescolate bene.

6. Tagliate i pomodori a quadretti (se siete bravi prima li spellate) e mettete in padella.

7. Spezzettate il prezzemolo e unitelo al resto (mettete in padella).

8. Aggiungete acqua in abbondanza (nella padella) e fate bollire a fuoco vivace, se necessario aggiungete ancora acqua, ma fine cottura del riso il risotto non deve essere troppo liquido.

9. Spezzettate la crosta di formaggio ed aggiungetela (in padella) a fine cottura (un po prima per i golosi).

10. Sale e peperoncino a vostro piacere. (Il peperoncino potete metterlo o meno, io lo metto fresco tagliato a pezzettini).

11. Un goccio d’olio aggiungetelo prima di servire o direttamente sul piatto.

12. Se alla fine lo stufate un pochino è meglio ma non è strettamente necessario, specialmente se non avete il coperchio per la vostra padella. Alcuni preferiscono non girare il risotto alla fine per farlo attaccare alla padella e fare una crosta bruciacchiata gustosissima, io lo faccio solo se mi scordo la padella al fuoco senza girare il riso col mestolo.

Note

Se togliete il rigatino e il formaggio viene meno buono (parecchio meno) ma diventa 100% vegetariano. Potreste rimpiazzare il rigatino con striscioline di radicchio rosso, per l’estetica funziona, quasi, bene.

Non ho dato quantitativi perché ognuno sa quanto metterne per il proprio gusto e fabbisogno.

Se siete soliti cucinare per voi stessi o per altri conoscete meglio di me le dosi da utilizzare e poi non posso fare tutto io, metteteci del vostro, perdindirindina.

Siete pregati, se ci mettete del vostro, di farmi sapere come è andata (non che mi importi molto, ma si impara sempre qualcosa dagli sbagli degli altri, e voi sbaglierete molto, se gli altri vogliono condividere le esperienze).

Nella sezione degli strumenti non ho specificato il fuoco, potete cucinare al gas, alla piastra radiante, al fuoco del caminetto, nel barbecue o come meglio vi aggrada e vi riesce.

Sempre nella stessa sezione non ho messo piatti e bicchieri, per me lo potete mangiare in padella anche senza posate, basta il mestolo e volendo non serve nemmeno quello.

Ho messo la padella, benché si possa fare anche in gavetta o nel barattolo vuoto di piselli, perché penso che sia più funzionale, comodo e, comunque, disponibile a chiunque, ma se siete in campeggio ed avete solo il gavettino usate quello, non mi scandalizzo mica.

Da bere

Acqua o vino a piacere ma, per favore, non usate altre bevande (acqua se dovete lavorare o guidare, vino se poi potete smaltirlo in sicurezza e tranquillità magari effettuando una qualche attività fisica motoria). L’acqua sempre del rubinetto, del pozzo o di fonte. Il vino, se avete abbastanza soldi, prendetelo buono.

Chi beve tè o latte verifichi pure se ci stanno bene col risotto, io ho altri gusti.

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