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Volevo dirvi

Volevo dirvi

Volevo dirvi che non dovete farvi fregare. Vi volevo spiegare una cosa che non dicono. Per farvi schierare, schierare contro.

Ecco, si può far politica per tanti motivi, ma si dovrebbe farla solo per servizio, servizio ai cittadini, alla comunità.

Come il servizio militare serviva a garantire sicurezza e difesa dei confini patrii, la politica dovrebbe essere un servizio a difesa della democrazia, un servizio per gestire i beni pubblici e redistribuirli equamente.

Molti vedono la carriera politica come un successo, un innalzamento economico e sociale personale. A questo servono le professioni e la politica non dovrebbe essere o diventare mai professione. Deve restare un servizio, prestato per poco. Ed un servizio non dovrebbe essere retribuito, dovrebbero essere rimborsate solo le spese.

Volevo dirvi

Che alle lezioni non si partecipa per vincere, si partecipa per illustrare il servizio che si vuole offrire alla nazione o all’Europa, da quando votiamo anche per quel parlamento.

Il cittadino, informato, sceglie quale proposta, programma, idea promuovere. E da mandato ai proponenti di realizzarlo in cinque anni di lavoro, duro e malpagato.

Le elezioni non si perdono, quindi, le elezioni si possono solo vincere ricevendo il consenso di chi lo esprime partecipandovi.

Volevo dirvi dei partiti

La Lega, che ha raccolto i maggiori consensi alle elezioni europee, deve impegnarsi a far rispettare in Europa le idee che ha espresso durante la campagna elettorale per le Europee. La Lega deve lavorare sodo in Europa, per cambiare il parlamento Europeo e la politica continentale. Come ha detto di voler fare.

I Cinque Stelle hanno vinto le elezioni politiche Italiane, e non potendo governare da soli e si sono accordati con la Lega. Entrambi devono impegnarsi nella politica Italiana. Secondo quanto presentato nei loro programmi elettorali per le politiche e quanto concordato nel patto di governo.

Non gettino soldi in opere inutili, non li regalino a chi non ne ha diritto, non usino le loro poltrone per aumentare il loro potere od il loro patrimonio personale o di gruppo.

Quando torneranno al loro mestiere non devono essere più ricchi di prima, semmai più poveri, se prima erano già abbastanza benestanti.

Non abbiamo bisogno

Di esperti della politica, abbiamo bisogno di gente onesta e competente nei settori da dove provengono. Certo per effettuare al meglio il loro mandato devono impegnarsi al massimo, chiedere, ascoltare e studiare.

Dopo aver servito l’Italia saranno anche migliori, avranno imparato qualcosa.

Italiani.

Non prendetevela con loro perché vi dicono che non sanno governare, o che non stanno facendo nulla o, peggio, che stanno facendo solo disastri.

I disastri sono stati fatti prima, ora cercano di rimediare, lo si può capire anche senza essere esperti.

L’economia non va? Non possiamo farci niente. Finché saremo globalizzati saremo soggetti a cicli economici su cui siamo ininfluenti.

volevo dirvi
Di Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1863286

Se non vi importa del, o non vi spetta il, reddito di cittadinanza, non bestemmiate a coloro cui spetta ridarà fiducia e dignità.

Se vi sembra che le tasse siano esose, ben venga una riduzione delle aliquote, ma in compenso arrestiamo chi le evade ed arrestare significa tradurre in carcere.

Disprezziamo chi non vuole contribuire al benessere di tutti.

Contribuiamo e controlliamo che quei soldi non vengano intascati fraudolentemente o gettati al vento, come fatto fin’ora.

Chi ruba deve ricominciare a vergognarsi

Facciamoli di nuovo vergognare.

Rendiamoli migliori.

Rendiamoci migliori.

Avanti.

Ceppoduro