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Costruttori di Ponte, fare il Ponte a chi giova?

Costruttori di Ponte

Ponte

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Amo i costruttori di ponti, ammiro i ponti, quelli che uniscono le genti, che mediano la pace e la conservano, ma il Ponte, quel Ponte serve? E a che serve? A chi serve?

Il primo ministro dice che serve a togliere la Calabria dall’isolamento, ma non aveva già terminato la Salerno-Reggio Calabria?

Egli aggiunge che servirà ad avvicinare la Sicilia, quindi non ci saranno caselli a rallentare il flusso e le macchine sfrecceranno sopra il ponte, veloci nel vento, come bandiere.

Lui dice che si creeranno 100.000 nuovi posti di lavoro: sarà un ponte romano di pietre subbiate a mano. Eppoi, ha aggiunto, che sul ponte passerà la banda larga, ma se non arriva nemmeno a Bucine la banda, con il Valdarno tutto cablato a fibra ottica, ormai, tanti anni fa.

ma noi…

Ma noi con il presidente del consiglio dei ministri; assieme alla Salini Imperiglio SPA siamo ottimisti, il lavoro non mancherà.

Dai venticinque ai trent’anni per la sua realizzazione, cento per cento eppiù di levitazione dei costi, numerosi operai con carriole, cazzuole e pale dai due lati a chiudere le buche e spostare i mucchi di sabbia, tanto per allungare il brodo, opere di collegamento, svincoli, autogrilli, mottagrilli, terrazze panoramiche ed aree di sosta. Tutor, tutor attivi, tutor inattivi, telepassi, televarchi fin qui e più in là a Montevarchi. Tutto un fervore di gente che lavora, una Reggio che lavora, una Reggio da bere, come ai bei tempi Milano.

E gli alberghi, i resort, i ristoranti, gli iper e i tedeschi ovunque.

Che bello.

Che ganzo.

Ma!

Ma

E ma?

Quanto costerà il ponte, anche senza il raddoppio dei costi da me precipitosamente previsto?

8 miliardi di Euro. Circa. se non cresce, ma cresce.

Quante scuole si possono rimodernare e rendere antisismiche signor presidente?

Signor presidente, quante casette di legno si possono prefabbricare in previsione del prossimo terremoto, per non aspettare 7 mesi in tenda? Intenda!.

Quanti asili nido si possono creare?

Quante strade di campagna si possono asfaltare.

Quanti cigli di strada si possono tagliare.

Quante risme di carta si possono acquistare.

Quanti computer usati con LINUX preinstallato si possono fornire alle scuole Italiane.

Signor presidente,

lei non ha figli, non le serve una scuola, ma lei lo sa che noi, che i figli li abbiamo, stipuliamo, tutti gli anni, un’assicurazione per ogni figlio che mandiamo a scuola, ci costa 8 Euro e ne aggiungiamo 12 di contributo “volontario” per comprare le risme dei fogli di carta e tutto quello che serve a scuola e che lei non provvede a finanziare? O provvede a non finanziare.

No, lei non lo sa. Ma parla di buona scuola. Ma lei non sa se funziona, la sa che mancano gli insegnanti di sostegno? No! Lei non sa niente.

E pretende di decidere se sia giusto regalare un pozzo di soldi a quattro stradini Romani, per fargli fare un Ponte che non serve, e non trova pochi Euro per chiudere definitivamente le buche della strada bianca che va a Tontenano. Tanto quando si cambiano gli ammortizzatori dell’auto, mica fatturano a lei.

Tanto lei non è mica sindaco di Bucine.

Suvvia, mi son stancato, d’accordo, lo faccia, questo ponte così che si ricordino di lei per la targhetta. Però ci metta accanto, per favore, un’altra targa con il nome dei fortunati 100.000 che in quest’Italia così malridotta ebbero la gran fortuna di lavorar per lei. Ci metta, se vuole ma sarebbe comunque cosa carina, anche il conto degli stipendi portati a casa da questi numerosi eroi acciocchèsi sappia quanti denari furon spesi bene e quanti no.

Un saluto sentito da Bucine, terra di ponti.

Ponte DSC_3805_lzn
Ponte romano a Bucine
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Ponte della ferrovia a Bucine

 

 

Bucine

 

FONTI:
Wikipedia

Ansa

La stampa

Il fatto quotidiano e ancora il fatto quotidiano

la repubblica

Blog di Bucine

 

Leonardo e il Ponte di Bucine

Leonardo e il Ponte di Bucine.

leda_and_the_swan_1510_1515 attribito ad un allievo diLeonardo

Il ricercatore leonardesco Francesco Sordini è convinto che il ponte che si vede dietro Leda nel dipinto “Leda and the swan” (1510-1515) attualmente esposta alla Galleria Borghese di Roma ed attribuita ad un allievo di Leonardo, sia il ponte di Bucine, ponte Romano distrutto durante il secondo conflitto mondiale e mai ricostruito. Leggi qui.

Sembra che a questa conclusione lo studioso sia pervenuto studiando il paesaggio del quadro intorno al ponte, si vedrebbe con incredibile somiglianza il vallone in Pratomagno come lo si vede dal vecchio ponte di Bucine.

 Schermata del 2016-05-02 17:14:47 Schermata del 2016-05-02 17:14:24 Schermata del 2016-05-02 17:13:24

 

Sarebbe interessante pensare di ricostruire il ponte, preservando per sempre l’integrità dell’unica arcata sopravvissuta.

DSC_3805_lzn DSC_3807_lznIl sindaco Tanzini potrebbe avviare l’iter necessario a fare in modo che ciò avvenga.

Ci sono varie ragioni per farlo:

(ri)costruire un ponte è sempre positivo, meglio di un muro al confine o di una barricata, è un’idea di pace.

Mantenere e preservare dalla completa distruzione il ricordo, ed i ruderi di un manufatto così antico dovrebbe essere il primo impegno di ogni persona civile.

Evitare che l’ingegno ed il sudore dei costruttori Romani dell’epoca vada perduto.

A pochi metri dal ponte sono nato io, dalla finestra della camera natale posso ancora vedere i resti del ponte di fronte al mio sguardo.

Non è comunque concepibile in un paese Italiano di non fare nulla per preservare questo monumento. A cosa servono le sopraintendenze? E tutti gli altri boureaux burocratique, Dislocati a destra e a manca tra comune provincia e regione? Pieni di tecnici di livello che saprebbero come fare, se solo gli dicessero di farlo, per recuperare gli antichi splendori del sito.

Ma sembra evidente che si preferisca piangerci addosso, volere i turisti a visitare il nulla quando potremmo averci delle cose.

Non abbiamo i soldi? Chiediamoli a chi il ponte l’ha devastato. Alla Germania, alla UE, agli USA. Presentiamo un progetto di recupero serio e portiamolo avanti.

Se qualcuno è d’accordo con me per favore commenti l’articolo. Vedi mai che non sia possibile riportare ai vecchi splendori un monumento che le ragioni della guerra volevano perduto.

Giancarlo

Fonte:

Comune di Bucine