PD contro il Decreto Dignità

PD contro il Decreto Dignità

Da quando i 5 Stelle lo hanno proposto abbiamo avuto il PD contro il Decreto Dignità.

Perché?

Cosa dicono i PD?

Il Fatto quotidiano titola:

Decreto dignità, no all’aumento delle indennità per licenziamenti ingiusti. Il Pd sceglie la linea Confindustria e si spacca.

Il PD sta con confindustria? Sembra di si. La Serracchiani, ha presentato un emendamento al decreto legge per sopprimere un articolo che aumenterebbe gli indennizzi in caso di ingiusto licenziamento. Di Maio scrive: “Ma come si fa, ad essere contro questo articolo?

Giusto, ma come si fa??? Già il reintegro in caso di ingiusto licenziamento non c’è più, vogliamo anche far licenziare la gente ingiustamente e gratis? Ma questo è il PD? Ecco, hanno perso le elezioni e si capisce anche bene perché. Almeno uno dei perché.

PD contro il Decreto Dignità

PD contro il Decreto Dignità

Il PD è diventato PDC (Partito Della Confindustria).

Infatti anche Confindustria è molto contraria al decreto, direi che vi si oppone istericamente.

Confindustria teme che il decreto, anche dove pone ostacoli al reitero dei contratti a termine, favorirà una perdita di posti di lavoro, Il lavoro, oggi in crescita, domani sparirà. Le imprese disincentivate smetteranno di assumere. Smetteranno di assumere??? Ma come fa un imprenditore a imprendere, se non con l’aiuto di lavoratori? Che gli prestano quella forza lavoro di cui dispongono e di cui l’imprenditore ha bisogno? L’imprenditore che continua ad assumere a tempo determinato non creerà mai le basi del successo della sua impresa. Avrà degli schiavi, certo, ma non avrà persone d’esperienza che facciano quello di cui c’è bisogno.

Se un imprenditore ha veramente bisogno di un lavoratore, allora lo può assumerlo sicuramente.

Ora ancor di più, visto che se non riesce lo può licenziare quando e come vuole (Si chiama Jobs Act: la fatto il PD, l’ha voluto Renzi e la Confindustria non era contraria).

Bene! Se al PDC non piace questo decreto, approviamolo velocemente, è buono di certo.

Ceppoduro

Governo nuovo

Abbiamo un nuovo governo

Il governo nuovo ha già fatto tante cose, anche se i denigratori dicono il contrario. Cose che erano state promesse, scritte nel contratto, e che le stanno facendo. Miracolo.

Ma non voglio parlarvi delle cose che più fanno discutere.

Non vi dirò di azzardopoli, che finalmente cerca di mettere un freno al gioco d’azzardo, a quella mucca che, in Italia, tutti allatta, mettendo alla fame i cittadini.

Nulla dirò sulla dignità delle persone, del loro lavoro, della loro vita assieme a noi, che finalmente qualcuno tenta di tutelare, escluso coloro i quali son pieni di liquori  e se li scarti puoi vincerne ancora.

Non dirò neppure una parola anche sui trafficanti di schiavi, finalmente contrastati e non aiutati con il servizio taxi dei precedenti governi vergogna.

Il governo nuovo ci sta rendendo qualcosa

 

governo nuovo

Voglio farvi notare qualcosa di bello che il governo nuovo ha fatto, senza dirlo a nessuno e senza che nessuno se ne sia accorto.

Il governo nuovo ha reso qualcosa che è dei cittadini ai cittadini e non sono i compensi aggiuntivi delle cariche pubbliche o parlamentari, quello lo sanno tutti, anche se molti fanno finta di non saperlo e di non vederlo.

Il governo pubblica le foto, tutte le foto che lo ritraggono o che ritraggono i singoli ministri e sottosegretari nell’esercizio delle loro funzioni, sotto licenza “Creative Commons”.

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Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Che tu sei libero di:

  • Modificare — remixare, trasformare il materiale e basarti su di esso per le tue opere

A condizione di

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  • Non usare per scopi commerciali
  • Redistribuire con la stessa licenza

(per i dettagli vedi link sopra)

In soldoni significa che il materiale mediatico prodotto dal governo con i tuoi soldi è tuo e lo puoi utilizzare liberamente.

E scusate se è poco.

Giancarlo

governo nuovo governo nuovo governo nuovoFoto tratte dal sito del governo.

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Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

INCROCI

Prima o poi arriviamo sempre ad un bivio

Incroci

Gli incroci sono tanti, come le auto in giro, come le apette, le moto  e i motorini che vi passano e si incrociano.

Siamo tutti in giro, ci incrociamo continuamente.

Gli incontri agli incroci  non devono trasformarsi in scontri. L’incontro-scontro è pericoloso, si spendono soldi in riparazioni, si possono spendere anche vite, che non si possono riparare.

Come fare?

Il codice della strada ci aiuta ad evitare gli scontri negli incontri agli incroci. Ci fornisce le regole, tutte le regole da seguire, e gli strumenti per affrontare un incrocio senza scontro. Definisce la priorità delle strade. Posiziona segnaletica verticale ed orizzontale che ci rammenta cosa dobbiamo fare. Basta leggere. Inoltre dobbiamo guardare le strade dell’incrocio, verificare se provengono veicoli o persone e definire quali sono le modalità e le priorità per affrontarlo e rispettarle.

Chi proviene da una strada con diritto di precedenza passa per primo. Se tutte le strade che convergono all’incrocio hanno la stessa precedenza, passa per primo chi ha la destra libera, cioè chi non ha veicoli che provengono dalla strada alla sua destra.

Ci sono eccezioni? No! Se si esclude quando il veicolo sulla destra gira a destra e tu giri a sinistra e non ci sono altri veicoli che impegnano l’incrocio. Per capire chi gira dove, basta osservarne le “frecce”, gli indicatori di cambio di direzione. Lampadine gialle o rosse, posizionate ai quattro angoli del veicolo,  che lampeggiando indicano l’intenzione del guidatore di svoltare.

Funziona agli incroci

E’ bello si possono affrontare gli incroci in tutta sicurezza, almeno se non si è distratti, basta Osservare la situazione del traffico e le frecce degli altri veicoli.

Osservare: guardare con attenzione un oggetto o una persona.

Guardare: incrociare lo sguardo con il mondo circostante, dirigere lo sguardo in direzione di un luogo

Vedere: cogliere la luce che ci arriva agli occhi e decifrarne il messaggio. (per estensione) Valutare considerando anche le intenzioni altrui.

Se riuscissimo a guardare potremmo vedere cosa impegna l’incrocio e comportarci di conseguenza.

Ma se agli incroci, dove già i cartelli sono malmessi e ingombrano, qualcuno pianta della lavanda, che crescendo ingombra la visuale, non si vede più nulla.

La lavanda è bella e profumata ma andrebbe piantata nei campi dove può essere ammirata e annusata, non agli incroci.

Non so di che sia la competenza, ma la lavanda di questo incrocio andrebbe tolta.

IncrociEcco come si presenta ora.

A sx:

E a dx:Incroci IncrociSperiamo non succeda nulla.

Giancarlo