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Bombe e Bomber

All’Arabia saudita non far mancare nulla.

All’Arabia saudita non abbiamo mai fatto mancare nulla, gli abbiamo dato Bombe e Bomber.
Qualcosa da usare in casa qualcosa da buttare sullo Yemen.

A Gedda si è appena disputata la finale della supercoppa Italia.

I bomber del Milan e quelli della Juve sono sbarcati ed hanno giocato al “King Abdullah Stadium“.

Chissà se nelle stive c’erano anche bombe, quelle italiane che da quelle parti su usano contro gli Yemeniti?

Chissà se in cambio dello spettacolo le autorità Saudite faranno luce sui mandanti dell’omicidio Khashoggi?

Mhm, chissà.

bombe e bomber
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Italia nel mondo

Beh, comunque dato che abbiamo esportato l’Italia anche nel mondo Arabo. La meglio Italia, quella delle Bombe e dei Bomber. Gli insegneremo presto, anche a far funzionare i processi: Quanti ne abbiamo fatti per delitti di stato, tutti dai mandanti sconosciuti ed impuniti.

A Riad possono stare tranquilli, gli insegneremo anche quello.

Chissà cosa ne pensa Amnesty International o cosa ne dice il suo portavoce Riccardo Noury. Amnesty Internationa pensa che sia stato dato un calcio ai diritti umani. La RAI protesta davanti all’ambasciata a Roma, ma non evita di trasmettere la la radiocronaca della partita. Magari avrebbe dovuto pagare penali elevate, ma poteva trasmettere con meno enfasi la telecronaca? Forse no i telecronisti mettono enfasi in tutto ciò che fanno. Poi, altrimenti, i tifosi si annoiano e cambiano canale. Meno male che Mangiafuoco, una interessante trasmissione radio su radio uno RAI, ha parlato oggi del caso Khashoggi, cercando di ristabilire un po di par condicio.

Certo che ventuno milioni di Euro possono ripulire molte coscienze. In Lega Calcio non se la sono sentita di rinunciarvi per il rispetto dei diritti umani, come l’Italia non rinuncia, per un motivo simile, al commercio delle bombe.

Bombe e Bomber

Le bombe riusciamo ad esportarle, i Bomber no, li importiamo quasi tutti.

leggete le formazioni (in nero gli Italiani):

Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur (86′ Bernardeschi), Pjanic (64′ Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89′ Khedira), Dybala, Ronaldo.

Allenatore Allegri

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetá (70′ Borini); Castillejo (70′ Higuain), Cutrone (79′ Conti), Calhanoglu.

Allenatore Gattuso

Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J)

Espulsi: Kessié al 74′

Bene, alla fine ha vinto la Juve: uno a zero.

Ceppoduro

Bombe Italiane.

Bombe Italiane

Sembra che un nuovo carico di bombe Italiane sia in partenza da Cagliari Italia per Taif Arabia Saudita.

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Un carico di morte, sono bombe che l’aviazione di Riyad sgancerà presto sui ribelli Sciiti Yemeniti.

Da otto mesi l’Arabia Saudita è in guerra con lo Yemen e l’Italia non potrebbe fornire armi ad un paese in guerra, ma tant’è… Secondo l’ONU ci sono già stati migliaia morti civili, molti a causa degli attacchi aerei.

Ci sono anche voci discordanti, che ringraziano l’intervento militare Saudita e della coalizione a cui fa capo, ma dire che i bombardamenti portano la pace sembra davvero eccessivo e surreale.

Dovremmo smetterla di fornire armi ed armamenti alla coalizione Sunnita, ma Renzi è andato in visita ufficiale a Riyad senza dirci perché. Nemmeno ha tuonato contro la guerra, mi pare. Chissà perché? Allora dobbiamo tacere anche noi?

No.

Noi non vogliamo farlo.

Noi dovremmo smetterla di esportare morte.

Non ti senti sporco di sangue anche tu?

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Art. 11.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità
con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

XVIII.

La presente Costituzione è promulgata dal Capo provvisorio dello Stato entro cinque giorni
dalla sua approvazione da parte dell’Assemblea Costituente, ed entra in vigore il 1º gennaio 1948.
Il testo della Costituzione è depositato nella sala comunale di ciascun Comune della Repubblica per rimanervi esposto, durante tutto l’anno1948, affinché ogni cittadino possa prenderne cognizione.
La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica
da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.
Data a Roma, addì
27 dicembre 1947
ENRICO DE NICOLA
CONTROFIRMANO
Il Presidente dell’Assemblea Costituente UMBERTO TERRACINI
Il Presidente del Consiglio dei ministri ALCIDE DE GASPERI
V.
Il Guardasigilli GIUSEPPE GRASSI
Giancarlo

 

Fonte:

Il fatto quotidiano.it

repubblica.it

vita.it

governo.it

riforma.it

arabpress.eu