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Il TAV

Il TAV si farà, Mah!

Il TAV, un’opera meravigliosa, capace di far cambiare idea a tutti, o quasi.
Il M5S non ha cambiato idea, considera l’opera inutile e anacronistica ed è rimasto contrario.

Lega e PD erano contrari ed hanno cambiato idea.

Certo è comprensibile in un opera che gestisce tanti miliardi di Euro generi degli appetiti, e gli appetiti possono essere saziati in tanti modi.

Peccato che ci siano appetiti, peccato che si sia visto chi ce li ha, peccato che è troppo presto, ma quanti cadranno sotto la falce della magistratura per questi appetiti?
Scommettiamo su quali partiti saranno coinvolti?

Scommettiamo su quale sarà il rincaro dei costi?

Potremmo anche scommettere sul se e come entrerà in funzione l’opera, ma forse non sarò più qui a godermi il risultato della mia puntata.

Possiamo dire che il TAV è inutile?

Certo che possiamo dirlo, con certezza e senza tema di essere smentiti.

Il TAV è inutile, un inutile spreco di denaro.

A nessuno, se non ai costruttori, ai loro amici e sodali, interessa l’opera. Ai costruttori interessano i finanziamenti, ai sodali le mazzette. Mazzette che ci saranno, non so da chi a chi, ma ci saranno, hanno smesso di vergognarsi, forse ci diranno tutto, andando in prigione, senza nemmeno passare dal via.

Certo avere un treno merci veloce sarà importante, certo avere un collegamento diretto con Digione sarà ganzo, certo, certo.

Non vedo l’ora di poter inviare tonnellate di arance in Francia, non vedo l’ora di poter ricevere tonnellate di olio Spagnolo, non vedo l’ora.

Ah, dimenticavo, non vedo l’ora di inviare le mie pizze a Kiev, che ora si raffreddano troppo nel viaggio, ma per quelle il TAV non serve.

Sì con i miliardi di costi TAV si poteva finire il collegamento della due mari, magari collegandola alla E45, magari riparando il viadotto del PULETO rovinato, e gli altri in via di disfacimento, magari….

Certo con i miliardi del TAV si potevano recuperare i centri storici di Nocera Umbra,dell’Aquila e, chissà avanzare qualcosa per il terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908 o almeno del Belice del 1968, ma è semplicemente questione di priorità, non si può fare tutto e subito.

Facciamo il Tav.

Sì facciamolo, dai.

Ceppoduro

Immagine di copertina:

Description English: CRH3 in Changsha South Railway Station
Date10 March 2010
SourceOwn work
AuthorBrücke-Osteuropa

Investimenti

Discutiamo di investimenti pubblici.

Gli imprenditori, che si riempiono a bocca (e le tasche) con i nostri soldi, ci dicono che “Occorre far ripartire gli investimenti”. “Sbloccare i cantieri”. “Fare investimenti, pubblici, per far ripatire l’economia ed il PIL,”. “Spingere la crescita, contro la stagnazione e la recessione tecnica”.

Insomma che si spenda, che son tutti pronti a riscuotere.

Ma cosa danno in cambio di questi soldi?

Strade, ferrovie, viadotti, stadi, edifici malfatti fatti a risparmio. Loro risparmiano sui costi noi, che siamo signori, chiudiamo un occhio anche se spendiamo di più. D’altronde li vogliamo creare questi maledetti posti di lavoro? La vogliamo rilanciare l’economia?

Bene.

Anzi male. Perché tutti questi magnati (magnanti) non cominciano a spendere dei loro? Ammesso che ne abbiano, potrebbero fare loro gli investimenti necessari. Faremmo tutto con investimenti privati.

Investimenti

Un bel TAV (Treno Alta Velocità) che potrebbe collegarsi allo stadio di Roma, a quello nuovo naturalmente, con una lunga TAV (Tratta Alta Velocità) che, faremmo attraversare sopra o sotto il ponte di Genova. Tanto che ci siamo, potremmo continuare verso sud, verso il ponte sullo stretto, ci si arriverebbe in un attimo con un grande buco, tutto sotto la Salerno – Reggi Calabria. Un gioiellino Saremmo in Sicilia in un attimo, arance fresche ogni mattina se arrivassimo a riparare quelle due o tre Autostrade dissestate dell’isola Trinaricuta.

Naturalmente la riscossione dei pedaggi garantirebbe ai nostri eroici investitori una adeguata remunerazione ed un veloce rientro dei loro investimenti privati. Cribbio non è per questo che si fanno gli investimenti? Non è per questo che si mettono i pedaggi?

PIL alle stelle con gli investimenti.

Sarebbe davvero bellissimo, il PIL salirebbe a due, forse tre cifre. LA Germania in crisi per il basso livello del Reno rifornita da merci scaricate a Gioia Tauro che, in un batter d’occhio, passando da Lione, arriverebbero direttamente a Rotterdam.

Chissà perché continuano a chiedere investimenti pubblici?

Quale miglior investimento di quello privato? Non ci sono i fondi d’investimento, per l’appunto? Altro che la volatilità della borsa, altro che i fondi pensione, altro che! Un bel porto, un bel ponte, un bel treno, questo ci vuole!

Privatizziamo gli investimenti, che di questa eccessiva presenza dello stato nell’economia non se ne può più.

Ceppoduro