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Pari(gi) e Dispari(gi), un gioco pericoloso.

Pari(gi) e Dispari(gi)

Lo sappiamo, noi gente comune, cosa sta succedendo? Credo di no. Quello che è accaduto a Parigi da Charlie Hebdo a ieri sera non ha niente a che vedere con la religione, con l’immigrazione, con l’accoglienza, con l’etica. Forse neppure con la politica, che con le sue scelte ha certamente facilitato il compito ai terroristi. Pari.

E’ solo una questione economica, che poi si dissimula in politica, religione etica, immigrazione, ecc.

La prima spartizione del mondo è stata fatta tra uomo di Neandertal e uomo sapiens che per le loro diverse capacità intellettive e motorie si sono subito fronteggiati e combattuti. Ad armi pari?

Poi l’uomo sapiens, dall’Africa, ha popolato il mondo, anche il nostro.Map-of-human-migrations

World map of human migrations, with the North Pole at center. Africa, harboring the start of the migration, is at the top left and South America at the far right. Migration patterns are based on studies of mitochondrial (matrilinear) DNA. Dashed lines are hypothetical migrations. Numbers represent thousand years before present. The blue line represents area covered in ice or tundra during the last great ice age. The letters are the mitochondrial DNA haplogroups (pure motherly lineages); Haplogroups can be used to define genetic populations and are often geographically oriented. For example, the following are common divisions for mtDNA haplogroups: African: L, L1, L2, L3 Near Eastern: J, N Southern European: J, K General European: H, V Northern European: T, U, X Asian: A, B, C, D, E, F, G (note: M is composed of C, D, E, and G) Native American: A, B, C, D, and sometimes X

In seguito, con l’impero Romano abbiamo vissuto una nuova spartizione del mondo, I romani, la popolazione più medio orientale d’Europa, forse solo seconda solo agli etruschi, con cui conviveva, hanno conquistato e “civilizzato” i “barbari” del nord, popolazioni che sicuramente avevano perso le caratteristiche somatiche degli antichi sapiens Africani. Mentre civilizzavano, hanno aperto strade che hanno collegato, quindi unito, il mondo; che subito si è di nuovo diviso con la nascita delle grandi religioni monoteiste che devono il loro successo alla capacità di aggregazione e sottomissione della gente e soprattutto alla loro intolleranza fondamentalista, che le contraddistingue almeno per la matrice Cattolica e Musulmana. Da allora in poi la situazione è precipitata e la capacità di convivenza pacifica drasticamente diminuita e il mondo non è più stato unito. Maggiori erano le possibilità di movimento di mezzi e persone, minore era la capacità di convivenza. Nel mondo si sono succedute “invasioni barbariche”, “crociate”, aggressioni, spartizioni e sfruttamenti “coloniali”, “guerre” locali e mondiali. Oggi il mondo occidentale vive sullo sfruttamento, passato e presente, di quello sud-orientale.

E ne vive, ne viviamo, bene! Ma possiamo continuare a farlo? Non se gli sfruttati non ce lo permetteranno più. Prima o poi dovremo abbassare gli standard di vita, nessuno è disposto a farlo, quello che sta accadendo è un buon modo per farlo senza che lo decidiamo noi, ci viene imposto dall’esterno, da popolazioni diverse da noi, con altre religioni. O accettiamo di ridurre il nostro livello di benessere o combattiamo. Ma anche combattendo perderemo benessere, come conseguenza del conflitto. La nostra libertà diminuirà in funzione di leggi speciali che saremo però disposti ad accettare ed anzi evocheremo a gran voce. In periodi di tensione, di conflitto, di guerra aperta, in nome della nostra sicurezza, saremo disposti ad essere più poveri e meno liberi, inoltre saremo disposti ad uccidere ed a farci uccidere.

Poi alla fine si raggiungerà un nuovo equilibrio, una nuova economia globale.

Io credo che neppure allora gli sfruttati, che adesso ci terrorizzano ribellandosi, otterranno quello che chiedono, anzi, saranno più poveri e malridotti di adesso, no non troveranno un mondo migliore. Noi, invece, ne troveremo sicuramente uno peggiore, del nostro anche se forse migliore del loro, torneremo verso un nuovo medioevo, un medioevo avanzato, ma pur sempre buio e minaccioso, dove grandi masse riusciranno a malapena a sopravvivere e dove “Signori” o “Nobili” o “Politici” o “membri del Clero” continueranno, per governarci rettamente, a vivere ben oltre i loro ed i nostri limiti. Dispari.

Insomma non cambierà niente, se non che ci sarà una nuova suddivisione del mondo e noi saremo ricacciati in basso, qualche girone infernale più sotto, per ricominciare, grazie a qualche mente illuminata, a ricercare felicità ed autodeterminazione, che se le trovi non te ne accorgi nemmeno. Pari.

Giancarlo

Croceiffel pari
Croceiffel 2015

Lettera a Francesco.

Lettera a Francesco,

Francesco, ho sentito alla radio che, nel tuo discorso in Sri Lanka, hai ribadito come la libertà religiosa sia un diritto fondamentale dell’uomo.Frase che poi ho trovato anche in articoli di stampa, come su repubblica.it

Papa Francesco, in 500.000 alla messa sulla spiaggia di Colombo
"La libertà religiosa è un diritto fondamentale. 
La Chiesa in Sri Lanka non chiede altro che poter portare avanti la 
sua missione": Così papa Francesco alle 500.000 persone che hanno 
partecipato alla messa celebrata sulla spiaggia di Colombo. 
In occasione della canonizzazione del primo santo del paese, 
il sacerdote Giuseppe Vaz.

FrancescoE’ un’affermazione che sottoscrivo del tutto, anche se in nome di Dio, del loro Dio, diverse religioni hanno procurato massacri umanitari indescrivibili ed inaccettabili. Alcuni non ancora divenuti storia, ma riportati dalla cronaca recente.

L’uomo, intendo il genere umano, deve essere libero di esprimere le sue convinzioni, specialmente le più intime e profonde, sempre e comunque. E noi, intendo sempre il genere umano, dobbiamo fare di tutto perché lo possa fare liberamente e senza conseguenze.

A questo punto

A questo punto devo dire, con grande dispiacere, di non averti sentito affermare una seconda cosa. Ma forse perché la stampa non lo ha riportato, non considerandolo degno di nota. Magari lo hai detto ma io, purtroppo, non ho potuto sentirlo. Non ho sentito, dicevo, affermare da parte tua che questo diritto fondamentale comprende il diritto di non seguire nessuna religione.

FrancescoMagari non è possibile che il massimo rappresentante di una religione si spenda per affermare questa versione del principio, ma sono sicuro che sia necessario e condivisibile.

Sono anche certo che anche tu lo condividi.

Io farò sempre il possibile per permetterti di esprimere le tue convinzioni e di praticare la tua religione, come lo farò per quelle di altre persone che ne hanno di diverse da te. Mi piacerebbe sentire dalla tua voce che anche tu lo farai per le mie e mi permetterai di non praticare alcunché. Poi che gli altri faranno lo stesso per noi.

Le mie idee non penso siano utopiche, probabilmente sono ancora solo in anticipo sui tempi e sugli avvenimenti.

Ma sono sicuro che sei d’accordo con me.Lettera Francesco

Grazie.

Giancarlo