Finalmente una buona notizia.
Finalmente.
Anzi più che buona, bella. Di quelle che scaldano il cuore e fanno pensare che non tutto è perduto.
Ci sono ancora persone in grado di ragionare e di fare le cose giuste. Soprattutto hanno il coraggio di farle, perché in questi giorni bui ci vuole tanto coraggio per essere giusti.
Per dire il vero.
Per fare il bene.
Ma non per fare un bene ipocrita, un bene disinteressato, senza ritorno.
Comunque stiamo ai fatti, dicono che una signora Giapponese ha proposto la Costituzione Giapponese, e quindi il popolo Giapponese, per il Premio Nobel per la pace, proprio per via della loro Costituzione che ripudia la guerra e addirittura l’idea di organizzare un esercito.
Finalmente,
anche se la Costituzione gli è stata imposta dai vincitori alleati, alla fine della seconda guerra mondiale, dopo le stragi vergognose di Hiroshima e Nagasaki, quindi anche se non è un’idea loro, la cosa bella, però, è che l’hanno applicata e rispettata. Che bello, che gente dritta, educata. Guarda che cosa può fare l’educazione di un popolo.
Finalmente, peccato che
in Italia l’educazione l’abbiamo smessa, da tanto tempo.
Però una costituzione pacifista l’abbiamo anche noi, e noi l’abbiamo scritta, sottoscritta e, finora, difesa.
(Approfondisci, altro o ancora di più) (Costituzione Italiana)
Vorrei che qualcuno proponesse anche la nostra, non conosco la Giapponese, ma la nostra si. E non può essere meno bella e pacifista dell’altra.
Chi può, chi sa come farlo, lo imploro, lo faccia, la proponga a Stoccolma.
Proponga, proponiamo la nostra costituzione per il Premio Nobel per la Pace. E se il premio non ce lo danno comunque divulghiamola, leggiamola, leggetela o fatela leggere ai vostri figli, ai vostri amici, anche, persino, ad un Giapponese. Perché no?
Grazie
Giancarlo
Fonti: Il Fatto Quotidiano The Huffington Post Japan, Nobel Prize, GlobalPost, PBS