Quello che non c’è
Cosa c’è in Italia?
Meglio dire cosa non c’è, dovremmo fare prima.
Non c’è la banda larga.
Non c’è cura per le carreggiate stradali.
Non c’è neppure per la segnaletica orizzontale.
Non c’è cura per l’erba che cresce.
Non c’è benzina o gasolio per le auto delle forze dell’ordine.
Non c’è il servizio militare di leva.
Non c’è buona scuola.
Non c’è buona università.
Non c’è buon governo.
Non c’è impedimento all’obiezione di coscienza, ma non a questa obiezione di coscienza.
Non c’è laicità.
Non c’è liceità
Non c’è lavoro.
Non c’è verso di avere la pensione.
Non c’è pace.
Non c’è onestà.
Non c’è…
Cosa?
E’ interessante sentire gli argomenti di chi sostiene l’attuale governo, di chi sosteneva i precedenti, di chi sosterrà i futuri.
Nessuno ha, o aveva o avrà, dubbi.
Finalmente un cambiamento, finalmente possiamo fare. Possiamo cambiare. Possiamo,,,
Ma non importa quale sia la maggioranza in parlamento, sempre la sessa storia, alla fine non è stato fatto per colpa delle opposizioni, o delle forze oscure, o del vento, di scirocco.
Abbiamo un’infinità di accise, tasse e pseudo tasse, contributi volontari e donazioni, 2, 3, 4 otto per mille; ma mai un soldo da spendere per quello che ci si proponeva, con le buone intenzioni, in campagna elettorale.
Quello che viene fatto, viene fato male: tanto possiamo migliorarlo dopo.
Intanto abbiamo delle leggi dementi che non verranno mai corrette se non da altre altrettanto dementi; che non le cambieranno ma si aggiungeranno ad esse, complicando la materia.
Sincerely
Ceppoduro