terremoto

Terremoto

Terremoto su Radio-RAI

In RAI ci tengono al terremoto, ci tengono informati. C’è una diretta in corso da ieri dove ci spiegano e ci rispiegano tutto sull’accaduto, sui, terremoti, sui come, sui perché, sui quando, aggiornando continuamente il numero delle vittime.

Forse l’aggiornamento sul numero delle vittime è l’unica utilità della diretta, ma esistono altri mezzi per informare tempestivamente, ad esempio i giornali radio e gli speciali dell’ultima ora, se ci sono novità.

terremotiPer il resto una fiera dell’ovvio, con esperti, ingegneri, geologi, direttori di giornali (???), politici sempre a ripetere la stessa solfa.

Terremoto devastante perché superficiale.

Terremoto devastante per la tipologia delle costruzioni.

Un terremoto devastante perché il sottosuolo è rigido.

Terremoto devastante perché non si possono prevedere i terremoti.

Terremoto devastante perché non si erano prese le misure antisismiche necessarie.

Ma…

Ma che ci vogliano ore ed ore di trasmissione per dire queste ovvietà, non lo capisco, non sembra corretto, etico, logico, intelligente, umano…

Ripetere due volte le stesse cose in radio è necessario, non tutti sono in ascolto allo stesso momento, ovvio, ma ripeterlo per 24, 48 ore ogni dieci minuti?

Schermata del 2016-08-25 14-37-30Il geologo Paolo Monaco racconta il tutto in tre post su Facebook, in cinque minuti si legge quello che c’è da sapere, e soprattutto quello che c’è da dire, su quanto è accaduto.

Ecco i tre post in fila.

1

La terra trema: noi a Perugia bene, ma verso il reatino e a NE e S dei monti Sibillini è uno sfacelo. Mi ero appena alzato e vibrava forte il letto. Ho subito pensato ai Sibillini, cosa che ho risposto a mia moglie che mi chiedeva, perché è zona molto sismica e piena di faglie antiche e recenti.

E purtroppo ci ho beccato da geologo, pensando ad un terremoto superficiale (pochi km di profondità) come è stato, dato il sistema di onde percepite. Temevo prima o poi succedesse, visto il prolungarsi del silenzio per troppo tempo. Ora la situazione è gravissima specie verso l’epicentro e alcuni paesi sono rasi al suolo. Vedremo i danni e la situazione col passare delle ore. Speriamo si possa salvare più gente possibile.

2 

SISMA: qualche notizia per informarvi da geologo. Il problema è antico ed interessa tutta l’Italia. Le mappe sismiche e le nuove ricerche portano ad una microzonazione, nel senso che si deve costruire molto bene in alcune zone e ancora meglio in altre (dipende dal tipo di sottosuolo sotto le case).

Nuovi strumenti stanno uscendo e studiano i microsismi che rappresentano a volte i precursori dell’accumulo di energia in regioni dove negli ipocentri si scatenano forti energie con lo sblocco di faglie che si rompono sotto forma di grandi terremoti.

In Appennino i danni forti agli epicentri indicano terremoti in zone superficiali (qualche km di profondità, generalmente 8-10 km), con sistemi di faglie generalmente in direzione appenninica ((NW-SE) ben conosciuti dai geologi dalla sismica di sottosuolo e di magnitudo attorno a 6.0. Spesso l’energia si trasferisce a Nord o a Sud creando altri terremoti come è successo da Amatrice s sud fino a Norcia a nord.

Occorre costruire e ristrutturare le case per reggere almeno a questo grado di magnitudine (in Giappone sono tutelati fino al grado 7.0) , ma per costi, interessi e ragioni politico-amministrative purtroppo non si fa. Occorre muoversi da subito in tal senso per prevenire ed usare la tecnologia a disposizione, oltre che informare sempre e correttamente la popolazione, anche con prevenzione a scuola.

L'immagine può contenere: sMS

Commenti:

 Per esempio a Norcia si è ricostruito molto bene in modo antisismico >6 dopo due sismi molto forti (1979 e il seguente). Infatti oggi, pur durando la terza scossa assai (oltre 120 secondi) la forte magnitudo (oltre 5) le case hanno avuto pochissimi danni.
Questo vuol dire che attualmente il solo modo di difendere l’Appennino dai terremoti è la ricostruzione delle antiche case in modo antisismico. Per i palazzoni e i condomini la cosa è fattibile anche se più complicata. Ma occorre impegno di tutti, e adeguarsi x legge alla magnitudo 6.0 se vogliamo salvare il nostro patrimonio nelle zone a sismicità (pericolo sismico) elevata.

3

SISMA 2: ancora due parole da geologo. Perché’ gli effetti sui paesi appenninici sono cosi’ distruttivi, e come difendersi? Innanzitutto gli effetti distruttivi sono legati proprio alla struttura del nostro Appennino. Una catena giovane geologicamente attiva, allungata in senso NW-SE e piena di faglie che da superficiali si spingono fino ai 6-8 km e 10 km di profondità’.

E che si intrecciano come una ragnatela (scusatemi l’espressione non proprio corretta). Il fatto che il cosiddetto sciame sia sempre composto da almeno 500 repliche di terremoti vicini tra loro, quasi nella norma allungati nel senso appenninico, ci indica proprio questa ragnatela che si espande e segue tutto l’Appennino.

E’ praticamente impossibile stabilire dove si avrà’ la 501 scossa la 502ma e cosi’ via. Il fatto che tutto lo sciame sia superficiale induce moltissimi danni alle case e ai paesi, in quanto le onde si propagano verso la superficie secondo microzone di flusso concentrato poco difficili da stabilire (ecco perché’ nasce la microzonazione sismica aggiornata ogni anno e sempre in evoluzione).

Ovviamente.

Ovviamente i flussi sono fortemente legati alle strutture geologiche e ai tipi di sedimenti stratificati. Noi geologi lavoriamo da tantissimi anni, senza fondi e solo con la nostra passione, per cercare di capire e approfondire tutto l’insieme, che non e’ per nulla facile.

Molto e’ stato fatto grazie anche all’INGV (vedi foto sotto) ma moltissimo e’ ancora da fare. Come difendersi ? L’unico modo di difendersi e’ costruire e ricostruire con le nuove tecnologie, per resistere a un 6.0 di magnitudo. Il 6.0 basterebbe, visto che il 99% e’ sotto questa soglia.

Il Giappone, come ho detto, lo sa bene, e convive da sempre con sismi >7 a volte fino a 8 di magnitudo, costruendo per tutelarsi da questa entità’ di scosse. Il sistema del Giappone e’ tremendo, in quanto sta vicino ad una subduzione crostale, in condizioni veramente critiche, quindi geologicamente molto peggio di noi.

Cosa ci vorrebbe?

Occorre pero’ che in Italia la politica, la burocrazia, l’ottusità’ degli amministratori e la miopia della gente (interessata molto più’ alla Juventus…), si coordini per fare, per adeguare, per ristrutturare, per normalizzare da subito in tal senso le case, senza aspettare il prossimo devastante terremoto e contare le vittime e fare scorrere lacrime.

Tutti devono fare la propria parte. Noi geologi lo diciamo da anni, ma ci chiamano solo a raccogliere i cocci….informare, fare, agire, non lasciarsi prendere dal panico e amare i nostri paesi vuol dire preservarli giorno per giorno. Buongiorno

Terremoto
Che dite?
Quanto ci vuole a spiegarlo?
Avete capito?
Io si.
Tutto lo sciame sismico radiofonico e mediatico in genere, non serve a nessuno.
Non certo ai terremotati.
Ai parenti dei deceduti vada il nostro più sentito cordoglio.
Giancarlo

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