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Potevano risparmiarcelo

Quei senatori potevano risparmiarcelo


Si, potevano risparmiarcelo ma non l’hanno fatto. 71 senatori hanno richiesto, come peraltro previsto dalla costituzione italiana, di consultare il corpo elettorale con un referendum confermativo, dopo che era passata in parlamento la legge di modifica costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.

“Che c’è di strano?” già altre tre volte abbiamo votato. Due volte ha vinto il si, confermando la modifica e due il no, bocciandola e tornando alla situazione precedente.

Beh, di strano ce n’è

Prima cosa, la più evidente, è che tutti erano d’accordo con questa legge, praticamente nessuno, in parlamento e nel paese, vi si è opposto prima. 71 senatori, sono molto più dei 64 (un quinto dei membri del Senato) necessari ha chiesto il referendum. Un quinto è il 20% del totale ed anche nell’ultima votazione ha votato a favore il 98% circa dei senatori. Perché hanno cambiato idea? Perché non discuterne prima, durante le votazioni in Senato e alla Camera? Il dubbio che volessero fare i furbi sorge spontaneo, la certezza non possiamo averla ma…
Questi signori volevano assolutamente mantenere i posti disponibili in parlamento, contando di essere rieletti ad perpetuum, ma hanno votato si nei vari passaggi parlamentari, contando sul fatto che la legge non si sarebbe fatta per un motivo o per l’altro, come è sempre successo in passato.

Ma non avevano fatto i conti con gli italiani.

Ed allora fatto il male, passata la legge, hanno cercato il rimedio. Questo referendum.

Che per fortuna hanno perso, prendendo una tranvata memorabile con oltre due terzi degli elettori favorevoli.

Per i partiti questa legge è devastante, avranno meno poltrone da spartire, quindi minori possibilità di scambio ed i loro segretari meno potere.

Potevano risparmiarcelo

Ma non lo hanno fatto, una tornata elettorale costosa, con enormi difficoltà organizzative a causa della pandemia ancora in corso. Una spesa che poteva bene essere usata per altro.

Potevano ma non hanno rinunciato ai loro privilegi, ovvero hanno provato a mantenerli, come i vitalizi.

Per fortuna molti di questi non saranno rieletti alle prossime politiche, ci hanno fatto spendere, ma non spenderemo più per loro.

Finalmente avremo un parlamento più snello e, se saremo accorti nelle votazioni, anche migliore, più produttivo, più legato ai problemi che ci affliggono e che da noi è chiamato a gestire.

Sono molto soddisfatto, questo venti-venti che sembrava di merda, invece qualcosa di buono lo ha portato.
Potevano risparmiarcelo e quando andremo ancora alle urne non avrò vuoti di memoria.

Giancarlo