Archivi tag: referendum popolare

Si…no … si!

Referendum popolare confermativo

Si…no … si. In questi giorni pre-votazioni si infervora il dibattito sul referendum confermativo del taglio dei deputati e dei senatori. Tanti sono a favore del sì. Ma chi è a favore del no fa sentire, e molto, la sua voce. E’ chiaro che i meno attivi sono i sostenitori del si, visto il consenso che la riforma ha nel paese e l’ampia maggioranza con cui è passata in ben 4 votazioni parlamentari.

Ma se siamo quasi tutti d’accordo nell’effettuare il taglio quali sono le argomentazioni dei contrari? Me lo sono chiesto molte volte, ed ho cercato di seguire e capire le loro ragioni.

Per gettare

le basi dell’articolo bisogna dire che il referendum chiede di confermare il testo della legge costituzionale: “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 12 ottobre 2019.

Approvato in via definitiva dalla Camera l’8 ottobre 2019, il testo di legge prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato.

Si…no. A causa

di un passaggio al senato dove il provvedimento non è passato a maggioranza qualificata (voto contrario del Partito Democratico e di Liberi e Uguali, allora all’opposizione) e nonostante nell’ultima votazione la maggioranza dei favorevoli sia stata qualificata il Senato (un quinto dei suoi membri) aveva la facoltà entro i tre mesi successivi all’approvazione di chiedere il referendum confermativo. Così è stato fatto da 71 senatori, ed eccoci qua.

Dopo il voto conteremo favorevoli e contrari e la tesi che prevarrà porterà alla modifica od al mantenimento del numero dei nostri rappresentanti.

Si…no. Cosa dicono

quelli che non vorrebbero ridurre il numero dei parlamentari?

La più convincente che ho sentito: “L’unico risultato secondo me sarà avere un parlamento ancora più oligarchico e privo di quel minimo di pensiero critico offerto dalle minoranze più illuminate di questo paese, per cui voto no”.

Oppure: ”Per me il top è no con riduzione del 50 % dello stipendio (e sarebbero ancora pagati troppo.…)”.

Ovvero i sostenitori del no considerano il taglio dei parlamentari ad un taglio di rappresentatività e democrazia o, addirittura, alla fine del pensiero critico parlamentare.

Beh, posso dirvi

di non preoccuparvi, se il vostro parlamentare sarà eletto da più persone sarà più forte nel rappresentarvi (se lo vorrà, vista l’assenza di vincolo di mandato).

Il pensiero critico, gli sherpa della politica, quelli che non ci saranno più o ce ne saranno di meno nel novo parlamento, non l’hanno mai avuto ne mai lo possederanno, sono messi li da capi partito (o capi bastone) e non possono ribellarsi, non se vogliono aspirare a rientrare in parlamento la volta dopo.

Di questi meglio averne pochi.

Andate e votate si.

Non essendo necessario il quorum potrebbero bastare pochi elettori si per annullare questa magnifica opportunità che finalmente abbiamo la possibilità di cogliere, ma che se non lo facciamo forse non capiterà più, almeno non ai nostri figli.

Io voto si!

Giancarlo

Fonte informazioni: wikipedia