La dispersione ottica di Newton
Newton, studiando la dispersione ottica di un raggio di luce bianca che attraversa un prisma di vetro, dove si scompone nei vari colori, si accorse per primo che:
Cambiando la direzione dei raggi colorati con una lente, in modo che convergessero in un secondo prisma, si riotteneva la luce bianca.
Invece isolando un raggio colorato e facendolo passare per un prisma esso rimaneva invariato.
Newton concluse che la luce bianca era formata da tutti gli altri colori messi insieme. Gli studi sulla natura della luce lo portarono a capovolgere la teoria di Hooke. Secondo il quale i colori derivavano dalla rifrazione sui diversi materiali. Newton affermò invece che il colore non è una qualità dei corpi bensì della luce stessa.
Onde o corpuscoli?
Dopo alcuni dubbi iniziali, egli divenne un convinto sostenitore della teoria corpuscolare della luce. In base a tale concezione, la luce è costituita da microscopiche particelle che vengono lanciate dalla sorgente in tutte le direzioni e con velocità elevatissima.
Le sue ricerche sulla luce sono raccolte in tre libri chiamati Optiks. In essi vengono descritte le leggi dell’ottica geometrica, i fenomeni della riflessione e della rifrazione. Vi si afferma anche che a ciascun colore corrisponde un diverso indice di rifrazione e che la luce bianca del Sole può essere scomposta, mediante prismi, nei sette colori dello spettro che la compongono.
Newton Visto da Blacke
Il dipinto di William Blake “Newton, divin geometra”.
Blake era anche un poeta ecco un suo verso.
« The imagination is not a State: it is the Human existence itself. » « L’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa. » |
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(William Blake)
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Il suo pendolo
Sir Isaac Newton (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1727 moriva oggi 20 Marzo nel 1727, più sopra alcune immagini delle sue idee, e che idee. Anche se non le condivido tutte, anzi pochissime, era, comunque, un genio.
Che altro dire.
Giancarlo