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La verità. Vi spiego cos’è la verità.

La verità.

Cosa sia la verità l’ho scoperto stasera ascoltando la radio.

La televisione non l’ascolto quasi più. E’ inguardabile, ma anche starla a sentire mette in  serio imbarazzo chiunque conosca i rudimenti della lingua e/o ragioni con la sua testa.

LA Verità autoradio2

Comunque alla radio, conducevano il programma un uomo ed una donna. Il conduttore parlava con un nostro connazionale residente in Scozia, non conosco l’argomento della intervista, che era già iniziata quando mi sono messo all’ascolto, ma quasi certamente verteva sulle ultime elezioni presidenziali americane paragonate al referendum sulla BREXIT e al precedente referendum sulla indipendenza della Scozia dall’Inghilterra.

Votato per l’indipendenza

Penso di aver capito che nella famiglia dell’ospite le figlie abbiano idee diverse, ad esempio le due maggiorenni, abbiano votato per l’indipendenza della Scozia, contrariamente al padre.

Allora, alla fine, la conduttrice ha chiesto all’ospite se avrebbe guardato la partita Scozia Inghilterra alla TV questa sera e se le figlie lo avrebbero fatto tifare Scozia. Lui ha risposto di non essere più il gestore del telecomando, ormai da tanto tempo, che comunque, anche se non avesse visto la partita, sperava vincesse la Scozia, naturalmente.

Vincerà l’Inghilterra

Allora il conduttore ha chiosato: “Mi dispiace ma stasera la Scozia è data 10 a 1, dovrà rassegnarsi alla vincita dell’Inghilterra”.

La verità autoradio

ECCO! Ho capito. La verità è degli allibratori. Il conduttore radiofonico sapeva, sa come va il mondo e mi ha convinto.

I sondaggisti non ci azzeccano più, ma i bookmaker si. Ormai nel linguaggio comune si usa riportare a quanto è dato un avvenimento nelle scommesse per capire come andrà a finire, per decidere se è vero, se crederci o no.

La verità

“La verità sta nel mezzo” si diceva, no, non è più vero la verità sta nella quota. Gli allibratori, non buttano i soldi, se danno qualcosa, qualcuno, perdente, la verità è che quello perderà.

Forse è vero che l’allibratore conosce la verità ma i nostri media non conoscono la vergogna. Ma come si fa a riportare le quote degli allibratori, così, come fosse una cosa naturale? Come fosse un’informazione neutra, neutrale? A conferma di un fatto non ancora avvenuto? Non si rendono conto che possono instillare il “demone del gioco” negli ascoltatori? Sono untori, untori come quelli della peste di Milano.

Non tutti sono immuni dall’unzione.
Molti giocano, giocano, giocano e si rovinano e rovinano quelli che gli stanno intorno e spendono e spandono e poi spendiamo, noi, per curarli ed il nostro conduttore… non se ne cura, oppure se ne rende conto, lo sa bene e l’ha fatto scientemente. E’ un untore.

E allora ragiono, penso e discuto con voi:

Ma come siamo caduti in basso?

Specialmente la televisione, e la radio, specialmente quelle pubbliche, che dovrebbero essere fuori dalla mischia, senza interesse di genere. Apparecchi che dovrebbero divulgare “la verità”, quella vera, quella non quotata nei listini dei bookmaker, quella che ci faceva dire:” E vero, l’ha detto la televisione”.

Viene voglia di staccare la corrente, cosi non si paga il canone e neanche più gli allibratori.

Ceppoduro

Scommettiamo?

Nel 2013

Scommettiamo?

Nel 2013  400.000 persone giocavano scommesse online ogni mese, ci informa il giornale.

Sempre da il giornale: ma ad un convegno di categoria le aziende del settore si lamentavano del calo di introiti 135.000.000 di € contro i 175 di 3 anni prima.

Nel 2014, ci dice un giornale on line di informazione sulle scommesse, che le scommesse sportive in Italia sono in crescita. Raccolti nel 2014 4.219 milioni di Euro (+11,6%).

Il sole 24 ore a proposito dell’anno scorso titola: Scommesse, giro d’affari da 2,7 miliardi nel 2015, contro i 2,62 dell’anno precedente.

Ma sembra parlare solo di calcio escludendo il gioco online.

Insomma sui numeri delle scommesse tutti danno i numeri (a caso). L’incertezza regna sovrana, fra chi si lamenta e chi no. Basta fare una ricerca su google, digitando scommesse, che escono almeno una decina di nomi diversi di agenzie di scommesse.

Scommettiamo?

I siti non autorizzati vengono inseriti in una black list dalla agenzia delle dogane e dei monopoli Italiana. Una lista “nera” dei siti illegali, aggiornata costantemente. La lista viene distribuita a tutti i provider ADSL italiani, che li filtrano. Questi siti in black list risultano quindi oscurati e, teoricamente, inaccessibili in Italia.

Potete consultare l’intera black list costantemente aggiornata direttamente da questo link ufficiale. Attualmente (l’ultimo aggiornamento è del 2 luglio 2015), ci sono ben 5.436 indirizzi web non autorizzati inseriti nella lista nera.

Oppure, più semplicemente, potete fare una ricerca sui concessionari autorizzati. Provando ad accedere ai siti oscurati utilizzando i DNS dei provider italiani (Alice, Libero, Infostrada, Tiscali,  Vodafone, TeleTu, Wind, Fastweb…) si viene reindirizzati verso la pagina di Sogei che mostra il seguente avviso:

AVVERTENZA – SITO NON RAGGIUNGIBILE …

Bene, siamo protetti!

Scommettiamo?

E sul gioco direte che non c’è nulla di male sono scommesse consentite e le agenzie autorizzate, tutto normale. Io dico, invece, che è una vergogna 3-4 miliardi di Euro in gioco, buttati al vento, inutili, anzi dannosi.

Sembra che il fisco incassi qualche milione daò gioco delle scommesse, ma anche qui poche informazioni e confuse. E anche lui, il fisco, specula su questo vizio, anche se poco. Da quanto abbiamo potuto vedere, la tassazione è fissa del 2-3% o del 5-6% a seconda dei tipi di scommessa, quota fissa o meno, indipendentemente da quanto l’agenzia guadagni, e forse non deve pagare altro, chissà?

Comunque potete trovare tutto nel sito dell’agenzia delle dogane e dei monopoli, io mi ci sono già divertito abbastanza. (il link è sotto).

Cerchiamo di concludere: ci riempiamo la bocca con la crisi e poi scopriamo queste cose. Vergogna!Scommettiamo femminile1Italiani, è certo, siete fessi e non meritate altro, ben vi sta! Perderete tutto, in banca o al bar oppure online, che tanto quelli giocati son tutti soldi persi, lo sapete, ma ve lo dico lo stesso, non vincerete mai.

Un’ultima cosa che mi preme sottolineare è la vergogna, doppia, del passaggio delle quote delle scommesse dei principali operatori del settore sulle e durante le trasmissioni sportive, soprattutto quelle di calcio.

Scommettiamo Thomas_Hemy_Sunderland_v_Aston_Villa_1895_A_Corner_KickCalcio rubato: prima passava una partita in diretta, la Domenica, sulla RAI gratis. Sulla radio davano la sintesi delle altre partite, gratis. La sera facevano vedere sintesi delle altre partite e tutti i gol, gratis. Ora il calcio è offerto criptato prima su una piattaforma poi su un’altra, entrambe rigorosamente a pagamento, con almeno una partita quasi tutti i giorni della settimana.

Scommettiamo.

Paghiamo per vedere la partita e ci passano la pubblicità invogliandoci a giocare.

Fessi, siamo proprio dei fessi.

Buonanotte.

Giancarlo

Scommettiamo pallone

fonte:

Il giornale

Jamma

Il soloe 24 ore

Scommessse legali

Agenzia delle dogane e monopoli