Sondaggi.

Già mi avevano cercato ma non ero in casa, parla un uomo, giovane dalla voce. Mi dice di essere un incaricato per un sondaggio sulla qualità del servizio trasporto della regione Toscana.

Mi ha domandato se corrispondeva al vero che un membro della mia famiglia utilizzava treno e autobus con il servizio tariffario Pegaso con indicatore ISEE e Pegaso card. Voleva sapere se era vero che percorreva una certa tratta, voleva conferma da dove partiva e indicazione di quante volte a settimana.

Serviva per verificare le tratte più utilizzate, così mi ha detto.

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Ma se sapeva tutte quelle cose perché mi ha chiamato? Perché non ha controllato da solo?

Il tipo si è risentito quando mi sono risentito io e gli ho chiesto chi fosse. Si è risentito ancora. quando gli ho detto che se voleva far qualcosa bastava far arrivare i treni in orario o mettere più pullman. E si è ancor più risentito quando gli ho detto che mi sembrava facesse domande invasive della nostra vita privata.

Si è inalberato di più quando gli ho detto che non sapevo chi fosse.

E quindi anche quando gli ho detto che non volevo fargli sapere da dove partisse mio figlio, per fare cosa, ne quante volte lo facesse. Ho chiesto che mi mandasse una mail, piuttosto, che gli avrei risposto di sicuro. Ma lui ha detto che non capiva perché mi fossi arrabbiato tanto. Che solo io, degli altri intervistati, mi ero arrabbiato. Che lui faceva il suo lavoro o qualcosa del genere e che non mi aveva chiesto nulla di strano. E che, pur avendo chiamato prima, non ha comunque parlato con mio figlio, cercando invece il genitore. Che, insomma, dovevo rispondere. Oppure che se volevo, e lo autorizzavo, le domande le poteva fare direttamente lui, a mio figlio.

Insomma non sapevo se dovessi rispondere o meno, non mi sembravano domande innocenti, benché lui asserisse il contrario, non volevo dirgli niente e lui voleva parlare direttamente con mio figlio?

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Non mi ha convinto, comunque. Alla fine non so che gli ho detto, ne cosa sapesse già. Credo che sarebbe stato meglio essere scortese e riattaccare subito, senza dargli filo. Ma ho chiesto qualcosa. Ho chiesto di riportare nel sondaggio che questo era stato fatto male, che le domande erano troppo invasive, mi ha  assicurato che lo avrebbe fatto, aggiungendolo nelle note.

Domani vado dai Carabinieri e lo denuncio, non si sa mai.

Speriamo che sia stato solo un sondaggio.

Anche se era davvero un sondaggio, era fatto male. Se invece fosse stata una truffa? Se avessi risposto puntualmente a tutte le domande? Come sarebbe andata? Meglio non saperlo.

Giancarlo

 

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