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Le campagne del governo

Il governo, come tutti gli ultimi governi devo dire, ha fatto delle campagne pubblicitarie, informative, di promozione sociale eccetera.

Vedi sito del governo, per maggiori informazioni.

Per ora ne sono state fatte otto.

La prima

era una campagna informativa sulla Riforma dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).

La seconda

era la naturale prosecuzione della campagna già presentata lo scorso anno (due spot) sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’acquisto di mobili. La novità di quest’anno riguarda le semplificazioni delle procedure per i lavori di ristrutturazione della casa.

La terza

era la campagna di comunicazione “CONTACT CENTER UNAR 800901010”. L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) è deputato a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone. Indipendentemente dalla origine etnica o razziale, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere, o dal fatto di essere persone con disabilità. Fra i propri compiti istituzionali, il decreto istitutivo prevede l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione sul tema.

La quarta

era la campagna di comunicazione “Iscrizioni online nelle Scuole anno scolastico 2015/2016”. Per comunicare ai cittadini che Dal 15 gennaio fino al 15 febbraio sono aperte le iscrizioni online a tutte le scuole e che le iscrizioni dovranno essere effettuate esclusivamente online.

La quinta

pubblicizzava i finanziamenti alle imprese ISI e sconto per prevenzione OT 24 – anno 2014/2015. Il bando Incentivi alle imprese 2014 stanzia finanziamenti per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

La sesta

era una Campagna di comunicazione “Elezioni Comites 2015”. Per informare i connazionali residenti in Europa circa le modalità di voto per le Elezioni dei Comites (Comitati degli Italiani all’estero).

La settima

era la Campagna UNAR “XI Settimana d’azione contro il razzismo – Accendi la mente spegni i pregiudizi”.

L’ottava

era una Campagna Nazionale su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. Per diffondere una corretta informazione sui temi della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule e sensibilizzare il cittadino sulla scelta di donare come gesto di responsabilità sociale.

Tutte con spot video e qualcuna anche con spot radio.

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Ora se vi leggerete le motivazioni

Ora se vi leggerete le motivazioni, dal link al sito governativo più sopra, capirete che sono tutte apprezzabili, importanti,  oneste e genuine. Ma, indipendentemente dalla crisi, non sono comunque soldi buttati via? Soldi regalati ai signori della TV?

Se giustamente si voleva informare i cittadini di queste importanti questioni, non era meglio inviare una lettera? Magari con attaccato un bel francobollo commemorativo e non quelle brutture che ci appiccicano o stampigliano sopra ora.

Si sarebbe speso moooooooooooooooolto meno e l’informazione, specialmente se gli organismi coinvolti avessero utilizzato un passaparola tra i loro addetti e gli utenti, sarebbe arrivata ugualmente, forse meglio, perché discussa, compresa e condivisa.

Ma la condivisione non sembra guidare, oggi, le sorti d’Italia, dobbiamo prendere a scatola chiusa, quello che è stato deciso possiamo solo assistervi ed applaudire, mai essere in disaccordo, sic.

Ma che pensa

Che pensa il governo, che non saremo in grado di iscrivere i ragazzi alla scuola senza un adeguato spot in TV? O che non ci siamo mai preoccupati degli infortuni sul lavoro, dello sconto sulle tasse, se spettante, senza i milioni di Euro che, probabilmente, sono stati spesi per i creativi ed i passaggi in onda?

Va da se che se non costassero nulla sarebbero più accettabili, anche se comunque sbagliate, perché trattasi di comunicazione a senso unico e senza repliche. Ma siccome costano, costano come il sangue, non possiamo essere d’accordo, via, via, via, “governo” buttare i soldi così, nel nulla, è proprio una vergogna.

Ma questi dove vivono? Nel paese del Bengodi, dove non manca mai niente? I soldi della gente, specie quelli della povera gente, non si regalano a destra e a manca. Casomai si rendono a chi te li ha dati. Che magari si è privato di altro per contribuire al bene comune, secondo le sue possibilità. Come richiesto dalla nostra magnifica, ineguagliabile, che duri in eterno, Costituzione.

Sono profondamente disgustato dalla spregiudicatezza con cui i nostri soldi vengono trattati. Non solo in azioni corruttive e concussive, dove esiste già un divieto formale della legge. Ma anche in casi come questi, dove si deve o si dovrebbe usare il buon senso.

La legge non può sanzionare queste cose, ma sono le peggiori.

Indigniamoci.

Ceppoduro

 

 

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