DIO
Dio è morto.
Sì, Dio muore ad ogni guerra. Dio muore per ogni sopruso. Dio non può restare vivo, quando un essere umano è reso schiavo. Allora muore.
Dall’inizio di questo millennio abbiamo visto riaprirsi fronti di guerra. Abbiamo assistito a deportazioni di massa, uguali a quelle del secolo scorso, uguali a quelle del secolo prima, sempre le stesse, sempre uguali a se stesse.
Ma come è possibile, mi domando come sia possibile che continuiamo a non vederlo. Nessuno che gridi, si indigni, si arrabbi.
Migliaia di uomini, donne, bambini sono scacciati, ammassati, spediti, ammassati di nuovo e ancora divisi e poi rispediti da altre parti.
Quale sia il loro valore non è chiaro ai più. I derelitti sembrano valere poco, ma no, non è vero.
Come spazzatura
I poveri, i nullatenenti, gli sconfitti sono oro, sono una miniera d’oro.
sono come la spazzatura che finisce nei forni degli inceneritori ed fumi che ne escono uccidono tutt’intorno, avvelenano l’aria, l’acqua, la terra.
E c’è una filiera in tutto questo come la filiera dello sfruttamento dei rifiuti c’è quella degli schiavi.
Pagano per cercare la salvezza, la libertà.
Pagano per spostarsi a cercarle.
Qualcuno paga per tenerli segregati in attesa di passare il mare.
Pagano e qualcuno paga per portarli oltre il mare.
Arrivano poco oltre la riva, perché qualcuno è pagato per prenderli di nuovo a bordo e portali via.
Qualcuno paga e qualcuno è pagato per tenerli in Italia. Una parte vengono fatti scappare, devono prostituirsi, altri devono raccogliere pomodori, atri stare in fabbriche del nord o ad elemosinare davanti al Despar, al parcheggio dell’ospedale o a spacciare alle scuole.
Chi può paga ancora per andar via ma non è ripagato e viene respinto.
Dio è morto o non si sente bene per nulla.
Dio è il bene ma deve star male.
Andremo tutti al suo funerale.
Ceppoduro