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La Bellezza, che cosa è la bellezza

La Bellezza

Cos’è la bellezza?

La bellezza è oggettiva, è una qualità intrinseca delle cose, della loro rappresentazione bi, tri o pluridimensionale, derivante dalle proporzioni tra le parti degli oggetti. La bellezza è anche soggettiva, nel senso che queste proporzioni devono essere colte, e lo sono senz’altro, dai nostri occhi, dalla nostra vista. Questa azione, questo sentimento ci permette di riconoscere il bello, di affermarlo, di apprezzarlo. Ma la bellezza è, comunque, oggettiva un oggetto, una formula, una musica è bella indipendentemente dal fatto che noi la percepiamo e possiamo ammirarne la bellezza. Rispetta comunque delle proporzioni che la fanno bella.

Il gusto

e il piacere nel vedere, sentire, annusare qualcosa è soggettivo e ci porta ad avere diversi concetti del bello, mode, tendenze che prima o poi potranno anche invertirsi; ma il bello non sarà mai brutto ne il brutto bello.

Allora

l’artista (pittore, scultore, musicista..), il costruttore (architetto, progettista, muratore, falegname, fabbro, vasaio…) lo scienziato (matematico, chimico, fisico…), il pensatore, (poeta, filosofo, scrittore…), l’uomo o la donna devono fare cose proporzionate per essere belle. Per chi, come il pittore o il fotografo, riprende solo una parte del tutto, conterà anche l’inquadratura, la composizione, il tono…ma se quello che fa è brutto, si percepirà subito, inequivocabilmente.

LA bellezza modigliani la bellezza la_nascita_di_venere_botticelli

La sezione aurea

è la dimostrazione migliore della bellezza nelle proporzioni. E’ una sezione, è come vediamo il mondo, le sue proporzioni sono quelle delle cose del mondo e noi le vediamo così, e quando le vediamo così si rivelano belle, sono belle.

Quindi la sezione aurea o rapporto aureo o numero aureo o costante di Fidia o proporzione divina, come viene anche indicata, è qualcosa di concreto, di razionale? Di concreto sì! Ma si tratta di un numero irrazionale 1,61… In un bel segmento è il rapporto fra due sue parti, una più lunga ed una più corta. Allora il rapporto fra la lunghezza totale del segmento C e la sua parte più lunga A è uguale al rapporto fra la sua parte più lunga A e la sua parte più corta C, questo rapporto è costante e vale 1,61…

Il rapporto

vale anche se si aumenta una dimensione e il segmento diventa un rettangolo. Somma di due rettangoli uno con un lato più lungo ed uno con il lato più corto (questi lati sono costruiti sulla base più lunga del rettangolo di partenza). C’è una speciale costruzione del rettangolo aureo che potrete vedervi da soli. Comunque questa superficie è l’ideale per vederci il mondo e le sue cose, nelle giuste proporzioni.

Quindi la bellezza è un  numero, è matematica? Si perché quel numero rappresenta una proporzione e se qualcosa è ben proporzionato è bello.

Si potrebbe ribaltare anche l’affermazione e dire che se qualcosa è bella è ben fatta. Quindi non c’è bisogno di null’altro che di estetica e si può fare tutto.

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Se tutto è proporzionato, non c’è bisogno di architetto o di geometra l’arco reggerà il muro soprastante e sarà pure bello, se è bello reggerà.(By Pufui Pc Pifpef I (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons)
La bellezza colosseum_in_rome_italy_-_april_2007
E’ bello? Infatti è arrivato fino a noi. Il Colosseo e Roma, Italia (Diliff – Opera propria CC BY-SA 2.5)

Un esempio

posso riportarlo (da wikipedia) riguardante l’Egitto.

Sulla sezione aurea, nella Piramide di Cheope, nella piana di Giza e unica delle sette meraviglie ad essere giunta fino a noi intatta.

Il rapporto aureo sussisterebbe in questo caso fra il semilato della piramide e l’altezza della facciata triangolare costruibile sulla stessa. ll che porterebbe a un’inclinazione teorica della facciata pari a 51° 49′ circa. La piramide reale ha un’altezza totale di circa 147 m e lati di 230 m, con una inclinazione della pareti di 51° 50′ 35″. Estremamente simile all’inclinazione teorica, e difatti, esplicitando i conti, tra il semilato e l'”altezza” reali:

{186{,}64\,m \over 115\,m}=1{,}6229

Non è 1,61… ma molto vicino e la Piramide è bella, nessun dubbio, tanto da essere considerata una delle sette meraviglie.

Non solo le linee e quadrati possono inglobare la costante aurea. Ci sono anche triangoli aurei, con i quali si può rappresentare, costruire, disegnare, un pentagono regolare o una stella a cinque punte regolare.

Fu scoperto

un modo, non artistico, non figurativo, di rappresentare una serie di rapporti aurei, da un certo Fibonacci che creò la prima successione ricorsiva, conosciuta poi col termine di successione o serie di Fibonacci,

1,1,2,3,5,8…

in cui ogni termine è la somma dei due precedenti ed ogni termine sta al successivo, approssimativamente secondo la costante aurea, cioè moltiplichi un numero della serie per 1,61… ed ottieni approssimativamente il prossimo.

Per esempio chi può dire che questi due ritratti non sono belli? Una donna e un uomo, moglie e marito, due persone potenti che sfoggiano la ricchezza che deriva dal loro potere.

La bellezza piero_della_francesca_044
(Piero della Francesca, Doppio ritratto dei Duchi d’Urbino Piero della Francesca – The Yorck Project: 10.000 Meisterwerke der Malerei. DVD-ROM, 2002. ISBN 3936122202. Distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. Pubblico dominio File:Piero della Francesca 044.jpg Creato: 1 gennaio 1465)

Vi ho convinto?

Spero di si.

Non è bello ciò che piace ma è bello ciò che è bello.

E’ la sintesi di tutto quello che ci siamo detti.

Giancarlo

Festival, festa del perdono a Montevarchi

Festival

Sono arrivate le feste del perdono, i festival, che attirano sempre tanta gente.

festivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestival Venditori ambulanti

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20150905_195844_lzn20150905_195936_lznTante attrazioni giochi e inganni e poi si mangia.

Funziona sempre al festival.

Poi che cosa ci trovi, una persona, nel fare il giro in una giostra, non l’ho mai capito.

Un po’ come nei balli in piazza, in cui tutti si muovono in sincronia, in quasi perfetta sincronia, tanto da sembrare ballerini professionisti. Nelle attrazioni da festa paesana oggi la tendenza è di mettersi tutti in fila, ordinati, e farsi sbatacchiare qua e là, in sincronia, da una ruota in movimento o da altri marchingegni tecnologici.

Per esempio l’ultimo grido nei festival Italiani sembra essere lo SPEED DANCE

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Speed Dance, l’attrazione maggiore del momento

Venti posti, uno di fianco all’altro, che due bracci meccanici fanno ruotare, ti spostano di lato ti mandano su, ti tengono fermo in alto, per poi precipitare giù a capofitto, ruotando (spostandosi) ora idi qua ora di là.

Certo, immagino che le emozioni saranno forti, le accelerazioni o le decelerazioni laterali sono peggio di quelle frontali.

Bisogna dire che però l’effetto scenico di questa macchina è eccellete, centinaia, migliaia di luci. Led di ogni colore possibile che si illuminano creando effetti, animazioni ecc, uno spettacolo solo a guardare. La musica invece lasciava un po a desiderare. Ma sarà stata la scelta del signore in cabina. Comunque penso che quando sei lì sopra della musica ti importi poco.

Ma c’è anche il mitico TAGADA’

Il Tagadà
Il Tagadà

non deve essere male, anche se si vede da tempo. Beh lì sopra c’è sempre lo sfigato,  quello che paga per stare nel mezzo e camminare, in moto contrario alla ruota. Ma non potrebbe camminare in piazza, alla stessa velocità, in tutta la piazza si sente la stessa musica, senza spender nulla?

Il VELIERO è ormai sulla cresta dell’onda da tanto tempo

Ma fa sempre la sua porca figura oscillando ampiamente avanti e indietro. Come sulle creste delle onde più alte, come a navigare, sempre sul punto di spiccare il volo e sparpagliarsi sulla piazza, più in là.

Poi le giostre per ragazzi, dalle più veloci, come il mitico BRUCO,

Dragetto
Dragetto

A quelli più statici e posati come il BECCASOLDI

Buttasoldi
Buttasoldi

o le MACCHININE a COZZI

20150905_195031_lzndette anche autoscontro.

Alla fine il migliore è però lo SCIVOLO

Multiscivolo
Multi-scivolo

ti prendi un tappeto, ti fai le scale e giù per pochi secondi, paghi e fai un altro giro.

Ma è forte, devi salire le scale, è una azione utile e necessaria, devi andare su se poi vuoi scivolare giù, e non senza senso come quella del camminatore del Tagadà.

Io, comunque, pur non capendoli, li apprezzo: giù tutti nella ressa, nel baccano infernale a strillare come matti, non si sa perché. Almeno non lo sa chi è di sotto a vedere, come me; ma strillano, oh-o se strillano, sembrano tante galline spaurite. Ma che ci salgono a fare, se gli fa paura? E’ proprio quello lo stimolo, la paura. Il brivido a poco prezzo (senza ferite nel corpo); è quello che cerchiamo nella giostra. Forse lo scivolo piace poco proprio per quello, offre solo il brivido dell’altezza. Un brividino, da poco, da meno.

Io, comunque, preferisco i negozi ambulanti

20150905_195702_lzndove possiamo gustare quello che chiamano lo “street food”20150905_195656_lzn

Street??? Ma ormai i negozi mobili sono come quelli immobili e non è tutto cibo fatto per strada, quello che offrono.

Quindi, un bel panino con il lampredotto e via.

Altro che brividi e gridolini.

Ah-a poi voglio parlarvi dei venditori ambulanti e della composizione della popolazione, lo farò, lo farò.

Giancarlo

IVAN FRANCESCO BALLERINI, merita ascolto.

Ivan Francesco Ballerini

Questo signore, Ivan Francesco Ballerini, merita  ascolto.

Non è famoso, lo trovate solo su facebook o se andate per feste paesane in maremma o in valdarno ma è bravo e canta con passione.

 

Seguitelo, vi piacerà.

A me è piaciuto molto.

Grande Ivanne.

Giancarlo

 

Ivan 1977lasensideidanzaHot
La nascita della musica, come la vedevo io nel 1977. Non è che ora la veda in maniera molto diversa…

https://www.facebook.com/video.php?v=1534600573456841

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Manciano è un comune italiano di 7 239 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana.

Il centro sorge su una collina che domina da un lato la piana e la valle dell’Albegna e dall’altro lato l’area del Tufo.

Il territorio comunale di Manciano si estende nell’entroterra della Toscana meridionale, nel territorio delle colline dell’Albegna e del Fiora. L’estremità occidentale digrada nella pianura maremmana, lungo il corso del fiume Albegna, a valle della località di Marsiliana, mentre l’estremità nord-orientale penetra nell’area del Tufo lungo il corso del fiume Fiora che, da nord a sud, attraversa la parte orientale del territorio comunale.

Il comune di Manciano confina a nord con i comuni di Roccalbegna e Semproniano, a nord-est con il comune di Sorano, a est con il comune di Pitigliano, a sud-est con i comuni laziali di Ischia di Castro e Canino, a sud col comune laziale di Montalto di Castro, a sud-ovest con il comune di Capalbio, a ovest con il comune di Orbetello, a nord-ovest con i comuni di Magliano in Toscana e Scansano.

Il territorio comunale è classificato in zona E, che consente l’accensione degli impianti di riscaldamento fino a 14 ore giornaliere, nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 aprile.

L’inverno è più freddo rispetto alle corrispondenti aree pianeggianti e costiere della provincia di Grosseto, per la posizione collinare in cui si trova; l’estate è moderatamente calda ma difficilmente afosa.

Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a 4,7 °C; mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +22,0 °C.

Nel medesimo trentennio, le precipitazioni medie annue fanno registrare il valore di 873 mm, mediamente distribuite in 85 giorni di pioggia, con minimo in estate e picco massimo in autunno per l’accumulo e in inverno per il numero di giorni piovosi.