Ho incontrato un castagno con i suoi ricci.Il castagno da altra angolazione.Ho visto Montozzi e San Pancrazio sullo sfondoHo trovato avena selvatica sul mio cammino, al bordo della strada. Sullo sfondo vigne di Merlot ed, in fondo in fondo, il Pratomagno sempre bello da vedere.Si incontra anche un blocco di roccia enorme. La parte visibile sarà alta circa 3 metri e larga una decina.La fattoria “Il Pino” contornata dei suoi ulivi.San LeolinoLA fattoria di Carnasciale e. dietro, il Torrione (la torre di Galatrona).Semi di pioppo, si seccano a maturazione e sono trasportati dal vento, si tengono in volo con le due ali.Un fiore, bello delicato, quanto sconosciuto. Chissà quale sarà il suo nome?
I capperi che crescono sulle mura del castelo di San Leolino, gettate sulla roccia pura.
Altri incontri.
Il cinghialino di San Leolino.
La chiesa di San Leolino
Una bomba della seconda guerra mondiale, unico utilizzo serio di materiale bellico. Come paracarro, per non sbattere nell’angolo della casa e rovinarlo.
Scorci tra le case, dovrebbe essere la fattoria di Carnasciale.San Leolino, un posto fantastico, dove si vive ancora bene.
San Leolino.
Una maestà, forse ricordo di una disgrazia terribile.
La Fraschetta.
Una strada tra gli ulivi che non è altro che una distesa di sassi, pietre spaccate dall’uomo e dalle intemperie, su cui si cammina malissimo, per la mancanza di terra di compattazione.
I frutti del Maggio.
