Archivi tag: festa

Estemporanea a San Gusmè

Oggi 2 settembre 2018

Estemporanea a San Gusme ‘.

San Gusme’ è un bel paese nel Chianti, oggi tra calici e bottiglie di vini locali si è tenuta l’Estemporanea di pittura, con mostra di opere da studio e scultura.

San Gusmè è molto piccolo, cinto di mura pressoché intatte, è ben inserito nel Chianti senese.

Nella chiesa di Cosma e Damiano c’è un quadro del Sorri, bellissimo. Una pala d’altare dai colori delicati assolutamente da vedere. Merita fare una visita a San Gusmè anche solo per vederla.

dig

La storia del Luca

Una tradizione locale è la festa del Luca Cava, una iniziativa intitolata a una statuetta fatta costruire nel 1888 da un contadino della zona.

Rappresentava un ometto nella tipica posizione del bisogno corporale e serviva ad indicare che era ben accetto farla lì, così da poter usare il refluo come fertilizzante per gli orti.

La statua fu distrutta intorno agli anni ’40 proprio dai sangusmeini, stanchi delle prese in giro della gente dei paesi vicini.

Quando Silvio Gigli conobbe la storia, fece realizzare una nuova statua su disegno di Emilio Giannelli, noto vignettista. La realizzazione in terracotta fu affidata al maestro Neri delle ceramiche Santa Caterina di Siena.

Da quell’anno ebbe inizio la Festa in onore di Luca Cava, che grazie all’interessamento di Gigli, ogni anno poteva annoverare tra gli ospiti nomi di spicco del panorama musicale italiano.

La festa ha avuto 10 anni di interruzione tra il 1988 ed il 1998, per proseguire da allora fino ai giorni nostri, tutti i primi due fine settimana di settembre.

La festa ha il suo clou nel premio giornalistico intitolato a Silvio Gigli.

Assegnato ogni anno ad un personaggio di spicco del mondo televisivo nazionale.

Ecco i quadri prodotti in Estemporanea a San Gusme ‘.

Altre opere presentate da studio alla Estemporanea a San Gusme ‘.

Spero di essere riuscito a darvi un’idea della manifestazione.
Grazie per l’attenzione.
Giancarlo

Festival, festa del perdono a Montevarchi

Festival

Sono arrivate le feste del perdono, i festival, che attirano sempre tanta gente.

festivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestivalfestival Venditori ambulanti

20150905_195517_lzn20150905_195530_lzn20150905_195547_lzn20150905_195656_lzn20150905_195702_lzn

Festival20150905_195839_lzn20150905_195926_lzn

 

20150905_195844_lzn20150905_195936_lznTante attrazioni giochi e inganni e poi si mangia.

Funziona sempre al festival.

Poi che cosa ci trovi, una persona, nel fare il giro in una giostra, non l’ho mai capito.

Un po’ come nei balli in piazza, in cui tutti si muovono in sincronia, in quasi perfetta sincronia, tanto da sembrare ballerini professionisti. Nelle attrazioni da festa paesana oggi la tendenza è di mettersi tutti in fila, ordinati, e farsi sbatacchiare qua e là, in sincronia, da una ruota in movimento o da altri marchingegni tecnologici.

Per esempio l’ultimo grido nei festival Italiani sembra essere lo SPEED DANCE

20150905_194727_lzn
Speed Dance, l’attrazione maggiore del momento

Venti posti, uno di fianco all’altro, che due bracci meccanici fanno ruotare, ti spostano di lato ti mandano su, ti tengono fermo in alto, per poi precipitare giù a capofitto, ruotando (spostandosi) ora idi qua ora di là.

Certo, immagino che le emozioni saranno forti, le accelerazioni o le decelerazioni laterali sono peggio di quelle frontali.

Bisogna dire che però l’effetto scenico di questa macchina è eccellete, centinaia, migliaia di luci. Led di ogni colore possibile che si illuminano creando effetti, animazioni ecc, uno spettacolo solo a guardare. La musica invece lasciava un po a desiderare. Ma sarà stata la scelta del signore in cabina. Comunque penso che quando sei lì sopra della musica ti importi poco.

Ma c’è anche il mitico TAGADA’

Il Tagadà
Il Tagadà

non deve essere male, anche se si vede da tempo. Beh lì sopra c’è sempre lo sfigato,  quello che paga per stare nel mezzo e camminare, in moto contrario alla ruota. Ma non potrebbe camminare in piazza, alla stessa velocità, in tutta la piazza si sente la stessa musica, senza spender nulla?

Il VELIERO è ormai sulla cresta dell’onda da tanto tempo

Ma fa sempre la sua porca figura oscillando ampiamente avanti e indietro. Come sulle creste delle onde più alte, come a navigare, sempre sul punto di spiccare il volo e sparpagliarsi sulla piazza, più in là.

Poi le giostre per ragazzi, dalle più veloci, come il mitico BRUCO,

Dragetto
Dragetto

A quelli più statici e posati come il BECCASOLDI

Buttasoldi
Buttasoldi

o le MACCHININE a COZZI

20150905_195031_lzndette anche autoscontro.

Alla fine il migliore è però lo SCIVOLO

Multiscivolo
Multi-scivolo

ti prendi un tappeto, ti fai le scale e giù per pochi secondi, paghi e fai un altro giro.

Ma è forte, devi salire le scale, è una azione utile e necessaria, devi andare su se poi vuoi scivolare giù, e non senza senso come quella del camminatore del Tagadà.

Io, comunque, pur non capendoli, li apprezzo: giù tutti nella ressa, nel baccano infernale a strillare come matti, non si sa perché. Almeno non lo sa chi è di sotto a vedere, come me; ma strillano, oh-o se strillano, sembrano tante galline spaurite. Ma che ci salgono a fare, se gli fa paura? E’ proprio quello lo stimolo, la paura. Il brivido a poco prezzo (senza ferite nel corpo); è quello che cerchiamo nella giostra. Forse lo scivolo piace poco proprio per quello, offre solo il brivido dell’altezza. Un brividino, da poco, da meno.

Io, comunque, preferisco i negozi ambulanti

20150905_195702_lzndove possiamo gustare quello che chiamano lo “street food”20150905_195656_lzn

Street??? Ma ormai i negozi mobili sono come quelli immobili e non è tutto cibo fatto per strada, quello che offrono.

Quindi, un bel panino con il lampredotto e via.

Altro che brividi e gridolini.

Ah-a poi voglio parlarvi dei venditori ambulanti e della composizione della popolazione, lo farò, lo farò.

Giancarlo