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NO!

NO!

Perché voterò NO per bocciare la riforma costituzionale?

Non mi piace come e con chi è stata votata la modifica, ma sopratutto non risponde alle esigenze del paese ne semplifica qualcosa.

Vediamo.

Cercherò di spiegare in poche parole le motivazioni, almeno quello che ho compreso delle motivazioni, del governo e cosa in realtà hanno cambiato e quali saranno i risultati.

Vogliamo/dobbiamo risparmiare sulla spesa della politica, vogliamo semplificare, vogliamo dare stabilità ai governi e certezza di governo.

 

E’ stato ridotto a cento il numero dei componenti la seconda camera da 315 a 95÷100 (secondo quanti ne voglia nominare il Presidente della Repubblica).

Ma non è stato cancellato il Senato e palazzo madama destinato a museo o albergo.

Ma non è stato cancellato, ne ridotto, il budget del Senato perché essendo ancora in funzione avrà bisogno degli uscieri e di tutti quei servizi, lautamente pagati, che offre e di cui necessita oggi e di cui continuerà a necessitare.

Certamente l’offerta sarà migliore dovendola distribuire su un numero ridotto di Senatori.

No.

Ma non eleggeremo più i nostri rappresentanti al Senato, che saranno pescati tra quelli che avevamo scelto per fare il sindaco o eletto per fare il consigliere (*).

Si vuole mantenere una rappresentatività del Senato ma poi si assegnano Senatori a caso, o almeno non si capisce perché ci siano discriminazioni tra le varie istituzioni territoriali (**)

Le Province autonome di Trento e Bolzano, evidentemente non eliminate, sono promosse al rango di consigli regionali, senza apparente ragione (**)

Leggendo il nuovo articolo 57 della Costituzione si evince che i Senatori saranno, Senatori part time o avventizi, dovranno infatti continuare il loro mandato primario e decadono dal Senato qualora decadano nel consiglio regionale o dal comune. Fortuna che continueranno a non pagare aerei , treni, traghetti ecc. sai che comodità andare a Roma il martedì per una seduta e tornare il mercoledì in consiglio regionale a discutere di altro.

Ma forse lavoreranno meno anche i consigli regionali, magari una settimana si ed una no, e tutto risolto: la prima settimana del mese tutti a Roma, chi al lavoro al senato, chi in vacanza o dal Papa. La seconda in Val d’Aosta, magari a sciare. La terza al mare . la quarta in campagna e la quinta, se c’è, a riposarsi dove meglio aggrada.

Come si eleggono i Senatori

Articolo 57 ” l Senato della Repubblica è composto da novantacinque senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal Presidente della Repubblica. (**) I Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a due; ciascuna delle Province autonome di Trento e di Bolzano ne ha due. La ripartizione dei seggi tra le Regioni si effettua, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, in proporzione alla loro popolazione, quale risulta dall’ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

No.

La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti, in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma.
Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di attribuzione dei seggi e di (*) elezione dei membri del Senato della Repubblica tra i consiglieri e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale. I seggi sono attribuiti in ragione dei voti espressi e della composizione di ciascun Consiglio.”

 

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Chi controlla il controllore – Conflitti di interesse.

L’articolo 1 recita tra l’altro;

…La Camera dei deputati è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed
esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di
controllo dell’operato del Governo…

E’ veramente curioso che il governo, il cui capo sovente è anche il segretario del partito che ha vinto le elezioni, sia controllato da una camera eletta su liste bloccate di nomi scelte dalla segreteria del partito a cui un premio di maggioranza incredibilmente rozzo e grossolano raddoppi o triplica il numero degli eletti in parlamento in caso di vittoria.

Il segretario del partito che vince, per l’attuale nonché illegittima legge elettorale, si vede consegnare la maggioranza dei Deputati. I controllori del futuro governo, non sono scelti ed eletti dai cittadini ma pescando dalla sua lista personale. Poi, siccome ha vinto le elezioni, deve fare anche il presidente del consiglio, nominare anche i suoi ministri e farsi controllare da quelli che ha deputato diventare Deputati. Magari mettendo spesso spesso la fiducia a varie votazioni acciocché si sappia chi può far vacillare lo scranno di palazzo Montecitorio.

 

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Garanzie costituzionali

L’articolo 64 della nuova costituzione recita tra l’altro:

…I regolamenti delle Camere garantiscono i diritti delle minoranze parlamentari. Il regolamento della Camera dei deputati disciplina lo statuto delle opposizioni….

Non capisco, ma se capisco o non capisco male lo statuto delle opposizioni o delle minoranze parlamentari alla Camera dei Deputati sarà regolamentato dalla maggioranza.

Cioè il Presidente del consiglio dei ministri nonché segretario del partito di maggioranza, nonché nominatore dei Deputati in concorso con i Deputati della maggioranza detterà le regole delle garanzie (lo status) delle delle minoranze e delle opposizioni.

Ma non prima dell’entrata in vigore della nuova Costituzione bensì dopo, quando chi ha vinto deciderà come sia garantito chi ha perso.

Bah!

Sono stanco. non è difficile emendare la nuova Costituzione che vorrebbero Renzi-Boschi, ma ci vuole troppo tempo ed ho di meglio da fare.

Solo un’ultima cosa, voterò NO anche perché hanno fatto un macello. Un hamburger,  trasformando un testo bello, interessante da leggere e facile da capire in un guazzabuglio. Di sigle e di rimandi a comma, sotto-comma, codici e codicilli precedenti e /o di altre leggi diverse. (Leggetelo nel PDF allegato dove la vecchia costituzione  viene comparata con la nuova con testo a fronte, ve ne renderete conto facilmente).

Sarà ancora Democrazia? NO, NO, NO.

Spero non debbano giudicarlo i posteri.

Giancarlo

NO

Fonte:

SERVIZIO STUDI
Dipartimento Istituzioni
066760-9475/066760-3855
[email protected]
CD_istituzioni

AC0500N Raffronto tra il testo vigente della Costituzione e il testo di legge costituzionale