Carnevale.

Carnevale

Il carnevale di Bucine è finito.

Fino al prossimo anno niente carri, niente ciacce fritte, niente bomboloni e niente Re del Carnevale che è finito in fumo.

Il Re ci sarà l’anno prossimo rigenerato dai bambini dell’Alveare: l’asilo di Bucine.

Protezione civile di Bucine “La racchetta”
Il re Carnevale è seduto sul suo trono, in attesa dell’esecuzione della pena capitale.
La gente e i ragazzi tutti lontano (lontano???) dalle fiamme.

(Clicca qui o sull’immagine per vedere il video su youtube). 

Il re è morto, è stato bruciato, ci siamo vendicati del potere. Il potere ci perseguita trecentosessantaquattro giorni all’anno euno, questo giorno, l’ultimo di carnevale, ci rifacciamo e gli diamo fuoco.

Ma è veramente utile bruciare il Re?

Secondo me no! Non mi sembra neppure educativo. Poi sentendo i commenti dei bambini, che incitavano a bruciarlo, mi sembra di rivedere altri fuochi, i roghi delle streghe, gli incitamenti a bruciarle. Il fuoco taumaturgico e terapeutico. Un fuoco purificatore, pacificatore, gratificante.

Cosa resta?

coriandoli, grigi al vento.

Un gran magone, per aver scoperto come siamo, come siamo sempre stati e sempre saremo, fin tanto che ci saremo.

Confidiamo che dopo la pioggia (di cenere) qualcosa migliori.

Giancarlo

PS.

Quest’anno, 2017, mi hanno detto che è stato bruciato un re di carta, quindi niente inquinamento selvaggio e fiamme a tutto fuoco che venivano dalla gomma e dal poliuretano del fantoccio reale.

Bene, il miglioramento non penso sia dovuto a questo mio articolo, ma dimostra che avevo delle buone ragioni per lamentare la cosa.

Per ora abbiamo un rogo ecologico, speriamo che domani non sia accenda più neppure quel rogo.

Giancarlo