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Fuoco

Un fuoco

Sono anni che il fuoco cova. Coperto di cenere, senz’aria per non avvampare, cova dentro.

Sembrava spento e pensavi che tutto sarebbe andato bene, che tutto stesse andando bene, che sarebbe continuato così, ma così non è stato… per via del fuoco.

Un fuoco covante è pericoloso, il più pericoloso; quando si mostra è tardi, brucia e distrugge tutto.

Non pensavo sarebbe accaduto.

Non ci pensavo più.

Poi sono scivolato.

Il terreno sotto di me cadeva ed io cercavo di non franare con esso. Ma più arrancavo, più mi aggrappavo agli appigli che mi si mostravano, più mi mancava terreno sotto i piedi e precipitavo.

fuoco

Una luce

Stavo bene nella penombra della mia vita. Non avevo più affanni, i pensieri nel senso di preoccupazioni, mi avevano lasciato libera la mente. Ero in pace con me e con il mondo.

Ero nel mio Nirvana personale, senza più vita, senza desideri. Finalmente non volevo, non invidiavo più alcunché. Nemmeno amavo o odiavo e non pensavo di potermi illudere ancora.

Non immaginavo di rivedere la luce. Invece l’ho vista, la vedo, è qui di fronte a me… sei tu!

E’ bastato sentire la tua voce per illudermi di nuovo. Non dovevo, non dovrei illudermi, ma non potrò farne a meno.

Ho ritrovato il desiderio e voglio, devo, bramo stare con te.

Il buio

Il buio si è rotto. Quel fuoco, con le sue fiamme vive, ha dissolto la tenebra, che ancora si mostra tra i suoi riflessi, ma ormai divampa così tanto che le tenebre sono scomparse sotto la luce potente dell’amore.

fuoco

So che è un illusione, che non durerà, non può durare in eterno, come vorrei. Sono conscio che verrà il momento nichilista, tornerà il buio, finiranno le illusioni e il desiderio sarà un ricordo.

Quando ti avrò perso morirò.

Ti perderò e morirò.

Ceppoduro

A fuoco. Perché torna il fuoco nei nostri boschi?

L’Italia va a fuoco

A fuoco, ma che succede, come può accadere?

a fuocoGli incedi non sono spontanei, si sa, anche l’uomo preistorico ha avuto enormi difficoltà ad accendere il fuoco, poi ha imparato. Basta una tanichetta di benzina, ma meglio un mix 1:1 col gasolio, prende meglio.

Ma perché si appiccano gli incendi?

Beh, c’è gente malata, gli piace vedere ardere qualcosa, specie se non è suo, gli piace distruggere. E’ una forma di potere.

Poi ci sono gli interessi, gli interessati, gli interessanti racconti di fuoco.

Anni fa si diceva che fossero i forestali Calabri ad appiccare gli incendi. Si diceva che venissero pagati per ripiantare il bosco bruciato e tanto gli bastasse per cercare di procurarsi e mantenersi il lavoro.
Oggi c’è chi collega il fuoco improvviso di questi mesi con la forestale smantellata, non che siano loro a rivolere il lavoro, ma non ci sarebbe più chi controlla.

Per me son tutte bufale, il bosco ricresce anche se non lo pianti, anzi francamente ho visto tanti boschi bruciati ma mai qualcuno che li ripiantava. Lasciate fare, ci pensa la natura. Il danno è grosso, flora e fauna distrutta, ma, lasciandolo fare, il bosco, piano piano, magari in più di vent’anni, si riforma, la vita ritorna sia quella vegetale che quella animale.

Di protezione, di guardie, il bosco non ha bisogno, casomai ha bisogno di esser coltivato.

Le piante più vecchie ogni dodici anni possono esser tagliate, lasciando le salve, piante più giovani, vigorose, che in altri dodici anni saranno pronte per il taglio. Magari si può tagliare con regolarità una parte del sottobosco, l’erica per esempio. Magari l’erba tutt’intorno. Nella stagione secca, facile preda di fiamme “accidentali”. Ma magari no, non si deve fare nulla. Meno che meno incendiarlo. Ma forse è meglio non dare fuoco alle sterpaglie, ai greppi, ai resti di battitura, specie se non siamo capaci e, forse, anche se lo siamo. Il fuoco non si controlla, il fuoco divampa, e non servono secchi, scope o Canadair.

a fuoco

Ah, dimenticavo, in Italia non abbiamo un catasto dei boschi, aiuterebbe a non dimenticarci che quello era un bosco, ma non serve contro gli incendi. Basterebbe ragionare.

a fuocoPurtroppo l’uomo, animale tra gli animali, è l’unico a saper ragionare ma anche a saper usare l’accendino.

Ceppoduro

 

fonte:

ilfattoquotidiano.it