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Lo sconto

Venghino, siori venghino

Accorrete numerosi, si vende tutto, si vende tutto con lo sconto .

Non vorrete mica pagare il prezzo pieno? Sarebbe da pazzi. Un piccolo… ma che dico, un grande sconto non si nega a nessuno.

Il divano, te lo porti a casa al 50 + 40, ma solo fino a Domenica.

La carta igienica? Prendila a pacchi grossi in confezione da tre, magari riciclata e potrai usufruire del trenta percento.

Se ti servono i bastoncini di pesce, questo è il momento giusto, c’è il tre per due.

Riempi il carrello e, con i punti, vai in vacanza alle Maldive, non puoi riempire il carrello? Pazienza vuol dire che vincerai un fine settimana in una fattoria del benessere e della bellezza.

Offerte

Occhio alle offerte, guarda il volantino, cerca su internet, stampati il tagliando, su, su… su!

Offerte a perdita d’occhio. Tutto quanto sta in cima al corridoio è gratis, o quasi.

Prendi il “low cost”, non solo in aereo, lo trovi in treno, in tram, a piedi è ubiquitario, è ovunque e comunque.

L’energia la devi pagare, ma perché vuoi pagarla il giusto, aderisci, cambia ti daremo un telefonino, con una ricarica a giga illimitati e il costo della componente energia dimezzato.

Avere lo sconto è facile, un cane da caccia , dal fiuto finissimo, te la trova in un minuto e risparmi, risparmi, risparmi, fino a quello che vuoi tu.

Asino te e lo sconto

lo sconto

Sei un asino, sei un coglione, sei un grullo, ma come si fa? Ma come si può credere che qualcuno si preoccupi di te e voglia darti qualcosa a meno di quello che costa? Lui è li per guadagnare, guadagnare bene, mica per farti felice. Lui vuole il tuo sangue e tu gli porgi il collo fiducioso.

Sarebbe più serio offrirti il prezzo reale, ma sarebbe meno efficace, perché tu sostanzialmente vuoi farti fregare ed hai bisogno di scuse. Vuoi confusione per non capirci nulla e passare bene , senza fare la figura del coglione.

Coglione ti stanno fregando e soprattutto ti stanno rubando il tempo, il tuo tempo, la tua vita. Il tempo che perdi a star dietro a queste puttanate, cercando l’offerta migliore invece di cercare quello di cui hai bisogno, veramente.

Venghino…

Ceppoduro

2 centesimi

Il governo ha messo un’imposta

2 centesimi (medi) su ogni sacchettino che si usa al reparto ortofrutta dei supermercati.

E’ il risultato dell’applicazione di una norma Europea (Direttiva UE 2015/720) che obbliga i paesi membri a dotarsi di regole che ne limitino l’utilizzo.

2 centesimi

E’ stata l’occasione per i detrattori di Renzi-Gentiloni-PD per scatenarsi sui social e non solo. Ma quale è il significato di questa manovra? Cerchiamo di capirne di più.

Scopo della direttiva Europea è ridurre l’utilizzo di buste di plastica leggere, non biodegradabili. Un materiale che nuoce gravemente all’ambiente a causa dei lunghissimi tempi di degradazione, all’accumulo dei detriti nel sottosuolo, nei fondali marini ecc.

Infatti la norma cita nelle premesse:

“Gli attuali livelli di utilizzo di borse di plastica si traducono in elevati livelli di rifiuti dispersi e in un uso inefficiente delle risorse.
Il problema è inoltre destinato ad aggravarsi in assenza di interventi in materia. La
dispersione dei rifiuti costituiti da borse di plastica si traduce in inquinamento ambientale e aggrava il diffuso  problema dei rifiuti dispersi nei corpi idrici, minacciando gli ecosistemi acquatici di tutto il mondo.”

E

Di conseguenza, le borse di plastica in materiale leggero diventano più rapidamente
rifiuto e comportano un maggiore rischio di dispersione di rifiuti, a causa del loro peso leggero  Continua descrivendo il basso tasso di riutilizzo ed il largo impiego di tali oggetti ed invita gli stati membri.

Cosa consiglia di fare agli stati membri la direttiva?

Al fine di favorire livelli sostenuti di riduzione dell’utilizzo medio di borse di plastica
in materiale leggero, gli Stati membri dovrebbero adottare misure per diminuire in modo significativo l’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero, in linea con gli obiettivi generali della politica sui rifiuti e con la gerarchia dei rifiuti dell’Unione…

Inoltre

Le misure che devono essere adottate dagli Stati membri possono prevedere l’uso di strumenti economici come la fissazione del prezzo, imposte e prelievi, che si sono dimostrati particolarmente efficaci nella riduzione dell’u­tilizzo di borse di plastica, e di restrizioni alla commercializzazione, come i divieti in deroga all’articolo 18 della direttiva 94/62/CE, purché tali restrizioni siano proporzionate e non discriminatorie.

Suggerisce,

Tali misure possono variare in funzione dell’impatto ambientale che le borse di plastica in materiale leggero hanno quando sono recuperate o smaltite,…

Percui

Gli Stati membri possono scegliere di esonerare le borse di plastica con uno spessore inferiore a 15 micron («borse di plastica in materiale ultraleggero») fornite come imballaggio primario per prodotti alimentari sfusi ove necessario per scopi igienici oppure se il loro uso previene la produzione di rifiuti alimentari.

e

Gli Stati membri possono utilizzare liberamente i proventi generati dalle misure adottate in virtù della direttiva 94/62/CE allo scopo di realizzare una riduzione sostenuta dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero.
Riassumendo possiamo dire che la legge Europea recepita dall’Italia con la tassa sui sacchettini, si ripromette di ridurre l’impatto ambientale di borse e  “borsine” di plastica non biodegradabili.
Per il raggiungimento dello scopo permette ai membri di adottare politiche economiche di prezzo o di tassazione prescrivendo di utilizzare liberamente il ricavato allo scopo di ridurne l’utilizzo (delle borse non delle tasse).
 2 centesimi

Che cosa ha fatto il nostro governo

Che cosa ha fatto il nostro governo con l’avallo del nostro parlamento?
Oltre a misure precedenti sulle borse di plastica leggere ha vietato l’uso di sacchetti ultraleggeri  nei reparti frutta e verdura se non biodegradabili, ed ha tassato quelli biodegradabili che li sostituiscono.
La tassa è minima, cosa volete che influisca la tassazione  alcuni sacchetti in cui imballiamo frutta e verdura sfusa sul prezzo dei generi presenti nel carrello? Pochi centesimi su molti Euro. Ma a livello nazionale l’esborso deve essere significativo.
E’ evidente che lo scopo della legge sia fare cassa.
Se fosse stato quello di ridurre l’uso di sacchetti di plastica, sarebbe già stato raggiunto con il divieto ad utilizzarli. Sostituendo con plastica biodegradabile, dovremmo aver risolto anche il problema dell’inquinamento.

2 centesimi

La riduzione dei consumi, che una tassa o un’addizionale sul prezzo dovrebbe favorire, non è efficace per i sacchetti dell’ortofrutta, obbligatori.
Quindi la tassa non ci invoglierà a consumarne di meno, a meno che non acquistiamo la merce preconfezionata, che ha molta più plastica nell’imballo e molto più pericolosa per l’ambiente. Ad esempio la vaschetta in polistirolo che fa le palline di cui son ghiotti pesci e volatili, ma che poi non riescono, purtroppo, a digerire.
Questa tassa serve solo ad aumentare le tasse in genere, anche se di poco, invece di diminuirle.
 2 centesimi

2 centesimi

2 centesimi. Se non si cercavano soldi, bastava il divieto delle plastiche normali, non biodegradabili e l’ambiente ne avrebbe giovato allo stesso modo.
Probabilmente in ossequio alla direttiva o per semplice riconoscenza, vedrete che parte di questa raccolta fiscale della nuova tassazione, sarà impiegata in campagne pubblicitarie che ci raccomanderanno di non gettare i sacchettini nel water o di non fare qualche altra stupida bischerata.
Spot che passeranno in tutte le radio-televisioni.
Speriamo solo che i soldi raccolti con la tassa bastino per pagare quest’obolo.
Giancarlo