Archivi tag: Wi-Fi

Campeggio d’Agosto.

Campeggio

Sono stato in campeggio.
Un bel campeggio, grande, tenuto discretamente bene, pulito e fornito di molti servizi. Anche il Wi-Fi, con connessione gratuita ad internet.
Di Wi-Fi Alliance - Wi-Fi Alliance, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20637759
Beh, devo dire che in realtà io, personalmente, mi trovo piuttosto male in campeggio. Saranno le mie dimensioni, sarà l’età, ma non è che questa esperienza mi soddisfi un gran che.
Dormire per terra, con i moderni materassini gonfiabili non è un problema, anzi.
Se non piove o fa freddo anche i giorni successivi non sono problematici affatto.
I problemi nascono dai servizi offerti. Specialmente quelli igienici, ma anche da altri.

CampeggioA meno che non decidiate di andare ogni giorno al ristorante o mangiate panini e frutta sulla spiaggia dovrete cucinare.

Molti, tutti, hanno delle mega tende da sbarco fornite di tutti i comfort, Anche il cucinotto in una mini tenda laterale, con acqua corrente (un fusto con la pompa elettrica) con fornello a gas (con la bombola di propano).

La corrente elettrica è fornita dal campeggio, quindi, tramite una miriade di cavi cavetti, prese femmine (multiple) e spine (singole) si riesce ad avere luce ovunque (volendo anche nelle tendine che si montano per gli ospiti). Si riesce ad avere anche gli attacchi per ricaricare la batteria dei cellulari.

Ognuno ha, almeno un televisore.

Eppoi, ventilatori, frigoriferi, surgelatori e … fate voi. Beh, oggigiorno i cellulari son quelli che vanno per la maggiore, uno a persona sicuro, a volte due con quello aziendale, oppure tre per l’amante o quant’altro. Meno male che hanno uniformato gli spinotti delle prese di carica dei cellulari altrimenti sarebbe stato caos. Attualmente le ricariche per la batteria sono quasi tutte uguali (qualcuno se ne frega delle regole) ma le tensioni e le potenze erogate son quasi tutte diverse, cosicché è lo stesso un caos: anarchia.

Tecnologia e servizi.

Oramai tutti i cellulari, gli “smart phone”, hanno dei piani tariffari pieni di giga (ma che saranno mai ‘sti giga?) il collegamento internet è sempre garantito a velocità astronomiche, almeno finché non finiscono i giga e almeno se c’è rete telefonica. Di entrambe ne manca sempre qualcuna.
Ma per questo c’è il Wi-Fi, un ponte radio che da un router fisso ti collega sicuro alla rete, sia tramite gli smart che i tablet o i portatili.

Bagni.

Dicevo dei servizi igienici, i gabinetti, sono uno accanto all’altro, come le docce, dislocati in un paio di palazzine. Sono puliti, come dicevo, frequentemente. Sono in numero sufficiente, visto che non ho mai fatto la fila per usufruirne, ma forse defecavo in orari non canonici, questo non posso saperlo.

Certo che una cinquantina di bagni per diverse centinaia di ospiti devono, per forza, essere usati in comune. Una parte sono cosiddetti “alla turca” non ti puoi sedere non hai contatto con il cesso, se non con i piedi nell’urina del precedente ospite, molte turche hanno una doccetta, che puoi usare per pulire prima, dopo ed anche come bidet.
Teoricamente questo è perfetto, solo che in pratica se non sei allampanato e bassino non riesci a tenere la doccetta e pulirti quello che devi pulirti con sapone o altro. Poi gli schizzi vanno e vengono, insomma per me “un disastro” meglio la seduta.

Ma se non ti porti dietro una bella spugna intrisa di WC-NET come fai? Pulisci con la carte igienica? Ma insomma, non mi sembra il massimo. Meno male che poi vai subito a farti una bella doccia, così il rischio di trasmissioni, infezioni ecc, si riduce. Si ma ti devi rivestire, anche solo con l’accappatoio, per raggiungere le docce. Che sono li dietro, vicine, ma da un’altra parte. E l’accappatoio tocca ed asciuga, assorbe e pulisce, insomma si prende parte di quel che tu hai reso prima.

Doccia.

Non vi parlo troppo delle docce, che devi essere ingegnere elettrico per apprenderne il funzionamento prima di usarle.
Si parte entrando, ci si spoglia si apre il rubinetto, che a volte esce acqua, anche in quantità sufficiente per l’intera doccia. Se l’acqua non esce, o quando smette di uscire, si chiude il rubinetto, si inserisce il gettone nell’apposita macchinetta, si apre il rubinetto e si può fare la benemerita doccia o continuare a lavarsi se prima era uscito qualcosa. Se non segui la procedura rischi che i tuoi gettoni non facciano erogare acqua al sistema e vengano, come si dice in gergo, “fregati”.

La doccia non è troppo stretta ma neppure larga, se ti muovi sbatti di qua e di la, specialmente se ti rivesti, pregno dell’umidità del vapore nella pelle, con gli indumenti che si attaccano ovunque ed i pantaloni che si inzuppano in fondo.
Per me sarebbe interessante che al campeggio fornissero un bagno, collegato ad una doccia solo per te, o al limite solo per la tua piazzola, quindi per la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi conoscenti, da usare in esclusiva con la tua chiave. Costerebbe di più? Non lo so, ma sarebbe meglio.

(Nota: forse hanno letto l’articolo, forse qualcuno li ha avvertiti, quest’anno son tornato per un giorno, e le docce non hanno più il sistema a gettoni).

Campeggio
Wi-Fi.

A che serve fornire un Wi-Fi se poi questo è collegato al nulla? Se non è potente abbastanza da reggere la connessione con chi lo voglia utilizzare? Certo il servizio è fornito gratuitamente, cosa pretendiamo? Vorrei vedere fosse richiesta una tariffa per qualcosa che non c’è. Anche se, dalle procedure di connessione, ritengo che un tempo lo fosse (a pagamento). Ma anche quelle procedure non sembrano cambiate molto, segno che non sono molto aggiornate. Personalmente vorrei arrivare e collegarmi senza tante storie, poter andare in rete e navigare ad una velocità decente. Si può fare due anni fa, in vacanza in Istria, funzionava così, in ogni villaggio, appena arrivavi in piazza per la maggior parte dell’abitato.

(Nota: Anche questa procedura è cambiata sembra tutto più facile, anche se io non ho nemmeno provato a connettermi a causa della passata esperienza).

Bene penso di aver finito di lamentarmi.
Però se vogliamo evolverci non possiamo accettare acriticamente quello che ci viene offerto. Se offri il tennis e quando vorrei giocare io il campo è già occupato, non mi stai offrendo un servizio, mi stai prendendo per il culo.
Giancarlo