Archivi tag: Strage

La strage di Bologna

Strage di Bologna

<< La strage di Bologna da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
la strage Stragedibologna-2.jpg
L’ala Ovest della stazione di Bologna, crollata a seguito dell’esplosione dell’ordigno che causò la strage.
« I terroristi hanno commesso un solo errore: compiere la strage a Bologna. »
(Lidia Secci, madre di una delle vittime.)

La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.

Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti. Gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, ma furono rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati.

Nell’attentato rimasero uccise 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. >>

la strage
Sergio Mattarella, preseidente della Repubblica in carica
la strage
Sandro Pertini, Presidente della Repubblica
1978 – 1985

La strage! Cosa possiamo aggiungere?

Posiamo aggiungere una cosa vergognosa, indegna di un paese civile, che continua a ripetersi, anno dopo anno da 37 anni.

A parte la verità processuale, stabilita finora, ci sono carte secretate. Sono state secretate dai servizi, dai governi, dalle autorità, per non turbare troppo lo spirito di coesione democratica nazionale. Immagino. O per coprire uomini, servizi e parti politiche per pensarla più prosaicamente. Carte che non vengono tuttora mostrate, nonostante le promesse di Renzi al suo insediamento a Palazzo Chigi. I nomi non vengono svelati. I nomi dei mandanti, degli organizzatori, dei fiancheggiatori degli attentatori, che probabilmente sono scritti, nero su bianco, in quelle risme.

Questo è inaccettabile e bene hanno fatto i parenti delle vittime ad uscire dal luogo della commemorazione al momento che il rappresentante del governo doveva prendere la parola. La strage di Bologna ha aperto una ferita che non può essere colmata con i silenzi, con le omissioni. Potremo far pace con noi stessi, forse, solo dopo che avremo conosciuto la verità.

Giancarlo

fonti

la stampa

la repubblica

La strage di BOLOGNA, trentasei anni inutilmente…

Stazione di Bologna

Ecco son passati 36 anni da quando, a Bologna, scoppiò la bomba.

Son passati inutilmente.

Ancora non sappiamo chi furono i mandanti di quell’atto terroristico così grave, che assieme alla strage della banca dell’agricoltura in piazza Fontana del 1969 ed alla strage dell’Italicus del 74, cambiò l’Italia definitivamente.

Terrorismo? Ma quale? Di matrice Islamica? Ma no, allora non c’era ancora l’ISIS!

Forse Mu’ammar Gheddafi? No, lui sembra fosse invischiato con l’abbattimento del velivolo di ITAVIA sui cieli di Ustica, ma niente coinvolgimento in treni, ne in stazioni.

Saddam Hussein? No! Osama Bin Laden? Neanche! Al-qaeda? No, no! Questi sono icone moderne del terrore ed a quei tempi non si diceva chi terrorizzasse ed ancora oggi non è stato detto.

Chi furono?

Quelli che fecero quegli attentati erano dei nostri. Italiani e cattolici! Si son divertiti tanto a terrorizzarci, ci volevano far paura, e non solo, ci volevano piegare, e forse lo hanno fatto. E non ce ne rendiamo neppure conto. E non sappiamo neppure chi fossero. Non ancora.

Alla stazione di Bologna, quante ragazze son salite su un treno? Quanti ragazzi, studenti, militari di leva? Quanti lavoratori pendolari, insegnanti pendolari, ferrovieri o chissà? 85 di loro sono morti quel 2 Agosto 1980. 200 furono i feriti. E intanto sono passati 36 anni, il sindaco di Bologna Virginio Merola è ottimista: “è stato approvato il reato di depistaggio“, chi, ancora oggi, depista verrà punito.

(depistaggio de·pi·stàg·gio/sostantivo maschile

  1. Sviamento di un’indagine condotta dalla polizia o dal magistrato; estens., manovra o tattica mistificatoria.

E quindi?

E tutti promettono verità.
La verità è l’ottantaseiesima vittima della bomba.
E trentasei anni ne hanno decomposto ancor più il corpo smembrato.
Una lacrima per le vittime e i feriti.
E un ricordo per non dimenticare.
Giancarlo
Stragedibologna-2.jpg
Strage di Bologna, 2 agosto 1980. Beppe Briguglio, Patrizia Pulga, Medardo Pedrini, Marco Vaccari – www.stragi.it/ Dettagli dell’autorizzazione Copyleft © È permesso copiare, distribuire e/o modificare questo documento in base ai termini della GNU Free Documentation License, Versione 1.2 o successive pubblicata dalla Free Software Foundation; senza alcuna

 

 

Bologna train-618472
Una stazione

piazza-fontana005-1000x600 PF osama-304048 marines-60540 itaqlicus italicus2 iraq-67653 dictator-67517_960_720 bomb-154456

Bologna, sempre generosa.
 Fonte

Il fatto quotidiano

Casus Belli. Ora basta! Guerra, guerra, guerra!

Casus Belli

Un Casus Belli, quanto è successo a Nizza sembra proprio configurarsi come una ragione, millantata, per fare la guerra. Oggi è stato tutto un susseguirsi di dichiarazioni, di “basta un se ne po più” di “dobbiamo reagire prima che ci uccidano tutti”. Di “I mussulmani non sono tolleranti. Neanche i moderati dichiarano apertamente di essere contro il terrorismo”.

Insomma: “è tempo di reagire”, “facciamoli fuori questi sporchi musi rossi” o Vietcong o Zingari o…

Casus Belli

Ma se ci pensiamo bene quanto accaduto a Nizza, non ha gran che di terroristico. Certo un pazzo si è lanciato tra la folla con l’intento di ucciderne quanti più possibile. Con la volontà di farsi ammazzare, sparando all’impazzata.

Ma non per premeditazione islamica o dell’IS o di AlQuaeda , no. Voleva dimostrare alla moglie, che lo aveva lasciato, di avere le palle. Ha venduto cara la pelle, è stato un suicidio. Le sterzate non servivano a uccidere più gente, ma a schivare il più a lungo possibile i colpi di eventuali poliziotti. Che poi, inevitabilmente, come lui sapeva bene, sono arrivati a bersaglio e lo hanno ucciso.

Terrorismo?

Certo ha fatto una strage, ma non è stata rivendicata, non seriamente. Non è stato un attacco alla Francia, se non personale da quel piccolo bastardo, che forse ce l’aveva con quella nazione che ha dato modo alla moglie di ribellarglisi e lasciarlo. Che ha dato alle donne quei diritti che in altre parti del globo si ostinano ancora a negare all’altra metà del mondo, quello femminile.

Ma, con il dovuto rispetto per le vittime, non sono morti per colpa di terroristi. Che poi ci terrorizzi l’idea che chiunque sia sopra un camion possa ucciderci, lo capisco. Allora non andiamo in autostrada. Perché è quello che vi succede ogni giorno. Andate a vedere, sulle strade Italiane, quante morti ci sono per scontri tra e con camion ogni giorno. Tutti islamisti?

Ma tutti, nel caso Francese, non hanno avuto dubbi, anche la dinamica è stata raccontata “pro Jihad sua”, sin dall’inizio, per poi retrocedere ad un “semplice” suicidio. Con strage vendicativa, ma pur sempre suicidio.

Casus BelliJiad

Casus belli

Sono preoccupato non voglio un casus belli, non voglio guerre sante, guerre avventate. Non voglio limitare le mie libertà per combattere il nemico. Cosa possono fare, far chiedere il nullaosta 98 a tutti i camionisti prima di salire sul loro mezzo di trasporto?

Se questo è terrorismo non possiamo fare nulla se non conviverci o mettere bande chiodate ad ogni strada con un poliziotto all’inizio ed uno alla fine della strada stessa a manovrarle, come l’arbitro di porta agli Europei, suvvia, siate seri.

Forse I Francesi hanno la coda di paglia, forse i Francesi non hanno la coscienza pulita ma questo non può, di nuovo, scatenare una guerra. Contro chi, poi? Non è che qualcuno vuole resuscitare l’IS, dato oramai per spacciato, per altri scopi?

Suvvia riportiamo l’evento su un piano razionale. E’ stata una tragedia immensa, che dovremo evitare che si ripeta nelle stesse modalità. Ma che non riusciremo ad evitare ancora in modi diversi.

E stata una sciagura.

Piangiamo i morti ed aiutiamo i feriti.

Che sono le uniche due cose serie da fare.

Saluti

Ceppoduro