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San Leolino

Bucine.

San LeolinoEcco San Leolino

Ripensavo a San Leolino, il paese dove ho passato parte della mia infanzia, è cambiato poco da allora, io me lo ricordo così, come se non fosse cambiato per nulla.

Ecco San Leolino è un piccolo paese adagiato sulle prime pendici dei monti del Chianti, circondato da uliveti e qualche pianta di noce o di castagno. Da San Leolino si può salire più in alto, arrivando a Poggio al Fattore, a Cennina o a Solata (passando da Cennina o da Ristolli). Si può raggiungere la Torre di Galatrona via Carnasciale, scendendo poi a Galatrona e Mercatale Valdarno. Una visita a Torre di Mercatale e siamo di nuovo per la via di casa.

Cosa ha di particolare il paese di San Leolino? Beh, intanto si affaccia sul Valdarno con lo sfondo del Pratomagno.

Ha una chiesa, ormai museo, ed una canonica bellissimi. Non hanno niente di speciale architettonicamente parlando, intendiamoci, ma sono belli perché  unici. La torre campanaria bifora, è un muretto che va poco in alto, schiacciato, senza grandi pretese, ma con un bell’orologio sotto.

Il castello, continuazione della base della chiesa, appoggia le sue fondamenta nella viva roccia, ed ha i muri pieni di piante di cappero, dai fiori belli ed eleganti.

L’olio di questi declivi è speciale, uno dei migliori della zona, e l’olio prodotto da Pergine a Montegonzi non è secondo a nessuno in Italia e nel mondo.

Ecco San Leolino

C’è un circolino, dove si può mangiare qualcosa e bere un buon caffè, c’è un campo di calcio, dedicato a Marco, che è morto troppo giovane per sfogare sino in fondo la sua passione sportiva. Dove si può assistere a grandi competizioni tra squadre locali.

Ci sono tanti laghi e laghetti, intorno, che visitarli è un piacere, per passare una giornata  tranquilla.

Da ultimo è tutto un fiorire di produttori di vino, che volentieri ti offrono un bicchiere per sentire come lo fanno.  Enjoy.

Si affaccia sul Valdarno, con lo sfondo del Pratomagno
la canonica
Chiesa-Museo

Giancarlo

La Befana vien di notte a San Leolino…

La Befana

La befana è l’unica icona popolare toscana abilitata a portare regali e dolcetti ai ragazzi.

La Befana DSC_4128_lzn A_lznA dire il vero anche il ceppo (bruciato nel camino da Natale a capodanno) era occasione di festa. Si poteva far incetta di frutta secca, aranci e mandarini. O di dolci, caramelle e altro. Ma al ceppo te li sudavi battendo appunto, come un forsennato, il ceppo (tronco di legno enorme e cavo al centro) dentro al focolare. Battendo con una paletta ti accecavi dalle scintille e dalle fiammate che uscivano dal ceppo e non capivi da dove arrivava la pioggia di frutta e dolciumi. Sembrava proprio che uscisse da dentro al camino

Anche per la befana tutto dipendeva da te, da come ti eri comportato nell’anno, ma era un evento meno spettacolare rispetto alla battitura del ceppo. Ti addormentavi con la calza di lana appesa davanti al camino e ti svegliavi trovandola piena di tanta roba, forse. Il carbone, se c’era, era vero, era quello del camino. Chiaramente il carbone c’era se non avevi fatto il bravo o se, più  semplicemente, i tuoi non potevano permettersi altro.

Tutto quello che oggi c’è in più è fuffa e lolla. Pula della nuova finta tradizione consumistica.

La befana

La befana serviva ai ragazzini che aspettavano il riempimento delle calze appese ed ai giovanotti che andavano per “befani” la sera a suonare e cantare alle case per ricevere qualcosa, per lo più uova sode o pane o pane e salumi o frutta. Ma anche qualche occhiata dalle ragazze. Un po come il dolcetto scherzetto di Hallowin, ma senza maschere macabre, travestiti solo da vecchiacce, alla meglio.

La Befana DSC_4146_lzn A_lznQuest’anno, anche quest’anno, a San Leolino è venuta la befana a regalare calze di dolci, è talmente brutta che ogni tanto impaurisce i più giovani. Mi ricorda la Corinna, un tempo c’era lei a San Leolino a spaventare tutti i ragazzi che incontrava e lo faceva senza dargli regali.
Ma è una befana che non discrimina i piccini, regala a tutti una calzetta di dolci, lancia caramelle ed accetta bacini tremolanti.

La Befana DSC_4142_lzn ABella la Befana

La Befana DSC_4132_lzn A
La Befana

 

Giancarlo

San Leolino, frazione del comune di Bucine Arezzo

Un paesino sulle colline del Chianti

San Leolino è una frazione del comune di Bucine, particolarmente votato alla produzione di olio extravergine di oliva di ottima qualità.

Il vino è buono come l’olio.

La sua posizione è eccellente, rimane dietro le colline del Chianti, rivolto ad est, prende il sole dal mattino presto, quando è fresco, e lo lascia nel tardo pomeriggio, quando la temperatura è più alta.

Ci si fanno sagre e feste rinomate, c’è un circolino bellino bellino, dove si gioca a tombola e al mercante in fiera tra amici e conoscenti, certamente tra quasi tutti i compaesani.

C’è pure una bella chiesa piccola ma…

Io ho fatto varie volte disegni e dipinti su questo paesello.

L’ultimo, è il castello, visto da sotto, col giaggiolo fiorito a presentarcelo:

SAn Leolino
San Leolino Acrilico su tavola

Il primo nel 1977, sempre il castello. Sempre da sotto. Ma con l’ulivo in primo piano:

San Leolino 1977
San Leolino China su carta 1977

 

Poi nel 2008 la chiesa, tutta abbarbicata nella roccia. Con un campanile stretto, strano:

San Leolino
San Leolino, acrilico su tela. 2008

Insomma questo bel pese mi ha dato molte idee, mi ha ispirato tante, tante volte.

Venite a vederlo.

Giancarlo