Archivi tag: referendum costituzionale

No, questa buffonata non sa da fare.

No, questa buffonata non sa da fare.

Buffonata, si, perché nessuno, nemmeno Zagrebelsky, ha capito cosa abbiano scritto i nuovi estensori.

Non si scrive un testo costituzionale con i piedi. Testo a fronte

Non abbiamo bisogno di un tiranno, ne di un oligarchia.

Legge elettorale “Porcata” e modifiche costituzionali “Troiate” assieme rischiano di dare un potere immenso al bischero di turno, che per caso vince con nulla, magari col 20% dei voti, le elezioni politiche.

Non vogliono più farci eleggere nessuno, lo vogliono decidere loro, nelle segrete stanze chi fa che cosa. vogliono eliminare una camera che ha il compito di controllare l’altra e dare a questa enormi poteri. Vogliono farci credere che uno eletto per fare il sindaco possa fare, part time anche il senatore (anche qui distrutto il lavoro fisso, precari anche al senato ed in comune). Vuole che crediamo che non aumenterà il potere del primo ministro, ma se passa questa riforma ne esce un mostro,: lui e pochi altri avranno in mano il potere assoluto.

NON BASTA PROMETTERE la revisione della legge elettorale dopo il referendum. Vogliamo eleggere i nostri rappresentanti e, visto l’andazzo delle ultime legislature, vincolarli al mandato, che oggi ci sono le risorse per comprarli tutti se vogliamo, se qualcuno vuole. Ne abbiamo sentite tante di promesse e poi questa nuova legge elettorale come sarà? Chi lo sa? Fatela, fatela prima del referendum e ne riparliamo, per intanto il referendum boccerà, noi bocceremo, le Troiate che avete scritto.

Ma come è possibile che negli ultimi trent’anni ogni politico, più o meno di successo, si sia montato la testa da ritenersi o l’unto del signore o di poter piangere per noi mentre ci sta inculando a sangue il futuro o voler essere semplicemente padre delle riforme.

Le riforme non sono mai figlie di padre certo, devono nascere bastarde, e più bastarde sono, meglio è, crescono forti e resistenti, con il sangue rosso e pulito. Quelle di padre unico nascono malate, dal sangue nero e sudicio, come olio usato, come quello dei nobili di un tempo, con tare ereditarie evidenti che hanno portato a tragiche conseguenze; guerre, distruzione e morte, in tutta Europa per circa cinquant’anni.

Non vogliamo un leader decisionista e saccente, vogliamo un primo ministro, primo tra i servitori, dello Stato, della Repubblica, delle Istituzioni, delle Regioni e dei Comuni. Vogliamo qualcuno che sappia ascoltare, le esigenze della popolazione e che sia disposto a qualsiasi sacrificio, anche personale per portarle avanti.

Senza tanti amici, parenti e parenti dei parenti da sistemare.

Poi perché dovremmo fidarci di qualcuno che finora ci ha tradito continuamente:

Ha dato ottanta euro con una mano e ne ha ripresi cento con l’altra.

Ha tolto l’ICI aumentando di due punti percentuali l’IVA.

Ha salvato una banca facendola pagare ai piccoli risparmiatori.

Ha dissipato, con oculata scelta dei manager emmepiesse, il tesoro secolare dei Senesi.

Ha cancellato l’articolo 18, rendendo tutti precari, da ora e  per sempre.

Non è riuscito ad approfittare della congiuntura economica favorevole e forse irripetibile per far crescere il paese come invece han fatto tutti gli altri Europei.

Perché dovremmo fidarci di chi nei talk show verso i rappresentanti di altri partiti e movimenti, rappresentanti dell’economia e della società civile è così supponente e pieno di se da non star nemmeno ad ascoltarli, interrompendoli, offendendoli e denigrandone opinioni e posizioni in continuazione.

No!

Non dobbiamo fidarci.

Non lo faremo.

E’ una buffonata.

Voteremo NO.

NO.

NO.

NO.

 

Viva l’Italia.

Ceppoduro

 

PS: Non andare a votare aumenta le possibilità del si di vincere al referendum, andiamoci uniti e votiamo NO compatti a questa buffonata.

Se non cancelliamo questa raccolta di troiate dovremo conviverci per molti lustri, i nostri figli dovranno porvi rimedio e chissà se riusciranno mai.

VOTA NO!

Mi raccomando