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Lucignano

Una festa, un’estemporanea

Domenica c’era un sacco di gente a Lucignano , anche se mancavo io.

Erano tutti pittori.

Vi domanderete che c’erano a fare tutte queste signore e signori a quel paese? C’era una estemporanea di pittura, la prima in quel posto. Pur essendo la prima hanno offerto premi straordinari, di grande valore economico.

Certo se vuoi organizzare un’estemporanea e far venire pittori, quelli bravi, non le scartine, devi fare così.

L’arte non vive di sola gloria. Un premio è appetito da tutti e così c’erano ottanta, novanta o cento pittori, non so. Alla fine penso che fossero in novantadue in competizione tra loro.

Il borgo di Lucignano

Non ricordo il tema ma penso fosse attinente alle bellezze paesaggistiche del luogo. Lucignano offre molto alla pittura, il borgo è bellissimo, un cammeo ovale incastonato nella campagna intorno.

Gli edifici e le strade all’interno sono magnifici, unici, da urlo. Offrono all’occhio del pittore scorci a profusione. Ce ne volevano migliaia di artisti per riprenderlo da tutti i punti di vista.

Sarei voluto andare anch’io. Avrei potuto confrontarmi con i grandi. Avrei potuto fare sia Lucignano che Rigutino, che la prima cominciava il Sabato e finiva la Domenica e la seconda iniziava e finiva la Domenica.

Ma poi non l’ho fatto.

Mi sono domandato se ne valeva la pena.
Così sono andato solo a Rigutino e, anche se non ho vinto nulla, ho mangiato bene, ho incontrato vecchi amici, ne ho conosciuti di nuovi… mi sono divertito.

Anche a Rigutino c’erano bei premi, alcune centinaia di Euro sui primi tre. Non male.

Mi dispiace aver dovuto scegliere, mi sarebbe piaciuto anche misurarmi con i più bravi, ma non si può avere tutto nella vita.

Parteciperò alla seconda edizione, l’anno prossimo, specie se non la faranno in contemporanea, nel qual caso sceglierò ancora e forse anche nello stesso modo.

Giancarlo

Alcune opere prodotte a Lucignano:

Rigutino 2019

A Rigutino

Durante la sagra della polenta, si è svolta l’estemporanea Rigutino 2019.

C’è stata una buona partecipazione da parte dei pittori, ed anche le opere realizzate non ci sembrano male.

Vi mostro le foto che ho fatto durante la realizzazione dei dipinti.

Rigutino 2019

Poi vi voglio mostrare le opere realizzate:

Naturalmente ho anche le foto della premiazione:

Per vedere un altro articolo su Rigutino clicca qui.

Rigutino

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Rigutino è una frazione del comune di Arezzo (Toscana), situata nella Valdichiana, alle falde del Monte Lignano.

Già abitata nella preistoria, nel periodo etrusco vide la nascita di alcune fattorie. Al periodo romano risalgono diverse ville-fattorie fra cui quella della famiglia Briccia, da cui prese il nome che portò fino al 1000 (Bricianum). All’età romana risale una statua di Silvano, il dio dei boschi e dei confini, qui ritrovata verso il 1930. Nel medioevo vi fu costruito un castello, chiamato “di Briciano”, ma siccome si trovava in località Ruvetinum (luogo infestato da rovi) in seguito questo toponimo soppiantò quello più antico dando poi origine al nome attuale di Rigutino.

Interessante l’antica Pieve di San Quirico, in località La Sassaia, costruita verso l’XI secolo e rimaneggiata nel XV secolo, come attesta un’iscrizione sull’architrave esterno. La Parrocchiale è stata costruita nei primi decenni del XX secolo. La Frazione, sede di Circoscrizione del comune di Arezzo, è nota per le sue iniziative ricreative e culinarie che si svolgono nei vari periodi dell’anno come ad esempio la sagra della polenta che si tiene agli inizi di ottobre.

Il 14 maggio 1799 vi si svolse il combattimento fra popolani aretini e soldati polacchi, comandati dal celebre generale Jan Henryk Dąbrowski passato alla storia come Battaglia di Rigutino.

Giancarlo

Fighille 2019

Sabato e Domenica 5 e 6 Ottobre si è svolta …

… l’estemporanea Fighille 2019.

Naturalmente assieme all’estemporanea si è tenuta la tradizionale mostra concorso di arte pittorica.

Ho partecipato con due quadri alla mostra e ho fatto un’opera in estemporanea.

In mostra ho messo in concorso Panfighille, una panoramica del paese.

Fighille 2019

A proposito di Panfighille.

Fighille è un villaggio Umbro.

C’è poco a Fighille, qualche attività, una scuola, un paio di chiese e un pozzo. Alcune case coloniche semi diroccate, un foretto che serve a sostenere il passaggio di un piccolo corso d’acqua sopra una strada di collegamento locale.

Fighille 2019

Fighille da tanto tempo è, ogni anno, sede di un’estemporanea di pittura e di una mostra concorso di pittura, collegata all’evento. Anzi, veramente non so quale sia l’evento e quale l’evento collegato. Fatto sta che la mostra e l’estemporanea godono di un riscontro eccezionale, probabilmente influisce la ricca dotazione di premi, o dalla presenza tanti artisti, ma quale sia la ragione Fighille è Fighille, le opere ed i pittori vengono da tutta Italia.
Con le opere finora premiate e con delle donazioni, è stato creato un piccolo museo, che le raccoglie tutte. Ecco un altro monumento Fighilliano.

Panfighille


Ed ecco il mio Panfighille, un panorama ragionato, un idea, un senso del paese.

La scuola è in primo piano, la conoscenza e la condivisione della stessa sono le cose più importanti del mondo, quindi anche di fighille. Nella scuola poi, si tiene la mostra e la premiazione della mostra stessa e dell’estemporanea.

La scuola è collegata al museo, dall’ombra. Il museo è l’ombra della scuola, è anch’esso una scuola, un posto di conoscenza e di condivisione.

Scuola e museo sono muniti di porte e finestre, perché affacciati al mondo e aperti in entrata ed in uscita, per gli scambi culturali.

Ascensore

Accanto alla scuola un cipresso, immenso che sale e porta in alto, collega la base del paese con tutto il resto. Un ascensore sociale materiale.
Davanti alla scuola e davanti al cipresso ci sono le strisce pedonali che segnano la direzione da prendere, che guidano alla conoscenza, proteggendoci dal pericolo esterno, evitandoci di sbaglia re strada e perdere il senso della vita, da cercare nella conoscenza, nella cultura e in tutto il paese.

Poi c’è la storia, la storia della gente, di Fighille e d’Italia: il pozzo, fonte per il corpo attaccato alla chiesa, fonte per lo spirito. Poi anche un’altra chiesa; le chiese, custodi delle tradizioni e delle storie che ricordano, proteggono ed illuminano il paese.

Dietro a tutto c’è il paesaggio dolce delle colline dell’Umbria, il cielo azzurro con le nuvolette bianche.

In una parola:
Fighille

Poi

Seconda opera Autofighille, un autoritratto contornato da Fighille, i monumenti importanti di Fighille.

Fighille 2019

A proposito di Autofighille:
Autofighille è un autoritratto, in cui sono contornato dal paese di Fighille. Fighille è un paese Umbro piccolo, ma denso di cose importanti:
La scuola elementare che oltre che all’educazione dei giovani e dedicata per due giorni all’anno all’esposizione delle opere in mostra ed in concorso, pozzo immenso dispensatore di arte e di cultura.
Il piccolo museo, destinazione naturale e principale luogo di fruizione delle opere vincitrici e di quelle donate alla collezione.

Il pozzo, principale icona di Fighille, con le due chiese paesane.

Il foretto, luogo metafisico di passaggio fisico, spirituale e, culturale.

Io, circondato da tanta bellezza, ne rimango estasiato.

Estemporanea Fighille 2019

Ho fatto un quadretto, una casa, lungo una strada, con un edificio produttivo in secondo piano e, nello, sfondo, le dolci colline Umbre e Toscane. Un olio a spatola su tela.

Fighille 2019

Poi vi riporto le fasi dell’estemporanea del sabato:

Quelle della domenica:

I quadri prodotti:

Giancarlo

Delle edizioni precedenti ho riportato quella del 2018:

2018

Interessante

Interessante

Il dizionario ci dice che è un aggettivo che può essere riferito a cose o persone:

Capace di destare interesse o curiosità, di suscitare attenzione o partecipazione, di suggerire o di imporre motivi singolarmente nuovi o stimolanti; coinvolgente, appassionante:

un argomento i.; una storia i.; un film i.;

in funzione predicativa con valore neutro.

“sarebbe i. conoscerlo di persona”

Che alletta, specialmente dal punto di vista economico; vantaggioso.

“un prezzo i.”

Di persona capace di attrarre per vari pregi, anche dello spirito o dell’intelligenza; affascinante, attraente:

una donna non bella, ma i.; cerca in tutti i modi di rendersi i., di attrarre l’attenzione.

Allora come possiamo renderci (più) interessanti?

Migliorandoci, facendo in modo che gli altri capiscano ed apprezzino il nostro miglioramento e ne traggano interesse, verso di noi o verso le cose che facciamo.

Io dipingo

Io non dipingo bene, ma vorrei farlo in maniera interessante.

Se qualcuno mostra interesse per quello che ho fatto ed ascolta come e perché l’ho fatto ho raggiunto lo scopo.

Io mostro interesse per quanto fatto da altri, un po’ per dargli soddisfazione, un po’ perché per me è interessante sapere come o perché è stato realizzato un quadro. Non voglio fare lo stesso, nello stesso modo, ma sapere è sempre utile e costruttivo.

Conosco una pittrice di Firenze che lavora in rilievo, creando i rilievi con la carta o la stoffa attaccata con gesso e/o colla vinilica sulla superficie di supporti rigidi: pannelli di compensato o lastre di plastiche varie. Quando ha finito dipinge il tutto. Mi ha spiegato come fa, è stato molto interessante.

Ad un’altra pittrice che conosco ho chiesto come avesse realizzato un quadro esposto ad una mostra. Molto eccitata mi ha detto che ha seguito una tecnica artistica antica che permette, con colla vinilica, di riportare una stampa laser fotoshoppata sulla tela.

Interessante!

Giancarlo

Fratte Rosa

Fratte Rosa estemporanea 2019

Dal sito del comune di Fratte Rosa.

Fratte Rosa è arroccata sulla cima di un colle, in una cornice panoramica tra le più belle della provincia di Pesaro e Urbino, posta a cavaliere tra le medie valli del Cesano e del Metauro.

L’origine del nome antico Castrum Fractarum si riferisce probabilmente ad una sconfitta che qui subì Asdrubale, fratello del più celebre Annibale, condottiero cartaginese nella seconda guerra punica. Più verosimilmente, tuttavia la comunità di Fratte Rosa fu formata da alcuni superstiti scampati dalla distruzione, operata dai Visigoti di Alarico, della non lontana città romana di Suasa, che sorgeva nei pressi dell’odierna San Lorenzo in Campo.

Nel Medio Evo

La più recente Fratte Rosa fu un borgo fortificato, capoluogo della cosiddetta Ravignana, un vero e proprio staterello dipendente dai monaci Classensi di Ravenna.

In seguito fu roccaforte fanese posta a guardia del territorio di questa città, scomoda enclave della Chiesa nel Ducato di Urbino, ragion per cui sia i Montefeltro, sia i Della Rovere tentarono sempre di occuparla. Nel territorio comunale si trova l’antica frazione di Torre San Marco, che ha origini storiche coeve al capoluogo e come questo fece parte della Ravignana, partecipando con alterne vicende alle rivolte contro Fano. Appartenuta successivamente al Ducato del Varano, nel 1545 passò alle dipendenze della Sede Apostolica.

L’odierna Fratte Rosa

E’ un borgo tranquillo che, oltre a ben avviate attività nei settori della produzione di mobili, di calzature e di abbigliamento e della carpenteria metallica, continua anche la più celebre e tradizionale lavorazione di terrecotte di un nero luminescente (foto in basso), uniche nel loro genere per colori e forme. E’ questa un’attività produttiva secolare e perciò profondamente radicata nella storia stessa del paese che non vuole dimenticarla o farla cadere in disuso per l’affermarsi di più moderni materiali.

Domenica 9 Giugno 2019 si è svolta la prima estemporanea d’arte (pittura e scultura), molto ben riuscita.

Ecco i quadri e le sculture prodotte:

Poi ci sono immagini della manifestazione:

Infine la premiazione:

Giancarlo

A Corciano Al centro commerciale

Bella estemporanea

A Corciano, al centro commerciale Quasar Village Pasquetta con estemporanea, una bella estemporanea con tanti bei quadri prodotti.

L’estemporanea aveva un tema, un tema suggestivo. I colori dell’Umbria, che ogni pittore l’ha interpretato a modo suo.A CorcianoUn paradiso per chi ama dipingere.

Iscrizione gratuita, buono pasto per la gastronomia del CONAD, con porzioni buone ed esagerate.

Niente frottole, la cornice ne potevi fare a meno. Io l’ho sempre detto, sono lì per dipingere o per fare il falegname. Chi pretende la cornice, non guarda il dipinto, guarda il quadro. L’oggetto d’arredamento, non il valore dell’opera. Insomma bravi, gli organizzatori pro artisti e non contro. Bravi.

I premi, erano buoni spesa per il centro commerciale. Non so di che importo o in cosa consistessero, ma non importa, tanto non li ho vinti e neppure potevo concorrervi, con i maestri eccezionali presenti.

Poco presente la tecnica ad acquerello, un solo partecipante, Uno solo anche a Tempera grassa e pigmento,gli altri acrilico ed olio.

Ma che opere, ragazzi giudicate voi e sappiatemi dire.

Ci ha assistito anche il tempo, per la maggior parte del giorno è stato soleggiato, poi si è scurito ma non è piovuto che dopo la premiazione.

Complimenti agli organizzatori ed ai partecipanti.

Giancarlo

 

Ecco alcune fasi della manifestazione, poi le opere prodotte, le foto fatte dagli amici e infine la premiazione.

La manifestazione:

A Corciano

Le opere prodotte (DI chi conosco l’autore lo inserisco):

Fratini

Gianni Mori

Corrado Belluomo

Renato Bisci

Lohana Pintora Loja (Gisel)

Gianni Torti

Gian Maria Pierini

Teresa Chiaraluce

Banchi

Giancarlo Arrigucci

Lello Negozio

Gli altri non me ne vogliano, non mi ricordo i nomi ma se me li fanno avere, nei commenti del blog o in altro modo provvedo subito ad inserirli.

Le foto fatte da amici, prese da Facebook:
A Corciano

Le foto della premiazione:

A Corciano

Giancarlo

Talent Show Valdarno 2018

Si è conclusa la prima edizione del

Talent show Valdarno 2018

“Talent Show Valdarno 2018” musica e pittura al Giardino delle Rose di Piandiscò gran finale il 16 dicembre.

A Piandiscò, al Giardino delle Rose di piazza Europa, il Team 1.2.3 ha organizzato la prima edizione del “Talent Show Valdarno”, che abbina la musica alla pittura. Con l’allestimento di una mostra di pittura moderna basata sui temi o i testi delle canzoni partecipanti allo show.

Nel video del canale  Valdarno 24  l’organizzatore Roberto Stellato descrive le regole del talent.

Alla manifestazione era abbinata anche una mostra collettiva di arte moderna realizzata presso “La Filanda”, il polo espositivo di Loro Ciuffenna.

Alla fine di due gironi di eliminazione una giuria ha valutato le performance canore dei cantanti ed un’altra quelle dei pittori. Sono stati giudicati anche i quadri esposti a La Filanda.

Alla resa dei conti sono andati meglio i cantanti od i pittori ?

Non saprei dirlo, a detta di molti, il livello canoro era molto alto e la giuria a dovuto lavorare molto per riuscire nel suo giudizio.

Per la giuriail giudizio non deve essere stato facile,neppure sui pittori, vedrete voi stessi che potenza di fuoco è stata espressa.

L’organizzazione si è prodigata molto per realizzare l’evento e la riuscita è stata completa, tra presentazione, due semifinali e finale sono state brillantemente risolte le piccole problematiche, fino portare il livello organizzativo della finale quasi a perfezione.

Il principale inconveniente nel bel mezzo della serata è stato l’inizio di una nevicata, che appariva importante,  che ha costretto qualche partecipante al ritorno a casa anticipato e rischiato di far interrompere la serata. In seguito, fortunatamente, la neve si è tramutata in pioggia e tutto è potuto finire nel meglio dei modi.

Segue il reportage visuale delle opere:

Ecco le foto (comprese le opere già esposte alla filanda).

Talent Show Valdarno 2018 Talent Show Valdarno 2018

L’ordine di arrivo al Talent Show Valdarno 2018:

Primo

secondo

Terzo

Primo alla Filanda

Grazie

Giancarlo

Beroide 2018

Beroide 2018

Si è svolta Sabato 11 Agosto la sagra dell’anguilla e del gambero di fiume con annessa estemporanea a Beroide 2018.

Ottimi quadri, buoni pittori, tanti premi (nessuno per me mannaggia).

Ecco i quadri prodotti nell’intera giornata:

Quella sopra è la mia pittura. Potevo farla molto meglio, ma poteva venirmi anche anche peggio, tutto sommato meglio non lamentarsi troppo.
Purtroppo non ho vinto nulla, nemmeno una misera segnalazione.
Però, in tutta onestà ritengo che almeno una menzione la meritavo.
Il tema era libero, d’accordo, non si doveva fare Beroide per forza. Ma sei a Beroide come puoi ignorarlo? Beroide è un paesello di poche case, c’è una scuola, l’ufficio postale un circolo per giocare a carte, un paio di negozi, molto parchi, nient’altro.

Beroide 2018
Beh ci sono chiese e chiesette in paese e nella campagna intorno, come è tipico della religiosissima Umbria.

Il giorno prima Beroide 2018

Il giorno prima ho fatto una ricognizione al paese, anche se lo avevo visto tante volte nelle passate edizioni dell’estemporanea, Io e Davide abbiamo passeggiato per il paese ed ho fato alcune foto per fissare i punti migliori. Uno è senz’altro la porta Nord, con quelle belle pietre bianche dell’arco. E che dire della croce metallica poco prima della porta, monito alle genti che arrivano a Beroide di venire in pace che ognuno ha la sua croce e quella porta la dobbiamo tutti passare? Due icone del paese, oltreché della vita come ho già ricordato.

Beroide 2018

Dall’altra parte del paese, a destra della scuola abbiamo incontrato un cane che sapeva il suo mestiere. Ci ha seguito lungo tutta la rete abbaiando e sbavando come un indemoniato. Non voleva assolutamente averci tra i piedi e ce l’aveva in special modo con me e con la mia NIKON 5300.

Beroide 2018

L’ho fotografato per poterlo immortalare e ritrarre assieme alla porta e condensare le due anime di Beroide 2018, una pacifica ed accogliente e l’altra a aggressiva e intransigente.

Beroide 2018

Ecco l mia opera meritava almeno de parole così, le avrei dette io se me lo avessero chiesto.

Purtroppo non è successo.

Pazienza!

Continuano le opere realizzate in estempore.

Giancarlo Arrigucci 2018

Poi ci sono le foto che ho fatto durante l gara:

Beroide 2018 Beroide 2018

La mia parte buona di Beroide.

Poi durante la premiazione:

Beroide 2018

Giancarlo

Lierna

Festa della ranocchia

A Lierna di Poppi-

Siamo stati, cortesemente, invitati dalla pro loco Lierna a partecipare alla festa ed abbiamo esposto alcune opere, inoltre ne abbiamo realizzate altre dl vivo.


Hanno aderito alcuni pittori (io, Davide , Mario ed una signora che non conosco), un disegnatore (Paolo) ed altri artisti ed artigiani.

L’esposizione di Davide Emanuelli:

Ecco l’esposizione di Mario Lotti:

Lierna Poesie LiernaLe opere eccezionali di Paolo Lombardi:

LiernaLe mie:

LiernaDell’altra pittrice, purtroppo, non ho nulla da farvi vedere.

Siamo stati ospitati benissimo e molta gente è passata a vedere le mostre e gli artisti all’opera.

Direi che è stato un successo.

A Lierna ho fatto anche qualche scarabocchio:

La chiesa

Lierna

La visuale dalla mia postazione di pittura.

Ho avuto occasione di incontrare molta gente simpatica e riscontrato un interesse eccezionale per la pittura, tanta gente che la pratica o l’ha praticata in passato.

Ho incontrato e conosciuto tanti ragazzi che, accompagnati dai genitori, mi hanno osservato mentre dipingevo e spero abbiano apprezzato.

A quelli che mi hanno raccontato che gli piace dipingere, che mi hanno spiegato cosa dipingono e che mi hanno descritto come lo fanno, ho dato loro un regalino.

Un piccolo pensiero che li aiuti a continuare questa bella passione della pittura e del disegno in generale.

Un piccolo pensiero

Ho dato loro uno dei miei pennelli preferiti.

Doni poveri, ma che mi pare siano stati apprezzati da babbi, mamme e ragazzi.

Rachele in particolare mi sembra abbia gradito il mio regalino. Lei aveva promesso alla mamma di fare un bel disegno con il mio pennello ed è stata di parola, il giorno dopo mi ha regalato il suo capolavoro: Una grande ape che si posa su un bel fiore, con un grande cuoricino a lato. Grandissima Rachele, grazie, grazie mille.

Lierna
Rachele Rossi Omaggio per Giancarlo Arrigucci Lierna 5 Agosto 2018

Non solo Rachele, ma anche il mio amico Davide , grande paesaggista toscano, mi ha regalato un dipinto, un tramonto bellissimo.

lierna
Davide Emanuelli . Tramonto. 2010

Grazie anche a lui.

Giancarlo

 

Montisi

Estemporanea a

Montisi (SI)

Montisi

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

« Montisi (…) antico castello della valle dell’Asso, sui fianchi della catena dei monti, oggi chiamati di Trequanda (…) è ricordato dal 1100 come una delle terre fortificate del contado senese »

(Pietro Rossi.)

Il paese è una frazione del comune italiano di Montalcino, nella provincia di Siena, in Toscana.

Nell’VIII secolo a.C., Montisi era dominato dagli Etruschi, i quali vi costruirono una necropoli. Di cui si sono soltanto trovate delle tombe “a capanna” dove adesso si trovano la Grancia e l’oratorio di Sant’Antonio Abate. Questa popolazione, che aveva ingrandito i propri territori tra i fiumi Tevere e Arno, edificò anche un tempio dedicato alla dea Iside. Che contribuì, molto probabilmente, a dare il nome del paese. In seguito agli Etruschi, subentrarono i Romani.

Durante la Seconda guerra mondiale, esattamente il 30 giugno 1944, le truppe tedesche fecero saltare la Torre della Grancia nella speranza di chiudere il passaggio al nemico. Dopo le guerre mondiali, Montisi cercò di risollevarsi lavorando nelle circostanti miniere di lignite e alla produzione di terracotta.

Più tardi in Toscana arrivarono diversi pastori sardi i quali portando la loro conoscenza di allevamento e la produzione del formaggio. Infine, nel 1970, arrivarono i primi turisti stranieri, che ancor oggi vengono a visitare il paese.

Montisi, monumenti e luoghi d’interesse

Prima dell’estemporanea ho avuto modo di visitare un luogo molto interessante.

Montisi

Sempre da wikipedia:

L’Oratorio di Sant’Antonio Abate, anche conosciuto come “chiesa della Compagnia”, è situato lungo via Umberto I, nei pressi della Colonna.

La chiesa è sede della Confraternita (o Compagnia) del Santissimo Sacramento e venne costruita nel XVII secolo e restaurato nel 1717 in forme barocche. Un restauro conservativo è stato effettuato nei primi anni del 2000, in seguito al quale, nei locali annessi, è stato aperto un piccolo Museo d’arte sacra.

L’oratorio esternamente presenta una semplice facciata a capanna intonacata di giallo, al centro della quale si aprono, in basso, il portale e, in alto, il rosone circolare. Sul retro, vi è il campanile a vela in cotto, con due campane. L’interno della chiesa è a navata unica di tre campate, le prime due con volta a crociera, l’ultima con volta a vela ribassata. A ridosso della parete di fondo vi è l’altare con stucchi dorati, sormontato dalla pala dell’Ultima Cena di Astolfo Petrazzi.

Nei locali annessi alla chiesa, è allestito un piccolo Museo d’arte sacra, comprendente anche la cripta, ove si trovano cataletti, dei quali alcuni dipinti, e apparati processionali. Nella stanza sopra la sacrestia, vi è la statua processionale della Madonna dei Sette Dolori.

Montisi

Ma eccovi alcune immagini della manifestazione:

Montisi

E le opere realizzate