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Pane o pasta o patate.

Pane, pasta e patate

Vi voglio parlare di un avvenimento paradossale, che sembra  sia veramente accaduto, ma che se anche non lo fosse potrebbe, comunque, paradossalmente accadere. Riguarda cibi poveri come pane o pasta o patate.

Secondo teorie economiche ormai affermate il prezzo di beni, prodotti e servizi sale all’aumentare della richiesta. Di contro l’aumento del prezzo porta, inevitabilmente ad una diminuzione della richiesta. Molto chiaro, logico direi, potremmo giurarci; quando mai ad un aumento del prezzo segue un aumento dei consumi? Beh, in realtà, se le condizioni socio-economiche migliorano potremmo avere aumenti di prezzo ed aumenti di consumo. Ma in condizioni normali e comunque statiche no.

Pane o pasta o patate

Ed ecco che per i tre prodotti elencati nel titolo, prodotti poveri, di largo consumo nelle classi meno abbienti, in funzione dell’area geografica che andremo a considerare, la situazione paradossale di un aumento dei consumi a seguito di un aumento, meglio se molto consistente, dei prezzi può puntualmente verificarsi.

Si racconta che nel 1845 in Irlanda si verificò una grave carestia che fece aumentare di molto il prezzo delle patate, e non solo. Le famiglie povere, che già si nutrivano largamente di patate, non poterono comprare cibi migliori, come la carne. Rinunciandovi si videro costretti ad aumentare il consumo del cibo più economico, le patate appunto. Da qui il paradosso del maggior consumo nonostante l’aumento di prezzo.

pane o pasta o patatePiù o meno con le stesse parole si racconta di povera gente che, dopo un aumento dei prezzi sostanziale, poteva permettersi solo pane o pasta. Così facendo ne determinava l’aumento di consumo a seguito di un aumento del prezzo.

pane o pasta o patateSi è poi a lungo disquisito se queste storie fossero vere o meno. Argomentando, ad esempio, come la carestia dovrebbe aver ridotto notevolmente la produzione di patate che erano si aumentate di molto di prezzo, ma non erano state certamente prodotte in maggior quantità. Tanto da poter essere consumate maggiormente.

Quindi la “legge della domanda” di Marshall è salva e non c’è alcun paradosso.

Non sono tutti d’accordo, sembra infatti che si possa applicare una correzione, il paradosso di Giffen, che si applica ai beni poveri, detti “beni di Giffen”, che vedono paradossalmente aumentare la loro domanda all’innalzarsi del loro prezzo. Questo può succedere perché l’aumento di richiesta arriverà dalla parte più povera dei consumatori, che non possono permettersi altro. Mentre una larga fascia di popolazione ridurrà, ma non azzererà il consumo di carne, che non sarò compensata con patate. La minore richiesta da parte della popolazione più abbiente consentirà di far aumentare i consumi del ceto povero pur in condizioni di minor produzione a causa della carestia.

pane o pasta o patate pane o pasta o patate pane o pasta o patatepane o pasta o patateQuindi in area ristretta il paradosso può essere vero, ed un aumento del prezzo determinare un aumento dei consumi.

Per pane o pasta o patate, incredibile.

Giancarlo

Pane vino zucchero

Pane vino zucchero

Giancarlo Arrigucci

2013 n°10

Pane vino zucchero
In paese (particolare)

Pane vino zucchero

Ingredienti

1. Pane toscano (non salato).

2. Vino rosso (Chianti).

3. Zucchero.

Ferramenta

1. Coltello per il pane.

2. Piatto piano.

Preparazione

1. Tagliare il pane a fette.

2. Bagnare le fette di pane con abbondante vino.

3. Ricoprire di zucchero.

Note

1. Ottimo a merenda.

2. Mi raccomando non guidate subito dopo, attendete di aver metabolizzato e smaltito l’alcool.

3. Il vino deve essere rosso e corposo, anche se non usate il Chianti.

Da bere

1. Acqua.

2. Chianti.

3. Fate voi.

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Pane e pomodoro

Pane e pomodoro

Giancarlo Arrigucci

2013 n°8

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Pane e pomodoro.

Ingredienti

1. Pane (Bianco, toscano (senza sale) meglio fresco ma anche di qualche giorno addietro non è male).

2. Pomodoro fresco maturo (meglio se del vostro orto o del vostro balcone, in alternativa comprato direttamente dal produttore, se la campagna è lontana ci sarà pure un anziano che fa l’orto sull’argine o dovunque vicino a voi, ecco andate li).

3. Olio extravergine di oliva (se avete soldi prendetene uno costoso, comunque anche se non avete molti soldi da spendere prendetelo sempre dal produttore e prendetelo sfuso, con la stessa cifra ne prendete di più e/o migliore).

4. Sale iodato.

Ingredienti aggiuntivi a piacere

1. Origano (le foglie della pianta secca non confezionata, perché quelle confezionate non sanno di molto).

2. Cipolla fresca.

3. Aglio.

4. Aceto (di vino fatto in casa, meglio se da voi con gli avanzi di vino messi in un’acetiera).

5. Vino rosso (meglio se buono)

6. Acciuga sotto sale (naturalmente lavata).

Ferramenta

1. Coltello per il pane.

2. Tagliere.

3. Piatto/vassoio.

Preparazione

1. Tagliate il pane a fette alte (La parte migliore è il corteccio tagliato a 5-6 cm).

2. Salate.

3. Dividete in due il pomodoro (in più parti se troppo grosso) e strofinatelo sopra il pane fino a che la polpa non sia tutta trasferita sulla fetta. La rimanente buccia se ha della polpa attaccata si distribuisce sopra la fetta altrimenti si scarta. Al corteccio va cavata la mollica: con il coltello si incide in profondità lungo la crosta, come a fare una barchetta, e poi si strofina il pomodoro e la polpa si accumula nella vaschetta centrale così realizzata. La mollica non va assolutamente buttata dato che da ultimo servirà da coperchio della vaschetta.

4. A questo punto si possono aggiungere alcuni degli ingredienti a piacere: Una passata di origano, la cipolla fresca tagliata a fettine fini, l’aglio tritato finemente, alcune gocce di aceto o di vino buono, pezzetti di acciuga lavata, di solito un tipo solo tra questi ingredienti, ma potete anche esagerare ed aggiungerne due alla volta.

5. Aggiungete olio.

6. Chiudete il corteccio con la mollica.

7. Lasciate riposare il tutto per 5 minuti e mangiate.

Note

1. E’ una merenda eccezionale per voi e per i vostri figli (il vino necessario si limita a poche gocce per ogni fetta e se non volete darlo a minori basta non aggiungerlo).

2. L’aggiunta di acciuga è di una raffinatezza particolare, purtroppo è sempre più difficile trovare acciughe buone.

3. Senza acciuga pane e pomodoro è una merenda vegetariana al 100%

Da bere

L’acqua sicuramente va bene, io bevo quella del pozzo, se non lo avete ci saranno delle fonti vicino a voi, andate li. Niente bibite gassate, per il resto basta che sia buono e non dobbiate guidare.

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