Il Palio di Siena.
Oggi, giorno dopo Ferragosto, si corre a Siena il Palio dell’Assunta.
Il Palio di Siena
Il Palio è una competizione fra le contrade che si disputano un drappo di stoffa, detto Palio. L’origine medioevale conciliava la devozione alla religione di quei tempi bui con la sudditanza alle gerarchie cittadine, comunali, del tempo, in cui Siena era in guerra con tutte le altre città limitrofe, Firenze in primis.
Il Palio.
La competizione è una corsa di cavalli, che si svolge normalmente due volte l’anno: il 2 luglio si corre il Palio in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto quello in onore della Madonna Assunta.
La città di Siena si erge su tre colli, la ripartizione del territorio su questi tre colli derivò la divisione in contrade, molte più delle attuali. Dopo la peste del 1347 il loro numero calò a 42.
I giochi tra contrade avevano forme diverse e modalità diverse, ma prese la forma definitiva di corsa di cavalli in piazza del Campo solo intorno al 1600.
Anche se per tutto il secolo coesisté con le bufalate, corse di bufali comuni in molti altri centri e città. Comunque in quel tempo si definirono le regole principali: corsa a pelo e tratta dei cavalli (assegnazione a sorte alle contrade).
Il secondo Palio
Il 1700 fu il secolo dell’introduzione di un secondo Palio, oltre a quello di luglio. L’idea venne dalla Contrada dell’Oca che, vincitrice nel Palio del luglio 1701, chiese di “ricorrere il Palio vinto”. Ossia di rimettere in palio la vincita, facendo svolgere a proprie spese un’altra corsa il 16 agosto, per le feste dell’Assunta.
Nel 1774 il Comune omologò l’organizzazione dei due Palii. In questo secolo si fece anche la nuova divisione delle contrade ed il bando definitivo con le regole valide ancora oggi, regole, premi, cerimonie date e orari, e quant’altro costituisce le manifestazioni dei Palii.
Ulteriori variazioni
Anche nel 1800 qualche regola e qualche contrada fu cambiata ma sostanzialmente siamo ancora li. Comunque fu vietato ai fantini di picchiarsi o azzuffarsi dopo il via e furono ripartiti meglio i premi previsti.
Nel 1900 si definirono i costumi medioevali, furono introdotti gli sbandieratori e poco più.
Ecco il palio dove le attuali contrade si sfidano in una gara mozzafiato, ma dalla snervante attesa prima della partenza, dove il fantino conta ma può arrivare anche il cavallo scosso.
E poi giù feste, cene e vino.
Solo la guerra poteva farlo cessare
La seconda guerra mondiale fece interrompere il Palio. Che venne ripreso alla sua fine con un Palio straordinario del 20 agosto, passato alla storia come “il Palio della Pace”. Che passò alla storia, anche, per la furiosa scazzottata che si ebbe alla sua conclusione tra contradaioli del Bruco e del Drago, allora vincitore.
Le nobili contrade sono
Aquila
Bruco
Chiocciola
Civetta
Drago
Giraffa
Istrice
Leocorno
Lupa
Nicchio
Oca
Onda
Pantera
Selva
Tartuca
Torre
Valdimontone
Una categoria di persone importanti per il palio sono i fantini ed il mossiere.
Ma quelle sono altre storie.
Giancarlo