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Volevo dirvi

Volevo dirvi

Volevo dirvi che non dovete farvi fregare. Vi volevo spiegare una cosa che non dicono. Per farvi schierare, schierare contro.

Ecco, si può far politica per tanti motivi, ma si dovrebbe farla solo per servizio, servizio ai cittadini, alla comunità.

Come il servizio militare serviva a garantire sicurezza e difesa dei confini patrii, la politica dovrebbe essere un servizio a difesa della democrazia, un servizio per gestire i beni pubblici e redistribuirli equamente.

Molti vedono la carriera politica come un successo, un innalzamento economico e sociale personale. A questo servono le professioni e la politica non dovrebbe essere o diventare mai professione. Deve restare un servizio, prestato per poco. Ed un servizio non dovrebbe essere retribuito, dovrebbero essere rimborsate solo le spese.

Volevo dirvi

Che alle lezioni non si partecipa per vincere, si partecipa per illustrare il servizio che si vuole offrire alla nazione o all’Europa, da quando votiamo anche per quel parlamento.

Il cittadino, informato, sceglie quale proposta, programma, idea promuovere. E da mandato ai proponenti di realizzarlo in cinque anni di lavoro, duro e malpagato.

Le elezioni non si perdono, quindi, le elezioni si possono solo vincere ricevendo il consenso di chi lo esprime partecipandovi.

Volevo dirvi dei partiti

La Lega, che ha raccolto i maggiori consensi alle elezioni europee, deve impegnarsi a far rispettare in Europa le idee che ha espresso durante la campagna elettorale per le Europee. La Lega deve lavorare sodo in Europa, per cambiare il parlamento Europeo e la politica continentale. Come ha detto di voler fare.

I Cinque Stelle hanno vinto le elezioni politiche Italiane, e non potendo governare da soli e si sono accordati con la Lega. Entrambi devono impegnarsi nella politica Italiana. Secondo quanto presentato nei loro programmi elettorali per le politiche e quanto concordato nel patto di governo.

Non gettino soldi in opere inutili, non li regalino a chi non ne ha diritto, non usino le loro poltrone per aumentare il loro potere od il loro patrimonio personale o di gruppo.

Quando torneranno al loro mestiere non devono essere più ricchi di prima, semmai più poveri, se prima erano già abbastanza benestanti.

Non abbiamo bisogno

Di esperti della politica, abbiamo bisogno di gente onesta e competente nei settori da dove provengono. Certo per effettuare al meglio il loro mandato devono impegnarsi al massimo, chiedere, ascoltare e studiare.

Dopo aver servito l’Italia saranno anche migliori, avranno imparato qualcosa.

Italiani.

Non prendetevela con loro perché vi dicono che non sanno governare, o che non stanno facendo nulla o, peggio, che stanno facendo solo disastri.

I disastri sono stati fatti prima, ora cercano di rimediare, lo si può capire anche senza essere esperti.

L’economia non va? Non possiamo farci niente. Finché saremo globalizzati saremo soggetti a cicli economici su cui siamo ininfluenti.

volevo dirvi
Di Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1863286

Se non vi importa del, o non vi spetta il, reddito di cittadinanza, non bestemmiate a coloro cui spetta ridarà fiducia e dignità.

Se vi sembra che le tasse siano esose, ben venga una riduzione delle aliquote, ma in compenso arrestiamo chi le evade ed arrestare significa tradurre in carcere.

Disprezziamo chi non vuole contribuire al benessere di tutti.

Contribuiamo e controlliamo che quei soldi non vengano intascati fraudolentemente o gettati al vento, come fatto fin’ora.

Chi ruba deve ricominciare a vergognarsi

Facciamoli di nuovo vergognare.

Rendiamoli migliori.

Rendiamoci migliori.

Avanti.

Ceppoduro

Quello che non si è capito

Quello che

Dicevo, quello che non si è capito del governo del cambiamento è il reale significato dell’azione di governo, quali sono gli interessi in gioco, quale la politica sottostante e quale il senso più generale della politica 5 Stelle.

Antefatto

Non si è mai vista in Italia un’opposizione così forte, perdurante e pervasiva ad un governo in carica.

Di solito son sempre stati tutti pecoroni nei confronti del potere costituito, anche perché tra spoling system ed epurazioni c’era poco da essere contro se si voleva mantenere la greppia vicina, a portata di cavezza.

Misfatto

Dicono: povero Di Maio, succube della Lega, tutto il governo è raccontato come prono alle scelte ed alle azioni della Lega. Lega che, senza sforzo, si prenderebbe tutti i meriti (e tutti i voti stando ai sondaggi).

Questo dovrebbe far tremare i 5 Stelle, sprezzantemente detti ancora Grillini, Grillini incapaci.

Grillo non c’entra più, quasi, niente e gli aderenti al quel movimento iniziale ora si sono dati un nome.

Chiamiamoli come hanno scelto di chiamarsi, o vogliamo chiamare i Fratelli d’Italia Fascisti e quelli del Partito Democratico Bolscevichi?

Magari lo sono sempre fascisti e comunisti, ma non dovremmo far confusione il nome e come vogliamo aggettivarli.

Allora, quello che

I commentatori più o meno bravi, più o meno onesti, più o meno servi non hanno capito.

Non hanno capito o vogliono farci credere altro, è che a simpatizzanti, militanti, portavoce, eletti del movimento 5 Stelle non interessano i voti per mantenere poltrone o rendite parlamentari.

A loro basta per poter fare l’interesse dei cittadini che quel voto gli hanno dato per fare quelle cose scritte nel programma di governo.

Con cui si sono presentati alle elezioni e per il quale sono stati così tanto votati.

quello che

Conclusioni

Se faranno quello scritto nel programma, nonostante la Lega e Salvini che pur devono accontentare visto che governa con loro mentre altri si sono ritirati sull’Aventino (truffando chi li aveva votati).

Dicevo che se lo faranno saranno ancora premiati, con una marea di voti.

Se i voti saranno più o meno di quelli della Lega non importa, se qualcuno male informato dai media starà a casa invece di andare a votare pazienza.

Non importa se in qualche elezione regionale o comunale perderanno. Non importa se dovranno fare opposizione come spiega bene Morra.

Certe idee, certi interessi generali hanno finalmente trovato una voce e non la spegneranno.

Dei 5 stelle resterà a casa chi ha fatto il doppio mandato, ma per scelta non per mancanza di voti.

Grazie 5 Stelle gli Italiani hanno capito ed a qualcuno fate paura.
Continuate così.

Ceppoduro

Non hanno capito niente

Hanno capito tutto.

Forse, certamente e di sicuro, hanno capito tutto e  per questo si accaniscono a dire che i 5 stelle sono preoccupati dal calo nei sondaggi, dalle sconfitte alle regionali e dal prevalere di Salvini sulle TV e sui social. Ma io penso che non hanno capito niente.

Ai 5 stelle del potere, della popolarità, dei sondaggi, non importa nulla. Loro sono li per fare delle operazioni sociali, di giustizia sociale, hanno una missione da compiere e quella devono compiere. Non misurano il successo sui sondaggi, ma solo su quello che riescono, che riusciranno a fare. Per questo si sono alleati con Salvini, per fare con con loro quello che possono e non lasciare intentata nessuna possibilità.

D’altronde il PD si autoescluse per amore di FI, che avrebbero dovuto fare?

Non hanno capito niente

I 5 stelle non cercano il consenso, cercano il risultato.

Se gli Italiani che lo fecero non gli daranno più il voto, vorrà dire che le esigenze degli elettori sono cambiate o che gli eletti non hanno fatto quello che dovevano, quello per cui si proposero alla guida del paese. Gli eletti dei cinque stelle non sono i nostri rappresentanti, sono NOI.

E’ bellissimo sentire il coro dei critici, ascoltare cosa dicono, gli argomenti contro l’azione di governo dei cinque stelle. Non sento più il sangue ribollirmi dentro, sento una musica celestiale una scala armonica di note, canti e controcanti.

Incredibile come siano mielosi e pacati i dibattiti televisivi quando non c’è una voce  pro governo tra loro, sembrano una salotto di comari che parlano della loro telenovela preferita. Tutte contro il cattivo e tutte innamorate dell’eroe. Tutte che rincalzano l’le argomentazioni alla comare precedente.

Con la conduttrice, chioccia, che gira e rigira le uova covate, con continui colpetti delle ali protettive.

Non hanno capito niente

I cori contrari al governo, ma contemporaneamente esaltanti Salvini, il suo machismo, la sua prevaricazione mediatica, il suo decisionismo, la sua spavalderia sono la migliore conferma che stiano facendo quello per cui li abbiamo messi in Parlamento.

Bravi.
Continuate così.

Disinformazione

Parliamo di informazione

No, no! Non ne possiamo parlare. Possiamo solo parlare di disinformazione.

Non si era mai vista una radio televisione pubblica non filo governativa, e preferiremmo non vederla più. Però questa, invece di informare correttamente, tenta in tutti i modi di disinformare. Di raccontare in altro modo la realtà. Di mettere in ridicolo il governo. O di pomparne una parte per svilirne l’altra no, non s’era mai visto.

Disinfrmazione
Di Laky 1970 – Laky 1970, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=70206238

La radiotelevisione pubblica è nostra, pretendiamo che ci informi, non che ci disinformi.
Finché lo fa qualche signora gonfiata e siliconata delle altre reti, può dire quel che vuole, anche falsità evidenti. Ma i dipendenti del servizio pubblico che pago con la mia bolletta della luce no. Pretendo trasparenza, non posso sentirmi coglionato ad ogni annuncio, ad ogni notizia.

Basta. Licenziamoli tutti.

Governo, non avete attuato lo spoiling system? Bravi, ma è ora di farlo. Fatelo e rinnovate quel parco buoi così malato che rischia di infettare tutto. Ed anche quando il nostro sistema immunitario, i nostri anticorpi, fossero sufficientemente forti da resistere all’attacco, il nostro cuore, la nostra intelligenza non ne possono più.

Non vogliamo più finanziare questa disinformazione

Anche la carta stampata, che benché privata si permette di attingere da contributi pubblici all’editoria deve essere messa  in condizione di finanziarsi da sola.

Basta soldi, basta sgravi, si facciano pagare dai lettori.

I giornali devono essere mantenuti da chi li legge. Già chi li legge? Chi rappresentano? Chi disinformano?

Non è libertà questa, non la nostra, che vorremmo sapere la verità sul quanto succede, in Italia e nel Mondo. Su quanto faccia o non faccia il governo.

Governo che non può farle tutte male.

Basta, mandiamoli a casa, diamogli a tutti il reddito di cittadinanza ed insegniamogli un lavoro, ma un altro che, onestamente, questo  non gli riesce proprio di farlo.

Ceppoduro

Impressionante

Impressionante

E’ veramente impressionante scoprire che siamo nel bel mezzo di un tentativo di colpo di stato.

Non penso sia mai successo prima.

Ci si aspetta un golpe dall’esercito. Una sommossa dal popolo. La presa del territorio da parte della mafia. Le spie del KGB o della CIA. Azioni eclatanti, devastanti e sovversive di un terrorismo rosso, nero o arabo, che abbiamo già visto e che forse vedremo ancora.

Ma che a tentare la sovversione fosse il quarto potere no, non ce lo saremmo mai aspettato.

Eppure sta succedendo, qui, ora e forse non ce ne rendiamo conto.

Una potenza di fuoco impressionante è stata dispiegata contro il governo in carica. Un guerra frontale supportata da una guerriglia diffusa, con colpi ai fianchi da tutte le parti.

Il potere, legittimato dalle ultime elezioni, viene contrastato, fronteggiato e sfiancato da tutti i media eterei e cartacei, coalizzati a delegittimarlo. Con notizie vere raccontate come false, con notizie false raccontate come vere.

Informazione VS Politica: impressionante.

Impressionante

Mai visto il quarto potere così attivo contro il primo potere.

Una stampa sin qui nutrita dalle veline del governo ed una televisione sin qui serva nell’officiarne l’omelia, si ritrovano, improvvisamente in prima linea a fronteggiare l’invasore.

I media son ritornati a fare il loro dovere ma dovrebbero farlo raccontando la verità. Smontando le eventuali menzogne del governo. Lo stanno facendo? Raccontano la verità?

Penso di no.

Troppi interessi sono interessati al contrario.

Questo governo ancora non ha fatto nulla che possa influire sull’economia Italiana. I primi effetti si avranno solo l’anno prossimo. Ma è già dipinto come la causa di ogni male. Ha già sbagliato tutto. Ha già rubato tutto. Ci ha già portato alla rovina.

Noi pensiamo, al contrario, che stiano facendo bene, che non abbiano rubato ne  ruberanno niente, che ci faranno risalire la china.

Cambiamento

Stanno cercando di tirare fuori l’Italia dalla merda in cui ci anno sommerso.
Hanno tutti contro.

Chi, finora, ci ha defecato addosso vuole continuare a farlo e diffama con incredibile ferocia i nostri rappresentanti e la stampa e la televisione lo spalleggiano apertamente.
I media stanno facendo il golpe.
Difendiamoci.

Ceppoduro

 

 

Non lo faranno

Non lo faranno

i Piddini hanno deciso: non lo faranno.

Non lo faranno
I ministri del governo Gentiloni

Non andranno a governare con i Cinquestelle, nonostante gli abbiano copiato il programma elettorale, ma andranno a sostenere un governo della destra, con Berlusconi più forte che prima.

E’ strano. Non si capisce il perché si rifiutino ostinatamente di farlo, quando hanno fatto una legge elettorale, il Rosatellum, che favorisce, rende necessarie, le alleanze.

Ma forse bisogna pensar male e le alleanze le volevano fare ma con Forza Italia, e sarebbero state forzate, richieste dal Presidente, dal Paese, dall’Europa.

Ma come si fa a comportarsi come Renzi, come la Serracchiani e chissà chi altri, continuando a dire che con i Cinque Stelle non possiamo farlo, perché non sono democratici (lo è Forza Italia?), che non hanno a cuore il lavoro (perché lo aveva il Jobs Act?), che non vogliono stare nella Nato (???).

Non lo faranno…

Ma se Renzi e la sua direzione hanno portato il partito a perdere tutte le ultime elezioni, se l’ultima emorragia di elettori è continuata anche nelle regionali, possibile che nessuno in quel partito lo butti fuori a pedate? Lui e tutta la sua classe dirigente, i cosiddetti Renziani.

Ma se gli elettori del PD erano di sinistra, può un partito come il PD fare, aver fatto, solo politiche di destra e voler governare con la destra?

Lo faranno.

Sembra inevitabile.

Forse ci sono troppe collusioni con i cosiddetti “poteri forti”, forse è scritto nel patto del Nazareno. O forse aveva ragione il Comunismo Reale a dire che le masse vanno guidate perché non sanno dove vanno, ne dove devono andare.

Se l’Americano medio ha preferito Trump alla Clinton per quale ragione l’Italiano medio dovrebbe votare PD?

Avevamo scritto che il voto al PD era per farlo governare, ne siamo sempre convinti, ma non con Berlusconi. Con Berlusconi lo hanno già fatto e gli elettori si sono sciolti come la neve di Marzo ad Aprile.

Lo faranno ancora.

Gli elettori PD si scioglieranno anche loro, alla prossima elezione, ed il PD finalmente si dissolverà. La classe dirigente potrà tornare a destra.

La base scegliere un altro partito di sinistra.

Ceppoduro

Jobs Act, perché stanno aumentando i disoccupati?

Jobs Act, aumentano i disoccupati.

Occupati, oggi siamo occupati a parlare dei disoccupati, secondo ISTAT sono 3 milioni, come riportato dal sole 24 ore, 60mila in più a Settembre. Complimenti al Jobs Act, un ottimo risultato. Ma gli inattivi calano cioè molti cercano lavoro, dopo che avevano smesso di farlo. Oppure hanno smesso di studiare, che le famiglie non possono più mantenerli e cercano lavoro.

Beh, c’è la congiuntura economica sfavorevole, questo è innegabile.

Ma anche con la pessima congiuntura attuale, gli occupati con contratto a tempo indeterminato sono saliti, dopo la riforma del lavoro. Si! E’ vero grazie. Già lo scorso febbraio giravano voci che il mitico “JOBS ACT” non fosse stato altro che una nuova mangiatoia per pseudo “imprenditori”.

In pratica tutti i nuovi contratti “a tutele crescenti” non sembrano essere altro che vecchi lavori a partita IVA trasformati, in fretta e furia, in “a tempo indeterminato a tutele crescenti”. Per poter accedere agli sgravi fiscali, altrimenti detti esoneri contributivi, che altro non sono che condoni tombali.

Per far dimenticare che imprenditori “furbetti” hanno utilizzato lavoratori “impropri” nelle proprie aziende. La mangiatoia si è ristretta, nel 2016, rispetto all’anno precedente, gli sgravi sono scesi al 40% e pure i contratti stipulati sono calati del 30%.

Ma allora funziona o no il JOBS ACT.

Dal punto di vista degli industriali è un regalo che nemmeno Berlusconi era riuscito a fargli.

Dal punto di vista dei lavoratori l’ombrello (quello del mitico Cipputi) ce l’hanno sempre in quel posto, solo il manico si gira in qua e in la secondo il momento (ora da sinistra lo hanno girato a destra).

corre_la_vita

Poi dal punto di vista concettuale il job acts è del tutto sbagliato, a partire dal nome. Usare una definizione inglese per una legge Italiana è assurdo e pure presuntuoso. Legge sul lavoro (o sui lavori) non sarebbe stato meglio? Bisogna essere anglofoni?

L’Inghilterra ha votato l’uscita dalla Comunità Europea e noi continuiamo ad esprimerci in Inglese. Chissà se tutti gli Italiani capiscono di cosa si parla dal titolo in Inglese? Penso di no. Ma vediamo di cosa si parla, direttamente dal sito del governo, useremo la sua presentazione e spiegazione:

TUTELE CRESCENTI

Incentivare le imprese ad assumere con il contratto a tempo indeterminato, non solo per le agevolazioni ma per la garanzia di avere regole certe e semplici.

Nello specifico il governo aggiunge:

L’obiettivo primario del Jobs Act è creare nuova occupazione stabile. Il contratto a tempo indeterminato diventa finalmente la forma di assunzione privilegiata.

Sono state fornite nuove regole più chiare e certe qualora si verifichino licenziamenti illegittimi. I lavoratori in questo caso saranno garantiti da un’indennità economica proporzionata alla loro anzianità aziendale. Comportamenti discriminatori o palesemente strumentali dei datori di lavoro saranno sanzionati con la reintegrazione del dipendente. Si previene il contenzioso giudiziario tramite un nuovo modello di conciliazione.

Ma questo è assurdo.

I privilegi dell’assunzione vengono dati ai datori di lavoro e non ai lavoratori. Hanno tolto il reintegro, in caso di licenziamento illegittimo, con la scusa di garantire dal licenziamento illegittimo con un rimborso economico al lavoratore. Ma non era meglio mantenere il reintegro, sanzionando l’imprenditore malandrino? Facendogli anche pagare un rimborso economico equo, da versare al lavoratore ingiustamente licenziato?

No! Prima, giustamente, non ti potevo licenziare illegittimamente, adesso si. Ma ti pago. Ma poco. Qualche mensilità al massimo. Di più, non è per niente certo entro quanto ti devo pagare queste mensilità, ne se, con buoni avvocati, posso anche evitare di farlo.

Comunque…

Comunque anche se pagate subito, prima o poi le mensilità finiscono ed il lavoro non c’è più. Insomma si assisterà ad un aumento dei licenziamenti e, contemporaneamente, ad un livellamento verso il basso delle retribuzioni.

Perché non sarà facile chiedere di aumenti a chi, senza motivo, ti può mettere in mezzo ad una strada da un giorno all’altro. E’ evidente che nell’eventuale braccio di ferro tra un lavoratore ed un datore di lavoro il più forte è il datore. Lo era prima e lo è ancor di più oggi.

Però comportamenti discriminatori o “palesemente” strumentali saranno sanzionati. Ma cos’è palesemente strumentale? Chissà chi lo sa. Però niente più giudici del lavoro solo un nuovo modello di conciliazione, concilia, concilia che tanto decido io, se e come conciliare.

POLITICHE ATTIVE

Favorire il reinserimento potenziando la rete dei Servizi per l’Impiego anche grazie al coordinamento della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro

Questa parte del Jobs Act pensa a come recuperare i licenziati. Lo fa tramite corsi di formazione, riqulificazione, aggiornamento, ecc. per gli ex lavoratori. Lo fa anche dando incentivi (ancora incentivi?) agli imprenditori. A coloro che faranno qualcosa di specifico per l’impiego.

Naturalmente, se gli imprenditori non faranno granché per l’impiego, si pensa di utilizzare anche, revisionandoli, auto-impiego e auto-imprenditoria. Insomma non sono rottamate le vecchie partite IVA e l’impresa individuale (consulenza spicciola e banco al mercato, riparazioni edili, caldarroste per il periodo natalizio, cocco fresco d’estate ecc. ecc.)

Occorrerà inventarne molte di queste professioni alternative perché l’impiego sarà facile perderlo ma non altrettanto trovarlo. Peccato che con la globalizzazione tanti di questi lavori siano, de facto, in mano ad altre etnie e nazionalità, ma chissà, forse ci sarà posto per tutti? Confidando che poi ci sia anche chi di questi lavori possa servirsi e richiederli.

MATERNITÀ

Maggiori tutele durante la maternità anche per le libere professioniste, eliminando le disuguaglianze tra lavoratrici

Anche qui grandi idee e tante promesse, se il committente non mi paga i contributi l’INPS mi paga lo stesso, poi l’INPS finisce i soldi e…

Infine le donne vittime di violenza di genere  potranno richiedere un congedo trimestrale dal lavoro fruibile anche su base oraria.

Si ma lo otterranno? E dopo il trimestre? Boh!

FLESSIBILITÀ

Aiutare le imprese e i lavoratori a trovare nuovi modelli di organizzazione aziendale che favoriscano la produttività e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro

Ma perché prima le ditte erano ingessate e non producevano bene? Infatti il “Made in Italy” era sinonimo di cialtroneria e cattivo gusto? Ma vaaa… Ma nooo. si tratta di: Un orario lavorativo meno rigido, il telelavoro, la possibilità di fruire dei congedi parentali anche su base oraria insomma si tratta di chiacchiere, tutte cose che c’erano anche prima o si potevano fare senza far tanto puzzo.

Bello il congedo parentale su base oraria, certo poter uscire un’ora prima può essere utile ma se vuoi aiutare una mamma o un babbo a crescere un piccino, falla, fallo, stare a casa mezza giornata tutti i giorni o meglio tutto il giorno per tre o cinque anni.

Come dite?

Non ci sono le risorse?

E allora di cosa ragioniamo?

Dare agevolazioni a spese dell’agevolato riesce a tutti. Sarebbe come se volessimo mandare la gente in pensione facendogli chiedere un prestito in banca, perché non possiamo pagarli l’assegno, non credete?

TUTELA DEL LAVORO

Nuovi strumenti per sostenere chi perde il lavoro o è temporaneamente sospeso, ampliando la platea dei beneficiari e sostenendo quelli più svantaggiati

E’ giusto, qui son d’accordo al 100%, chi non ha lavoro deve essere aiutato, cosa stiamo assieme a fare se non aiutiamo che sta peggio di noi? Ma chissà che vuol dire allargare la platea dei beneficiari?

Vediamo.

Se comprendo bene si tratta di dare sussidi anche a chi oggi non li prende, perché apprendista o lavoratore a nero. Ma il lavoro nero si deve prima far emergere. Sarà istituita un’apposita, nuova, agenzia del lavoro per questo. Mi viene in mente una canzone  il cui testo diceva: “…parole, parole, paroleee…”

SEMPLIFICAZIONE

Meno adempimenti burocratici ed un quadro normativo chiaro sono la chiave per creare più lavoro

E qui casca l’asino. Solo per questo “meritava di farlo”, sto maledetto Jobs Act.

Instaurare un rapporto di lavoro e gestirne le varie fasi sarà più facile. 

Certo se ti assumo o ti licenzio lo decido io, più facile di così. “Ti piace vincere facile?”.

Via, via, via, eliminare i contratti strani: Saranno eliminati i contratti scarsamente diffusi, o che sono stati utilizzati in maniera distorta ed elusiva come le associazioni in partecipazione e le collaborazioni a progetto.  

Ma si potevano anche eliminare prima o senza cambiare altre regole no? No!

Il passaggio verso la forma di lavoro stabile e subordinato permetterà alle aziende non solo di non incorrere in sanzioni, ma anche di usufruire degli incentivi introdotti dall’ultima Legge di Stabilità (Legge n.190/2014) per le assunzioni a tempo indeterminato, garantendo così un cambiamento qualitativo del mercato del lavoro.

Aha, sempre per dare soldi alle aziende e per non sanzionarle. Mi sembrava strano che la semplificazione fosse veramente a favore del lavoratore o dei disoccupati.

…aver tolto i lavori…

Bene, direte voi, anche solo per aver tolto i lavori precari, il Jobs Act, merita di essere ricordato. Niente più partite IVA (sicuri?) niente cococo, niente quaqquaraqqà, niente ‘a fà’.

Ma però non dimentichiamoci i VOUCHER, utilizzati per retribuire prestazioni di lavoro accessorio. Chi lavora con un voucher è tutelato? No, fino a poco tempo fa era anche sconosciuto, poi, il governo ha “dovuto” introdurre VOUCHER nominativi altrimenti era come agevolare il lavoro nero.

Quindi chi ne trae beneficio? Ma sempre l’azienda, ovvio, Ti può far lavorare per qualche minuto, ed è a posto con le leggi, e lo stato ne riscuoterà dei contributi ma non ci pagherà mai pensioni.

Che furbata, questi sono geni.

E l’ombrello del Cipputi lo prende sempre in quel posto il lavoratore.

Lavoratore che con i voucher non avrà futuro. Con quel voucher non potrà avere prestiti, mutui, decurtazioni del quinto, niente. Non gli cambierà nulla, tutto resterà come prima. Ma se accetta un lavoro pagato con voucher, quali sono le sue condizioni. Soprattutto quali saranno le sue prospettive, le sue possibilità?

Insomma una bella riforma, su cui guadagnano in pochi, i soliti, e perdono tutti gli altri, i soliti.

La costituzione, disattesa, dice che l’Italia è una Repubblica basata sul lavoro. Il lavoro è dignità, autonomia, indipendenza. Infatti nel Jobs Act si parla del non lavoro, di aiuti a chi non ha lavoro o lo perde, a sostegni, recuperi, aiuti per ritrovarlo. Voglio dire che parla solo del lavoro che non c’è. Forse perché il Job Acts contribuisce ad incrementare la mancanza di lavoro, la sua precarietà. Forse il Job Acts tenta di aumentare il numero dei senza lavoro, per giustificare il Jobs Act stesso. o forse il governo ha creato lavoro per se stesso, per potersi occupare di disoccupazione.

…preoccupati…

Anche noi ce ne siamo preoccupati, vedete, il lavoro aumenta, il Jobs Act funziona.Jobs 2015_018_paese_di_strada

Però, dobbiamo dirlo, se siamo in piazza non è colpa del governo, che ha cercato di metterci una pezza, come ha potuto (male) e come ha saputo (male) o come gli è stato possibile (anch’io mi domando come questo sia stato possibile).

L’economia globale, la globalizzazione, permette agli imprenditori di andarsene, se vogliono, dall’Italia. Occorreva togliergli la grana del reintegro, non potevano andarsene e mantenere l’impiego ai lavoratori. Devono potersene andare, licenziando e salutando, senza altri problemi.

Grazie al governo Renzi ed al Jobs Act ora possono farlo.

Diciamo grazie Governo.

Grazie Renzi.

Grazie.

Ceppoduro

 

Le campagne del governo.http://bucine.altervista.org/le-campagne-del-governo/

Le campagne del governo

Il governo, come tutti gli ultimi governi devo dire, ha fatto delle campagne pubblicitarie, informative, di promozione sociale eccetera.

Vedi sito del governo, per maggiori informazioni.

Per ora ne sono state fatte otto.

La prima

era una campagna informativa sulla Riforma dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).

La seconda

era la naturale prosecuzione della campagna già presentata lo scorso anno (due spot) sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’acquisto di mobili. La novità di quest’anno riguarda le semplificazioni delle procedure per i lavori di ristrutturazione della casa.

La terza

era la campagna di comunicazione “CONTACT CENTER UNAR 800901010”. L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) è deputato a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone. Indipendentemente dalla origine etnica o razziale, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere, o dal fatto di essere persone con disabilità. Fra i propri compiti istituzionali, il decreto istitutivo prevede l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione sul tema.

La quarta

era la campagna di comunicazione “Iscrizioni online nelle Scuole anno scolastico 2015/2016”. Per comunicare ai cittadini che Dal 15 gennaio fino al 15 febbraio sono aperte le iscrizioni online a tutte le scuole e che le iscrizioni dovranno essere effettuate esclusivamente online.

La quinta

pubblicizzava i finanziamenti alle imprese ISI e sconto per prevenzione OT 24 – anno 2014/2015. Il bando Incentivi alle imprese 2014 stanzia finanziamenti per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

La sesta

era una Campagna di comunicazione “Elezioni Comites 2015”. Per informare i connazionali residenti in Europa circa le modalità di voto per le Elezioni dei Comites (Comitati degli Italiani all’estero).

La settima

era la Campagna UNAR “XI Settimana d’azione contro il razzismo – Accendi la mente spegni i pregiudizi”.

L’ottava

era una Campagna Nazionale su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. Per diffondere una corretta informazione sui temi della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule e sensibilizzare il cittadino sulla scelta di donare come gesto di responsabilità sociale.

Tutte con spot video e qualcuna anche con spot radio.

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Ora se vi leggerete le motivazioni

Ora se vi leggerete le motivazioni, dal link al sito governativo più sopra, capirete che sono tutte apprezzabili, importanti,  oneste e genuine. Ma, indipendentemente dalla crisi, non sono comunque soldi buttati via? Soldi regalati ai signori della TV?

Se giustamente si voleva informare i cittadini di queste importanti questioni, non era meglio inviare una lettera? Magari con attaccato un bel francobollo commemorativo e non quelle brutture che ci appiccicano o stampigliano sopra ora.

Si sarebbe speso moooooooooooooooolto meno e l’informazione, specialmente se gli organismi coinvolti avessero utilizzato un passaparola tra i loro addetti e gli utenti, sarebbe arrivata ugualmente, forse meglio, perché discussa, compresa e condivisa.

Ma la condivisione non sembra guidare, oggi, le sorti d’Italia, dobbiamo prendere a scatola chiusa, quello che è stato deciso possiamo solo assistervi ed applaudire, mai essere in disaccordo, sic.

Ma che pensa

Che pensa il governo, che non saremo in grado di iscrivere i ragazzi alla scuola senza un adeguato spot in TV? O che non ci siamo mai preoccupati degli infortuni sul lavoro, dello sconto sulle tasse, se spettante, senza i milioni di Euro che, probabilmente, sono stati spesi per i creativi ed i passaggi in onda?

Va da se che se non costassero nulla sarebbero più accettabili, anche se comunque sbagliate, perché trattasi di comunicazione a senso unico e senza repliche. Ma siccome costano, costano come il sangue, non possiamo essere d’accordo, via, via, via, “governo” buttare i soldi così, nel nulla, è proprio una vergogna.

Ma questi dove vivono? Nel paese del Bengodi, dove non manca mai niente? I soldi della gente, specie quelli della povera gente, non si regalano a destra e a manca. Casomai si rendono a chi te li ha dati. Che magari si è privato di altro per contribuire al bene comune, secondo le sue possibilità. Come richiesto dalla nostra magnifica, ineguagliabile, che duri in eterno, Costituzione.

Sono profondamente disgustato dalla spregiudicatezza con cui i nostri soldi vengono trattati. Non solo in azioni corruttive e concussive, dove esiste già un divieto formale della legge. Ma anche in casi come questi, dove si deve o si dovrebbe usare il buon senso.

La legge non può sanzionare queste cose, ma sono le peggiori.

Indigniamoci.

Ceppoduro