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Paesaggi, la magia dei posti che conosco.

Paesaggi

Alcuni paesaggi sono meglio, o peggio, di altri.

Si può riuscire a cogliere, del tutto o per niente, la magia di un posto.

Ne ho fatti alcuni che vi voglio mostrare.

Sogna, è il migliore per me.

E’ un paesino del comune di Bucine, perduto e poi recuperato per i turisti, ma bello, bello, bello.

Anche Montebenichi non è male, sempre nello stesso comune, sempre bello, meriterebbe una visita, mettetela in programma.

Poi ci sono paesaggi più mentali come Valparaiso, la valle del paradiso, l’Eden perduto dove ritrovarsi., dai colori chiari, rilassanti, culla di nuova vita.

Ma c’è pure la Valle dell’Inferno, dopo Levane, verso Monticello, proprio accanto alla diga del Enel di Bandella. La valle, dove ha trovato ispirazione il grande Dante Alighieri, traghettato di là d’Arno dal mitico Caronte, traghettatore levanese del tempo, è blu come il fiume e si perde nella nebbia del tempo. Il tempo di trovarla e ritrovarla sempre uguale, alta e vorticosa, da capogiro, da perderci l’anima, oltreché la testa.

L’anima di Jill, che lotta la sua personale battaglia e che,

come tutte le più belle cose, visse solo tre giorni,

come le rose.

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Ricordatevi questi paesaggi, immaginateli domani e ricordatevi anche che non c’è speranza, ne futuro, nella guerra.

Un nuovo orrido si delinea in medio Oriente e noi dobbiamo fare qualcosa, trovare un compromesso, una soluzione, evitare un nuovo conflitto Israelo-Palestinese, che, come in passato, rischia di cambiare tutto, in peggio.

E non sarà un belvedere.

Giancarlo

Gnocchi di patate

Gnocchi di patate

Giancarlo Arrigucci

2013 n° 7

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Gnocchi di patate

Ingredienti

1. Patate.

2. Farina di grano tenero (*).

3. Acqua.

(*)Tipo “0” o “00”.

Ferramenta

1. Pentola.

2. Spianatoia o tavolo.

3. Coltello a lama liscia corta.

4. Coltello a lama liscia lunga.

5. Forchetta.

6. Telo di cotone o canovaccio.

Preparazione

1. Bollite le patate lessandole bene.

2. Toglietele dalla pentola e pelate la buccia con il coltello. (Occhio bruciano da matti).

3. Rompetele sul tagliere con la forchetta trasformandole in pasta.

4. Impastatele con la farina, fino ad ottenere un impasto consistente.

5. Fate riposare l’impasto per un po.

6. Spolverate la spianatoia o il tavolo con la farina.

7. Prendete un pugno di impasto e arrotolatelo con i palmi uniti delle due mani fino ad ottenere uno spaghetto cilindrico di circa un centimetro di diametro.

8. Mettetelo in una parte della spianatoia inutilizzata e spolverata di molta farina.

9. Trasformate tutto l’impasto in questi cilindri.

10. Fateli riposare.

11. Mettetene 4 o 5 paralleli vicino al bordo della spianatoia e tagliateli a tocchetti (gnocchi) di circa un centimetro con il coltello a lama lunga. Allontanandoli ad ogni taglio dagli spaghi non tagliati.

12. Quando li avete tagliati tutti spolverate la spianatoia con farina e disponeteli diradati ad asciugare.

Note

1. Per cuocerli prendeteli senza farli attaccare e buttateli nell’acqua bollente.

2. Cuociono in 2-3 minuti. come vengono a galla sono cotti.

3. Conditeli a piacimento.

4. Se le patate sono del vostro orto o dei vostri vasi o ve le ha date un vicino che le ha coltivate così, non hanno prezzo.

Da bere

1. Anche qui acqua di rubinetto o di fonte.

2. Il vino suggeritelo voi.

3. Niente bevande gassate.

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Pasta fresca all’uovo

Pasta fresca all’uovo

Giancarlo Arrigucci

2013 n° 6

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Pasta fresca all uovo

 

Ingredienti

1. Farina di grano(*)

(*) Va bene di grano duro o tenero, tipo “0” o “00”, a me piace quella di grano tenero.

2. Uova di gallina

Ferramenta

1. Matterello

2. Spianatoia o tavolo

3. Coltello a lama liscia lunga

4. Telo di cotone.

5. Essiccatoio (*)

(*)Per essiccatoio intendo un oggetto o un’area dove mettere distesa o appesa la pasta ad essiccare. Quindi deve essere adatto.

Preparazione

1. Versare la farina in una spianatoia.

2. Dare forma a vulcano e romperci dentro le uva.

3. Rompere tuorlo con albume con le dita ed impastare il tutto con le mani, aggiungendo farina se necessario.

4. Far riposare l’impasto in un telo umido per qualche tempo (dipende dal tempo che avete). L’impasto si uniforma e si perdono i grumi.

5. Spolverate la spianatoia di farina e prendere una palla di pasta da stendere, prima grossolanamente con le mani, poi con il matterello.

6. Se non sapete usare il matterello non potete fare la pasta all’uovo da voi a meno di utilizzare una macchinetta a mano o a motore od un robot da cucina, ma allora che gusto c’è?

7. Affinate la pasta con il matterello, arrotolandola su di esso ed allargandola con i palmi dalle mani.

8. Rigiratela più volte srotolandola e riarrotolandola in direzione a 90° rispetto a quella precedente.

9. Spolverate sempre con la farina.

10. Tirate la sfoglia più che potete.

11. Fatela riposare ed asciugare un po.

12. Spolveratela di farina.

13. Piegate un bordo al centro.

14. Ripetete l’operazione dalla parte opposta.

15. Avete due semicerchi che vanno a ricoprire (parzialmente) la sfoglia.

16. Ripiegate i nuovi bordi verso il centro.

17. Ora avete un budello schiacciato con quattro sfoglie sovrapposte.

18. Ripetete l’operazione per avere un salame più stretto e la sfoglia ad otto strati.

19. Fermatevi prima che le pieghe siano troppo strette.

20. Dovreste avere un doppio tubo, largo 5-10 cm, secondo la vostra abilità.

21. Tagliatelo a fette sul tagliere o sul tavolo con il coltello a lama lunga, aiutandovi con le nocche della mano con cui non tenete il coltello per la direzione e la distanza delle fette.

22. Quando ne avete affettate alcune infilate il coltello con la lama parallela al tavolo, centrale rispetto al doppio tubo e quindi sollevatelo dalla parte della costola, tra le due metà della fetta ed apritela facendo srotolare le strisce.

23. Secondo la distanza di taglio avrete fatto pappardelle, tagliatelle o tagliolini.

24. Riponetele, disponetele, appendetele nell’essiccatoio per far evaporare l’umidità e seccare la pasta.

25. Questa pasta si cuoce in qualche minuto (3-5) se fatta con grano tenero, più lentamente se fatta con farina di grano duro.

Note

1. E’ un lavoro impegnativo e faticoso ma vuoi mettere il gusto.

2. Si condisce con quello che volete.

3. Buon appetito.

Da bere

1. Che posso dirvi, io ci berrei un buon vino.

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Premio Roberto Quacquarini

Premio Roberto Quacquarini Bastia Umbra (PG)

L’anno scorso in Novembre ho partecipato al premio Roberto Quacquarini, un evento importantissimo che si tiene a Bastia Umbra ogni anno ormai da nove edizioni, quest’anno sarà la decima.
Ogni pittore è ammesso con un’opera singola realizzata apposta per l’evento o meno.
Infine il giudizio della giuria indicherà un vincitore ed altri di seguito classificati.
E’ un premio importantissimo, vincere il “Roberto Quacquarini” è il sogno di ogni pittore.

Purtroppo io non posso sperare tanto ma già parteciparvi è un onore incredibile.

 

Quacquarini Roberto
Quacquarini Roberto

Ma chi era Roberto Quacquarini?

Ecco come lo descrive il maestro Marco Giacchetti:

“Roberto Quacquarini (Tora e Piccilli 1941 – Foligno 1974) è stato “cantautore e musicista raffinato, animatore sociale, pittore di rare qualità. Le sue soluzioni metafisiche, le oniriche visioni di un mondo dilaniato, i suoi soggetti drammatici, trasfigurati con impasti cromatici di forte tonalità e dai contrasti incendiati, affascinano tutti coloro che cercano nella pittura non la stantia iconografia, ma il messaggio valoriale.[…] Per questo suo essere e il suo fare, Roberto Quacquarini è nel cuore di tutti coloro che amano l’arte, quella del messaggio e non dell’effimero e dell’evasione.

Pittura che fa pensare, anche soffrire. E’ pittura che non passa inosservata.”

 

Quacquarini Roberto
Quacquarini Roberto

Una sua poesia

FORSE SEI COME ME

Forse tu
che sei qui a guardare
dentro i miei occhi,
già sai perché
io parlo molto di mistero.
Forse tu vuoi
ch’io parli d’altro
questa sera.
Ma dimmi,
come posso,
se anche intorno a te
trovo ogni giorno
le cose che mai
son capace di capire?

Roberto Quacquarini

Quacquarini Roberto
Quacquarini Roberto

 Sito ufficiale Roberto Quacquarini

Articolo sul premio Roberto Quacquarini

Opere che hanno partecipato all’ultimo premio Roberto Quacquarini

Io parteciperò anche quest’anno, fatelo anche voi.

 

Saluti

Giancarlo

 

 

Minestrone di Verdure

Minestrone di Verdure
Giancarlo Arrigucci
2013 n° 5

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Come si fa il mio minestrone di verdure?
E’ molto semplice, è molto buono, è vegetariano…

Ingredienti

1. Cipolla
2. Carota
3. Patata
4. Cavolfiore
5. Fagiolini freschi
6. Baccelli freschi (Fave)
7. Sedano
8. Prezzemolo
9. Finocchio
10. Bietola
11. Pomodoro
12. Aglio
13. Origano
14. Noce moscata
15. Sale
16. Acqua
17 Olio extravergine di oliva

Ferramenta
1. Pentola
2. Coltello
3. Pelapatate
4. Tagliere
5. Scodella
6. Cucchiaio

Preparazione
1. Pulite tutte le verdure che avete (anche di più o anche di meno di quelle elencate).
2. Sbucciate quelle da sbucciare.
3. Tagliatele a tocchetti (belli grandi) quelle da tagliare.
4. Mettete abbastanza acqua in pentola (ma se risulterà insufficiente l’aggiungerete in qualsiasi momento).
5. Mettete le verdure più dure per prime.
6. Il pomodoro (maturo ma fresco) può essere aggiunto ora per far colorare meglio il brodo.
7. La cipolla migliore è la fresca con tutte le “fronze” (*) tagliate a tocchetti.
8. Aglio, abbondate.
9. Fate bollire.
10. Aggiungete le verdure più morbide.
11. Fate bollire fino a raggiungere la cottura e la quantità d’acqua desiderata ( a piacere).
12. Aggiungete sale.
13. Aggiungete Origano.
14. Aggiungete olio extravergine di oliva e togliete dal fuoco.

Note

1. Si può aggiungere del pane (arrostito) sul piatto, ma anche no.
2. Durante la cottura si può aggiungere della pasta, ma è più buono senza,
comunque sta a voi.
3. Se avete fatto dei tagliolini all’uovo con farina di grano tenero, mettetene
pochi perché ingolfano tutto.
4. Piatto vegetariano gustosissimo.
5. Se le verdure, se sono del vostro orto o dei vostri vasi, è ancora più
buono, se un vicino o un conoscente ve le offre dal suo orto, fate conto di
averle coltivate voi, ma offritegli una scodella di minestrone.
6. L’origano è la morte sua.
7. Alla fine grattateci del formaggio pecorino o parmigiano, ma se non vi
va non grattatecelo, è già buono così.

8. (*) Foglie verdi tubolari della cipolla fresca.
Da bere
1. Acqua del rubinetto o di fonte.
2. Per il vino (buono mi raccomando) attendo suggerimenti da qualche
amico o da chi ne abbia voglia.
3. No bibite gassate.

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Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

 

Uova al pomodoro

Uova al pomodoro

Giancarlo Arrigucci

2013 n° 4

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

 

Uova al pomodoro

 

Ingredienti

1. Uova.

2. Pomodori freschi.

3. olio extra vergine di oliva.

4. sale iodato.

5. Pane.

6. Acqua.

Ferramenta

1. Padella o tegamino.

2. Tagliere.

3. Coltello.

Preparazione

1. Tagliate uno o alcuni pomodori a quadretti (io prima li pelo per togliere la buccia).

2. Mettete un filo d’olio in padella e mettetela al fuoco.

3. Ad olio caldo aggiungete i pomodori.

4. Rompete le uova e mettetele in padella sul pomodoro.

5. Fate bollire fino a cottura delle uova.

6. Se necessario, aggiungete un po d’acqua perché il contorno del pomodoro sia molto  morbido.

7. Salate a piacere (poco mi raccomando).

8. Prima di servire nel piatto o di mangiare nel tegamino aggiungete un filo d’olio crudo.

Note

1. Si mangia con tanto pane. si ripulisce tutto.

2. Non è vegetariano puro, per via delle uova, ma ci si avvicina molto.

3. L’olio (se non lo fate voi) prendetelo buono, da un coltivatore di fiducia.

4. Il pomodoro si pela con il coltello. Prima si passa con la lama perpendicolare sopra la buccia, senza romperla. Una volta passata tutta la superficie, si intacca una parte e si pela, togliendo più buccia possibile. Dalla polpa si tolgono i semi, ma potete anche lasciarli. Sicuramente si tolgono le parti giallognole callose, che sono dure.

Da bere

1. Acqua del rubinetto o di fonte.

2. Vino bianco fresco (poi però non guidate o prendetevi il tempo necessario a smaltirlo).

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Slugs in action

 

Slugs

After a hot day just a little better evening.

A bit more temperate.

Not for a couple of slugs.

Slugs

Lumaconi

 

 

OK, I have to say this was the first time I’ve seen this spectacular show.

Slugs are, usually, so insignificant animals, you’ll never think they can dance and twist so much and so long.

After a couple of hours we went to sleep and they still stay.

Enjoy.

Giancarlo Arrigucci

 

 

 

 

 

 

 

Slugs in action

White organs exit so long that their body empty.

This was not the maximum.

See more on you tube.

 

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Pane bagnato e olio

Pane bagnato e olio

Giancarlo Arrigucci

2013 n°3In paese (particolare)

In paese (particolare)

Pane bagnato e olio

Ingredienti

1. Pane (Bianco, toscano (senza sale) di qualche giorno addietro).

2. Olio extravergine di oliva (se avete soldi prendetene uno costoso; comunque prendetelo sempre dal produttore e sfuso, con gli stessi soldi prendete di più e/o meglio).

3. Sale iodato.

4. Acqua.

Ferramenta

1. Coltello per il pane.

2. Tagliere.

3. Piatto/vassoio.

Preparazione

1. Tagliate il pane a fette alte (La parte migliore è il corteccio tagliato a 5-6 cm).

2. Bagnate leggermente il pane, passando la fetta sotto il rubinetto dell’acqua.

3. Salate.

4. Mettete abbondante olio, stringendo e rilasciando la fetta in modo che assorba l’olio in profondità.

Note

1. Non indugiate troppo nel bagnare il pane, l’acqua deve essere poca e non penetrare ovunque.

2. Gustatevi il contrasto di sapori tra bagnato e non bagnato, olio e acqua, sale e non.

3. Una merenda fresca (speciale in estate), leggera, buonissima.

4. E’ un piatto vegetariano al 100%.

Da bere

Io suggerisco acqua, comunque non bibite gassate.

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Il risotto Bucinese

Mi piace fare il risotto, mangiarlo anche, naturalmente.

Mi piace sperimentare.

Usare quel che c’è.

D’estate, l’orto è una miniera, insostituibile, cipolle, pomodori, carote ecc. ecc.

Ma non tutti abbiamo un orto.

Allora basta un marciapiede, un balcone, una finestra … un vaso.

E se proprio non ho niente vado a cercare da chi ce l’ha: un nonno, un vicino … un coltivatore.

Comunque questo risotto è eccezionale, provalo, anche con la verdura del supermercato.

 

 

In Paese (2013 Acquerello, particolare)

Il risotto Bucinese

Giancarlo Arrigucci

(n°1) 2013

Ingredienti

1. Riso per risotto.

2. Rigatino (pancetta di maiale stagionata).

3. Pomodori freschi non troppo maturi (ma anche maturi, perché no).

4. Cipolla.

5. Aglio.

6. Sedano.

7. Prezzemolo.

8. Crosta di formaggio (parmigiano/grana o pecorino).

9. Olio extra vergine di oliva (poco ma buono).

10. Acqua.

11. Sale.

12. Peperoncino.

Ferramenta

1. Padella (con coperchio).

2. Mestolo di legno.

Preparazione

1. Mettete il riso in padella e posizionate a fuoco vivace per tostarlo (bene).

2. Tagliate il rigatino a striscioline (o come meglio vi pare) dopo che il riso è iniziato a tostare mettete in padella e saltate. Il grasso del rigatino si scioglie ed avvolge il riso. Abbassate la fiamma.

3. Togliete la buccia ad alcuni spicchi d’aglio (non siate tirchi, abbondate che sono buonissimi, dopo), Schiacciatene alcuni con il palmo della mano od un bicchiere. Mettete in padella.

4. Tagliate una costola o due di sedano a pezzi piccoli (a me piacciono più grandi). Mettete in padella.

5. Tagliate la cipolla in due metà, fatele a fette sottili perpendicolari all’altro taglio. Mettete in padella. Girate e mescolate bene.

6. Tagliate i pomodori a quadretti (se siete bravi prima li spellate) e mettete in padella.

7. Spezzettate il prezzemolo e unitelo al resto (mettete in padella).

8. Aggiungete acqua in abbondanza (nella padella) e fate bollire a fuoco vivace, se necessario aggiungete ancora acqua, ma fine cottura del riso il risotto non deve essere troppo liquido.

9. Spezzettate la crosta di formaggio ed aggiungetela (in padella) a fine cottura (un po prima per i golosi).

10. Sale e peperoncino a vostro piacere. (Il peperoncino potete metterlo o meno, io lo metto fresco tagliato a pezzettini).

11. Un goccio d’olio aggiungetelo prima di servire o direttamente sul piatto.

12. Se alla fine lo stufate un pochino è meglio ma non è strettamente necessario, specialmente se non avete il coperchio per la vostra padella. Alcuni preferiscono non girare il risotto alla fine per farlo attaccare alla padella e fare una crosta bruciacchiata gustosissima, io lo faccio solo se mi scordo la padella al fuoco senza girare il riso col mestolo.

Note

Se togliete il rigatino e il formaggio viene meno buono (parecchio meno) ma diventa 100% vegetariano. Potreste rimpiazzare il rigatino con striscioline di radicchio rosso, per l’estetica funziona, quasi, bene.

Non ho dato quantitativi perché ognuno sa quanto metterne per il proprio gusto e fabbisogno.

Se siete soliti cucinare per voi stessi o per altri conoscete meglio di me le dosi da utilizzare e poi non posso fare tutto io, metteteci del vostro, perdindirindina.

Siete pregati, se ci mettete del vostro, di farmi sapere come è andata (non che mi importi molto, ma si impara sempre qualcosa dagli sbagli degli altri, e voi sbaglierete molto, se gli altri vogliono condividere le esperienze).

Nella sezione degli strumenti non ho specificato il fuoco, potete cucinare al gas, alla piastra radiante, al fuoco del caminetto, nel barbecue o come meglio vi aggrada e vi riesce.

Sempre nella stessa sezione non ho messo piatti e bicchieri, per me lo potete mangiare in padella anche senza posate, basta il mestolo e volendo non serve nemmeno quello.

Ho messo la padella, benché si possa fare anche in gavetta o nel barattolo vuoto di piselli, perché penso che sia più funzionale, comodo e, comunque, disponibile a chiunque, ma se siete in campeggio ed avete solo il gavettino usate quello, non mi scandalizzo mica.

Da bere

Acqua o vino a piacere ma, per favore, non usate altre bevande (acqua se dovete lavorare o guidare, vino se poi potete smaltirlo in sicurezza e tranquillità magari effettuando una qualche attività fisica motoria). L’acqua sempre del rubinetto, del pozzo o di fonte. Il vino, se avete abbastanza soldi, prendetelo buono.

Chi beve tè o latte verifichi pure se ci stanno bene col risotto, io ho altri gusti.

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