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Quelle bombe Italiane

Bombe Italiane

Ne avevamo dato notizia qui nel blog nel 2015, il 18 di Novembre. Quelle bombe Italiane erano in partenza da Cagliari verso l’Arabia Saudita, ora sono arrivate a destinazione e sono state impiegate.
Come sono state usate l’ha scritto il New York Times nell’articolo ” Airstrikes in Yemen Kill 68 Civilians in a Single Day

guarda il video “How Did Bombs Made in Italy Kill a Family In Yemen?

 riportato qui di seguito:

Noi non possiamo verificare che quanto asserito nell’articolo e nel video sia vero: 68 civili Yemeniti, uccisi in un solo giorno da attacchi aerei Sauditi con bombe fabbricate in Italia. Ci ricordiamo delle prove inoppugnabili dell’ex primo ministro Britannico Tony Blair sulle armi di distruzione di massa in mano a Saddam Hussein, defunto dittatore Iracheno.

Ma su quelle bombe Italiane

La fonte è autorevole e non siamo a conoscenza di smentite ufficiali del nostro governo.

Quelle bombe ItalianeAllora in mancanza di questo non possiamo che dare credito al NYT.

L’Italia ha inviato bombe in Arabia Saudita che sono state impiegate per attaccare villaggi civili in Yemen.

Non ne siamo orgogliosi, non ci piace come il nostro governo interpreta la costituzione, quell’articolo 11 che pure tuona così chiaro e forte contro la guerra.

Neppure come non rispetti nemmeno le risoluzioni internazionali.

Allora dicemmo:

Dovremmo smetterla di fornire armi ed armamenti alla coalizione Sunnita, ma Renzi è andato in visita ufficiale a Riyad senza dirci perché. Nemmeno ha tuonato contro la guerra, mi pare. Chissà perché? Allora dobbiamo tacere anche noi?

No.

Noi non vogliamo farlo.

Noi dovremmo smetterla di esportare morte.

Non ti senti sporco di sangue anche tu?

Al posto di Renzi ora c’è Gentiloni ma non è cambiato nulla. La politica è sempre la stessa. Il rispetto della Costituzione anche. A pensarci bene ora, si capisce meglio perché volessero a tutti i costi cambiarla questa Costituzione.

Fortunatamente non ci sono riusciti.

Ricordiamocelo. Sempre.

 

Giancarlo

 

Fonte: The New York Times

Bombe Italiane.

Bombe Italiane

Sembra che un nuovo carico di bombe Italiane sia in partenza da Cagliari Italia per Taif Arabia Saudita.

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Un carico di morte, sono bombe che l’aviazione di Riyad sgancerà presto sui ribelli Sciiti Yemeniti.

Da otto mesi l’Arabia Saudita è in guerra con lo Yemen e l’Italia non potrebbe fornire armi ad un paese in guerra, ma tant’è… Secondo l’ONU ci sono già stati migliaia morti civili, molti a causa degli attacchi aerei.

Ci sono anche voci discordanti, che ringraziano l’intervento militare Saudita e della coalizione a cui fa capo, ma dire che i bombardamenti portano la pace sembra davvero eccessivo e surreale.

Dovremmo smetterla di fornire armi ed armamenti alla coalizione Sunnita, ma Renzi è andato in visita ufficiale a Riyad senza dirci perché. Nemmeno ha tuonato contro la guerra, mi pare. Chissà perché? Allora dobbiamo tacere anche noi?

No.

Noi non vogliamo farlo.

Noi dovremmo smetterla di esportare morte.

Non ti senti sporco di sangue anche tu?

Bombe Italiane air_strike_in_sanaa_11-5-2015Bombe Italiane rsz_140921-yemen-sanaa-fighting-1215p_0ff10e2ae80e7f8eebc7f77ee3dc3487 Bombe Italiane fotonoticia_20150818162641_1280 Bombe Italiane timthumb Bombe Italiane yemen0404-750x500 Bombe Italiane bombe_675 Bombe Italiane guerra-in-yemen-sanaa-trailer-1432028434 Costituzione della Repubblica Italiana.

Art. 11.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità
con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

XVIII.

La presente Costituzione è promulgata dal Capo provvisorio dello Stato entro cinque giorni
dalla sua approvazione da parte dell’Assemblea Costituente, ed entra in vigore il 1º gennaio 1948.
Il testo della Costituzione è depositato nella sala comunale di ciascun Comune della Repubblica per rimanervi esposto, durante tutto l’anno1948, affinché ogni cittadino possa prenderne cognizione.
La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica
da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.
Data a Roma, addì
27 dicembre 1947
ENRICO DE NICOLA
CONTROFIRMANO
Il Presidente dell’Assemblea Costituente UMBERTO TERRACINI
Il Presidente del Consiglio dei ministri ALCIDE DE GASPERI
V.
Il Guardasigilli GIUSEPPE GRASSI
Giancarlo

 

Fonte:

Il fatto quotidiano.it

repubblica.it

vita.it

governo.it

riforma.it

arabpress.eu