Legge elettorale, prima riformiamola, poi…

Riformiamo la legge elettorale

Legge elettorale, prima la riformiamo, poi possiamo discutere di riforme costituzionali.

L’Italicum è una porcata, è uguale, se non peggio, del Porcellum, che è stato bocciato dalla Corte Costituzionale perché incostituzionale.

Legge elettorale

Landini ha detto che non si fida che la legge elettorale sarà cambiata dopo il referendum, e fa bene: deve essere cambiata prima. Non possiamo rischiare di andare a votare con l’Italicum ed al contempo, modificare la Costituzione come vorrebbe la riforma Bochi/Renzi. Il rischio è grande: l’Italicum affida un premio di maggioranza anche a partiti o coalizioni che, vincendo il ballottaggio, non rappresentino oltre il 20% degli Italiani, in nome della stabilità, in nome della governabilità, in nome della conoscenza del vincitore subito dopo lo scrutinio dei voti.

A me un tale partito non mi rappresenta, neppure se lo votassi anch’io.

Ma neppure il PD, di adesso, mi rappresenta, governa per il premio che ha ricevuto dalla legge truffa elettorale Porcellum, come già detto, giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Ma un partito che in parlamento ha un’ampia rappresentanza grazie a questa legge truffa, che fa? Vota, con la fiducia, una legge elettorale fotocop(p)ia del Porcellum, col nome cambiato?

No, no, no!

Non mi fido nemmeno io, non solo Landini.

Elettore, stai sereno! Si, come no?

Anzi NO.
Voterò NO!

Sicuro, non mi fido, non vedo prospettive allettanti per la nostra democrazia.

No, al referendum del 4 Dicembre andrò a votare anche strisciando se necessario, perché non voglio che una porcata del genere passi anche in mio nome.

Allora, ricapitoliamo:

Prima affossare questa riforma Costituzionale sbagliata e pericolosa.

Poi cambiare la legge elettorale, in una versione democratica che ci faccia eleggere rappresentanti e non prestanome.

Poi vediamo se c’è veramente qualcosa da cambiare in Costituzione, ma non credo, e se c’è lo faremo. Penso che dovremmo cambiare un po l’Europa, per adeguarla alla nostra magnifica Costituzione piuttosto che accanirci a fare il contrario.

Viva l’attuale Costituzione della Repubblica Italiana.

Viva la Repubblica.

E viva la democrazia.

Legge elettorale

Ceppoduro

 

 

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