Forme di Governo

Forme di Governo. Quale sarà in futuro la nostra?

  • Repubblica semipresidenziale
  • Repubblica Socialista
  • Governo

    Qual’è la migliore tra le forme di governo?

    Vediamo, prima di tutto, quali sono le forme di governo attuali.

    Storicamente se ne sono sperimentate molte, quelle che voglio ricordare sono: Monarchia, Repubblica e Dittatura.  La monarchia e la dittatura sono ancora presenti in alcuni paesi del mondo ma la maggior parte degli altri si è evoluta verso la democrazia, preferendo la repubblica che può essere di tipo parlamentare (anche la monarchia può essere di questo tipo e in questo caso è molto simile ad una repubblica, solo che il capo di stato, re o regina, non viene eletto ma si tramanda per via genetica) o presidenziale nonché  semipresidenziale.

    Nei governi di tipo presidenziale il capo di stato o il capo del governo sono eletti direttamente dai cittadini e non hanno bisogno della fiducia dei parlamenti, mentre nel semipresidenzialismo il capo del governo si, essendo nominato indirettamente, ad esempio dal capo di stato.

    Wikipedia sancisce che

    “La forma di governo, da non confondere con la forma di Stato, è il modello organizzativo che uno Stato assume per esercitare il potere sovrano. Più in generale può intendersi come la modalità con cui viene allocato il potere tra gli organi portanti dello Stato: Parlamento, Governo e Capo di Stato; la forma di governo quindi attiene ai rapporti che si vengono a instaurare fra di essi e alle modalità con cui vengono ripartite e condivise le rispettive competenze”.

    In Italia, secondo la Costituzione il potere sovrano appartiene al popolo, infatti lo cita nei principi fondamentali all’articolo 1:

    Art. 1.
    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    Tutti gli altri sono al servizio del volere del popolo, dei cittadini.

    Può allora un governo democratico togliere i diritti ai cittadini?

    NO! Non può, e se lo fa l’atto è illegittimo.

    Vediamo cosa ha fatto questo governo.

    A- Con il Jobs Act ha eliminato l’articolo 18 dallo statuto dei lavoratori, che sanciva dei diritti dei lavoratori stessi, di tutti i cittadini, perché la repubblica Italiana, sempre secondo la Costituzione, è fondata sul lavoro, sempre scritto nei principi fondamentali, sempre nell’articolo1:

    Art. 1.
    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    B- Con la modifica alla seconda parte della Costituzione toglie agli elettori il diritto di votare i propri Senatori, che saranno scelti, non sappiamo da chi, tra i sindaci ed altri consiglieri, non sappiamo come.

    Se questa riforma avesse eliminato il Senato, non ci sarebbe problema ma con un senato sempre attivo, sempre con le stesse funzioni, avere Senatori nominati anziché eletti per fare quel mestiere è un’alienazione grave del diritto.Tra l’altro il potere del Senato come rappresentante delle istanze locali, come dicono lo avrebbero trasformato, non potrà essere esercitato in quanto sappiamo già che la decisione sulle questioni locali sarà prioritaria del governo con la “clausola di supremazia statale”. In caso di difformità di giudizio ha ragione il governo che decide autonomamente. Il governo si aumenta i poteri da solo.

    Inaccettabile.

    Questi sono solo due esempi di come si sta evolvendo la forma di governo in Italia, da Repubblica Democratica a…

    Ma dove andremo a finire? Chissà!!!

    Non fatevi infinocchiare, nessuno si è opposto al Jobs Act, perché sotto ricatto della crisi e dell’emergenza lavoro. Stavolta non facciamoci ricattare più, non confermiamo questa porcata, passata al vaglio parlamentare di un parlamento prono e  servizievole ai voleri del governo, eletto con una legge elettorale incostituzionale e che pretende di cambiare la Costituzione stessa. Forzata nei contenuti, nei tempi e nell’interpretazione.

    Ma possiamo rimediare, fortunatamente il governo, il promotore, il fautore di questa modifica costituzionale deve chiederci il permesso, almeno finché vige la costituzione attuale deve farlo, perché continui a chiedercelo, perché non decida autonomamente anche questo, al referendum confermativo diciamo di no.

    NON SIAMO PIÙ DISPOSTI A CEDERE I NOSTRI DIRITTI.

    Andate a votare e votate NO.

    Ceppoduro

    Alcuni altri motivi per votare no.

    Altre informazioni aggiuntive sulle forme di governo:

    Di seguito è riportata è una lista alfabetica non esaustiva. È da notare che è possibile combinare tra di loro più forme di governo.

  • Anarchia
  • Androcrazia
  • Aristocrazia
  • Autocrazia e dittatura
  • Cleptocrazia
  • Demagogia
  • Diarchia
  • Dispotismo illuminato
  • Dispotismo e tirannia
  • Dittatura militare
  • Democrazia
  • Democrazia deliberativa
  • Democrazia diretta
  • Democrazia partecipativa
  • Democrazia rappresentativa
  • Elitismo
  • Fascismo
  • Federazione
  • Gerontocrazia
  • Meritocrazia
  • Monarchia
  • Monarchia assoluta
  • Monarchia elettiva
  • Monarchia ereditaria
  • Monarchia costituzionale
  • Monarchia costituzionale pura
  • Monarchia parlamentare
  • Nazismo
  • Oclocrazia
  • Oligarchia
  • Partitocrazia
  • Paternalismo
  • Plutocrazia
  • Polisinodia
  • Premierato
  • Repubblica
  • Repubblica direttoriale
  • Repubblica Islamica
  • Repubblica parlamentare
  • Repubblica presidenziale
  • Sistema WestminsterStratocrazia
  • Tecnocrazia
  • Teocrazia

Queste forme di governo danno uno schema generale della variabilità della struttura di potere racchiusa all’interno del governo di una nazione. Comunque, ogni governo è unico, così come ogni nazione e la sua costituzione – le leggi fondamentali che descrivono la forma di governo dello Stato

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