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Sansepolcro

Due mostre

A Sansepolcro ci sono due mostre organizzate da Michele Foni.

Creativo disegnatore e pittore che da anni organizza il panorama culturale della Valtiberina e non solo.

Michele si dedica a varie associazioni di volontariato ed è responsabile della Compagnia Artisti.

E’ l’organizzatore della tradizionale Collettiva d’arte Varia che si svolge da 23 anni a Sansepolcro a cavallo delle festività natalizie.

Le 23esima collettiva di arte varia si tiene in due diversi siti, in uno dei quali è presente una mostra aggiuntiva:

La 23° EDIZIONE DELLA COLLETTIVA D’ARTE VARIA DELLA COMPAGNIA ARTISTI Collettiva d’Arte Varia.

Ecco, a Sansepolcro

Mostra che ha luogo nella Sala Esposizioni Comunale di Palazzo Pretorio e nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini. Sono esposte le pere di numerosi artisti Italiani.

In una sezione nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini, nella Collettiva (ospite della edizione in corso) composta dalle opere di ben 120 autori diversi:

“L’Ecologia, la sacralità della natura, il Cantico delle creature e la nascita di una moderna cultura ecologista”.

Realizzata in collaborazione con La Pro Loco La Verna presieduta da Aldo Cerofolini.

Si tratta di una mostra di quadri a tema (unico) ed ISO-dimensionali (50×50 cm).

La mostra sta per terminare avete ancora qualche giorno per vedere le più recenti produzioni dei seguenti creativi: Valentina Antonelli, Jennifer Barnard, Josiane Bianconi, Joy Stafford Boncompagni, Giuseppe Boriosi, Francesca Calabrò, Luciana Casacci, Giuliana Casi, Janine Castex, Giuseppina Castigliego, Alessandra Cesari, Iwan Chiodini, Evangelista Felici in arte Cico, Alfiero Coleschi, Conti Anna Maria Artista, Anna Degaudenzi, Gregorio Del Furia, Diego Della Rina, Enzo Della Rina, Ines Dionigi, Laura Dolcini, Mario Dolfi, Sandro Epi, Fabrizio Fabbroniarte, Luisella Fiorucci, Michele Foni, Angela Franquillo, Marisa Gambini, Arianna Gasperini, Valerio Gherardini, Gianfranco Gobbini, Daniele Guerrini, Patrizia Latini, Lisetta Magrini, Enzo Marchesi, Mauro Marinelli, Giulia Masciale, Sergio Massetti Riciclart, Pino Nania, Fausto Panichi Pittore, Giulio Perisci, Lelia Riguccini, Alfio Samarati, Raoul Scarponi, Giorgio Sensi, Nicoletta Spinelli, Moira Lena Tassi, Roger Taylor, Armando Tondo, Franco Vannini, Heidi von Johnston e Annamaria Veccia.

Andateci è bella.

Giancarlo

Mi meraviglio

Il 2019 è finito

A fine anno mi meraviglio sempre, ed anche quest’anno mi tocca meravigliarmi, di come la natura sia incredibile e di come lo siano le rose.

La rosa non è un fiore invernale, il suo periodo di fioritura coincide con i mesi di Maggio e Giugno, si prolunga o si anticipa per le varie specie ma, insomma, non nel periodo invernale. La maggior parte delle specie di rosa fiorisce una sola volta nell’anno, ma anche le rifiorenti non dovrebbero farlo oltre Settembre o Ottobre.

Ed invece mi meraviglio

Mi meraviglio quando esco di casa e trovo una rosa fiorita, anzi due.

Bellissime, non trovate anche voi?

Forse sono li per farci apprezzare questo sole caldo, contrapposto all’aria gelida degli ultimi giorni di Dicembre.

Forse sono li per farci apprezzare il mondo, la natura, la vita ed io li apprezzo molto e ne godo.

Ma non solo per questo mi meraviglio

In un’altra pianta di rose c’è un boccio, quindi altri fiori continueranno a sbocciare, nonostante il freddo, nonostante l’inverno.

Che dire, i credenti rammentano la bellezza del creato e parlano di dono di Dio, io preferisco considerarlo parte della meraviglia della natura e delle sue differenti forme, a volte manipolate dall’uomo, come le rose moderne che vedete nelle immagini sopra. A volte manipolati dalla selezione naturale come altri due fiori presenti in contemporanea a Le Caselle in questi giorni:

Le prime viole, sempre belle ed eleganti, con quel viola intenso, ma riposto nel verde delle foglie larghe, come se fossero timide di farsi vedere così presto li fuori.

I primi bucaneve, orgogliosi di se, anche senza neve da bucare, oramai rara a vedersi a queste altitudini basse.

Ma questi due fiori, sono adatti al clima attuale anzi, riescono a sopportarne pure di peggiori.

Ma le rose…

Giancarlo

Montevarchi Natalizia

Natale 2019

Montevarchi Arte ci ha chiesto di realizzare dei quadri a sfondo natalizio con Montevarchi come soggetto primario. Il concorso si chiama “NATALE A MONTEVARCHI “per realizzazione manifesti per affissione negozi sfitti della città, io ho realizzato Montevarchi Natalizia.

Ecco i quadri proposti dagli artisti:

Casini Licio, presidente di Montevarchi Arte ci ha detto:


L’associazione Montevarchi Arte in accordo con il comune, in occasione delle prossime festività natalizie ha organizzato il concorso di pittura “
NATALE A MONTEVARCHI “.

Alcune di queste opere sono state selezionate per creare manifesti per addobbare i numerosi negozi sfitti del centro storico della città.

Una apposita commissione composta dalla signora Alessandra Bencini e dal signor Francesco Renzi, entrambi componenti del consiglio comunale, ha selezionato le opere. Le tre opere seguenti sono quelle selezionate,
Esse saranno riprodotte in manifesti da applicare in tutti i negozi
sfitti della città.

Purtroppo il centro storico di Montevarchi è pieno di negozi sfitti, la morte del piccolo commercio lì si può toccare con mano.

Speriamo che i nostri quadri riescano a ravvivare un po il clima e a rendere meno triste il negozio senza addobbi, senza luci, senza vita.

A proposito del mio quadro Montevarchi Natalizia:

Il NATALE (Bugiardo (Vedi altre pagine sul sito)) è vicino.
In ogni dove spuntano alberi più o meno belli, più o meno grandi, più o meno.
Tutti a fare gara a chi ce l’ha più bello; con le palle più belle e scintillanti.
Dovunque c’è un’apoteosi di luci e colori.
Tutto sembra più bello.
Tutti sembriamo più buoni.
E allora voglio raccontarvi una storia, una storia vera, anche se raccontata in rima (quasi) baciata:

Ho visto, ho visto in una palla,
appesa in piazza Varchi a Montevarchi,
riflettersi l’immagine più bella,
che secondo me si può vedè tra il Bani e Levanella

Guardatela anche voi, mi raccomando
amici miei, cari ospiti gentili
vedrete come, tutto intorno stando,
si specchino logge, chiese e campanili.

Spero mi sia distinto
creando ‘sto dipinto
l’ho fatto con amore
e anche se venuto male,
voglio, con tutto il cuore,
augurarvi Buon Natale .

Giancarlo.           

Lucignano

Una festa, un’estemporanea

Domenica c’era un sacco di gente a Lucignano , anche se mancavo io.

Erano tutti pittori.

Vi domanderete che c’erano a fare tutte queste signore e signori a quel paese? C’era una estemporanea di pittura, la prima in quel posto. Pur essendo la prima hanno offerto premi straordinari, di grande valore economico.

Certo se vuoi organizzare un’estemporanea e far venire pittori, quelli bravi, non le scartine, devi fare così.

L’arte non vive di sola gloria. Un premio è appetito da tutti e così c’erano ottanta, novanta o cento pittori, non so. Alla fine penso che fossero in novantadue in competizione tra loro.

Il borgo di Lucignano

Non ricordo il tema ma penso fosse attinente alle bellezze paesaggistiche del luogo. Lucignano offre molto alla pittura, il borgo è bellissimo, un cammeo ovale incastonato nella campagna intorno.

Gli edifici e le strade all’interno sono magnifici, unici, da urlo. Offrono all’occhio del pittore scorci a profusione. Ce ne volevano migliaia di artisti per riprenderlo da tutti i punti di vista.

Sarei voluto andare anch’io. Avrei potuto confrontarmi con i grandi. Avrei potuto fare sia Lucignano che Rigutino, che la prima cominciava il Sabato e finiva la Domenica e la seconda iniziava e finiva la Domenica.

Ma poi non l’ho fatto.

Mi sono domandato se ne valeva la pena.
Così sono andato solo a Rigutino e, anche se non ho vinto nulla, ho mangiato bene, ho incontrato vecchi amici, ne ho conosciuti di nuovi… mi sono divertito.

Anche a Rigutino c’erano bei premi, alcune centinaia di Euro sui primi tre. Non male.

Mi dispiace aver dovuto scegliere, mi sarebbe piaciuto anche misurarmi con i più bravi, ma non si può avere tutto nella vita.

Parteciperò alla seconda edizione, l’anno prossimo, specie se non la faranno in contemporanea, nel qual caso sceglierò ancora e forse anche nello stesso modo.

Giancarlo

Alcune opere prodotte a Lucignano:

Rigutino 2019

A Rigutino

Durante la sagra della polenta, si è svolta l’estemporanea Rigutino 2019.

C’è stata una buona partecipazione da parte dei pittori, ed anche le opere realizzate non ci sembrano male.

Vi mostro le foto che ho fatto durante la realizzazione dei dipinti.

Rigutino 2019

Poi vi voglio mostrare le opere realizzate:

Naturalmente ho anche le foto della premiazione:

Per vedere un altro articolo su Rigutino clicca qui.

Rigutino

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Rigutino è una frazione del comune di Arezzo (Toscana), situata nella Valdichiana, alle falde del Monte Lignano.

Già abitata nella preistoria, nel periodo etrusco vide la nascita di alcune fattorie. Al periodo romano risalgono diverse ville-fattorie fra cui quella della famiglia Briccia, da cui prese il nome che portò fino al 1000 (Bricianum). All’età romana risale una statua di Silvano, il dio dei boschi e dei confini, qui ritrovata verso il 1930. Nel medioevo vi fu costruito un castello, chiamato “di Briciano”, ma siccome si trovava in località Ruvetinum (luogo infestato da rovi) in seguito questo toponimo soppiantò quello più antico dando poi origine al nome attuale di Rigutino.

Interessante l’antica Pieve di San Quirico, in località La Sassaia, costruita verso l’XI secolo e rimaneggiata nel XV secolo, come attesta un’iscrizione sull’architrave esterno. La Parrocchiale è stata costruita nei primi decenni del XX secolo. La Frazione, sede di Circoscrizione del comune di Arezzo, è nota per le sue iniziative ricreative e culinarie che si svolgono nei vari periodi dell’anno come ad esempio la sagra della polenta che si tiene agli inizi di ottobre.

Il 14 maggio 1799 vi si svolse il combattimento fra popolani aretini e soldati polacchi, comandati dal celebre generale Jan Henryk Dąbrowski passato alla storia come Battaglia di Rigutino.

Giancarlo

Come vive il parco

Facciamo il punto della situazione

Come vive il parco dopo qualche anno d’esercizio?

Del parco fluviale di Bucine ne abbiamo parlato per la prima volta nell’Agosto del 2014. Allora era in costruzione, mancavano delle opere e dei manufatti, es. parapetti e panchine.

Poi ne abbiamo riparlato nel 2017 quando l’associazione culturale la trama di Gaia ci ha invitato a viverlo al meglio.

Ora che il parco c’è, lo possiamo vivere? E come?

Come vive il parco

La natura, in cui il parco è immerso, è bella e selvaggia. La sua costruzione doveva o almeno è servita a domarla. Piegandola al volere umano, controllandola per farcene godere forme, colori, odori e sapori.

La scelta di trasformare una fitta macchia sulla riva di un torrentello come il borro di San Salvatore, in un’area fruibile dalla comunità, un’area di socializzazione e di benessere deve essere stata pensata bene ed a lungo, perché la natura è difficile da controllare, non si piega facilmente ai nostri voleri.

Nemmeno la natura umana si piega alle regole, figuriamoci la natura natura.

Che è successo?

Come vive il parco?

Non bene, direi.

Vediamo passo passo:

Il progetto prevedeva di trasformare la macchia in un luogo di socializzazione e di ritrovo per anziani e bambini, anche un luogo di cultura dove imparare a fare, a raccogliere a guardare cose.

Un bel posto, insomma.

Sì! Bellissimo.

Ma le cose che fai alla natura devi mantenerle, altrimenti si degradano, si rompono, crollano.

Mentre le erbe, i rovi, le piante nascono, crescono e muoiono.

I rifiuti vanno tolti e l’erba tagliata continuamente, non basta passare un paio di volte a stagione. Si ha l’idea con il luogo sia incolto.

Ma vorrei dire qualcosa anche sulla sicurezza.
Lascereste i vostri figli giocare in un posto dove ci sono frane con materiale edile di incerta provenienza? Tombini scoperti, seminascosti dall’erba? Parapetti crollati o divelti? Rami o alberi secchi ed instabili? Zone umide dall’odore nauseabondo dei liquami organici dalle case soprastanti?

Eppure tutto questo è nel parco. Ed è normale che ci sia, c’era anche prima, se il parco non è mantenuto.

come vive il parco

Lo sai che il parco parla?

Si lo so e non dice belle cose.

Chiede se non fosse il caso di lasciare la natura fare il suo corso senza buttarci via dei soldi in mezzo?

Chiede se, visto che i soldi li abbiamo spesi, non sarebbe opportuno assumere due persone, due giardinieri, per mantenerlo efficiente?

E chiede se, visto che dovrebbe servire alla popolazione non sarebbe il caso di organizzarci degli eventi estivi?

Ma non è che gli eventi li debba creare il blog di Bucine, li dovrebbe pensare ed organizzare chi il parco l’ha pensato e voluto, non credete?

Lasciamo perdere va

E’ solo un peccato, che nessuno abbia pensato che una volta fatto, il parco avrebbe dovuto essere tenuto bene. Non bastano interventi una tantum due volte l’anno di ditte specializzate o di operai comunali volenterosi, l’erba o si tiene rasata o sembra sempre incolta.

I rovi crescono settimana dopo settimana.

Gli alberi muoiono, i sacchi dell’immondizia si rompono, i liquami puzzano…

Bucine

Estemporanea agriturismo Borgo Stella

Artisti nella corte.

Prima estemporanea Agriturismo Borgo Stella. Montagnana – Montegufoni.

Come prima estemporanea non è andata male, non c’erano troppi artisti, ma buoni.
Poi basta guardare le opere prodotte.

Abbiamo fatto il lavoro a Borgo Stella, nella corte dell’agriturismo.

Dal sito dell’agriturismo:

Il Borgo

Borgo Stella è un borgo rurale autosufficiente nato dall’esperienza trentennale dei proprietari nel settore agricolo.

E’ stato creato  dalla ristrutturazione di un antico edificio agricolo eseguita nel pieno rispetto delle leggi di tutela del patrimonio ambientale.

Immerso nel verde delle colline del Chianti, a pochi chilometri dal centro di Firenze è un luogo dove troverai un’accoglienza cordiale e familiare.

La tradizione culinaria della zona con materie prime derivanti dall’azienda agricola biologica Borgo Stella, ottimi prodotti tipici locali e hand-made, paesaggi mozzafiato ed alloggi confortevoli e rilassanti.  

L’Agriturismo Borgo Stella offre inoltre passeggiate tra boschi e vigneti, serate di degustazione vini, salumi e formaggi e tante attività.

Qui puoi respirare l’aria delle antiche case di campagna toscane con esterni tipici, pavimenti in cotto, travi a vista.

Il tutto unitamente ai comfort più moderni come riscaldamento a pavimento, aria condizionata, satellitare e wi-fi.

 Il borgo è interamente sostenuto da fonti rinnovabili volte al totale rispetto dell’ambiente:

– un impianto fotovoltaico per trasformare mediante celle e pannelli l’energia solare direttamente in energia elettrica;

– una caldaia a cippato di legno realizzando una filiera completa attraverso il recupero delle potature del vigneto e del bosco;

– un sistema di recupero delle acque piovane e reflue.

L’amore per la nostra terra e le nostre competenze hanno creato un luogo magico, dove ritrovare la serenità e l’equilibrio interiore. Vi aspettiamo!

Estemporanea Agriturismo Borgo Stella

Ecco alcune immagini che ho preso durante la manifestazione pittorica.

Ed ecco le immagini della premiazione, con il sindaco ed il ptron dell’Agriturismo.

Una bella giornata, la mia opera è stata anche segnalata.

Giancarlo

Lucignano d’Arbia

Lucignano d’Arbia. E’ una frazione del comune italiano di Monteroni d’Arbia, nella provincia di Siena, in Toscana.

La frazione, di origine medievale si trova su una modesta altura a circa 3 km a sud-est del capoluogo comunale, nell’area nord-occidentale delle Crete Senesi, e conserva parte dell’originaria cinta muraria di forma circolare, con due porte sovrastate da torri.

A Lucignano d’Arbia

Sabato 15 Giugno 2019 si è svolta una bella estemporanea, in realtà non è finita, infatti sabato prossimo 22 giugno 2019 continuerà, ma io non ci sarò.

Il posto è bellissimo, ben tenuto e residenti ed organizzatori aperti e disponibili.

Io, devo dire la verità, non sapevo che fare, in piazza ho visto il gelso e quasi quasi lo stavo per fare, con le rose vicine ed il paese che correva via lungo la strada laterale, poi ho visto il pino.

Era un pino di Lucignano

Bello, alto ed imponente, con una chioma enorme e sono caduto nel dubbio.

Quando ho esclamato per la sua bellezza mi hanno detto “Ehh, guardalo ora, perché deve essere abbattuto”. Non ci credevo, non potevo crederci. Che sia malato? Che ci debbano fare delle villette a schiera?

Bo sembra che le radici stiano rovinando la piazza ed il pozzo e che la sua altezza e l’immensa chioma lo rendano pericoloso in caso di vento.

Per questo la decisione di sacrificarlo. Peccato, un albero così bello.

E allora nessun dubbio, ne custodirò io il ricordo, nel mio quadretto.

Non che non ci fosse altro da fare, il paese, come ho già detto, è bellissimo.

Per esempio:

La pieve di San Giovanni Battista

E’ un edificio sacro che si trova a Lucignano d’Arbia, nel comune di Monteroni d’Arbia.

Storia e descrizione

Ricordata fin dall’inizio del X secolo si presenta, dopo il ripristino del 1933, restituita agli originali caratteri romanici, con impianto a unica navata conclusa da un’abside semicircolare. I tre grandi archi trasversali della navata sono impostati su semipilastri, e sorreggono la copertura lignea della navata. Sul lato destro si appoggia la torre, le cui possenti dimensioni tradiscono una fattura più antica rispetto sia alla chiesa stessa che al leggero campaniletto a vela di stile gotico. La facciata è ravvivata dalla bicromia dell’arco del portale, sormontato da un piccolo occhio. All’interno, una Crocifissione e santi di Bartolomeo Neroni detto il Riccio (1554-1555 circa).



(Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

Foto della pieve di San Giovanni Battista:

Di LigaDue – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=49606367

Ecco le foto che ho fatto al cellulare.

La nebbia

La nebbia

Succede sempre così, quando arrivano le elezioni sale la nebbia.

Siamo all’inizio di Maggio del 2019, tra qualche giorno in tutta Italia si vota per le Europee, anche a Firenze. Ma a Firenze si vota anche per il Comune. Si cambia sindaco. Speriamo. Non che Nardella non abbia fatto bene. Tutti i sindaci fanno bene, alla fine.

Si cambia per lo spirito di rinnovamento che si respira in Italia, quindi anche a Firenze.

Comunque per la campagna elettorale a Firenze i candidati sindaco competono all’americana.

Una bella tavola rotonda, tempi serrati per rispondere a domande dell’intervistatore, tempi che non possono essere sforati. Alla fine tutti hanno risposto, hanno esposto le loro ragioni. Gli spettatori hanno potuto farsi un’idea del candidato sindaco e possono decidere chi votare.

La nebbia

Ed ecco la nebbia salire

Alcuni parlano di sicurezza instillando paure ancestrali.

Alcuni sono nettamente contro l’aeroporto, altri a favore.

Qualcuno ha delle idee, qualcuno altre, qualcuno non ne ha.

C’è chi risponde bene e tiene bene il ritmo, chi lo fa peggio, magari per l’emozione o perché non avvezzo, chissà.

Poi finisce tutto e dovremmo esserci fatta un’opinione. Ma come? Certo quello che parlava meglio di tutti, dava l’idea di essere proprio bravo e capace. Ma lo sarà veramente? O è solo un impressione, appunto?

Non si nasce imparati a fare il sindaco, chi ha dedizione, idee ed è onesto, non può che fare bene. Specie se sceglie la squadra giusta. Il candidato sarà capace a farsi la squadra? Ho paura che non si veda in un dibattito.

Per chi votare

Non votare chi vuole fare l’aeroporto, lo abbiamo già fatto tre volte, sempre male. Sempre buttando i nostri soldi.

Evita anche chi parla di sicurezza, di maggiore sicurezza.

A Firenze non si viene continuamente ammazzati per strada. Due vigili in più non salvano il portafogli o la vita.

La sicurezza ci viene dalla cultura dei nostri concittadini, solo una società colta e rispettosa garantisce sicurezza.

Diraderò questa nebbia.

So chi votare.

Ceppoduro

Roberto Stellato Colpisce ancora

Stellato Colpisce ancora

Roberto Stellato ha messo a segno un altro colpo eccezionale. Ha organizzato un nuovo “talent” di accoppiamento artistico, anzi di “triangolo artistico”.

Infatti stavolta non ci sono solo cantanti e pittori accoppiati in gara per vincere la competizione. Una strana competizione che mette assieme in gara chi canta e chi dipinge. Stavolta ha voluto strafare e mettere assieme anche dei ballerini.

Sarà dura giudicare tutti, sarà dura competere con e contro tutti. Ma lo faranno i giudici e lo faremo noi concorrenti.

Saremo in prima fila alla conquista del premio.
Per il momento non so dirvi quale sia questo trofeo, ma non mancherò di informarvi.

Non sono informato, e non posso conseguentemente informarne voi, per colpa mia, che alla presentazione del talent ho potuto presenziare solo per pochi minuti (giusto il tempo di cenare al Ristoro dell’arte di Signa, dove si è tenuto l’evento (ndr).

Ma lo farò, promesso, aggiornando questo articolo o scrivendone un prossimo.

Ma veniamo ai fatti

I fatti sono rappresentati da ventuno opere in concorso, a cui immagino corrisponderanno ventuno cantanti ed altrettanti ballerini.

Personalmente ho partecipato allo scorso talent tenutosi nel Valdarno lo scorso anno e la manifestazione è stata bella e interessante, quest’anno, con la presenza aggiuntiva dei ballerini non potrà che migliorare.

Vi invito tutti a partecipare, anche solo venendo a vedere i prossimi eventi, le cui date riporterò in questo articolo quando saranno confermate.

Per ora ci complimentiamo con Roberto per la dedizione e la cura che mette sempre nell’organizzazione degli eventi che fa.

Di seguito le foto delle opere in gara:

Roberto Stellato
Alessio Buonavita, Sguardo

Roberto Stellato
Laura Ferraresi, Horse

Roberto Stellato
Concetta Casamento, Green Peace

Roberto Stellato
Teresa Gobbei, Diosperi

Roberto Stellato
Massimo Scarino, Red Lilium

Roberto Stellato
Valeria Cappelletti, Omaggio floreale

Roberto Stellato
Emanuela Degan, Volare

Roberto Stellato
Davide Fusi, La solitudine di un pugile

Roberto Stellato
Carmela Torsiello, Foglie e pomi

Venanzio Perilli, Un cuore rapito

Roberto Stellato
Giancarlo Arrigucci, A spasso

Roberto Stellato
Antonel, Giovane

Roberto Stellato
Francesco Martini, Fly

Roberto Stellato
SAbrina Valentini, Sirio

Roberto Stellato
Anna Cipriani, Central Park

Roberto Stellato
Monica Bellesi, Ballerina delle stelle

Roberto Stellato
Giuliana de Mil, Ma quanto sono pa

Roberto Stellato
Catiuscia Villani, Nascita e rinascita

Roberto Stellato
Tania Trotta, Angeli e demoni

Roberto Stellato
Vincenzo Gualano, Arrotata lagunare

Alcuni ospiti e concorrenti presenti all’evento di Roberto Stellato:

Vista d’insieme

 

Giancarlo