Archivi categoria: Senza categoria

Costruttori di Ponte, fare il Ponte a chi giova?

Costruttori di Ponte

Ponte

2015_013_B_Ponte_di_Pogi
http://arrigucci.altervista.org/Immagini/Opere_2015/2015_013_B_Ponte_di_Pogi.jpg

 

2015_022_Il_ponte_di_Bucine_l_AmbraIl_Mulino_e_la_Rimessa_lzn
http://arrigucci.altervista.org/Immagini/Opere_2015/2015_022_Il_ponte_di_Bucine_l_AmbraIl_Mulino_e_la_Rimessa.JPG

Amo i costruttori di ponti, ammiro i ponti, quelli che uniscono le genti, che mediano la pace e la conservano, ma il Ponte, quel Ponte serve? E a che serve? A chi serve?

Il primo ministro dice che serve a togliere la Calabria dall’isolamento, ma non aveva già terminato la Salerno-Reggio Calabria?

Egli aggiunge che servirà ad avvicinare la Sicilia, quindi non ci saranno caselli a rallentare il flusso e le macchine sfrecceranno sopra il ponte, veloci nel vento, come bandiere.

Lui dice che si creeranno 100.000 nuovi posti di lavoro: sarà un ponte romano di pietre subbiate a mano. Eppoi, ha aggiunto, che sul ponte passerà la banda larga, ma se non arriva nemmeno a Bucine la banda, con il Valdarno tutto cablato a fibra ottica, ormai, tanti anni fa.

ma noi…

Ma noi con il presidente del consiglio dei ministri; assieme alla Salini Imperiglio SPA siamo ottimisti, il lavoro non mancherà.

Dai venticinque ai trent’anni per la sua realizzazione, cento per cento eppiù di levitazione dei costi, numerosi operai con carriole, cazzuole e pale dai due lati a chiudere le buche e spostare i mucchi di sabbia, tanto per allungare il brodo, opere di collegamento, svincoli, autogrilli, mottagrilli, terrazze panoramiche ed aree di sosta. Tutor, tutor attivi, tutor inattivi, telepassi, televarchi fin qui e più in là a Montevarchi. Tutto un fervore di gente che lavora, una Reggio che lavora, una Reggio da bere, come ai bei tempi Milano.

E gli alberghi, i resort, i ristoranti, gli iper e i tedeschi ovunque.

Che bello.

Che ganzo.

Ma!

Ma

E ma?

Quanto costerà il ponte, anche senza il raddoppio dei costi da me precipitosamente previsto?

8 miliardi di Euro. Circa. se non cresce, ma cresce.

Quante scuole si possono rimodernare e rendere antisismiche signor presidente?

Signor presidente, quante casette di legno si possono prefabbricare in previsione del prossimo terremoto, per non aspettare 7 mesi in tenda? Intenda!.

Quanti asili nido si possono creare?

Quante strade di campagna si possono asfaltare.

Quanti cigli di strada si possono tagliare.

Quante risme di carta si possono acquistare.

Quanti computer usati con LINUX preinstallato si possono fornire alle scuole Italiane.

Signor presidente,

lei non ha figli, non le serve una scuola, ma lei lo sa che noi, che i figli li abbiamo, stipuliamo, tutti gli anni, un’assicurazione per ogni figlio che mandiamo a scuola, ci costa 8 Euro e ne aggiungiamo 12 di contributo “volontario” per comprare le risme dei fogli di carta e tutto quello che serve a scuola e che lei non provvede a finanziare? O provvede a non finanziare.

No, lei non lo sa. Ma parla di buona scuola. Ma lei non sa se funziona, la sa che mancano gli insegnanti di sostegno? No! Lei non sa niente.

E pretende di decidere se sia giusto regalare un pozzo di soldi a quattro stradini Romani, per fargli fare un Ponte che non serve, e non trova pochi Euro per chiudere definitivamente le buche della strada bianca che va a Tontenano. Tanto quando si cambiano gli ammortizzatori dell’auto, mica fatturano a lei.

Tanto lei non è mica sindaco di Bucine.

Suvvia, mi son stancato, d’accordo, lo faccia, questo ponte così che si ricordino di lei per la targhetta. Però ci metta accanto, per favore, un’altra targa con il nome dei fortunati 100.000 che in quest’Italia così malridotta ebbero la gran fortuna di lavorar per lei. Ci metta, se vuole ma sarebbe comunque cosa carina, anche il conto degli stipendi portati a casa da questi numerosi eroi acciocchèsi sappia quanti denari furon spesi bene e quanti no.

Un saluto sentito da Bucine, terra di ponti.

Ponte DSC_3805_lzn
Ponte romano a Bucine
Ponte DSC_3807_lzn
Ponte della ferrovia a Bucine

 

 

Bucine

 

FONTI:
Wikipedia

Ansa

La stampa

Il fatto quotidiano e ancora il fatto quotidiano

la repubblica

Blog di Bucine

 

Crescita, in crescita: era vero è cresciuto e di molto

In crescita

Il debito pubblico Italiano a Marzo era di 2 228 miliardi di Euro, in crescita. Leggi l’articolo del blog.

Il debito pubblico sembra l’unica cosa che cresce bene in Italia:

La repubblica: ” Sale ancora il debito della Pubblica amministrazione: in maggio registra la cifra record 2.241,8 miliardi, in aumento di 10,9 miliardi rispetto al mese precedente.”

Il fatto quotidiano: “Debito pubblico, gli interessi a zero non impediscono nuovo record a luglio: 2.252,2 miliardi”

Ansa: “Nuovo record per il debito pubblico, tocca i 2.252 miliardi Bankitalia: in aumento di 3,4 miliardi rispetto a giugno”

La Repubblica: “Debito pubblico record, nei primi sette mesi è cresciuto di 80,5 miliardi

A luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.252,2 miliardi, in aumento di 3,4 miliardi rispetto a giugno. In crescita anche le entrate, ma il dato è “falsato” dalle disomogeneità contabili e temporali (Iva, ritenute Irpef, canone Rai e l’imposta di bollo virtuale)”.

DSC_8005A_lzn

ALLORA E’ VERO.

Ci stanno prendendo per il culo.

Sono anni che non si vede una congiuntura così favorevole.

crescita

IL PETROLIO COSTA NIENTE.

IL GAS LO SEGUE.

IL DENARO COSTA NIENTE.

LA BANCA EUROPEA ACQUISTA I TITOLI DI STATO IN GIRO.

e l’Italia che fa?

Gioca, gioca al gratta e vinci e raschia raschia, raschierà il fondo.

crescita

COME È STATO POSSIBILE AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO DI ALTRI 80 MILIARDI DALL’INIZIO DELL’ANNO? COME? Mi chiedo come.

Fortunatamente il governo è ottimista, ed il suo capo ancor di più. Certo lui non ha tempo di occuparsi di questo, gioca allo statista. Vuole scambiare la dignità umana, il lavoro, con più mercato. E intanto perdiamo altri ottanta miliardi che per noi voglion dire più di mille euro a testa.

Complimenti.

Un ottima performance.

Sono proprio contento di essere Italiano.

Giuseppe_Garibaldi_1

Povero Garibaldi, ma chi te lo ha fatto fare, avresti dovuto stare di più con la bella Anita e a noi lasciarci con il Papa in Vaticano.

Ceppoduro

Fonti

Il fatto quotidiano

Ansa economia

Repubblica

 

 

Levane 2 Juniores VS Ambra, ancora foto dell’incontro

Levane 2 Juniores VS Ambra III Categoria. Parte 2

Levane 2 Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.

Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.

DSC_7453_lzn DSC_7650_lzn DSC_7644_lzn DSC_7643_lzn DSC_7641_lzn DSC_7640_lzn DSC_7639_lzn DSC_7637_lzn DSC_7636_lzn DSC_7633_lzn DSC_7629_lzn DSC_7628_lzn DSC_7626_lzn DSC_7625_lzn DSC_7624_lzn DSC_7622_lzn DSC_7618_lzn DSC_7615_lzn DSC_7614_lzn DSC_7613_lzn DSC_7612_lzn DSC_7609_lzn DSC_7608_lzn DSC_7606_lzn DSC_7590_lzn DSC_7572_lzn DSC_7558_lzn DSC_7555_lzn-1 DSC_7555_lzn DSC_7553_lzn DSC_7543_lzn DSC_7539_lzn DSC_7533_lzn DSC_7532_lzn DSC_7530_lzn DSC_7527_lzn DSC_7525_lzn DSC_7512_lzn DSC_7509_lzn DSC_7508_lzn DSC_7507_lzn DSC_7506_lzn DSC_7505_lzn DSC_7504_lzn DSC_7503_lzn DSC_7502_lzn DSC_7500_lzn DSC_7499_lzn DSC_7498_lzn DSC_7497_lzn DSC_7495_lzn DSC_7494_lzn DSC_7492_lzn DSC_7491_lzn DSC_7489_lzn DSC_7487_lzn DSC_7485_lzn DSC_7482_lzn DSC_7479_lzn DSC_7478_lzn DSC_7475_lzn DSC_7471_lzn DSC_7469_lzn DSC_7468_lzn DSC_7465_lzn DSC_7464_lzn DSC_7463_lzn DSC_7462_lzn DSC_7461_lzn DSC_7459_lzn DSC_7457_lzn-1 DSC_7457_lzn DSC_7456_lzn DSC_7455_lzn Levane 2 Juniores DSC_7454_lzn

Segue parte 3 con altre foto

Vai alla parte 3, Vai alla parte 1

Giancarlo

Levane Juniores VS Ambra, le più belle foto dell’incontro 1

Levane Juniores VS Ambra III Categoria. Parte 1

Levane Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.

Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.

DSC_7321_lzn DSC_7363_lzn DSC_7360_lzn DSC_7356_lzn-1 DSC_7356_lzn DSC_7355_lzn DSC_7354_lzn-1 DSC_7354_lzn DSC_7351_lzn DSC_7350_lzn DSC_7348_lzn DSC_7346_lzn DSC_7343_lzn DSC_7342_lzn DSC_7336_lzn DSC_7335_lzn DSC_7334_lzn DSC_7333_lzn DSC_7330_lzn DSC_7329_lzn DSC_7328_lzn DSC_7327_lzn DSC_7325_lzn DSC_7323_lzn DSC_7322_lzn DSC_7408_lzn DSC_7405_lzn DSC_7404_lzn DSC_7403_lzn DSC_7402_lzn DSC_7401_lzn DSC_7400_lzn DSC_7396_lzn-1 DSC_7396_lzn DSC_7395_lzn-1 DSC_7395_lzn DSC_7393_lzn DSC_7390_lzn DSC_7389_lzn DSC_7388_lzn DSC_7387_lzn DSC_7384_lzn DSC_7381_lzn DSC_7375_lzn DSC_7372_lzn DSC_7371_lzn DSC_7370_lzn DSC_7368_lzn DSC_7366_lzn DSC_7365_lzn DSC_7452_lzn DSC_7450_lzn DSC_7449_lzn DSC_7448_lzn DSC_7446_lzn DSC_7445_lzn DSC_7442_lzn DSC_7441_lzn DSC_7440_lzn DSC_7437_lzn DSC_7433_lzn DSC_7429_lzn DSC_7428_lzn DSC_7427_lzn DSC_7426_lzn DSC_7422_lzn-1 DSC_7422_lzn DSC_7421_lzn DSC_7417_lzn DSC_7416_lzn DSC_7415_lzn DSC_7414_lzn DSC_7413_lzn DSC_7410_lzn DSC_7409_lznSugue parte 2 con altre foto

Vai alla parte 2

Vai alla parte 3

 

Giancarlo

Bucine. Il caso di avvistamento UFO a Cennina.

Bucine, sempre avanti a tutti.

Il caso di avvistamento UFO a Cennina.

Nel 1954 si ha il primo caso di avvistamento UFO a Cennina. Rosa Dainelli, sposata Lotti ne incontra due andando alla messa di Ognissanti a Cennina.

La signora riferisce che i Marziani, pur non parlando la nostra lingua, ma una specie di Cinese (forse il Bu-cinese), sono stati molto determinati nel prendersi due oggetti a lei appartenenti: una calza ed  alcuni garofani. La calza è servita per legare in mazzetto i fiori, probabilmente per non rovinarli nella partenza da terra.

UFO a Bucine

L’avvenimento è clamoroso, il racconto credibile, suffragato da molte altre testimonianze, la signora non da adito a crederla mitomane, dunque gli UFO a Cennina sono venuti? Il report ITACAT non da affidabilità all’avvenimento.

Sarebbe un peccato che i Marziani non avessero potuto apprezzare la bellezza del luogo, e della signora Lotti.

Comunque ne parlarono molti giornali. UFO a Cennina; Bucine, Cennina, da allora non furono mai più dimenticati.

UFO a Bucine
Fabio Macerini arriva a Cennina. Acquerello di Giancarlo Arrigucci 2016.

Su Marte, o da dove venivano gli alieni, sono arrivate una calza e dei garofani della signora, che ora saranno conservati in un qualche reliquiario o museo della vita extra-marziana.

UFO a Cennina
Ricostruzione della navicella di Cennina

 

 

 

 

Vedi

Filmato RAI 3

Catalogo ITACAT

 

 

 

 

 

Nota a piè di pagina.

Bucine e il Blog di Bucine, con tutti i collaboratori, non credono negli UFO, nei Marziani ed in ogni forma di superstizione e credenza popolare. Compresi streghe, maghi, santoni e divinità varie.

Questo articolo, UFO a Cennina, non vuole ipotizzarne l’esistenza, nemmeno dimostrare alcunché collegato a questo. Non sappiamo con esattezza come si siano svolti i fatti, ne il contesto storico sociale che potrebbe averli generati.

I fatti, le dichiarazioni della nostra concittadina, sono veri, registrati in documenti ufficiali e riportati in articoli di quotidiani e in studi ufologici di tutto il mondo. La signora, purtroppo, è scomparsa nel 2006.

Nel comune ci sono state altre segnalazioni, già dal 1930, se non andiamo errati, ma molto meno spettacolari e coinvolgenti di quella che vi abbiamo raccontato, confidiamo, rallegrandovi la giornata.

Saluti

Bucine

Sui disastri naturali. Continuano sempre?

Sui disastri naturali.

La natura non ci è amica, almeno non sembra, dai disastri che fa. Distrugge sistematicamente quello che noi costruiamo. Ne cancella ogni traccia. Spacca. Spiana. Increspa. Scioglie. Spezzetta. Sbriciola. Fintanto che del manufatto si perde ogni traccia. Un muro, una casa, non sono destinati a rimanere in piedi in eterno, anche se li facciamo resistentissimi, alla fine saranno distrutti.

Il loro degrado non è un problema sul lungo periodo, si possono restaurare, mettere nuovi intonaci, nuovi pavimenti, aggiustare infiltrazioni nel terreno o dal tetto. Altrimenti le case diventano fatiscenti, resteranno disabitate, destinate a crollare se non demolite prima. Se sono disabitate possono anche crollare, poco male. Se crollano con le persone dentro è una tragedia: morti, feriti, feriti poi feriti che muoiono o feriti che poi restano invalidi: e via.

Durante i terremoti è molto facile che le persone siano in casa, almeno nelle case abitate. Me ne ricordo tanti di terremoti, tutti alle 2, alle 3, alle 5 del mattino, insomma nella notte. La gente per bene di notte sta in casa, almeno cosi diceva il mio babbo quando era vivo. Il terremoto uccide solo gente per bene.

Inevitabile

Comunque, ancorché inevitabili, seppure imprevedibili, i terremoti accadono ed accadranno ancora. La terra non è compatta. Sotto, sopra il magma, la crosta è piena di buche. Ma la terra è pesante (bassa e pesante diceva sempre il mio babbo, grand’uomo). Se la terra pesa, tende a compattarsi. E quando si compatta son dolori, se c’è anche una spinta tettonica, in una faglia, son dolori maggiori, son disastri.

L chiesa di San Francesco Accumoli

Ma insomma, se vivessimo ancora in belle capanne di frasche, di vinchi o di canne, con il tetto di segale e le pareti compattate di sterco di Chianina, non correremo alcun rischio durante un sisma. Però abbiamo costruito case, palazzi, grattacieli; dentro cui stiamo meglio. Sono costruzioni comode, più di una capanna di frasche.

Comunque io non sono convinto che starei bene in un grattacielo, non mi sentirei a mio agio. Ma in casa si.  In una casa o in un palazzo non si sta male: c’è caldo, c’è fresco, c’è asciutto. Ma possono crollare. Crollano. Che strazio i morti e i feriti che abbiamo avuto in Italia negli ultimi giorni, sempre uguali a quelli degli ultimi anni, secoli e millenni. Non è cambiato nulla, uccisi all’improvviso dal cedimento di quello che abbiamo costruito. Disastri.

Eppure dicono che già da tempo abbiamo le tecnologie per costruire e per ristrutturare in modo che gli edifici siano o diventino antisismici.

Antisismico

Antisismico significa che non deve crollare, non deve farlo subito, per dare il tempo alla gente di scappare e portarsi fuori, all’aperto.

E’ possibile ma non l’abbiamo fatto, avremmo potuto seguire le orme dei nostri antenati e costruire sulla roccia. Ho visto un insediamento preistorico a Sant’Ambrogio Valpolicella, costruito su uno sperone roccioso della collina e più sopra la chiesa romanica del paese, sempre sullo stesso sperone.

Già millenni fa avevano capito che costruire sulla viva pietra era più sicuro, che era più saggio che costruire sui banchi di sabbia dei fiumi, dove oltre ai terremoti anche le piene o le alluvioni possono radere al suolo una casa.

E invece no, abbiamo costruito nei bacini alluvionali, anche grandi città, abbiamo cementificato i torrenti e costruito fin sopra il torrente, come nell’alluvione di Genova di un paio d’anni fa. Disastri.

Disastri

Costruzioni antisismiche

Potremmo costruire con sistemi antisismici, capaci di resistere a terremoti di magnitudo altissima; 6, 7 ed oltre. Ma nessuno lo fa. Perché non lo facciamo? O perché non lo abbiamo fatto prima? Forse manca una politica adeguata che lo richieda e lo faciliti.

Subito dopo ogni tragedia, invece di organizzare numeri solidali, invece di fare grandi discorsi ai funerali, sarebbe meglio capire cosa bisogna fare per evitare che succeda ancora.

E farlo!

E farlo fare!

Per fare in modo che per il prossimo terremoto sia già stato fatto.

Tradotto significa: La politica e l’amministrazione pubblica deve fare e favorire prevenzione sismica. Questo sarebbe il meglio. Ma forse non vogliamo il meglio, ci accontentiamo del mediocre, di vane promesse. Il mio prossimo voto lo spenderò per chi si impegnerà a facilitare questi adeguamenti, rendendoli possibili a tutti. Per cercare di evitare i disastri.

E quindi non prendiamocela, non possiamo prendercela, con la natura. Se la terra trema deve tremare, se piove deve piovere, se nevica deve nevicare.

Ho appreso che nei luoghi dell’ultimo sisma erano stati programmati interventi antisismici su chiese, scuole ed altri edifici. I soldi trovati e già stanziati. Ma, magie Italiane, invece di spenderli sul campanile (crollato) ci hanno finanziato altri interventi. Quelli previsti per la scuola sono finiti su progetti diversi, più urgenti e necessari. Non fosse che il terremoto ha deciso inavvertitamente di scuotere li, dove c’era la chiesa, dove c’era la scuola e non più in la, rendendoli invece i più urgenti di tutti.

Mostro, che mostro perverso.

999

Lo so che in Italia ci sono mille emergenze, tutte senza fondi. Un pozzo senza fondo.

Oggi, che abbiamo toccato il fondo, rimpiangiamo i fondi non spesi per il terremoto.

Domani quelli per l’alluvione, poi per gli incendi o la lava.

Se i fondi ci sono, poi, spesso, vengono distratti, si siamo proprio distratti, infatti non c’è nessuno che s’incazzi. Forse siamo distratti dal calcio o dalla televisione?

Non c’è scampo. Qualcosa ci mancherà sempre, non avremo l’ombrello e sarà li che pioverà, piove sempre sul bagnato.

“Tremo” al riguardo.

Ceppoduro

Piazza Edgardo Giacchetti a Bastiola (PG)

Piazza Edgardo Giacchetti a Bastiola (PG)

La piazza centrale di Bastiola, ridente frazione del comune di Bastia Umbra (PG) è stata intestata al maestro Edgardo Giacchetti. Padre del nostro Marco Giacchetti, guida e guru del gruppo amici dell’arte di Bastia.

E’ stata una cerimonia intensa e partecipata, a cui erano presenti tutti gli artisti impegnati nell’estemporanea, di cui vi ho riferito ieri, oltre vari altri cittadini.

Edgardo DSC_6711 DSC_6709 DSC_6707 DSC_6706 DSC_6705 DSC_6700 DSC_6696 DSC_6695 DSC_6694 DSC_6693 DSC_6691 DSC_6687 DSC_6686 DSC_6685 DSC_6684 DSC_6683 DSC_6682 DSC_6681 DSC_6679 DSC_6677 DSC_6676 DSC_6675 DSC_6674 DSC_6673 DSC_6672 DSC_6671 DSC_6669 DSC_6668 DSC_6667 DSC_6666 DSC_6665 DSC_6664 DSC_6663 DSC_6662 DSC_6661 DSC_6660 DSC_6659 DSC_6658 DSC_6655 DSC_6653 DSC_6651 DSC_6650 DSC_6649 DSC_6648 DSC_6647 DSC_6646 DSC_6645 DSC_6644 DSC_6643 DSC_6642 DSC_6641 DSC_6639 DSC_6638 DSC_6637 DSC_6636 DSC_6635 DSC_6634 DSC_6633 DSC_6632 DSC_6631 DSC_6630 DSC_6629 DSC_6628 DSC_6627 DSC_6626 DSC_6624 DSC_6623 DSC_6622 DSC_6621 DSC_6620 DSC_6617 DSC_6616 DSC_6615 DSC_6614 DSC_6613 DSC_6612 DSC_6611 DSC_6610 DSC_6609 DSC_6608 DSC_6607 DSC_6606 DSC_6605 DSC_6604 DSC_6602 DSC_6601 DSC_6600 DSC_6599 DSC_6598-1 DSC_6598 DSC_6597 DSC_6596 Edgardo DSC_6596

Quindi, auguri al nostro Marco.

Saluti dalla bella Bastiola.

Giancarlo

Terremoto

Terremoto su Radio-RAI

In RAI ci tengono al terremoto, ci tengono informati. C’è una diretta in corso da ieri dove ci spiegano e ci rispiegano tutto sull’accaduto, sui, terremoti, sui come, sui perché, sui quando, aggiornando continuamente il numero delle vittime.

Forse l’aggiornamento sul numero delle vittime è l’unica utilità della diretta, ma esistono altri mezzi per informare tempestivamente, ad esempio i giornali radio e gli speciali dell’ultima ora, se ci sono novità.

terremotiPer il resto una fiera dell’ovvio, con esperti, ingegneri, geologi, direttori di giornali (???), politici sempre a ripetere la stessa solfa.

Terremoto devastante perché superficiale.

Terremoto devastante per la tipologia delle costruzioni.

Un terremoto devastante perché il sottosuolo è rigido.

Terremoto devastante perché non si possono prevedere i terremoti.

Terremoto devastante perché non si erano prese le misure antisismiche necessarie.

Ma…

Ma che ci vogliano ore ed ore di trasmissione per dire queste ovvietà, non lo capisco, non sembra corretto, etico, logico, intelligente, umano…

Ripetere due volte le stesse cose in radio è necessario, non tutti sono in ascolto allo stesso momento, ovvio, ma ripeterlo per 24, 48 ore ogni dieci minuti?

Schermata del 2016-08-25 14-37-30Il geologo Paolo Monaco racconta il tutto in tre post su Facebook, in cinque minuti si legge quello che c’è da sapere, e soprattutto quello che c’è da dire, su quanto è accaduto.

Ecco i tre post in fila.

1

La terra trema: noi a Perugia bene, ma verso il reatino e a NE e S dei monti Sibillini è uno sfacelo. Mi ero appena alzato e vibrava forte il letto. Ho subito pensato ai Sibillini, cosa che ho risposto a mia moglie che mi chiedeva, perché è zona molto sismica e piena di faglie antiche e recenti.

E purtroppo ci ho beccato da geologo, pensando ad un terremoto superficiale (pochi km di profondità) come è stato, dato il sistema di onde percepite. Temevo prima o poi succedesse, visto il prolungarsi del silenzio per troppo tempo. Ora la situazione è gravissima specie verso l’epicentro e alcuni paesi sono rasi al suolo. Vedremo i danni e la situazione col passare delle ore. Speriamo si possa salvare più gente possibile.

2 

SISMA: qualche notizia per informarvi da geologo. Il problema è antico ed interessa tutta l’Italia. Le mappe sismiche e le nuove ricerche portano ad una microzonazione, nel senso che si deve costruire molto bene in alcune zone e ancora meglio in altre (dipende dal tipo di sottosuolo sotto le case).

Nuovi strumenti stanno uscendo e studiano i microsismi che rappresentano a volte i precursori dell’accumulo di energia in regioni dove negli ipocentri si scatenano forti energie con lo sblocco di faglie che si rompono sotto forma di grandi terremoti.

In Appennino i danni forti agli epicentri indicano terremoti in zone superficiali (qualche km di profondità, generalmente 8-10 km), con sistemi di faglie generalmente in direzione appenninica ((NW-SE) ben conosciuti dai geologi dalla sismica di sottosuolo e di magnitudo attorno a 6.0. Spesso l’energia si trasferisce a Nord o a Sud creando altri terremoti come è successo da Amatrice s sud fino a Norcia a nord.

Occorre costruire e ristrutturare le case per reggere almeno a questo grado di magnitudine (in Giappone sono tutelati fino al grado 7.0) , ma per costi, interessi e ragioni politico-amministrative purtroppo non si fa. Occorre muoversi da subito in tal senso per prevenire ed usare la tecnologia a disposizione, oltre che informare sempre e correttamente la popolazione, anche con prevenzione a scuola.

L'immagine può contenere: sMS

Commenti:

 Per esempio a Norcia si è ricostruito molto bene in modo antisismico >6 dopo due sismi molto forti (1979 e il seguente). Infatti oggi, pur durando la terza scossa assai (oltre 120 secondi) la forte magnitudo (oltre 5) le case hanno avuto pochissimi danni.
Questo vuol dire che attualmente il solo modo di difendere l’Appennino dai terremoti è la ricostruzione delle antiche case in modo antisismico. Per i palazzoni e i condomini la cosa è fattibile anche se più complicata. Ma occorre impegno di tutti, e adeguarsi x legge alla magnitudo 6.0 se vogliamo salvare il nostro patrimonio nelle zone a sismicità (pericolo sismico) elevata.

3

SISMA 2: ancora due parole da geologo. Perché’ gli effetti sui paesi appenninici sono cosi’ distruttivi, e come difendersi? Innanzitutto gli effetti distruttivi sono legati proprio alla struttura del nostro Appennino. Una catena giovane geologicamente attiva, allungata in senso NW-SE e piena di faglie che da superficiali si spingono fino ai 6-8 km e 10 km di profondità’.

E che si intrecciano come una ragnatela (scusatemi l’espressione non proprio corretta). Il fatto che il cosiddetto sciame sia sempre composto da almeno 500 repliche di terremoti vicini tra loro, quasi nella norma allungati nel senso appenninico, ci indica proprio questa ragnatela che si espande e segue tutto l’Appennino.

E’ praticamente impossibile stabilire dove si avrà’ la 501 scossa la 502ma e cosi’ via. Il fatto che tutto lo sciame sia superficiale induce moltissimi danni alle case e ai paesi, in quanto le onde si propagano verso la superficie secondo microzone di flusso concentrato poco difficili da stabilire (ecco perché’ nasce la microzonazione sismica aggiornata ogni anno e sempre in evoluzione).

Ovviamente.

Ovviamente i flussi sono fortemente legati alle strutture geologiche e ai tipi di sedimenti stratificati. Noi geologi lavoriamo da tantissimi anni, senza fondi e solo con la nostra passione, per cercare di capire e approfondire tutto l’insieme, che non e’ per nulla facile.

Molto e’ stato fatto grazie anche all’INGV (vedi foto sotto) ma moltissimo e’ ancora da fare. Come difendersi ? L’unico modo di difendersi e’ costruire e ricostruire con le nuove tecnologie, per resistere a un 6.0 di magnitudo. Il 6.0 basterebbe, visto che il 99% e’ sotto questa soglia.

Il Giappone, come ho detto, lo sa bene, e convive da sempre con sismi >7 a volte fino a 8 di magnitudo, costruendo per tutelarsi da questa entità’ di scosse. Il sistema del Giappone e’ tremendo, in quanto sta vicino ad una subduzione crostale, in condizioni veramente critiche, quindi geologicamente molto peggio di noi.

Cosa ci vorrebbe?

Occorre pero’ che in Italia la politica, la burocrazia, l’ottusità’ degli amministratori e la miopia della gente (interessata molto più’ alla Juventus…), si coordini per fare, per adeguare, per ristrutturare, per normalizzare da subito in tal senso le case, senza aspettare il prossimo devastante terremoto e contare le vittime e fare scorrere lacrime.

Tutti devono fare la propria parte. Noi geologi lo diciamo da anni, ma ci chiamano solo a raccogliere i cocci….informare, fare, agire, non lasciarsi prendere dal panico e amare i nostri paesi vuol dire preservarli giorno per giorno. Buongiorno

Terremoto
Che dite?
Quanto ci vuole a spiegarlo?
Avete capito?
Io si.
Tutto lo sciame sismico radiofonico e mediatico in genere, non serve a nessuno.
Non certo ai terremotati.
Ai parenti dei deceduti vada il nostro più sentito cordoglio.
Giancarlo